• Berretti GIR.B
  • Arezzo
  • 3 - 3
  • Gubbio


AREZZO: Garbinesi, Arapi (65' Rossi), Guizzunti, D'Abbrunzo, Portei, Boccadoro (85' Magara), Bucaletti, Franchi, Gerardini, Matulevicius (46' Vedovini), Mattesini. A disp.: Pelliccio, Fragalà, Cacioppini, Gallorini. All.: Andrea Sussi.
GUBBIO: Bellucci (10' Cantamessa), Serantoni, Stranieri, Barbacci, Copa, Orlando, Di Pietromonaco, Remedi, Allegrucci, Aquila (70' La Manna), Palazzoni (85' Bellotti). A disp.: Abbate, Ferrari. All.: Stefano Belardinelli.

ARBITRO: Federico Mannini di Prato, coad. da Marcoaldi di Livorno e Martelli di Firenze.

RETI: 1' e 45' Bucaletti, 4' Remedi, 20' Allegrucci, 48' Boccadoro, 90' Copa.
NOTE: ammoniti Barbacci al 47', Orlando al 55', D'Abbrunzo al 55', Gerardini al 65', Remedi al 66'.



Una gara di fine stagione tra Arezzo e Gubbio si chiude con un pirotecnico tre a tre. I locali sono alle prese con qualche defezione e qualche giocatore molto stanco (da segnalare i provini di Matulevicius con la Sampdoria, oltre a Arapi e Franchi a Empoli). Comincia bene la gara per i padroni di casa: al 1' sblocca il risultato il bomber Bucaletti sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riceve da Gerardini e mette dentro. Al 4' immediato pareggio di Remedi, autore di un bel tiro da fuori area a girare che non lascia scampo a Garbinesi. Il Gubbio insiste e passa in vantaggio al 20' con un gran tiro da fuori area di Allegrucci. A fine primo tempo Bucaletti riceve il lancio di Matulevicius e batte il portiere in uscita, realizzando il diciassettesimo centro in campionato, consolidando la sua leadership in classifica marcatori. L'Arezzo comincia bene nella ripresa e subito trova la rete con Boccadoro (subentrato nel suo ruolo di centravanti), davanti alla porta trafigge il portiere ospite per il tre a due. Nel finale premono gli ospiti senza impensierire Garbinesi, con la difesa di casa che si mostra sempre molto concentrata. Quando ormai la vittoria sembra archiviata per i locali, all'ultimo minuto arriva il pareggio di Copa. Molto buono l'arbitraggio del signor Mannini di Prato.

AREZZO: Garbinesi, Arapi (65' Rossi), Guizzunti, D'Abbrunzo, Portei, Boccadoro (85' Magara), Bucaletti, Franchi, Gerardini, Matulevicius (46' Vedovini), Mattesini. A disp.: Pelliccio, Fragal&agrave;, Cacioppini, Gallorini. All.: Andrea Sussi.<br >GUBBIO: Bellucci (10' Cantamessa), Serantoni, Stranieri, Barbacci, Copa, Orlando, Di Pietromonaco, Remedi, Allegrucci, Aquila (70' La Manna), Palazzoni (85' Bellotti). A disp.: Abbate, Ferrari. All.: Stefano Belardinelli.<br > ARBITRO: Federico Mannini di Prato, coad. da Marcoaldi di Livorno e Martelli di Firenze.<br > RETI: 1' e 45' Bucaletti, 4' Remedi, 20' Allegrucci, 48' Boccadoro, 90' Copa.<br >NOTE: ammoniti Barbacci al 47', Orlando al 55', D'Abbrunzo al 55', Gerardini al 65', Remedi al 66'. Una gara di fine stagione tra Arezzo e Gubbio si chiude con un pirotecnico tre a tre. I locali sono alle prese con qualche defezione e qualche giocatore molto stanco (da segnalare i provini di Matulevicius con la Sampdoria, oltre a Arapi e Franchi a Empoli). Comincia bene la gara per i padroni di casa: al 1' sblocca il risultato il bomber Bucaletti sugli sviluppi di un calcio d'angolo, riceve da Gerardini e mette dentro. Al 4' immediato pareggio di Remedi, autore di un bel tiro da fuori area a girare che non lascia scampo a Garbinesi. Il Gubbio insiste e passa in vantaggio al 20' con un gran tiro da fuori area di Allegrucci. A fine primo tempo Bucaletti riceve il lancio di Matulevicius e batte il portiere in uscita, realizzando il diciassettesimo centro in campionato, consolidando la sua leadership in classifica marcatori. L'Arezzo comincia bene nella ripresa e subito trova la rete con Boccadoro (subentrato nel suo ruolo di centravanti), davanti alla porta trafigge il portiere ospite per il tre a due. Nel finale premono gli ospiti senza impensierire Garbinesi, con la difesa di casa che si mostra sempre molto concentrata. Quando ormai la vittoria sembra archiviata per i locali, all'ultimo minuto arriva il pareggio di Copa. Molto buono l'arbitraggio del signor Mannini di Prato.




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