• Terza Categoria GIR.B
  • Sporting Sesto
  • 0 - 2
  • Centro Storico Lebowski


SPORTING SESTO: Vagnoni, Messini, Armenio, Ballotti, Marchionni, Baccei, Marcati, Mazzola, Manetti, Sini, Baldassarri. A disp.: Ravagli, Cianchi, Cannarsi, Martini, Rosi, Vicerdini, Meli. All.: Paolo Violi.
CS LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli P., Panerai, Capparelli P., Morettini, Fiorentini, Cutino, Melis, Bergamo, Montuschi, Milanesi. A disp.: Barison, Valente, Ghiandelli, Valenti, Garofalo, Sima, D'Amore. All.: Andrea Serrau.

ARBITRO: Cecchi di Firenze.

RETI: Milanesi, Valente.
NOTE: Espulso Capparelli P.



Per carpire la ricetta di quello che è il quindicesimo acuto di una stagione finora stupenda per il Centro Storico Lebowski, basta gettare uno sguardo verso il campo da gioco dopo il triplice fischio: volti fangosi, sudore, segni di una lotta durata 90 minuti, e sopratutto tanti sorrisi, di chi ha ben figurato, di chi ha brillato, di chi è entrato dalla panchina con famelica volontà di imporsi, dimostrando ancora una volta l'immensa qualità, umana prim'ancor che tecnica, dell'attuale capolista di questo girone B. Sotto una pioggia scrosciante e pian piano letale per un terreno di gioco già ai limiti della praticabilità prima del fischio di inizio, i padroni di casa dello Sporting Sesto e gli ospiti grigioneri hanno dato vita ad una partita tonica e piena di spunti nei primi 45' minuti, stilisticamente meno gradevole ma ardente sul piano agonistico nella ripresa. Priva di preziose pedine tra squalifiche e infortuni (primi fra tutti bomber Tani e la colonna Amadori), la formazione di Paolo Violi si è resa protagonista di un ottimo primo tempo, sopperendo alle assenze con ordine tattico ed impensierendo Cerboneschi sopratutto sulle palle inattive calciate dal piede sapiente di Sini. Sul versante opposto, mister Serrau dispone una squadra a trazione anteriore confermando il 3-4-3 delle ultime settimane, con la coppia evergreen Melis-Morettini in mezzo al campo ed un tridente ben assortito composto da Montuschi, Bergamo e Milanesi. E' proprio il biondo attaccante classe 91', imprendibile sulla destra, a spaccare in due la mezz'ora iniziale, prima arrivando alla conclusione potente ben respinta da Vagnoni, successivamente rendendosi protagonista di una discesa irresistibile culminata con un cross di poco in anticipo rispetto all'accorrente Bergamo, infine approfittando della caparbietà di Panerai, lesto nel togliere il pallone a Vagnoni, sventurato in uscita, per realizzare il vantaggio con il più facile dei tocchi sottomisura. Giunti attorno alla metà del primo tempo quindi, la mazzata è di quelle toste per i padroni di casa, fino a quel momento caparbi nella lotta a centrocampo e sempre pronti ad avventarsi su ogni pallone vagante, pur se abulici giunti sulla trequarti. Ma gli uomini di Violi hanno a questo punto il merito di non abbattersi di fronte allo svantaggio e, approfittando anche di un calo di intensità da parte del centrocampo avversario, aumentano la propria pressione offensiva contringendo il Centro Storico sulla difensiva.: Sini scalda il piede con una punizione di poco a lato, seguita poco dopo da una bella iniziativa palla al piede con cui strappa un'invitante punizione dal limite. Questa volta il destro del numero 10 è di quelli da copyright, con la palla che si alza appena sopra la barriera grigionera pronta a terminare la sua corsa proprio accanto al palo destro. Impossibilitato nel veder partire la palla dalla foltissima barriera, quel maligno fuoriclasse di Cerboneschi decide tuttavia di gettare nell'oblio una punizione altrimenti memorabile, allungandosi con un balzo istintivo e deviando la sfera, accanto al palo sì, ma fuori dalla porta. Sfumata quest'incredibile occasione, la formazione di Violi si morde infine le mani per un altro tentativo, forse ancor più ghiotto, vanificato in mischia da Manetti che sfiora il palo (ancora lui !) con un tocco in mischia. Scampato pericolo tuttavia, non c'è pace per il Centro Storico e per i numerosissimi tifosi giunti al Neto per sostenere la propria fede, visto che appena prima del duplice fischio Capparelli P., precedentemente ammonito per un dubbio fallo di mano commesso a centrocampo, entra fuoritempo sulla corsia sinistra, mancando l'anticipo, colpendo l'avversario e vedendosi così sventolare la targeta roja. Assieme al libero classe 91' il fiscalissimo Cecchi di Firenze spedisce negli spogliatoi anche mister Serrau, reo di qualche parolina di troppo a seguito dell'espulsione, e così il Lebowski si vede costretto a pianificare un secondo tempo dal diverso copione: fuori Milanesi e Montuschi per far spazio a due rientranti centrocampisti, Sima e Valente, con Bergamo a vestire i panni del guerriero solitario dall'unico compito, proteggere palla e far respirare la sua formazione. Quello disegnato sopra tuttavia si rivela un quadro a tinte fin troppo fosche, ed il Centro Storico lo dimostra fin da subito, vincendo ogni duello a centrocampo grazie alla brillantezza dei nuovi entrati, giocando ogni pallone con sapienza e, sopratutto, colpendo duro: siamo al 54' quando Sima batte rapidamente una punizione a centrocampo lanciando sulla corsa Cutino, ottimo nel pennellare un cross invitante che trova la sponda preziosa di Bergamo, su cui Valente è fulmineo nell'avventarsi spedendo il pallone in rete e facendo esplodere la Curva Moana Pozzi, che esplode di gioia vedendo più vicini 3 tre punti di fondamentale importanza. Sopra di un uomo certo, ma sotto di due reti e forse un po' piegato nello spirito, lo Sporting Sesto non riesce stavolta a replicare la reazione mostrata nella prima frazione, e la ripresa scorre così senza particolari patemi d'animo per la retroguardia grigionera, ben guidata da un gigantesco Capparelli M. Sono invece gli ingressi di Garofalo e Ghiandelli a regalare le emozioni in coda al match, con qualche incursione palla al piede del primo ed una bella punizione dell'ex Cerbaia e Sancascianese neutralizzata da Vagnoni, ultimi brividi di una partita dalla grande intensità, accesa ma corretta, che il Centro Storico ha saputo far propria grazie alla maggior freschezza messa sulla scacchiera nella ripresa e ad un generale spirito quanto mai battagliero. Per lo Sporting Sesto invece il rammarico certo per le occasioni vanificate nel primo tempo e per le tante assenze, ma anche la consapevolezza di poter lottare fino alla fine per traguardi prestigiosi.
Calciatoripiù: Sini (Sporting Sesto): sfortunato certo per gli esiti dei suoi tentativi, è tuttavia l'unico vero pericolo per la difesa ospite. Armenio (Sporting Sesto): ingaggia un bel duello con Cutino. Soffre alle volte, ma complessivamente è il migliore dei suoi, confermando un ottimo stato di forma. Cerboneschi (CS Lebowski): qualche uscita e un solo intervento, pazzesco e decisivo. Valente (CS Lebowski): assieme all'altrettanto brillante Sima entra nella ripresa per giostrare nella palude di centrocampo. Vince ogni duello all'arma bianca, e segna una rete pesantissima che chiude i giochi.

To.Ga. SPORTING SESTO: Vagnoni, Messini, Armenio, Ballotti, Marchionni, Baccei, Marcati, Mazzola, Manetti, Sini, Baldassarri. A disp.: Ravagli, Cianchi, Cannarsi, Martini, Rosi, Vicerdini, Meli. All.: Paolo Violi.<br >CS LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli P., Panerai, Capparelli P., Morettini, Fiorentini, Cutino, Melis, Bergamo, Montuschi, Milanesi. A disp.: Barison, Valente, Ghiandelli, Valenti, Garofalo, Sima, D'Amore. All.: Andrea Serrau.<br > ARBITRO: Cecchi di Firenze.<br > RETI: Milanesi, Valente.<br >NOTE: Espulso Capparelli P. Per carpire la ricetta di quello che &egrave; il quindicesimo acuto di una stagione finora stupenda per il Centro Storico Lebowski, basta gettare uno sguardo verso il campo da gioco dopo il triplice fischio: volti fangosi, sudore, segni di una lotta durata 90 minuti, e sopratutto tanti sorrisi, di chi ha ben figurato, di chi ha brillato, di chi &egrave; entrato dalla panchina con famelica volont&agrave; di imporsi, dimostrando ancora una volta l'immensa qualit&agrave;, umana prim'ancor che tecnica, dell'attuale capolista di questo girone B. Sotto una pioggia scrosciante e pian piano letale per un terreno di gioco gi&agrave; ai limiti della praticabilit&agrave; prima del fischio di inizio, i padroni di casa dello Sporting Sesto e gli ospiti grigioneri hanno dato vita ad una partita tonica e piena di spunti nei primi 45' minuti, stilisticamente meno gradevole ma ardente sul piano agonistico nella ripresa. Priva di preziose pedine tra squalifiche e infortuni (primi fra tutti bomber Tani e la colonna Amadori), la formazione di Paolo Violi si &egrave; resa protagonista di un ottimo primo tempo, sopperendo alle assenze con ordine tattico ed impensierendo Cerboneschi sopratutto sulle palle inattive calciate dal piede sapiente di Sini. Sul versante opposto, mister Serrau dispone una squadra a trazione anteriore confermando il 3-4-3 delle ultime settimane, con la coppia evergreen Melis-Morettini in mezzo al campo ed un tridente ben assortito composto da Montuschi, Bergamo e Milanesi. E' proprio il biondo attaccante classe 91', imprendibile sulla destra, a spaccare in due la mezz'ora iniziale, prima arrivando alla conclusione potente ben respinta da Vagnoni, successivamente rendendosi protagonista di una discesa irresistibile culminata con un cross di poco in anticipo rispetto all'accorrente Bergamo, infine approfittando della caparbiet&agrave; di Panerai, lesto nel togliere il pallone a Vagnoni, sventurato in uscita, per realizzare il vantaggio con il pi&ugrave; facile dei tocchi sottomisura. Giunti attorno alla met&agrave; del primo tempo quindi, la mazzata &egrave; di quelle toste per i padroni di casa, fino a quel momento caparbi nella lotta a centrocampo e sempre pronti ad avventarsi su ogni pallone vagante, pur se abulici giunti sulla trequarti. Ma gli uomini di Violi hanno a questo punto il merito di non abbattersi di fronte allo svantaggio e, approfittando anche di un calo di intensit&agrave; da parte del centrocampo avversario, aumentano la propria pressione offensiva contringendo il Centro Storico sulla difensiva.: Sini scalda il piede con una punizione di poco a lato, seguita poco dopo da una bella iniziativa palla al piede con cui strappa un'invitante punizione dal limite. Questa volta il destro del numero 10 &egrave; di quelli da copyright, con la palla che si alza appena sopra la barriera grigionera pronta a terminare la sua corsa proprio accanto al palo destro. Impossibilitato nel veder partire la palla dalla foltissima barriera, quel maligno fuoriclasse di Cerboneschi decide tuttavia di gettare nell'oblio una punizione altrimenti memorabile, allungandosi con un balzo istintivo e deviando la sfera, accanto al palo s&igrave;, ma fuori dalla porta. Sfumata quest'incredibile occasione, la formazione di Violi si morde infine le mani per un altro tentativo, forse ancor pi&ugrave; ghiotto, vanificato in mischia da Manetti che sfiora il palo (ancora lui !) con un tocco in mischia. Scampato pericolo tuttavia, non c'&egrave; pace per il Centro Storico e per i numerosissimi tifosi giunti al Neto per sostenere la propria fede, visto che appena prima del duplice fischio Capparelli P., precedentemente ammonito per un dubbio fallo di mano commesso a centrocampo, entra fuoritempo sulla corsia sinistra, mancando l'anticipo, colpendo l'avversario e vedendosi cos&igrave; sventolare la targeta roja. Assieme al libero classe 91' il fiscalissimo Cecchi di Firenze spedisce negli spogliatoi anche mister Serrau, reo di qualche parolina di troppo a seguito dell'espulsione, e cos&igrave; il Lebowski si vede costretto a pianificare un secondo tempo dal diverso copione: fuori Milanesi e Montuschi per far spazio a due rientranti centrocampisti, Sima e Valente, con Bergamo a vestire i panni del guerriero solitario dall'unico compito, proteggere palla e far respirare la sua formazione. Quello disegnato sopra tuttavia si rivela un quadro a tinte fin troppo fosche, ed il Centro Storico lo dimostra fin da subito, vincendo ogni duello a centrocampo grazie alla brillantezza dei nuovi entrati, giocando ogni pallone con sapienza e, sopratutto, colpendo duro: siamo al 54' quando Sima batte rapidamente una punizione a centrocampo lanciando sulla corsa Cutino, ottimo nel pennellare un cross invitante che trova la sponda preziosa di Bergamo, su cui Valente &egrave; fulmineo nell'avventarsi spedendo il pallone in rete e facendo esplodere la Curva Moana Pozzi, che esplode di gioia vedendo pi&ugrave; vicini 3 tre punti di fondamentale importanza. Sopra di un uomo certo, ma sotto di due reti e forse un po' piegato nello spirito, lo Sporting Sesto non riesce stavolta a replicare la reazione mostrata nella prima frazione, e la ripresa scorre cos&igrave; senza particolari patemi d'animo per la retroguardia grigionera, ben guidata da un gigantesco Capparelli M. Sono invece gli ingressi di Garofalo e Ghiandelli a regalare le emozioni in coda al match, con qualche incursione palla al piede del primo ed una bella punizione dell'ex Cerbaia e Sancascianese neutralizzata da Vagnoni, ultimi brividi di una partita dalla grande intensit&agrave;, accesa ma corretta, che il Centro Storico ha saputo far propria grazie alla maggior freschezza messa sulla scacchiera nella ripresa e ad un generale spirito quanto mai battagliero. Per lo Sporting Sesto invece il rammarico certo per le occasioni vanificate nel primo tempo e per le tante assenze, ma anche la consapevolezza di poter lottare fino alla fine per traguardi prestigiosi. Calciatoripi&ugrave;: Sini (Sporting Sesto): sfortunato certo per gli esiti dei suoi tentativi, &egrave; tuttavia l'unico vero pericolo per la difesa ospite. <b>Armenio (Sporting Sesto):</b> ingaggia un bel duello con Cutino. Soffre alle volte, ma complessivamente &egrave; il migliore dei suoi, confermando un ottimo stato di forma. <b>Cerboneschi (CS Lebowski):</b> qualche uscita e un solo intervento, pazzesco e decisivo. <b>Valente (CS Lebowski)</b>: assieme all'altrettanto brillante Sima entra nella ripresa per giostrare nella palude di centrocampo. Vince ogni duello all'arma bianca, e segna una rete pesantissima che chiude i giochi. To.Ga.




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