• Terza Categoria GIR.B
  • Centro Storico Lebowski
  • 4 - 0
  • Atletico Firenze


CS LEBOWSKI: Barison, Capparelli P., Panerai, Valente, Morettini, Montuschi, Fiorentini, Melis, D'Amore, Bernardini, Ghiandelli. A disp.: Cerboneschi, Valenti, Verre, Cutino, Bergamo, Pratesi, Matteuzzi. All.: Andrea Serrau.
ATLETICO FIRENZE: Maisto, Miranda, Ambrosini, Bianco, Galingani, Reggioli, Fallani, Berti, Batacchi, Pagnotta, Diop. A disp.: Giachi, Minissale, Mostratisi, Golini, Colombo, Chiari, Catalanotto. All.: Marco Galingani.

RETI: Ghiandelli 3, Valenti.



Il ritorno dalla pausa forzata della scorsa settimana ha un sapore agrodolce per il Centro Storico Lebowski di mister Serrau, che mantiene sì inalterata lo striscia di V casalinghe iniziata alla seconda di campionato con lo Sporting Sesto, ma lo fa con una prestazione poco convincente, assolutamente da bocciare in un primo tempo favorevole ai ragazzi di mister Galingani, sufficiente nella ripresa dove le cannonate di Ghiandelli e la stanchezza insita nelle maglie biancoverdi hanno consentito ai grigioneri, oggi versione canarino, di ottenere una vittoria fin troppo larga per quanto visto sul campo. L'Atletico Firenze infatti scende in campo con una determinazione ed un ordine tattico assolutamente superiore ai punti in classifica portati in dote al Galluzzo, rischiando nella prima mezz'ora soltanto su un passaggio filtrante mal finalizzato da Ghiandelli, la cui deviazione finisce alta, e su qualche tiro dalla distanza di Bernardini e Melis, comunque imprecisi; dall'altra parte invece gli ospiti sono abili a capovolgere l'azione coi tempi giusti, assistendo l'unica punta Batacchi con le incursioni di Diop, Pagnotta e Fallani. Proprio quest'ultimo si rivela il più pericoloso dei suoi, mettendo i brividi a Barison con due destri di pochissimo a lato. Ma l'occasione più ghiotta per i biancoverdi arriva poco dopo la mezz'ora, quando su cross dalla destra Galingani si trova tutto solo in area per la deviazione vincente, con il suo tocco che tuttavia colpisce clamorosamente la traversa, mettendo più di un brivido ai numerosi tifosi giunti anche oggi al Guidi. A confermare la più famosa delle leggi non scritte del mondo calcistico, ecco arrivare allora la mazzata finale per gli ospiti, che dal possibile vantaggio si ritrovano poco dopo a raccogliere il pallone dalla propria rete, quando a pochi minuti dal duplice fischio Bernardini si incunea in area arrivando alla conclusione ravvicinata: Maisto devia alla sua sinistra con un guizzo, ma Ghiandelli si fa trovare pronto sulla ribattuta insaccando il più facile ma anche il più utile dei goal. Il vantaggio infatti forse non addolcisce le parole di Serrau nello spogliatoio, ma consente al Centro Storico di rientrare in campo con maggior tranquillità e sopratutto assopisce un Atletico Firenze fino a quel momento scatenato e frenato soltanto da un pizzico di imprecisione, oltre che dalla malasorte. La Dea Bendata comunque si rivelerà avversa alle sorti dei biancoverdi anche nella ripresa, mandando a infrangersi sul palo uno dei pochi tentativi ospiti, con Fallani che si mangia le mani per l'esito del suo pericoloso tiro dalla destra. Il resto del secondo tempo è quasi a senso unico, con il Lebowski che, trovato presto il raddoppio ed il tris ancora ad opera di uno scatenato Ghiandelli, a segno con due bordate che colgono impreparato Maisto, si limita a controllare senza alzare più di tanto i ritmi, e trovando infine il poker con Valenti, a segno con un tocco sottomisura su angolo dalla sinistra, manco a dirlo calciato da Ghiandelli. Al triplice fischio arrivano quindi 3 punti e gli applausi della Moana Pozzi per un Centro Storico oggi sottotono, di giallo vestito ma assolutamente grigionero nella sbiaditezza della prestazione, chiamato fin dal prossimo impegno ad un riscatto sul piano della determinazione, in attesa dell'importante partita di Coppa Fringuelli in programma il 27 Febbraio a Castelfiorentino. Per l'Atletico Firenze infine poco da dire: nel calcio molto spesso le grandi prestazioni non sono sufficienti per avere la meglio, specialmente in un testa-coda come questo, senza l'aiuto della buona sorte ed una ferrea concentrazione per tutti i 90'. I ragazzi di Galingani meritano comunque applausi per il primo tempo sugli scudi, che se replicato nei prossimi impegni consentirà certo agli ospiti di togliersi qualche soddisfazione.
Calciatoripiù: Ghiandelli (CS Lebowski):
sta risalendo a suon di reti una classifica cannonieri falsata dall'infortunio rimediato a Sesto. Tre reti (11 in totale adesso) ed un palo colpito lo rendono il Man of the match per distacco. Miranda (Atletico Firenze): si sacrifica in copertura ed è il più pericoloso nelle ripartenze: centimetri separano due sue conclusioni dalla gloria nel primo tempo, millimetri nella ripresa quando colpisce il legno. Prestazione comunque eccellente. Verre (CS Lebowski): menzione d'onore per uno dei pilastri grigioneri, esempio di umiltà e uomo spogliatoio di fondamentale importanza, al rientro oggi dopo il brutto infortunio al ginocchio rimediato ormai qualche mese fa. La Curva lo accoglie con cori ed applausi a scena aperta, e lui se li prende tutti entrando in gara con tanta voglia.

To.Ga. CS LEBOWSKI: Barison, Capparelli P., Panerai, Valente, Morettini, Montuschi, Fiorentini, Melis, D'Amore, Bernardini, Ghiandelli. A disp.: Cerboneschi, Valenti, Verre, Cutino, Bergamo, Pratesi, Matteuzzi. All.: Andrea Serrau.<br >ATLETICO FIRENZE: Maisto, Miranda, Ambrosini, Bianco, Galingani, Reggioli, Fallani, Berti, Batacchi, Pagnotta, Diop. A disp.: Giachi, Minissale, Mostratisi, Golini, Colombo, Chiari, Catalanotto. All.: Marco Galingani.<br > RETI: Ghiandelli 3, Valenti. Il ritorno dalla pausa forzata della scorsa settimana ha un sapore agrodolce per il Centro Storico Lebowski di mister Serrau, che mantiene s&igrave; inalterata lo striscia di V casalinghe iniziata alla seconda di campionato con lo Sporting Sesto, ma lo fa con una prestazione poco convincente, assolutamente da bocciare in un primo tempo favorevole ai ragazzi di mister Galingani, sufficiente nella ripresa dove le cannonate di Ghiandelli e la stanchezza insita nelle maglie biancoverdi hanno consentito ai grigioneri, oggi versione canarino, di ottenere una vittoria fin troppo larga per quanto visto sul campo. L'Atletico Firenze infatti scende in campo con una determinazione ed un ordine tattico assolutamente superiore ai punti in classifica portati in dote al Galluzzo, rischiando nella prima mezz'ora soltanto su un passaggio filtrante mal finalizzato da Ghiandelli, la cui deviazione finisce alta, e su qualche tiro dalla distanza di Bernardini e Melis, comunque imprecisi; dall'altra parte invece gli ospiti sono abili a capovolgere l'azione coi tempi giusti, assistendo l'unica punta Batacchi con le incursioni di Diop, Pagnotta e Fallani. Proprio quest'ultimo si rivela il pi&ugrave; pericoloso dei suoi, mettendo i brividi a Barison con due destri di pochissimo a lato. Ma l'occasione pi&ugrave; ghiotta per i biancoverdi arriva poco dopo la mezz'ora, quando su cross dalla destra Galingani si trova tutto solo in area per la deviazione vincente, con il suo tocco che tuttavia colpisce clamorosamente la traversa, mettendo pi&ugrave; di un brivido ai numerosi tifosi giunti anche oggi al Guidi. A confermare la pi&ugrave; famosa delle leggi non scritte del mondo calcistico, ecco arrivare allora la mazzata finale per gli ospiti, che dal possibile vantaggio si ritrovano poco dopo a raccogliere il pallone dalla propria rete, quando a pochi minuti dal duplice fischio Bernardini si incunea in area arrivando alla conclusione ravvicinata: Maisto devia alla sua sinistra con un guizzo, ma Ghiandelli si fa trovare pronto sulla ribattuta insaccando il pi&ugrave; facile ma anche il pi&ugrave; utile dei goal. Il vantaggio infatti forse non addolcisce le parole di Serrau nello spogliatoio, ma consente al Centro Storico di rientrare in campo con maggior tranquillit&agrave; e sopratutto assopisce un Atletico Firenze fino a quel momento scatenato e frenato soltanto da un pizzico di imprecisione, oltre che dalla malasorte. La Dea Bendata comunque si riveler&agrave; avversa alle sorti dei biancoverdi anche nella ripresa, mandando a infrangersi sul palo uno dei pochi tentativi ospiti, con Fallani che si mangia le mani per l'esito del suo pericoloso tiro dalla destra. Il resto del secondo tempo &egrave; quasi a senso unico, con il Lebowski che, trovato presto il raddoppio ed il tris ancora ad opera di uno scatenato Ghiandelli, a segno con due bordate che colgono impreparato Maisto, si limita a controllare senza alzare pi&ugrave; di tanto i ritmi, e trovando infine il poker con Valenti, a segno con un tocco sottomisura su angolo dalla sinistra, manco a dirlo calciato da Ghiandelli. Al triplice fischio arrivano quindi 3 punti e gli applausi della Moana Pozzi per un Centro Storico oggi sottotono, di giallo vestito ma assolutamente grigionero nella sbiaditezza della prestazione, chiamato fin dal prossimo impegno ad un riscatto sul piano della determinazione, in attesa dell'importante partita di Coppa Fringuelli in programma il 27 Febbraio a Castelfiorentino. Per l'Atletico Firenze infine poco da dire: nel calcio molto spesso le grandi prestazioni non sono sufficienti per avere la meglio, specialmente in un testa-coda come questo, senza l'aiuto della buona sorte ed una ferrea concentrazione per tutti i 90'. I ragazzi di Galingani meritano comunque applausi per il primo tempo sugli scudi, che se replicato nei prossimi impegni consentir&agrave; certo agli ospiti di togliersi qualche soddisfazione. <b> Calciatoripi&ugrave;: Ghiandelli (CS Lebowski):</b> sta risalendo a suon di reti una classifica cannonieri falsata dall'infortunio rimediato a Sesto. Tre reti (11 in totale adesso) ed un palo colpito lo rendono il Man of the match per distacco. <b>Miranda (Atletico Firenze):</b> si sacrifica in copertura ed &egrave; il pi&ugrave; pericoloso nelle ripartenze: centimetri separano due sue conclusioni dalla gloria nel primo tempo, millimetri nella ripresa quando colpisce il legno. Prestazione comunque eccellente. <b>Verre (CS Lebowski): </b>menzione d'onore per uno dei pilastri grigioneri, esempio di umilt&agrave; e uomo spogliatoio di fondamentale importanza, al rientro oggi dopo il brutto infortunio al ginocchio rimediato ormai qualche mese fa. La Curva lo accoglie con cori ed applausi a scena aperta, e lui se li prende tutti entrando in gara con tanta voglia. To.Ga.




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