• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Sinalunghese
  • 0 - 1
  • Olmoponte Arezzo


SINALUNGHESE: Cherubini, Boscagli (Bindi), Pacelli, Pinsuti, Di Benedetto, Neri, Ferretti, Trombesi, Stabile (Sorrentino), Doka, Fattorini (Carlucci). A disp.: Attombri, Scarpini, Scopellitti, Noli. All.: Marco Tintori.
OLMOPONTE: Angori, Meta, Randellini, Spertilli, Paolantoni, Frivoli, Paolucci (Agushi), Casagni, Fani (La Falce), Tavanti (Boncompagni), Sciarri. A disp.: Bellini, Imperial, Maccarini, Di Goro. All.: Marco Sereni.

ARBITRO: Pianigiani di siena.

RETE: 18' Sciarri.



Di fronte ad una folta cornice di pubblico accorsa allo Stadio Carlo Angeletti di Sinalunga, per l'occasione tirato al lucido, Sinalunghese ed Olmoponte danno vita ad una gara interessante e sentita. Le due formazioni hanno obiettivi decisamente diversi: l'Olmoponte con il non celato desiderio di vincere il campionato ha allestito una formazione fatta di giovanotti bravi e forti fisicamente, scelti pescando i pezzi più pregiati fino in Valdichiana; la Sinalunghese ha nella salvezza il proprio scudetto e nell'insegnare a giocare a calcio ai suoi ragazzi lo scopo primario del Mister Tintori che, con qualsiasi avversario abbia di fronte, chiede ai propri ragazzi di non rinunciare mai al gioco. Obbiettivamente la partita è stata a senso unico. L'Olmoponte ha fatto la gara, pressando nella propria metà campo la Sinalunghese per quasi tutti i 70 minuti di gioco, ma alla fine si è dovuto accontentare di portare a casa i tre punti con uno striminzito uno a zero, siglato al 18' del primo tempo dal numero 11 Sciarri che, scattato sul filo del fuorigioco, ha dribblato il portiere della Sinalunghese e depositato la palla in fondo al sacco. Azione contestata dai locali, pubblico compreso, convinti che Sciarri sia partito in netta posizione di fuorigioco. E quello del fuorigioco è risultato per l'intero match il motivo dominante della contesa in quanto l'Olmoponte ha siglato altre due reti (una per tempo) annullate dall'arbitro con ovvie contestazioni dei giocatori ospiti. Ma, per due delle tre occasioni, l'arbitro ha giustamente annullato la rete. Recriminazioni anche da parte dei locali che, nell'unica scorribanda effettuata in area avversaria, si sono visti negare un calcio di rigore per l'evidente trattenuta su Doka lanciato a rete al 29' del secondo tempo. Nel mezzo di quanto sopra riferito, altre buone occasioni per Casagni al 10' del secondo tempo, per Buoncompagni al 15' del secondo tempo e per Sciarri a cinque minuti dal termine. Tutto sommato un risultato corretto, tra due squadre sostanzialmente diverse: la corazzata Olmoponte ha giocatori forti in ogni reparto sui quali spiccano capitan Paolantoni in difesa, Casagni a centrocampo ed il veloce Sciarri in attacco. La Sinalunghese, inferiore sul piano fisico, ha però sfoderato una partita gagliarda, mostrando una invidiabile organizzazione, decisiva per limitare i danni. Chiederle di vincere oggi sarebbe stato come sperare che la Ferrari di questi tempi mettesse dietro la Mercedes ed è per questo che il risultato finale, pur se negativo, finisce per far ben sperare per il futuro.

M.P. SINALUNGHESE: Cherubini, Boscagli (Bindi), Pacelli, Pinsuti, Di Benedetto, Neri, Ferretti, Trombesi, Stabile (Sorrentino), Doka, Fattorini (Carlucci). A disp.: Attombri, Scarpini, Scopellitti, Noli. All.: Marco Tintori. <br >OLMOPONTE: Angori, Meta, Randellini, Spertilli, Paolantoni, Frivoli, Paolucci (Agushi), Casagni, Fani (La Falce), Tavanti (Boncompagni), Sciarri. A disp.: Bellini, Imperial, Maccarini, Di Goro. All.: Marco Sereni. <br > ARBITRO: Pianigiani di siena.<br > RETE: 18' Sciarri. Di fronte ad una folta cornice di pubblico accorsa allo Stadio Carlo Angeletti di Sinalunga, per l'occasione tirato al lucido, Sinalunghese ed Olmoponte danno vita ad una gara interessante e sentita. Le due formazioni hanno obiettivi decisamente diversi: l'Olmoponte con il non celato desiderio di vincere il campionato ha allestito una formazione fatta di giovanotti bravi e forti fisicamente, scelti pescando i pezzi pi&ugrave; pregiati fino in Valdichiana; la Sinalunghese ha nella salvezza il proprio scudetto e nell'insegnare a giocare a calcio ai suoi ragazzi lo scopo primario del Mister Tintori che, con qualsiasi avversario abbia di fronte, chiede ai propri ragazzi di non rinunciare mai al gioco. Obbiettivamente la partita &egrave; stata a senso unico. L'Olmoponte ha fatto la gara, pressando nella propria met&agrave; campo la Sinalunghese per quasi tutti i 70 minuti di gioco, ma alla fine si &egrave; dovuto accontentare di portare a casa i tre punti con uno striminzito uno a zero, siglato al 18' del primo tempo dal numero 11 Sciarri che, scattato sul filo del fuorigioco, ha dribblato il portiere della Sinalunghese e depositato la palla in fondo al sacco. Azione contestata dai locali, pubblico compreso, convinti che Sciarri sia partito in netta posizione di fuorigioco. E quello del fuorigioco &egrave; risultato per l'intero match il motivo dominante della contesa in quanto l'Olmoponte ha siglato altre due reti (una per tempo) annullate dall'arbitro con ovvie contestazioni dei giocatori ospiti. Ma, per due delle tre occasioni, l'arbitro ha giustamente annullato la rete. Recriminazioni anche da parte dei locali che, nell'unica scorribanda effettuata in area avversaria, si sono visti negare un calcio di rigore per l'evidente trattenuta su Doka lanciato a rete al 29' del secondo tempo. Nel mezzo di quanto sopra riferito, altre buone occasioni per Casagni al 10' del secondo tempo, per Buoncompagni al 15' del secondo tempo e per Sciarri a cinque minuti dal termine. Tutto sommato un risultato corretto, tra due squadre sostanzialmente diverse: la corazzata Olmoponte ha giocatori forti in ogni reparto sui quali spiccano capitan Paolantoni in difesa, Casagni a centrocampo ed il veloce Sciarri in attacco. La Sinalunghese, inferiore sul piano fisico, ha per&ograve; sfoderato una partita gagliarda, mostrando una invidiabile organizzazione, decisiva per limitare i danni. Chiederle di vincere oggi sarebbe stato come sperare che la Ferrari di questi tempi mettesse dietro la Mercedes ed &egrave; per questo che il risultato finale, pur se negativo, finisce per far ben sperare per il futuro. M.P.




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