• Allievi Provinciali GIR.B
  • Affrico
  • 3 - 1
  • Sancat


AFFRICO: Candiotta, Befani, Ceccatelli, Macchioni, Piazza, Lombardi (40' La Fronza), Vaccaro (40' Improta), Sabato, Lanaia (58' Bassolino), Bigalli (52' Calise), Ramalli (69' Robert). A disp.: Parenti. All.: Bartoletti.
SANCAT: Parigi, Bagni, Alban (57' Miccinesi), Martinelli, Tarabusi, Maggi, Monaco (51' Costa), Massa (66' Boccella), Aragona (57' Mecatti), Savioli, Romanelli (51' Linares). A disp.: Bigi. All:: Bacci.

ARBITRO: Ippolito di Firenze.

RETI: 1' Aragona, 21' Bigalli, 43' Macchioni, 45' Ramalli.



In una classica come Affrico-Sancat di solito non ci sono favoriti, il derby generalmente è una partita che esula da tutto. Per fare bene bisogna riuscire ad estraniarsi da tutto quello che ruota attorno alla partita. Passano neanche sessanta secondi dal fischio d'inizio e arriva la conferma dell'imprevedibilità che caratterizza una stracittadina come questa: Aragona, la punta della Sancat, squadra inizialmente sfavorita, vede Candiotta eccessivamente distante dalla porta e senza pensarci un attimo, da circa 25 metri, lascia partire un bolide che si insacca sotto la traversa: 0-1. Tuttavia, dopo questo guizzo inaspettato, l'Affrico si ricorda di essere la capolista del suo girone e comincia a giocare sul serio. Già al 4', infatti, i padroni di casa si fanno vedere in avanti con una bella triangolazione in area, tuttavia Lanaia, ben imbeccato da Ramalli, non riesce a superare un attento Parigi. Poco dopo Ramalli recupera un pallone e con un paio di dribbling arriva davanti al portiere della Sancat, ma di sinistro non trova lo specchio di poco. Al 14' Lanaia, spinto da Tarabusi, cade nell'area di rigore della Sancat, il direttore di gara Ippolito indica il dischetto con sicurezza e concede il penalty all'Affrico. Dagli undici metri va Macchioni, ma Parigi vola e para il pallone diretto nell'angolino alla sua sinistra. L'assedio dei biancocelesti è incessante, sembra che il goal del pareggio sia questione di minuti, ma al 19' ancora Parigi salva la Sancat con un intervento coi piedi sul tiro ravvicinato dell'onnipresente Ramalli. Il pressing dell'Affrico non dà un attimo di tregua agli avversari che al 21' commettono l'errore di farsi schiacciare in area, il solito Parigi devia un altro bolide di Sabato ma sulla respinta si avventa come un falco Bigalli che a portiere battuto segna senza problemi. Non è finito qui il calvario della Sancat che dopo cinque minuti deve ringraziare ancora una volta il proprio portiere che para la semirovesciata di Sabato. Non ci sono altre occasioni da segnalare nell'ultimo quarto d'ora in cui l'Affrico abbassa vertiginosamente i ritmi, limitandosi a fare possesso palla a fronte di una Sancat ricompattata in campo ma anche nell'orgoglio che un paio di volte prova il contropiede senza, però, creare grossi grattacapi alla difesa biancoceleste. Durante la pausa tra primo e secondo tempo un minaccioso alitare di nebbia da ovest invade lo stadio coprendo via via il terreno, il cielo diventa di uno splendido colore azzurro e grigio come in certi quadri fiamminghi. Non appena Ippolito fischia l'inizio della ripresa comincia una pioggia torrenziale e in pochi minuti si formano enormi pozzanghere in tutto il perimetro di gioco, nonostante l'erba del Lapenta sia sintetica. Le squadre subiscono gli sconcertanti capricci del clima, un folle genietto guida la palla a suo piacere, curandosi ogni volta di sorprendere e anzi strabiliare coloro stessi che la battono. Se il portiere della Sancat Parigi era stato il miglior giocatore del primo tempo, non si può dire lo stesso nei seguenti 40 minuti: al 43' non esce in occasione di un calcio di punizione e Macchioni lo punisce di testa (2-1). Al 45' Sabato pesca il taglio di Ramalli con un passaggio perfetto, il numero 11 dell'Affrico in area anticipa un poco rapido Parigi e chiude definitivamente il match sul risultato di 3-1. Al 53' la Sancat cerca di dimostrare di essere ancora in partita con una triangolazione tra Savioli e Aragona, quest'ultimo angola troppo il suo diagonale e non trova la porta. La pioggia non fa altro che aumentare, il gioco diventa sempre più spezzettato e le occasioni languono. Al 72' l'Affrico va pure vicino al poker con Calise che, lanciato in campo aperto da un ispirato Improta, cerca di infilare Parigi, ma il numero 1 della Sancat con un balzo gli nega la gioia del goal.

Calciatoripiù:
per l'Affrico il migliore è Ramalli, autore di una prestazione maiuscola: tanta corsa, dribbling a go-go e pure il goal del 3-1. Partita di grande sacrificio anche per il terzino destro Befani, non smette di spingere e sovrapporsi sulla fascia di sua competenza neanche quando la partita è ormai vinta, in difesa limita bene Romanelli. Si distingue tra i biancocelesti Sabato per il suo estro e le sue invenzioni a centrocampo: dispensatore di assist. Da segnalare anche il difensore centrale dell'Affrico Piazza che non sbaglia quasi niente durante tutti gli 80'. Per la Sancat il migliore è Aragona, è senza dubbio suo il goal più bello della partita e in più occasioni cerca di trascinare i suoi compagni che non rispondono con la sua stessa cattiveria agonistica.

Tommaso Fragassi AFFRICO: Candiotta, Befani, Ceccatelli, Macchioni, Piazza, Lombardi (40' La Fronza), Vaccaro (40' Improta), Sabato, Lanaia (58' Bassolino), Bigalli (52' Calise), Ramalli (69' Robert). A disp.: Parenti. All.: Bartoletti. <br >SANCAT: Parigi, Bagni, Alban (57' Miccinesi), Martinelli, Tarabusi, Maggi, Monaco (51' Costa), Massa (66' Boccella), Aragona (57' Mecatti), Savioli, Romanelli (51' Linares). A disp.: Bigi. All:: Bacci.<br > ARBITRO: Ippolito di Firenze.<br > RETI: 1' Aragona, 21' Bigalli, 43' Macchioni, 45' Ramalli. In una classica come Affrico-Sancat di solito non ci sono favoriti, il derby generalmente &egrave; una partita che esula da tutto. Per fare bene bisogna riuscire ad estraniarsi da tutto quello che ruota attorno alla partita. Passano neanche sessanta secondi dal fischio d'inizio e arriva la conferma dell'imprevedibilit&agrave; che caratterizza una stracittadina come questa: Aragona, la punta della Sancat, squadra inizialmente sfavorita, vede Candiotta eccessivamente distante dalla porta e senza pensarci un attimo, da circa 25 metri, lascia partire un bolide che si insacca sotto la traversa: 0-1. Tuttavia, dopo questo guizzo inaspettato, l'Affrico si ricorda di essere la capolista del suo girone e comincia a giocare sul serio. Gi&agrave; al 4', infatti, i padroni di casa si fanno vedere in avanti con una bella triangolazione in area, tuttavia Lanaia, ben imbeccato da Ramalli, non riesce a superare un attento Parigi. Poco dopo Ramalli recupera un pallone e con un paio di dribbling arriva davanti al portiere della Sancat, ma di sinistro non trova lo specchio di poco. Al 14' Lanaia, spinto da Tarabusi, cade nell'area di rigore della Sancat, il direttore di gara Ippolito indica il dischetto con sicurezza e concede il penalty all'Affrico. Dagli undici metri va Macchioni, ma Parigi vola e para il pallone diretto nell'angolino alla sua sinistra. L'assedio dei biancocelesti &egrave; incessante, sembra che il goal del pareggio sia questione di minuti, ma al 19' ancora Parigi salva la Sancat con un intervento coi piedi sul tiro ravvicinato dell'onnipresente Ramalli. Il pressing dell'Affrico non d&agrave; un attimo di tregua agli avversari che al 21' commettono l'errore di farsi schiacciare in area, il solito Parigi devia un altro bolide di Sabato ma sulla respinta si avventa come un falco Bigalli che a portiere battuto segna senza problemi. Non &egrave; finito qui il calvario della Sancat che dopo cinque minuti deve ringraziare ancora una volta il proprio portiere che para la semirovesciata di Sabato. Non ci sono altre occasioni da segnalare nell'ultimo quarto d'ora in cui l'Affrico abbassa vertiginosamente i ritmi, limitandosi a fare possesso palla a fronte di una Sancat ricompattata in campo ma anche nell'orgoglio che un paio di volte prova il contropiede senza, per&ograve;, creare grossi grattacapi alla difesa biancoceleste. Durante la pausa tra primo e secondo tempo un minaccioso alitare di nebbia da ovest invade lo stadio coprendo via via il terreno, il cielo diventa di uno splendido colore azzurro e grigio come in certi quadri fiamminghi. Non appena Ippolito fischia l'inizio della ripresa comincia una pioggia torrenziale e in pochi minuti si formano enormi pozzanghere in tutto il perimetro di gioco, nonostante l'erba del Lapenta sia sintetica. Le squadre subiscono gli sconcertanti capricci del clima, un folle genietto guida la palla a suo piacere, curandosi ogni volta di sorprendere e anzi strabiliare coloro stessi che la battono. Se il portiere della Sancat Parigi era stato il miglior giocatore del primo tempo, non si pu&ograve; dire lo stesso nei seguenti 40 minuti: al 43' non esce in occasione di un calcio di punizione e Macchioni lo punisce di testa (2-1). Al 45' Sabato pesca il taglio di Ramalli con un passaggio perfetto, il numero 11 dell'Affrico in area anticipa un poco rapido Parigi e chiude definitivamente il match sul risultato di 3-1. Al 53' la Sancat cerca di dimostrare di essere ancora in partita con una triangolazione tra Savioli e Aragona, quest'ultimo angola troppo il suo diagonale e non trova la porta. La pioggia non fa altro che aumentare, il gioco diventa sempre pi&ugrave; spezzettato e le occasioni languono. Al 72' l'Affrico va pure vicino al poker con Calise che, lanciato in campo aperto da un ispirato Improta, cerca di infilare Parigi, ma il numero 1 della Sancat con un balzo gli nega la gioia del goal.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;:</b> per l'Affrico il migliore &egrave; <b>Ramalli</b>, autore di una prestazione maiuscola: tanta corsa, dribbling a go-go e pure il goal del 3-1. Partita di grande sacrificio anche per il terzino destro <b>Befani</b>, non smette di spingere e sovrapporsi sulla fascia di sua competenza neanche quando la partita &egrave; ormai vinta, in difesa limita bene Romanelli. Si distingue tra i biancocelesti <b>Sabato </b>per il suo estro e le sue invenzioni a centrocampo: dispensatore di assist. Da segnalare anche il difensore centrale dell'Affrico <b>Piazza </b>che non sbaglia quasi niente durante tutti gli 80'. Per la Sancat il migliore &egrave; <b>Aragona</b>, &egrave; senza dubbio suo il goal pi&ugrave; bello della partita e in pi&ugrave; occasioni cerca di trascinare i suoi compagni che non rispondono con la sua stessa cattiveria agonistica. Tommaso Fragassi




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