- Primavera GIR.A
-
Piacenza
-
0 - 7
-
Fiorentina
PIACENZA: Da Silva, Giorgi, Contini, Visioli, Mancini (35' Perazzi), Baraldo, Lussardi, Dragoni, Longo (77' Gennaro), Silva, Barocelli (50' Corea). A disp.: Maggio, Settino, Felline, Cerri. All.: Ezio Gelain.
FIORENTINA: Seculin, Nencioli, Bettoni, Aya, Masi, Agyei (69' Barbero), Hable, Di Tacchio (52' Arati), Acosty (52' Lepri), Babacar, Carraro. A disp.: Scuffia, Fatticcioni, Camporese, Piccini. All.: Renato Buso.
ARBITRO: Penno di Nichelino.
RETI: 10' e 73' Masi, 27' Acosty, 30' e 77' Babacar, 48' Aya, 90' Lepri.
Che la Primavera viola potesse vincere a Piacenza poteva anche essere in preventivo, ma un 7-0 così netto non se lo aspettava nessuno. Nella terza giornata del girone di ritorno, i ragazzi di Buso hanno umiliato gli emiliani con un 7-0 che non lascia spazio a repliche, grazie alle doppiette di Babacar e Masi, oltre alle reti di Aya, Lepri, Acosty: di quest'ultimo la realizzazione più bella con un pregevole pallonetto. Questo successo permette ai gigliati di consolidare il terzo posto in classifica nel girone A a quota 28 punti in 13 match, con ben tre gare da recuperare, e di porsi all'inseguimento delle corazzate Juventus e Sampdoria, che si trovano rispettivamente a 39 e 35 punti, entrambe, però, a 16 partite. Il commento dell'allenatore della Fiorentina è entusiasta: E' un risultato importante, abbiamo fatto una partita bella. Mi è piaciuto lo spirito, la squadra è rimasta compatta anche dopo il 4-0 e senza schernire l'avversario. Masi ha fatto bene, Babacar straripante, Acosty ottimo come punta esterna e Aya non ha concesso niente agli avversari. I ragazzi volevano fare bene per dedicare la vittoria a Renato Ballerini, perché è sempre stato un personaggio importante per la società. Il Viareggio non è il campionato, se sbagli una partita entri in grande difficoltà. La prima partita è fondamentale, affrontiamo i macedoni che hanno talenti nella loro rosa. Avevo sempre detto loro cercate di crescere in campionato per arrivare al torneo nelle migliori condizioni.
Stefano Del Corona
PIACENZA: Da Silva, Giorgi, Contini, Visioli, Mancini (35' Perazzi), Baraldo, Lussardi, Dragoni, Longo (77' Gennaro), Silva, Barocelli (50' Corea). A disp.: Maggio, Settino, Felline, Cerri. All.: Ezio Gelain.<br >FIORENTINA: Seculin, Nencioli, Bettoni, Aya, Masi, Agyei (69' Barbero), Hable, Di Tacchio (52' Arati), Acosty (52' Lepri), Babacar, Carraro. A disp.: Scuffia, Fatticcioni, Camporese, Piccini. All.: Renato Buso.<br >
ARBITRO: Penno di Nichelino.<br >
RETI: 10' e 73' Masi, 27' Acosty, 30' e 77' Babacar, 48' Aya, 90' Lepri.
Che la Primavera viola potesse vincere a Piacenza poteva anche essere in preventivo, ma un 7-0 così netto non se lo aspettava nessuno. Nella terza giornata del girone di ritorno, i ragazzi di Buso hanno umiliato gli emiliani con un 7-0 che non lascia spazio a repliche, grazie alle doppiette di Babacar e Masi, oltre alle reti di Aya, Lepri, Acosty: di quest'ultimo la realizzazione più bella con un pregevole pallonetto. Questo successo permette ai gigliati di consolidare il terzo posto in classifica nel girone A a quota 28 punti in 13 match, con ben tre gare da recuperare, e di porsi all'inseguimento delle corazzate Juventus e Sampdoria, che si trovano rispettivamente a 39 e 35 punti, entrambe, però, a 16 partite. Il commento dell'allenatore della Fiorentina è entusiasta: E' un risultato importante, abbiamo fatto una partita bella. Mi è piaciuto lo spirito, la squadra è rimasta compatta anche dopo il 4-0 e senza schernire l'avversario. Masi ha fatto bene, Babacar straripante, Acosty ottimo come punta esterna e Aya non ha concesso niente agli avversari. I ragazzi volevano fare bene per dedicare la vittoria a Renato Ballerini, perché è sempre stato un personaggio importante per la società. Il Viareggio non è il campionato, se sbagli una partita entri in grande difficoltà. La prima partita è fondamentale, affrontiamo i macedoni che hanno talenti nella loro rosa. Avevo sempre detto loro cercate di crescere in campionato per arrivare al torneo nelle migliori condizioni.
Stefano Del Corona