• Allievi Professionisti GIR.C
  • Fiorentina
  • 1 - 0
  • Roma


FIORENTINA: Lezzerini, Venuti, Zanon, Mancini, Petriccione, Empereur, Bandinelli (62' Gulin), Capezzi, Gondo, Bangu (79' Costanzo), Fazzi (81' De Poli). A disp.: Bardini, Ansini, Berardi, Dabro, Di Curzio, Gigli, Papini, Peralta, Posarelli. All.: Luciano Semplici.
ROMA: Proietti, Balaya, Sammartino, Somma, Boldor, Tibolla (85' Verde), Ferri (69' Di Mariano), Battaglia, Trani, Pellegrini (79' Shaminas), Naikit. A disp.: Zonfrilli, Montefalcone, Masciangelo, Capradossi, Muzzi, Taviani. All.: Alberto De Rossi.

ARBITRO: Lanza di Nichelino, coad. da Rapollini di Livorno e Tovatelli di Prato.

RETE: 84' Gulin.
NOTE: Ammoniti Venuti, Gondo, Boldor e Balaya.



Le pagelle viola
Lezzerini: 6,5 Poco impegnato dalle offensive avversarie, dà comunque sicurezza al reparto.
Venuti: 7 Spinge molto e bene sulla corsia esterna di competenza in entrambi i tempi.
Zanon 6 Poco impegnato nel primo tempo, nel secondo è preciso nelle chiusure.
Mancini: 6- Svolge il suo compito di centrale ma niente di più.
Petriccione: 6,5 Cala un po' nel finale di primo tempo ma la sua presenza in campo è preziosa.
Empereur: 6 Voto di media tra la grande personalità dimostrata e qualche imprecisione di troppo nei continui lanci per costruire l'azione. E' comunque un mancino interessante.
Bandinelli: 6 Buon dribbling, a volte troppo insistito. 62' Gulin: 7 Ha il merito di entrare e farsi trovare pronto per il gol che vale i tre punti.
Capezzi: 6- Svolge il suo compito ma non incide.
Gondo: 6- Fisicamente ben piazzato, il bomber viola non sfrutta però le sue doti e commette troppi errori sia in fase di riferimento che nel dare la giusta profondità alla squadra.
Bangu: 6 Più presente nelle azioni della ripresa ma sbaglia qualche passaggio di troppo. 79' Costanzo: s.v.
Fazzi: 6,5 Presente e sempre lucido sulla fascia di competenza. 81' De Poli: s.v.
IL COMMENTO
Vincere, e dimostrarsi grande. Esibendo compattezza, cinismo e personalità, prerogative indispensabili quando lo sguardo è diretto al vertice. Coniugare i tre punti - necessari per inseguire il primato in campionato - e una prestazione da squadra matura e in crescita costante non è un obiettivo da poco, a maggior ragione dopo l'impresa in Coppa Italia di pochi giorni fa. Tornati dal Piemonte con lo scalpo della Juventus, i viola confermano di avere dentro le gambe la materia di cui è fatta i sogni, battono la Roma e allora chiudere gli occhi e immaginare diventa non solo lecito, ma quasi fisiologico. Lo scontro al vertice fra i gigliati e la squadra capitolina, terza forza del campionato, viene vinto di misura solo nel punteggio dai ragazzi di Luciano Semplici, che dopo un primo tempo giocato a grande intensità tirano un po' il fiato nella ripresa, ma in chiusura di match trovano i tre punti grazie al tiro vincente del neo-entrato Gulin. Attendista e muscolare, la Roma esce ridimensionata dal match delle Due Strade : a differenza degli altri anni, la formazione giallorossa allenata da un guru della categoria Primavera come Alberto De Rossi conta molta qualità in meno, ma alcuni prospetti molto interessanti, su tutti capitan Battaglia e Naikit - sorta di Gervinho in fasce. Troppo poco però per impensierire una Fiorentina che, pur orfana di Madrigali, non sbaglia un colpo in difesa e per tutti i primi 45' tiene saldamente in mano le redini del gioco, concedendo agli avversari poche ripartenze e sfiorando il gol tramite la ricerca della manovra corale. E' Alan Empereur a mettere per primo i brividi all'esperto numero uno giallorosso Proietti, spedendo di pochissimo a lato un calcio piazzato da posizione interessante dopo 3' dal fischio d'avvio. Non c'è traccia di eventuali postumi derivanti dalla gara di Coppa nella gambe dei viola, capaci all'11' di trasformare con un contropiede da manuale del calcio un pericoloso affondo di Naikit sulla destra: recuperata palla con Capezzi, i locali partono come frecce aggredendo gli spazi lasciati dai romanisti, con Bandinelli, Gondo e Bangu che confezionano un'azione splendida conclusa però con scarsa lucidità dal numero nove. Il gol sembra poter arrivare presto, e sempre dopo azioni che deliziano il palato del numeroso pubblico presente, come accade al 19' quando i due esterni alti del 4-3-3 viola Fazzi e Bandinelli confezionano un pregevole uno-due da una fascia all'altra che sfuma per poco in un nulla di fatto. La chance che i viola costruiscono al 22' arriva invece da palla inattiva, quando sugli sviluppi di un corner dalla sinistra del fronte d'attacco gigliato, la sfera si materializza a centro area sulla testa di Empereur, il cui tap-in si spegne però sul fondo. La meritata rete del vantaggio arriverebbe al minuto numero 32, quando da un fallo laterale in attacco, Mancini in proiezione offensiva allunga la traiettoria della sfera per il movimento sottomisura di Gondo, che devia in fondo al sacco ma il direttore di gara annulla per la posizione di off-side dello stesso centravanti viola. Dopo aver ben impressionato per 40', mancando soltanto di concretezza sottoporta, la Fiorentina nel finale di tempo rischia la beffa, quando Trani prova a far tutto da solo concludendo dalla media distanza ma trovando i pugni di un reattivo Lezzerini. Rientrate in campo a ranghi invariati rispetto al primo parziale, le due squadre fin dai primi minuti della ripresa appaiono meno brillanti e compatte: i ritmi si abbassano e resteranno tali fino al termine, mentre le distanze fra i reparti cominciano ad allungarsi. Nonostante questo sono sempre i viola a costruire occasioni da rete e dimostrarsi comunque più in palla, come al 52' quando è solo una tempestiva uscita di Proietti a fermare Gondo lanciato a rete dall'ottimo assist filtrante di Empereur. La chance più nitida la Roma la crea invece al 63' quando, sugli sviluppi di un corner, Ferri sceglie ottimamente il tempo per lo stacco a centro area ma spedisce alta di mezzo metro sopra la trasversale la sfera. Dopo essersi resa ancora pericolosa con Gondo al 66' e con Fazzi al 72', a sei minuti dal termine la Fiorentina passa: i viola penetrano in area giallorossa dopo aver tenuto a lungo palla all'altezza della trequarti romanista, grazie all'inserimento palla al piede di Gulin, la cui successiva rasoiata batte imparabilmente Proietti e fa esplodere la tribuna del Buozzi . Senza più idee ed energie da spendere per la rimonta, la Roma trascorre gli ultimi minuti senza impensierire la squadra viola, che dopo il triplice fischio può già pensare al prossimo, scintillante obiettivo: il return-match di Coppa contro la Juventus, ancora sul palcoscenico del Buozzi delle Due Strade, giovedì prossimo.

FIORENTINA: Lezzerini, Venuti, Zanon, Mancini, Petriccione, Empereur, Bandinelli (62' Gulin), Capezzi, Gondo, Bangu (79' Costanzo), Fazzi (81' De Poli). A disp.: Bardini, Ansini, Berardi, Dabro, Di Curzio, Gigli, Papini, Peralta, Posarelli. All.: Luciano Semplici.<br >ROMA: Proietti, Balaya, Sammartino, Somma, Boldor, Tibolla (85' Verde), Ferri (69' Di Mariano), Battaglia, Trani, Pellegrini (79' Shaminas), Naikit. A disp.: Zonfrilli, Montefalcone, Masciangelo, Capradossi, Muzzi, Taviani. All.: Alberto De Rossi.<br > ARBITRO: Lanza di Nichelino, coad. da Rapollini di Livorno e Tovatelli di Prato.<br > RETE: 84' Gulin.<br >NOTE: Ammoniti Venuti, Gondo, Boldor e Balaya. Le pagelle viola<br ><b>Lezzerini: 6,5</b> Poco impegnato dalle offensive avversarie, d&agrave; comunque sicurezza al reparto.<br ><b>Venuti: 7</b> Spinge molto e bene sulla corsia esterna di competenza in entrambi i tempi.<br ><b>Zanon 6</b> Poco impegnato nel primo tempo, nel secondo &egrave; preciso nelle chiusure.<br ><b>Mancini: 6- </b>Svolge il suo compito di centrale ma niente di pi&ugrave;.<br ><b>Petriccione: 6,5</b> Cala un po' nel finale di primo tempo ma la sua presenza in campo &egrave; preziosa.<br ><b>Empereur: 6 </b>Voto di media tra la grande personalit&agrave; dimostrata e qualche imprecisione di troppo nei continui lanci per costruire l'azione. E' comunque un mancino interessante.<br ><b>Bandinelli: 6</b> Buon dribbling, a volte troppo insistito. <b>62' Gulin: 7</b> Ha il merito di entrare e farsi trovare pronto per il gol che vale i tre punti.<br ><b>Capezzi: 6- </b>Svolge il suo compito ma non incide.<br ><b>Gondo: 6- </b>Fisicamente ben piazzato, il bomber viola non sfrutta per&ograve; le sue doti e commette troppi errori sia in fase di riferimento che nel dare la giusta profondit&agrave; alla squadra. <br ><b>Bangu: 6</b> Pi&ugrave; presente nelle azioni della ripresa ma sbaglia qualche passaggio di troppo. <b>79' Costanzo: s.v.</b><br ><b>Fazzi: 6,5</b> Presente e sempre lucido sulla fascia di competenza. <b>81' De Poli: s.v. </b><br >IL COMMENTO<br >Vincere, e dimostrarsi grande. Esibendo compattezza, cinismo e personalit&agrave;, prerogative indispensabili quando lo sguardo &egrave; diretto al vertice. Coniugare i tre punti - necessari per inseguire il primato in campionato - e una prestazione da squadra matura e in crescita costante non &egrave; un obiettivo da poco, a maggior ragione dopo l'impresa in Coppa Italia di pochi giorni fa. Tornati dal Piemonte con lo scalpo della Juventus, i viola confermano di avere dentro le gambe la materia di cui &egrave; fatta i sogni, battono la Roma e allora chiudere gli occhi e immaginare diventa non solo lecito, ma quasi fisiologico. Lo scontro al vertice fra i gigliati e la squadra capitolina, terza forza del campionato, viene vinto di misura solo nel punteggio dai ragazzi di Luciano Semplici, che dopo un primo tempo giocato a grande intensit&agrave; tirano un po' il fiato nella ripresa, ma in chiusura di match trovano i tre punti grazie al tiro vincente del neo-entrato Gulin. Attendista e muscolare, la Roma esce ridimensionata dal match delle Due Strade : a differenza degli altri anni, la formazione giallorossa allenata da un guru della categoria Primavera come Alberto De Rossi conta molta qualit&agrave; in meno, ma alcuni prospetti molto interessanti, su tutti capitan Battaglia e Naikit - sorta di Gervinho in fasce. Troppo poco per&ograve; per impensierire una Fiorentina che, pur orfana di Madrigali, non sbaglia un colpo in difesa e per tutti i primi 45' tiene saldamente in mano le redini del gioco, concedendo agli avversari poche ripartenze e sfiorando il gol tramite la ricerca della manovra corale. E' Alan Empereur a mettere per primo i brividi all'esperto numero uno giallorosso Proietti, spedendo di pochissimo a lato un calcio piazzato da posizione interessante dopo 3' dal fischio d'avvio. Non c'&egrave; traccia di eventuali postumi derivanti dalla gara di Coppa nella gambe dei viola, capaci all'11' di trasformare con un contropiede da manuale del calcio un pericoloso affondo di Naikit sulla destra: recuperata palla con Capezzi, i locali partono come frecce aggredendo gli spazi lasciati dai romanisti, con Bandinelli, Gondo e Bangu che confezionano un'azione splendida conclusa per&ograve; con scarsa lucidit&agrave; dal numero nove. Il gol sembra poter arrivare presto, e sempre dopo azioni che deliziano il palato del numeroso pubblico presente, come accade al 19' quando i due esterni alti del 4-3-3 viola Fazzi e Bandinelli confezionano un pregevole uno-due da una fascia all'altra che sfuma per poco in un nulla di fatto. La chance che i viola costruiscono al 22' arriva invece da palla inattiva, quando sugli sviluppi di un corner dalla sinistra del fronte d'attacco gigliato, la sfera si materializza a centro area sulla testa di Empereur, il cui tap-in si spegne per&ograve; sul fondo. La meritata rete del vantaggio arriverebbe al minuto numero 32, quando da un fallo laterale in attacco, Mancini in proiezione offensiva allunga la traiettoria della sfera per il movimento sottomisura di Gondo, che devia in fondo al sacco ma il direttore di gara annulla per la posizione di off-side dello stesso centravanti viola. Dopo aver ben impressionato per 40', mancando soltanto di concretezza sottoporta, la Fiorentina nel finale di tempo rischia la beffa, quando Trani prova a far tutto da solo concludendo dalla media distanza ma trovando i pugni di un reattivo Lezzerini. Rientrate in campo a ranghi invariati rispetto al primo parziale, le due squadre fin dai primi minuti della ripresa appaiono meno brillanti e compatte: i ritmi si abbassano e resteranno tali fino al termine, mentre le distanze fra i reparti cominciano ad allungarsi. Nonostante questo sono sempre i viola a costruire occasioni da rete e dimostrarsi comunque pi&ugrave; in palla, come al 52' quando &egrave; solo una tempestiva uscita di Proietti a fermare Gondo lanciato a rete dall'ottimo assist filtrante di Empereur. La chance pi&ugrave; nitida la Roma la crea invece al 63' quando, sugli sviluppi di un corner, Ferri sceglie ottimamente il tempo per lo stacco a centro area ma spedisce alta di mezzo metro sopra la trasversale la sfera. Dopo essersi resa ancora pericolosa con Gondo al 66' e con Fazzi al 72', a sei minuti dal termine la Fiorentina passa: i viola penetrano in area giallorossa dopo aver tenuto a lungo palla all'altezza della trequarti romanista, grazie all'inserimento palla al piede di Gulin, la cui successiva rasoiata batte imparabilmente Proietti e fa esplodere la tribuna del Buozzi . Senza pi&ugrave; idee ed energie da spendere per la rimonta, la Roma trascorre gli ultimi minuti senza impensierire la squadra viola, che dopo il triplice fischio pu&ograve; gi&agrave; pensare al prossimo, scintillante obiettivo: il return-match di Coppa contro la Juventus, ancora sul palcoscenico del Buozzi delle Due Strade, gioved&igrave; prossimo.




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