• Juniores Provinciali GIR.B
  • Centro Storico Lebowski
  • 2 - 0
  • Bagno a Ripoli


CENTRO STORICO LEBOWSKI: Paladini, Calamai, Vannini C., Salvadori, Bianchi, Bonini, Cherici, Clemente, Daddi, Fanelli, De Vuono. A disp.: Vannini D., Farsi, Innocenti, Carlesimo, De Marino, Galletti, Boscia. All.: Andrea Terreni.
BAGNO A RIPOLI: Poli, Conti, Giamberini, Cucurullo, Marchiori, Cini, Massai, Picchianti, Tartoni, Ciatti, Benadì. A disp.: Vallesi, Romanelli, Miniati, Vettori, Giannelli. All.: Filippo Bugli.

RETI: Paladini, Boscia.



Va in scena in un Guidi zeppo di supporters grigioneri la penultima di campionato tra Centro Storico Lebowski e Bagno a Ripoli, primo match point per il sorprendente undici di Andrea Terreni, ex cenerentola del girone (in virtù dell'ultimo posto raccolto nello scorso campionato) in procinto di impugnare lo scettro di indiscussa regina. Inizia la partita e la formazione grigionera appare fin da subito molto corta e determinata, tenendo alto il proprio baricentro alla ricerca del gol che significherebbe scudetto . Rete che giungerebbe già nei primi minuti di gioco per effetto dell'ottimo Fanelli, splendidamente servito da De Vuono, ma il direttore di gara annulla per offside e rimanda la festa degli Ultimi Rimasti presenti in tribuna alla metà della frazione. Siamo al 25' infatti quando su una mischia in area di rigore il direttore di gara ravvede un tocco di mano di un difensore ospite, decretando la massima punizione in favore del Centro Storico: l'implacabile Innocenti, rigorista principe del campionato siede in panchina, e così con una scelta molto discutibile ancor più apprezzata in tribuna sul dischetto si presenta l'estremo Paladini, la cui conclusione, forte e centrale, rende vano l'intervento di Poli e fa esplodere di gioia la panchina di Terreni. In chiusura di frazione il Lebowski spreca un paio di ripartenze per aumentare le distanze e rendere più tranquilal la ripresa, mentre in avvio di secondo tempo è Daddi a divorarsi il raddoppio spendendo sul palo da due passi, imitato da Cherici che trova invece la trasversale a negare successo al suo (ben più) pregevole tiro dalla distanza. A questo punto il Bagno a Ripoli alza la testa come già fatto nella parte centrale del primo tempo, spaventando in paio di circostanze la retroguardia grigionera e costringendo Bonini a un paio di interventi di spessore. Ci pensa Terreni a sbrogliare la matassa inserendo Boscia, che prima sfiora il raddoppio con un diagonale impreciso per questione di millimetri, e infine fa calare il sipario sulla gara e sull'intero campionato realizzando di testa, su assist di Daddi, la rete del definitivo 2-0. La gara si conclude poco dopo, e mentre il collettivo grigionero si sposta sui gradoni della tribuna per festeggiare assieme ai suoi tifosi, si completa una delle più belle favole proposte ultimamente dalla categoria Juniores, raccontata da un gruppo che ha saputo emulare in tutto e per tutto la parabola compiuta dai più grandi negli ultimi anni, trasformandosi da fiero anatroccolo in fierissimo cigno, elegante e vincente certo, ma sempre consapevole dei propri valori. Complimenti C.S.L. un'altra collina è conquistata.

CENTRO STORICO LEBOWSKI: Paladini, Calamai, Vannini C., Salvadori, Bianchi, Bonini, Cherici, Clemente, Daddi, Fanelli, De Vuono. A disp.: Vannini D., Farsi, Innocenti, Carlesimo, De Marino, Galletti, Boscia. All.: Andrea Terreni.<br >BAGNO A RIPOLI: Poli, Conti, Giamberini, Cucurullo, Marchiori, Cini, Massai, Picchianti, Tartoni, Ciatti, Benad&igrave;. A disp.: Vallesi, Romanelli, Miniati, Vettori, Giannelli. All.: Filippo Bugli.<br > RETI: Paladini, Boscia. Va in scena in un Guidi zeppo di supporters grigioneri la penultima di campionato tra Centro Storico Lebowski e Bagno a Ripoli, primo match point per il sorprendente undici di Andrea Terreni, ex cenerentola del girone (in virt&ugrave; dell'ultimo posto raccolto nello scorso campionato) in procinto di impugnare lo scettro di indiscussa regina. Inizia la partita e la formazione grigionera appare fin da subito molto corta e determinata, tenendo alto il proprio baricentro alla ricerca del gol che significherebbe scudetto . Rete che giungerebbe gi&agrave; nei primi minuti di gioco per effetto dell'ottimo Fanelli, splendidamente servito da De Vuono, ma il direttore di gara annulla per offside e rimanda la festa degli Ultimi Rimasti presenti in tribuna alla met&agrave; della frazione. Siamo al 25' infatti quando su una mischia in area di rigore il direttore di gara ravvede un tocco di mano di un difensore ospite, decretando la massima punizione in favore del Centro Storico: l'implacabile Innocenti, rigorista principe del campionato siede in panchina, e cos&igrave; con una scelta molto discutibile ancor pi&ugrave; apprezzata in tribuna sul dischetto si presenta l'estremo Paladini, la cui conclusione, forte e centrale, rende vano l'intervento di Poli e fa esplodere di gioia la panchina di Terreni. In chiusura di frazione il Lebowski spreca un paio di ripartenze per aumentare le distanze e rendere pi&ugrave; tranquilal la ripresa, mentre in avvio di secondo tempo &egrave; Daddi a divorarsi il raddoppio spendendo sul palo da due passi, imitato da Cherici che trova invece la trasversale a negare successo al suo (ben pi&ugrave;) pregevole tiro dalla distanza. A questo punto il Bagno a Ripoli alza la testa come gi&agrave; fatto nella parte centrale del primo tempo, spaventando in paio di circostanze la retroguardia grigionera e costringendo Bonini a un paio di interventi di spessore. Ci pensa Terreni a sbrogliare la matassa inserendo Boscia, che prima sfiora il raddoppio con un diagonale impreciso per questione di millimetri, e infine fa calare il sipario sulla gara e sull'intero campionato realizzando di testa, su assist di Daddi, la rete del definitivo 2-0. La gara si conclude poco dopo, e mentre il collettivo grigionero si sposta sui gradoni della tribuna per festeggiare assieme ai suoi tifosi, si completa una delle pi&ugrave; belle favole proposte ultimamente dalla categoria Juniores, raccontata da un gruppo che ha saputo emulare in tutto e per tutto la parabola compiuta dai pi&ugrave; grandi negli ultimi anni, trasformandosi da fiero anatroccolo in fierissimo cigno, elegante e vincente certo, ma sempre consapevole dei propri valori. Complimenti C.S.L. un'altra collina &egrave; conquistata.




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