• Terza Categoria GIR.A
  • Gello 2004
  • 0 - 1
  • Galleno


GELLO 2004: Nuti, Frassi (Levatino J.), Apolloni (Mancini), Mureddu (Perri), Levatino D., Canesi, Mainetti, Cerretani, Gneri, Giaconi (Santamaria), Popa. A disp.: Boscaini, Carlesi, Toncelli. All.: Grassini.
GALLENO: Giusta, Guidi, Del Sarto, Urbani (Giani), Santini, Frugoli, Barboni, Mirarchi (Urban), Castiglioni (Nencioni), Daddi, Bernacchi (Bellandi). A disp.: Buoncristiani, Nardi. All.: Catastini.

ARBITRO: Iaria di Pisa.

RETE: 65'autorete Popa.



Se il calcio fosse come il pugilato molto probabilmente avremmo avuto un risultato diverso al triplice fischio finale. Ma nel calcio la regola per vincere è solamente una: fare un gol in più degli avversari. Non importa come giochi, quante occasioni crei, quanto spazio lasci all'altra squadra; occorre far gonfiare la porta avversaria una volta in più della propria. Il calcio è una combinazione di fattori: tecnica, tattica, personalità. Sono tutti elementi su cui un allenatore può lavorare in settimana. C'è solo un fattore che è incontrollabile e che può decidere le sorti di un match: la fortuna. E il Gello si trova a maledire sia questa regola che la fortuna, al termine di una gara generosa, grintosa, con personalità e carattere in cui è mancata la lucidità negli ultimi 20 metri. Nella partita della verità i giallo-blu vengono sconfitti immeritatamente per uno a zero da un Galleno che per vincere ha fatto veramente poco. In un colpo solo i giallo-blu perdono l'imbattibilità interna e vedono allontanarsi forse definitivamente il treno play-off, treno sul quale restano ben saldi gli uomini di Catastini che continuano il duello per la seconda posizione con il Filettole e non mollano dal proprio radar la capolista Butese, ancora distante 6 punti. Su un campo in cui era veramente difficile giocare palla a terra a causa delle molte buche, mister Grassini propone il consueto 3-4-1-2, con Mureddu a rifinire per il duo Giaconi-Gneri. Gli ospiti rispondono con un più coperto 5-3-2, con il tandem offensivo Bernacchi-Castiglioni (prova opaca la loro) poco supportato dal resto della squadra. Il Gello inizia a capire che non sarà un pomeriggio fortunato già all'8', quando Frassi è costretto a lasciare il campo per infortunio. Al suo posto dentro Levatino J. che si schiera sulla fascia destra con Mainetti (di gran lunga il migliore in campo) dirottato in marcatura. Al 12' c'è il primo sussulto della gara: Giaconi si libera per il cross, il suo destro è sporcato da un difensore avversario e assume una traiettoria maligna, che Giusta mette in angolo con difficoltà. Dieci minuti più tardi c'è un altro episodio che fa chiaramente capire da che parte sta la Dea bendata: Mureddu calcia una punizione tagliata verso l'area di rigore, Del Sarto si avventa sul pallone per liberare ma colpisce male; la sfera passa a pochi millimetri dal palo a Giusta battuto. Canesi e compagni hanno in mano il centrocampo, la squadra riesce ad essere molto corta grazie anche al perfetto lavoro di Mainetti e Levatino D. che anticipano sistematicamente le punte avversarie. Al 26' su spizzata di Gneri, Apolloni scarica un sinistro che si perde di poco a lato; dieci minuti più tardi è ancora il numero 3 che prova la conclusione ma non riesce a trovare la porta. Il Galleno? Non pervenuto, se non per un paio di telefonate di Urbani e Del Sarto a cui Nuti risponde attentamente. Gli ospiti appaiono rinunciatari, quasi svogliati: gli unici a salvarsi nel grigiore generale sono Frugoli e Barboni, che canta e porta la croce nel centrocampo bianco-blu ma non trova nei compagni un dovuto supporto. Il primo tempo non offre altre occasioni, perché il Gello una volta arrivato nella trequarti avversaria spesso si perde nell'ultimo passaggio, penalizzato dalla giornata di scarsa vena del suo bomber principe Gneri. La ripresa si apre sulla falsa riga della prima frazione e i locali nel primo quarto d'ora costruiscono due nitide palle gol: al 10' Giaconi pennella per Popa ma il colpo di testa del libero giallo-blu sfiora l'incrocio dei pali. Passano 5' e Gneri in piena area lascia partire un sinistro che non è né un tiro né un cross e il pallone si perde sul fondo con Perri liberissimo a centro area. Proprio nel momento di maggior pressione dei ragazzi di mister Grassini il Galleno passa: punizione tagliata di Del Sarto che trova liberissimo Urbani sul secondo palo, il numero 4 si coordina bene e calcia rasoterra verso la porta di Nuti: sulla sua conclusione si avventa Santini per cercare il tap-in e Popa nel tentativo di anticiparlo spedisce nella propria porta. Il Gello accusa il colpo e in contropiede gli ospiti sono pericolosi con Castiglioni che tutto solo davanti a Nuti calcia alto sopra la traversa. Ci sarebbero ancora venti minuti per le speranze dei locali di rimettere in piedi la partita, ma le occasioni da gol latitano. Alla mezz'ora ci prova Perri, ma il suo destro dopo aver saltato in slalom due difensori esce di poco. L'assalto finale è generoso ma molto confuso; il Gello colleziona calci d'angolo in serie ed è costantemente nella metà campo avversaria ma il Galleno si difende con ordine e Giusta non deve compiere interventi difficili. Al triplice fischio finale dell'arbitro Iaria (forse uno dei migliori arbitri visti quest'anno) il Gello si mangia le mani per una sconfitta immeritata che lascia molto amaro in bocca. Tuttavia nelle fila giallo-blu deve esserci la consapevolezza che troppe occasioni sono state perse e non è certo questa sconfitta la causa di una classifica che rischia di finire nell'anonimato. Il Galleno con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato al termine di una prestazione ben al di sotto delle aspettative. Nei play-off la fortuna dalla propria parte potrebbe non essere più sufficiente.
CALCIATORI PIU': Mainetti e Levatino D. (Gello); Frugoli e Barboni (Galleno).

Matteo Toncelli GELLO 2004: Nuti, Frassi (Levatino J.), Apolloni (Mancini), Mureddu (Perri), Levatino D., Canesi, Mainetti, Cerretani, Gneri, Giaconi (Santamaria), Popa. A disp.: Boscaini, Carlesi, Toncelli. All.: Grassini.<br >GALLENO: Giusta, Guidi, Del Sarto, Urbani (Giani), Santini, Frugoli, Barboni, Mirarchi (Urban), Castiglioni (Nencioni), Daddi, Bernacchi (Bellandi). A disp.: Buoncristiani, Nardi. All.: Catastini.<br > ARBITRO: Iaria di Pisa.<br > RETE: 65'autorete Popa. Se il calcio fosse come il pugilato molto probabilmente avremmo avuto un risultato diverso al triplice fischio finale. Ma nel calcio la regola per vincere &egrave; solamente una: fare un gol in pi&ugrave; degli avversari. Non importa come giochi, quante occasioni crei, quanto spazio lasci all'altra squadra; occorre far gonfiare la porta avversaria una volta in pi&ugrave; della propria. Il calcio &egrave; una combinazione di fattori: tecnica, tattica, personalit&agrave;. Sono tutti elementi su cui un allenatore pu&ograve; lavorare in settimana. C'&egrave; solo un fattore che &egrave; incontrollabile e che pu&ograve; decidere le sorti di un match: la fortuna. E il Gello si trova a maledire sia questa regola che la fortuna, al termine di una gara generosa, grintosa, con personalit&agrave; e carattere in cui &egrave; mancata la lucidit&agrave; negli ultimi 20 metri. Nella partita della verit&agrave; i giallo-blu vengono sconfitti immeritatamente per uno a zero da un Galleno che per vincere ha fatto veramente poco. In un colpo solo i giallo-blu perdono l'imbattibilit&agrave; interna e vedono allontanarsi forse definitivamente il treno play-off, treno sul quale restano ben saldi gli uomini di Catastini che continuano il duello per la seconda posizione con il Filettole e non mollano dal proprio radar la capolista Butese, ancora distante 6 punti. Su un campo in cui era veramente difficile giocare palla a terra a causa delle molte buche, mister Grassini propone il consueto 3-4-1-2, con Mureddu a rifinire per il duo Giaconi-Gneri. Gli ospiti rispondono con un pi&ugrave; coperto 5-3-2, con il tandem offensivo Bernacchi-Castiglioni (prova opaca la loro) poco supportato dal resto della squadra. Il Gello inizia a capire che non sar&agrave; un pomeriggio fortunato gi&agrave; all'8', quando Frassi &egrave; costretto a lasciare il campo per infortunio. Al suo posto dentro Levatino J. che si schiera sulla fascia destra con Mainetti (di gran lunga il migliore in campo) dirottato in marcatura. Al 12' c'&egrave; il primo sussulto della gara: Giaconi si libera per il cross, il suo destro &egrave; sporcato da un difensore avversario e assume una traiettoria maligna, che Giusta mette in angolo con difficolt&agrave;. Dieci minuti pi&ugrave; tardi c'&egrave; un altro episodio che fa chiaramente capire da che parte sta la Dea bendata: Mureddu calcia una punizione tagliata verso l'area di rigore, Del Sarto si avventa sul pallone per liberare ma colpisce male; la sfera passa a pochi millimetri dal palo a Giusta battuto. Canesi e compagni hanno in mano il centrocampo, la squadra riesce ad essere molto corta grazie anche al perfetto lavoro di Mainetti e Levatino D. che anticipano sistematicamente le punte avversarie. Al 26' su spizzata di Gneri, Apolloni scarica un sinistro che si perde di poco a lato; dieci minuti pi&ugrave; tardi &egrave; ancora il numero 3 che prova la conclusione ma non riesce a trovare la porta. Il Galleno? Non pervenuto, se non per un paio di telefonate di Urbani e Del Sarto a cui Nuti risponde attentamente. Gli ospiti appaiono rinunciatari, quasi svogliati: gli unici a salvarsi nel grigiore generale sono Frugoli e Barboni, che canta e porta la croce nel centrocampo bianco-blu ma non trova nei compagni un dovuto supporto. Il primo tempo non offre altre occasioni, perch&eacute; il Gello una volta arrivato nella trequarti avversaria spesso si perde nell'ultimo passaggio, penalizzato dalla giornata di scarsa vena del suo bomber principe Gneri. La ripresa si apre sulla falsa riga della prima frazione e i locali nel primo quarto d'ora costruiscono due nitide palle gol: al 10' Giaconi pennella per Popa ma il colpo di testa del libero giallo-blu sfiora l'incrocio dei pali. Passano 5' e Gneri in piena area lascia partire un sinistro che non &egrave; n&eacute; un tiro n&eacute; un cross e il pallone si perde sul fondo con Perri liberissimo a centro area. Proprio nel momento di maggior pressione dei ragazzi di mister Grassini il Galleno passa: punizione tagliata di Del Sarto che trova liberissimo Urbani sul secondo palo, il numero 4 si coordina bene e calcia rasoterra verso la porta di Nuti: sulla sua conclusione si avventa Santini per cercare il tap-in e Popa nel tentativo di anticiparlo spedisce nella propria porta. Il Gello accusa il colpo e in contropiede gli ospiti sono pericolosi con Castiglioni che tutto solo davanti a Nuti calcia alto sopra la traversa. Ci sarebbero ancora venti minuti per le speranze dei locali di rimettere in piedi la partita, ma le occasioni da gol latitano. Alla mezz'ora ci prova Perri, ma il suo destro dopo aver saltato in slalom due difensori esce di poco. L'assalto finale &egrave; generoso ma molto confuso; il Gello colleziona calci d'angolo in serie ed &egrave; costantemente nella met&agrave; campo avversaria ma il Galleno si difende con ordine e Giusta non deve compiere interventi difficili. Al triplice fischio finale dell'arbitro Iaria (forse uno dei migliori arbitri visti quest'anno) il Gello si mangia le mani per una sconfitta immeritata che lascia molto amaro in bocca. Tuttavia nelle fila giallo-blu deve esserci la consapevolezza che troppe occasioni sono state perse e non &egrave; certo questa sconfitta la causa di una classifica che rischia di finire nell'anonimato. Il Galleno con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato al termine di una prestazione ben al di sotto delle aspettative. Nei play-off la fortuna dalla propria parte potrebbe non essere pi&ugrave; sufficiente.<br ><b>CALCIATORI PIU': Mainetti e Levatino D. (Gello); Frugoli e Barboni (Galleno).</b> Matteo Toncelli




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