• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Olimpia Firenze
  • 0 - 0
  • Tau Calcio


OLIMPIA FIRENZE: Merlini, Faellini, Dall'Olmo, Dini, Falciani, Rosi, Migliorini, Masini, Tognaccini, Martis (65' Lenzi), Tofanari. A disp.: Calusi, Lombardi, Mazzoli, Sciabbarasi, Zanobini, Pini. All.: Massimo Massi.
TAU CALCIO: Puccini, Matteoni, Bassano, Donati, Carfagna, Tredici, Guastini (57' Marigliani), Marcellusi (65' Alfredini), Solazzo (71' Bianchini), Maccagnola, Benedetti (63' Piras). A disp.: Angioli, Bianchi, Pagni. All.: Riccardo Bartalucci.

ARBITRO: D'Orsi di Prato
NOTE: ammoniti Solazzo al 20', Martis al 57', Bassano al 78'.



Ottanta minuti combattuti, sofferti, ma clamorosamente equilibrati. Nessuna delle due formazioni, alla resa dei conti, ha veramente prevalso sull'altra. Tanto furore agonistico, tanta grinta, ma poi, nei momenti decisivi, sono sempre stati i difensori ad averla vinta sugli attaccanti. Ed è proprio questo annullarsi vicendevolmente, che, alla lunga, ha addormentato la partita. Poco spazio, se non negli ultimissimi minuti del primo tempo, hanno avuto le occasioni da goal, e la porzione di campo più solcata è stata senza dubbio quella centrale. Eppure i presupposti per assistere ad una gragnola di goal c'erano tutti; l'Olimpia Firenze, reduce da uno scoppiettante 3-3 sul campo del Margine Coperta, gode di buona fama soprattutto là davanti, mentre i ragazzi di Altopascio, con alle spalle il 2-0 inflitto alla Floria 2000, sono tradizionalmente un nemico ostico per qualsiasi schieramento. Una nota positiva evincibile da questa partita è sicuramente rappresentata dalla solidità delle due retroguardie, l'una, quella giallonera, chiamata a dare risposte dopo la tripletta subita in terra nemica, l'altra, quella amaranto, già ben collaudata e con il fardello della riconferma sul groppone. L'Olimpia Firenze si dispone sul terreno di gioco secondo i dettami del 4-4-2, con Migliorini e Masini esterni di centrocampo e Martis-Tofanari tandem d'attacco. Il Tau Calcio opta invece per un dinamico 4-3-3, avallato dal tridente Benedetti-Solazzo-Guastini. La partita ha inizio e subito le dinamiche di gioco si arenano in binari assai lontani dal bel calcio. I due team si studiano reciprocamente ed ogni mossa offensiva viene presto soffocata sul nascere dal pressing asfissiante delle due mediane. Prima di assistere ad una conclusione bisognerà aspettare il 30', quando Masini, trovato fortunosamente dal rinvio di Merlini, inrocia troppo da fuori area un tiro potenzialmente pericoloso. Ma la suddetta azione spezza gli equilibri sin qui istaurati, regalando emozioni sino al duplice fischio arbitrale. 1' più tardi è Donati a rispondere presente all'appello giallonero, spedendo di poco a lato dalla lunga distanza. Al 33', sugli sviluppi di una rimessa laterale di Dini, nessuno tra Masini, Martis e Tofanari riesce a farsi valere in mischia, nel tentativo di correggere la palla in rete. Il Tau rimane aggrappato con le unghie alla partita e, appena 50 dopo, sfiora il vantaggio. Donati, eluse sulla sinistra le marcature avversarie, scaglia un cross millimetrico per l'inserimento di Solazzo, che, per demerito e per sfortuna, non riesce a deviare la sfera quanto basta per farla entrare in rete. Il primo tempo si chiude quindi con buoni propositi. Di certo, se la piega assunta dalla partita nell'ultimo quarto d'ora di gioco dovesse rimanere invariata, molti sarebbero gli squilli offensivi preventivabili. Ma, per la sfortuna dei supporters presenti sugli spalti del Cerreti , così non è. Le squadre tornano sul terreno di gioco con lo stesso atteggiamento con cui avevano approcciato la gara, relegando ai secondi quaranta minuti la mera funzione di fase di stanca . Le poche azioni degne di nota sono frutto di calci piazzati o di conclusioni dalla distanza. Al 50' è il palo alla sinistra di Puccini a negare la gioia del goal a Tofanari, bravo a staccare alto sul corner di Migliorini. Al 66' è il Tau a rendersi pericoloso, con una conclusione insidiosa di Donati dai 25 metri. Due minuti più tardi è Dini ad ingaggiare un duello personale con il numero 4 amaranto, salvo poi alzare troppo la traiettoria di tiro sul più bello. L'unico sobbalzo iniziato da dentro l'area di rigore, a dieci minuti dal triplice fischio, porta la firma ospite. Donati triangola in velocità con Solazzo, quindi, libero da marcature, si fa parare dall'attento Merlini il penultimo momento saliente del match. In zona Cesarini c'è tempo per il bel gesto tecnico di Piras, che, defilato sulla sinistra, scaglia un diagonale pericoloso, ma non abbastanza da impensierire il numero 1 di casa.
Calciatoripiù: Falciani e Rosi sono autori di due prestazioni magistrali. Nessuno riesce a sfuggire alla loro tenaglia difensiva e difficilmente i pericoli avversari si concretizzano per loro demerito. Medesimo discorso merita di essere fatto per Carfagna e Tredici, che mostrano già una ottima intesa. Dini gestisce in maiera impeccabile la mediana casalinga, adducendo ad una ottima fase d'interdizione buonissime capacità di palleggio. Lo zampino di Donati è presente in ogni offensiva ospite. Tanta corsa e visione di gioco a non finire per lui. Meritevole di sottolineatura la partita di Maccagnola, svelto e intelligente tra le linee .
Francesco Simoncini

OLIMPIA FIRENZE: Merlini, Faellini, Dall'Olmo, Dini, Falciani, Rosi, Migliorini, Masini, Tognaccini, Martis (65' Lenzi), Tofanari. A disp.: Calusi, Lombardi, Mazzoli, Sciabbarasi, Zanobini, Pini. All.: Massimo Massi.<br >TAU CALCIO: Puccini, Matteoni, Bassano, Donati, Carfagna, Tredici, Guastini (57' Marigliani), Marcellusi (65' Alfredini), Solazzo (71' Bianchini), Maccagnola, Benedetti (63' Piras). A disp.: Angioli, Bianchi, Pagni. All.: Riccardo Bartalucci.<br > ARBITRO: D'Orsi di Prato<br >NOTE: ammoniti Solazzo al 20', Martis al 57', Bassano al 78'. Ottanta minuti combattuti, sofferti, ma clamorosamente equilibrati. Nessuna delle due formazioni, alla resa dei conti, ha veramente prevalso sull'altra. Tanto furore agonistico, tanta grinta, ma poi, nei momenti decisivi, sono sempre stati i difensori ad averla vinta sugli attaccanti. Ed &egrave; proprio questo annullarsi vicendevolmente, che, alla lunga, ha addormentato la partita. Poco spazio, se non negli ultimissimi minuti del primo tempo, hanno avuto le occasioni da goal, e la porzione di campo pi&ugrave; solcata &egrave; stata senza dubbio quella centrale. Eppure i presupposti per assistere ad una gragnola di goal c'erano tutti; l'Olimpia Firenze, reduce da uno scoppiettante 3-3 sul campo del Margine Coperta, gode di buona fama soprattutto l&agrave; davanti, mentre i ragazzi di Altopascio, con alle spalle il 2-0 inflitto alla Floria 2000, sono tradizionalmente un nemico ostico per qualsiasi schieramento. Una nota positiva evincibile da questa partita &egrave; sicuramente rappresentata dalla solidit&agrave; delle due retroguardie, l'una, quella giallonera, chiamata a dare risposte dopo la tripletta subita in terra nemica, l'altra, quella amaranto, gi&agrave; ben collaudata e con il fardello della riconferma sul groppone. L'Olimpia Firenze si dispone sul terreno di gioco secondo i dettami del 4-4-2, con Migliorini e Masini esterni di centrocampo e Martis-Tofanari tandem d'attacco. Il Tau Calcio opta invece per un dinamico 4-3-3, avallato dal tridente Benedetti-Solazzo-Guastini. La partita ha inizio e subito le dinamiche di gioco si arenano in binari assai lontani dal bel calcio. I due team si studiano reciprocamente ed ogni mossa offensiva viene presto soffocata sul nascere dal pressing asfissiante delle due mediane. Prima di assistere ad una conclusione bisogner&agrave; aspettare il 30', quando Masini, trovato fortunosamente dal rinvio di Merlini, inrocia troppo da fuori area un tiro potenzialmente pericoloso. Ma la suddetta azione spezza gli equilibri sin qui istaurati, regalando emozioni sino al duplice fischio arbitrale. 1' pi&ugrave; tardi &egrave; Donati a rispondere presente all'appello giallonero, spedendo di poco a lato dalla lunga distanza. Al 33', sugli sviluppi di una rimessa laterale di Dini, nessuno tra Masini, Martis e Tofanari riesce a farsi valere in mischia, nel tentativo di correggere la palla in rete. Il Tau rimane aggrappato con le unghie alla partita e, appena 50 dopo, sfiora il vantaggio. Donati, eluse sulla sinistra le marcature avversarie, scaglia un cross millimetrico per l'inserimento di Solazzo, che, per demerito e per sfortuna, non riesce a deviare la sfera quanto basta per farla entrare in rete. Il primo tempo si chiude quindi con buoni propositi. Di certo, se la piega assunta dalla partita nell'ultimo quarto d'ora di gioco dovesse rimanere invariata, molti sarebbero gli squilli offensivi preventivabili. Ma, per la sfortuna dei supporters presenti sugli spalti del Cerreti , cos&igrave; non &egrave;. Le squadre tornano sul terreno di gioco con lo stesso atteggiamento con cui avevano approcciato la gara, relegando ai secondi quaranta minuti la mera funzione di fase di stanca . Le poche azioni degne di nota sono frutto di calci piazzati o di conclusioni dalla distanza. Al 50' &egrave; il palo alla sinistra di Puccini a negare la gioia del goal a Tofanari, bravo a staccare alto sul corner di Migliorini. Al 66' &egrave; il Tau a rendersi pericoloso, con una conclusione insidiosa di Donati dai 25 metri. Due minuti pi&ugrave; tardi &egrave; Dini ad ingaggiare un duello personale con il numero 4 amaranto, salvo poi alzare troppo la traiettoria di tiro sul pi&ugrave; bello. L'unico sobbalzo iniziato da dentro l'area di rigore, a dieci minuti dal triplice fischio, porta la firma ospite. Donati triangola in velocit&agrave; con Solazzo, quindi, libero da marcature, si fa parare dall'attento Merlini il penultimo momento saliente del match. In zona Cesarini c'&egrave; tempo per il bel gesto tecnico di Piras, che, defilato sulla sinistra, scaglia un diagonale pericoloso, ma non abbastanza da impensierire il numero 1 di casa. Calciatoripi&ugrave;: Falciani e Rosi sono autori di due prestazioni magistrali. Nessuno riesce a sfuggire alla loro tenaglia difensiva e difficilmente i pericoli avversari si concretizzano per loro demerito. Medesimo discorso merita di essere fatto per Carfagna e Tredici, che mostrano gi&agrave; una ottima intesa. Dini gestisce in maiera impeccabile la mediana casalinga, adducendo ad una ottima fase d'interdizione buonissime capacit&agrave; di palleggio. Lo zampino di Donati &egrave; presente in ogni offensiva ospite. Tanta corsa e visione di gioco a non finire per lui. Meritevole di sottolineatura la partita di Maccagnola, svelto e intelligente tra le linee .<br >Francesco Simoncini




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