• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Tau Calcio
  • 2 - 1
  • Olimpia Firenze


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6+; Pagni 6,5, Donati 7, Tredici 6,5, Bassano 6,5; Matteoni 6,5, Maccagnola 7, Marigliani 7; Sardelli 6/7 (69' Scherlich sv), Solazzo 7,5, Piras 6/7 (66' Guastini sv). A disp.: Forconi, Arcoraci, Cenci, Dell'Orfanello Bruno, Dell'Orfanello Ugo. All.: Riccardo Bartalucci.
OLIMPIA FIRENZE (4-2-3-1): Merlini 6; Lenzi 6+, Rosi 5,5, Falciani 6-, Dall'Olmo 6+; Piccini 6/7 (64' Tofanari sv), Dini 6/7; Masini 6,5, Tognaccini 6,5 (50' Yasser Saber Soliman 6+), Migliorini 6,5; Martis 7-. A disp.: Cecchi, Sbenaglia, Straccali, Romolini, Montecchi. All.: Massimo Massi.

ARBITRO: Matteo Pacini di Empoli 6+.

RETI: 25' e 65' Solazzo, 73' Martis.
NOTE: ammoniti Pagni al 40', Dini al 60' e Masini all'84'. Espulso Martis al 79'. Angoli 2-2. Recupero 1'+4'.



Gioca bene l'Olimpia di Massi, a tratti pure meglio dei rivali: ma non basta per interrompere la marcia da record della capolista. Al Comunale (riabbracciato nell'occasione dopo un'assenza di oltre un mese) il Tau non smentisce la propria fama (meritata) di squadra schiacciasassi, supera anche lo scoglio giallonero e mette nel carniere la nona vittoria consecutiva, la numero 15 (su 17 gare) di un cammino fin qui straordinario. Dopo le recenti affermazioni all'inglese , tutte contrassegnate dal doppio scarto e da una supremazia mai in discussione, ai ragazzi di Bartalucci occorre stavolta un surplus di fatica per domare una compagine tosta come quella fiorentina, capace di un calcio spigliato e battagliero, e per giunta in cerca di rivalsa dopo un paio di esibizioni dense di gol ma poverissime di punti. Alla fine, è una doppietta del solito Solazzo (sempre più letale nei sedici metri finali) a orientare in maniera decisiva una sfida intensa e appassionante, bella per i valori tecnici e agonistici messi in campo dai due team, assai meno per quell'eccesso di nervosismo che ne ha caratterizzato (inutilmente, aggiungiamo noi) le battute finali.
Prima di allora, però, c'erano stati 80' di calcio vero - maschio eppur sempre correttissimo - tra due squadre vogliose di confrontarsi anzitutto sul piano del gioco. In avvio il Tau (con Marcellusi out per squalifica e Donati chiamato di nuovo ad arretrare in difesa per l'assenza di Carfagna) sembra scattare bene dai blocchi, dando l'impressione di poter imporre come d'abitudine il proprio ritmo: ma di impressione, appunto, si tratta, e ben presto tocca ricredersi di fronte a un'Olimpia spavalda e determinata, disposta da Massi con un 4-2-3-1 nel quale spicca la presenza, nel ruolo di esterno di difesa, di un calciatore dalle attitudini offensive come Lenzi. Per venti minuti abbondanti, in effetti, sono proprio le vespe a far vedere le cose migliori, tanto sul piano del fraseggio quanto su quello della pericolosità: dopo una prima conclusione di Tognaccini abbrancata senza affanno da Puccini, si segnalano al 12' il bel diagonale vincente di Lenzi (che però è in fuorigioco sul tocco di Masini: fa bene l'arbitro ad annullare) e, al 16', il cross da destra dello stesso Masini per la volée tentata col destro da Martis e bloccata dall'estremo di casa. Il Tau, fin lì preda dei troppi errori di misura e forse sorpreso dall'atteggiamento degli ospiti, si affaccia in avanti per la prima volta dopo 24', quando Piras, lanciato in verticale da Sardelli, da posizione defilata tenta un difficile lob sull'uscita di Merlini: palla abbondantemente fuori, ma per la difesa ospite (che già in precedenza aveva mostrato qualche piccola crepa) è il primo vero campanello d'allarme. Un minuto più tardi, con tempismo perfetto e cinismo da grande, ecco che gli amaranto si portano in vantaggio: splendido il filtrante di Marigliani per Solazzo che, ricevuta la sfera sulla destra, entra in area e con un delizioso scavetto supera Merlini (25'). Il gol, come spesso accade, ha un effetto quasi taumaturgico su chi lo segna: così è per il Tau, che improvvisamente cambia marcia e, scrollatesi di dosso le ambasce iniziali, da lì all'intervallo fa di tutto per legittimare il vantaggio. Dopo due belle volate di Piras sull'out di sinistra, le occasioni più nitide per il bis arrivano proprio al 40', prima con l'incursione di Solazzo stoppata da Merlini e poi, sul prosieguo dell'azione, con il rasoterra dal limite del solito Piras che si perde a un palmo dal palo.
La riscossa giallonera - annunciata un istante prima del riposo dalla capocciata alta di Migliorini su punizione dalla tre quarti di Dini - è così rimandata alla seconda frazione, che inizia su ritmi decisamente alti ma con il gioco che si concentra perlopiù nella zona centrale del campo. L'Olimpia ci prova (al 50' Martis è fermato ai sedici metri per un fuorigioco che sarebbe da rivedere, dieci minuti più tardi un colpo di testa di Piccini termina di poco sul fondo), ma i locali concedono pochissimo e - proprio mentre Massi gioca la carta Tofanari per dare nuova linfa all'attacco - colpiscono per la seconda volta mettendo più di un'ipoteca sui tre punti. Il 2-0 arriva al 65', con l'involontaria collaborazione della difesa fiorentina: sulla bella verticalizzazione di Sardelli, il buco di Rosi spalanca infatti un'autostrada davanti a Solazzo, che con grande abilità elude in pallonetto l'uscita di Merlini per poi accompagnare il pallone nella porta sguarnita. Il colpo, per come è maturato, è di quelli che accopperebbero un elefante, ma stavolta la reazione di Migliorini e soci è immediata e la partita (dopo una punizione di Tofanari parata a terra da Puccini e, dall'altra parte, un gol giustamente annullato a Marigliani per un tocco di mano) non tarda a riaprirsi. La rete che riaccende le speranze ospiti porta la firma di Martis, bravissimo ad addomesticare al volo un lancio a lunga gittata di Dini, a resistere al ritorno dei difensori e a fulminare Puccini con un tiro imparabile: 2-1 (73'). È il preludio a un finale teso e spigoloso, durante il quale gli animi (in campo come sugli spalti) si scaldano obiettivamente più del necessario. E sebbene l'Olimpia a questo punto ci creda davvero, il sogno dei fiorentini svanisce di fatto al 79', quando lo stesso Martis si fa cacciare per un brutto gesto ai danni di Matteoni lasciando i compagni in dieci proprio sul più bello. A tutto vantaggio di un Tau cui viene adesso più facile serrare i ranghi nel convulso extra-time e portare a casa l'ennesima vittoria. Alle vespe un applauso per averci provato, dimostrandosi compagine di indubbio valore; agli amaranto i tre punti (stavolta sì, sudati e sofferti) e una vetta che da oggi è forse ancora più salda.

Calciatoripiù: terza doppietta stagionale, cinque gol nelle ultime tre partite, dodici centri dall'inizio del campionato: i numeri non mentono e da soli dicono molto sulle qualità di bomber Solazzo, vero nueve al servizio del collettivo e finalizzatore implacabile delle trame amaranto. Ai suoi lati, col loro campionario di scatti, tunnel e serpentine, imperversano come sempre Piras e Sardelli, ben protetti da una mediana cui Maccagnola e Marigliani (splendido l'assist per l'1-0) assicurano grande qualità e da una difesa che Donati (ancora una volta nei panni di vice-Carfagna) comanda con piglio sicuro. Nell'Olimpia Firenze il migliore è Martis, che segna il gol della speranza e, prima ancora, tiene costantemente sull'attenti la difesa di casa. Peccato per il rosso , davvero evitabile. Ottima, per grinta e agonismo, anche la partita di Dini, ben affiancato in mediana dal 2000 Piccini, e infine buona (nonché preziosa tatticamente) pure quella degli esterni Masini e Migliorini.

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6+; Pagni 6,5, Donati 7, Tredici 6,5, Bassano 6,5; Matteoni 6,5, Maccagnola 7, Marigliani 7; Sardelli 6/7 (69' Scherlich sv), Solazzo 7,5, Piras 6/7 (66' Guastini sv). A disp.: Forconi, Arcoraci, Cenci, Dell'Orfanello Bruno, Dell'Orfanello Ugo. All.: Riccardo Bartalucci.<br >OLIMPIA FIRENZE (4-2-3-1): Merlini 6; Lenzi 6+, Rosi 5,5, Falciani 6-, Dall'Olmo 6+; Piccini 6/7 (64' Tofanari sv), Dini 6/7; Masini 6,5, Tognaccini 6,5 (50' Yasser Saber Soliman 6+), Migliorini 6,5; Martis 7-. A disp.: Cecchi, Sbenaglia, Straccali, Romolini, Montecchi. All.: Massimo Massi. <br > ARBITRO: Matteo Pacini di Empoli 6+.<br > RETI: 25' e 65' Solazzo, 73' Martis.<br >NOTE: ammoniti Pagni al 40', Dini al 60' e Masini all'84'. Espulso Martis al 79'. Angoli 2-2. Recupero 1'+4'. Gioca bene l'Olimpia di Massi, a tratti pure meglio dei rivali: ma non basta per interrompere la marcia da record della capolista. Al Comunale (riabbracciato nell'occasione dopo un'assenza di oltre un mese) il Tau non smentisce la propria fama (meritata) di squadra schiacciasassi, supera anche lo scoglio giallonero e mette nel carniere la nona vittoria consecutiva, la numero 15 (su 17 gare) di un cammino fin qui straordinario. Dopo le recenti affermazioni all'inglese , tutte contrassegnate dal doppio scarto e da una supremazia mai in discussione, ai ragazzi di Bartalucci occorre stavolta un surplus di fatica per domare una compagine tosta come quella fiorentina, capace di un calcio spigliato e battagliero, e per giunta in cerca di rivalsa dopo un paio di esibizioni dense di gol ma poverissime di punti. Alla fine, &egrave; una doppietta del solito Solazzo (sempre pi&ugrave; letale nei sedici metri finali) a orientare in maniera decisiva una sfida intensa e appassionante, bella per i valori tecnici e agonistici messi in campo dai due team, assai meno per quell'eccesso di nervosismo che ne ha caratterizzato (inutilmente, aggiungiamo noi) le battute finali. <br >Prima di allora, per&ograve;, c'erano stati 80' di calcio vero - maschio eppur sempre correttissimo - tra due squadre vogliose di confrontarsi anzitutto sul piano del gioco. In avvio il Tau (con Marcellusi out per squalifica e Donati chiamato di nuovo ad arretrare in difesa per l'assenza di Carfagna) sembra scattare bene dai blocchi, dando l'impressione di poter imporre come d'abitudine il proprio ritmo: ma di impressione, appunto, si tratta, e ben presto tocca ricredersi di fronte a un'Olimpia spavalda e determinata, disposta da Massi con un 4-2-3-1 nel quale spicca la presenza, nel ruolo di esterno di difesa, di un calciatore dalle attitudini offensive come Lenzi. Per venti minuti abbondanti, in effetti, sono proprio le vespe a far vedere le cose migliori, tanto sul piano del fraseggio quanto su quello della pericolosit&agrave;: dopo una prima conclusione di Tognaccini abbrancata senza affanno da Puccini, si segnalano al 12' il bel diagonale vincente di Lenzi (che per&ograve; &egrave; in fuorigioco sul tocco di Masini: fa bene l'arbitro ad annullare) e, al 16', il cross da destra dello stesso Masini per la vol&eacute;e tentata col destro da Martis e bloccata dall'estremo di casa. Il Tau, fin l&igrave; preda dei troppi errori di misura e forse sorpreso dall'atteggiamento degli ospiti, si affaccia in avanti per la prima volta dopo 24', quando Piras, lanciato in verticale da Sardelli, da posizione defilata tenta un difficile lob sull'uscita di Merlini: palla abbondantemente fuori, ma per la difesa ospite (che gi&agrave; in precedenza aveva mostrato qualche piccola crepa) &egrave; il primo vero campanello d'allarme. Un minuto pi&ugrave; tardi, con tempismo perfetto e cinismo da grande, ecco che gli amaranto si portano in vantaggio: splendido il filtrante di Marigliani per Solazzo che, ricevuta la sfera sulla destra, entra in area e con un delizioso scavetto supera Merlini (25'). Il gol, come spesso accade, ha un effetto quasi taumaturgico su chi lo segna: cos&igrave; &egrave; per il Tau, che improvvisamente cambia marcia e, scrollatesi di dosso le ambasce iniziali, da l&igrave; all'intervallo fa di tutto per legittimare il vantaggio. Dopo due belle volate di Piras sull'out di sinistra, le occasioni pi&ugrave; nitide per il bis arrivano proprio al 40', prima con l'incursione di Solazzo stoppata da Merlini e poi, sul prosieguo dell'azione, con il rasoterra dal limite del solito Piras che si perde a un palmo dal palo. <br >La riscossa giallonera - annunciata un istante prima del riposo dalla capocciata alta di Migliorini su punizione dalla tre quarti di Dini - &egrave; cos&igrave; rimandata alla seconda frazione, che inizia su ritmi decisamente alti ma con il gioco che si concentra perlopi&ugrave; nella zona centrale del campo. L'Olimpia ci prova (al 50' Martis &egrave; fermato ai sedici metri per un fuorigioco che sarebbe da rivedere, dieci minuti pi&ugrave; tardi un colpo di testa di Piccini termina di poco sul fondo), ma i locali concedono pochissimo e - proprio mentre Massi gioca la carta Tofanari per dare nuova linfa all'attacco - colpiscono per la seconda volta mettendo pi&ugrave; di un'ipoteca sui tre punti. Il 2-0 arriva al 65', con l'involontaria collaborazione della difesa fiorentina: sulla bella verticalizzazione di Sardelli, il buco di Rosi spalanca infatti un'autostrada davanti a Solazzo, che con grande abilit&agrave; elude in pallonetto l'uscita di Merlini per poi accompagnare il pallone nella porta sguarnita. Il colpo, per come &egrave; maturato, &egrave; di quelli che accopperebbero un elefante, ma stavolta la reazione di Migliorini e soci &egrave; immediata e la partita (dopo una punizione di Tofanari parata a terra da Puccini e, dall'altra parte, un gol giustamente annullato a Marigliani per un tocco di mano) non tarda a riaprirsi. La rete che riaccende le speranze ospiti porta la firma di Martis, bravissimo ad addomesticare al volo un lancio a lunga gittata di Dini, a resistere al ritorno dei difensori e a fulminare Puccini con un tiro imparabile: 2-1 (73'). &Egrave; il preludio a un finale teso e spigoloso, durante il quale gli animi (in campo come sugli spalti) si scaldano obiettivamente pi&ugrave; del necessario. E sebbene l'Olimpia a questo punto ci creda davvero, il sogno dei fiorentini svanisce di fatto al 79', quando lo stesso Martis si fa cacciare per un brutto gesto ai danni di Matteoni lasciando i compagni in dieci proprio sul pi&ugrave; bello. A tutto vantaggio di un Tau cui viene adesso pi&ugrave; facile serrare i ranghi nel convulso extra-time e portare a casa l'ennesima vittoria. Alle vespe un applauso per averci provato, dimostrandosi compagine di indubbio valore; agli amaranto i tre punti (stavolta s&igrave;, sudati e sofferti) e una vetta che da oggi &egrave; forse ancora pi&ugrave; salda.<br > Calciatoripi&ugrave;: terza doppietta stagionale, cinque gol nelle ultime tre partite, dodici centri dall'inizio del campionato: i numeri non mentono e da soli dicono molto sulle qualit&agrave; di bomber Solazzo, vero nueve al servizio del collettivo e finalizzatore implacabile delle trame amaranto. Ai suoi lati, col loro campionario di scatti, tunnel e serpentine, imperversano come sempre Piras e Sardelli, ben protetti da una mediana cui Maccagnola e Marigliani (splendido l'assist per l'1-0) assicurano grande qualit&agrave; e da una difesa che Donati (ancora una volta nei panni di vice-Carfagna) comanda con piglio sicuro. Nell'Olimpia Firenze il migliore &egrave; Martis, che segna il gol della speranza e, prima ancora, tiene costantemente sull'attenti la difesa di casa. Peccato per il rosso , davvero evitabile. Ottima, per grinta e agonismo, anche la partita di Dini, ben affiancato in mediana dal 2000 Piccini, e infine buona (nonch&eacute; preziosa tatticamente) pure quella degli esterni Masini e Migliorini. Andrea Nelli




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