• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Tau Calcio
  • 2 - 1
  • Cattolica Virtus


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6-; Pagni 6/7, Carfagna 6,5, Tredici 7+, Bassano 6/7; Marigliani 7 (60' Tetteh 6,5), Donati 7-, Maccagnola 7+; Marcellusi 6,5, Solazzo 6,5 (79' Scherlich sv), Sardelli 7. A disp.: Forconi, Benedetti, Chiti, Dell'Orfanello Ugo, Piras. All.: Riccardo Bartalucci.
S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Leoni 7; Petroni 6,5 (76' Galgano sv), Malenotti 6+ (41' Chellini 6+, 66' Salierno sv), Donnini 6+ (76' Pinzauti sv), Brandi 6/7 (74' Koxhaj sv); Ambrosino 6+ (58' Tozzi 6+), Bambi 6,5, Bini 6,5; Bellini 6,5; Ruocco 6+, Calamandrei 7. A disp.: Bado. All.: Francesco Gozzi.

ARBITRO: Denald Rudaj di Pistoia 5-.

RETI: 38' Marcellusi, 52' Calamandrei, 69' Sardelli.
NOTE: ammoniti Ambrosino al 18', Pagni al 22', Malenotti al 39', Carfagna al 40', Leoni al 69', Tredici all'85'. Allontanati dalla panchina locale il tecnico Bartalucci al 38' e Benedetti al 69'. Angoli 8-2. Recupero 3'+5'. Spettatori 130 circa.



Il lettore ci scuserà se, per una volta, partiremo da qualcosa che col calcio giocato c'entra poco o nulla. Certo avremmo preferito inaugurare questo articolo in altro modo, magari celebrando il trionfo (sofferto, ma in fondo legittimo) di un Tau che con questi tre punti sembra ormai aver messo le mani sul campionato, o rendendo merito al carattere indomito di una Cattolica che, specie nella ripresa, quel campionato ha rischiato davvero di riaprirlo, incrinando per lunghi istanti le certezze della capolista. Ma di fronte a un post-partita indecoroso come quello andato in scena domenica nell'impianto di Altopascio, non si può proprio far finta di nulla. Al fischio finale il Tau fa sua una partita tesissima e in bilico fino all'ultimo: esplode la gioia degli amaranto, ma vengono a galla anche tutte le tensioni accumulate in 88' di pura battaglia agonistica. In campo, davanti alle panchine, si accende un parapiglia: Puccini cade a terra (denuncerà di aver ricevuto una testata da un avversario), si fatica a riportare la calma. Molto peggio va, in simultanea, sugli spalti, dove dalle parole si passa subito alle vie di fatto: due genitori vengono alle mani, volano schiaffi e pugni al volto, finché uno dei due non finisce a terra e l'altro prende a pestarlo (ebbene sì: pestarlo) con violenza inaudita. Un'anziana signora, madre dell'uomo a terra, è colta da malore, ma nemmeno questo è sufficiente a placare gli animi. Ci vorranno ancora lunghissimi minuti, e l'intervento dei più saggi fra le due tifoserie, per restituire alla scena una parvenza di normalità. Crediamo che fatti del genere non meritino alcun commento. Li presentiamo così come li abbiamo visti, senza avventurarci in ipotesi (che sarebbero prive di fondamento) su chi abbia dato il via alla bagarre, su chi debba considerarsi più colpevole degli altri. Ci limitiamo a dire che, in tanti anni di frequentazione dell'ambiente calcistico, mai ci era capitato di assistere a simili atti di barbarie. Davanti a fatti del genere, si fa un'enorme fatica a parlare di calcio. Ci proveremo lo stesso, respingendo il disgusto e riavvolgendo il nastro della mattinata fino alle 10.50, ora d'avvio del big match tra Tau Calcio e Cattolica Virtus.
Moduli pressoché speculari per i due mister: con Donati al rientro dalla squalifica e il dolorante Piras costretto alla panchina, Bartalucci conferma il classico 4-3-3 avanzando Marcellusi sulla linea degli attaccanti; anche Gozzi (che schiera Bambi in cabina di regia davanti alla coppia centrale Donnini-Malenotti) sceglie di fatto un tridente, anche se Bellini giostra spesso e volentieri tra le linee per non dare riferimenti agli avversari. Ritmi subito elevati, almeno quanto i decibel prodotti sugli spalti dai cori delle due tifoserie: la tensione è alta e lo si percepisce chiaramente. Il Tau, ansioso di riscattare il ko di Scandicci, parte a testa bassa. Al 2' Maccagnola troverebbe già il gol con un lob delizioso sull'uscita di Leoni: tutto molto bello (compreso lo stop di petto sull'imbeccata in verticale di Marigliani) e però inutile, giacché l'arbitro annulla rilevando un fuorigioco del biondo fantasista. Decisione sensata, alla quale non seguirà tuttavia (come il pubblico non mancherà di sottolineare) una direzione di gara all'altezza delle aspettative. Mentre gli animi già accesi si vanno surriscaldando con i primi fischi contestati, anche la Cattolica inizia a farsi vedere in avanti: gli spunti in velocità di Ruocco e Brandi per un Calamandrei sempre in agguato fanno così da preludio alla prima conclusione di marca ospite, che arriva al 10' con la punizione di capitan Bini abbrancata senza affanno da Puccini. L'equilibrio iniziale comincia ad incrinarsi attorno a metà frazione, allorché il Tau accelera con decisione e nel giro di pochi minuti si procura tre nitide occasioni per il vantaggio. La prima al 20', quando sulla punizione scodellata in mezzo da Maccagnola, né Solazzo né Donati, contrastato al momento del tiro, trovano lo spunto per battere a rete. Due minuti più tardi, dopo un tiro-cross di Marcellusi smanacciato via da Leoni, è ancora Maccagnola a vestire i panni dell'assist-man liberando Solazzo a tu per tu con l'estremo avversario: a occhio si tratta di offside, ma il sig. Rudaj non è di quest'avviso ed è solo l'errore del bomber (che sparacchia sul fondo il suo mancino a botta sicura) ad evitare al fischietto pistoiese un surplus di contumelie. Al 26' il destino - e la splendida assistenza in verticale di Marigliani - offrirebbero al centravanti di casa l'occasione del riscatto, ma Leoni è reattivo e in uscita bassa chiude lo specchio all'avversario, prima che un compagno di reparto completi l'operazione respingendo sulla linea il destro dal limite di Marigliani. Seguono minuti interlocutori e ricchi di imprecisioni, durante i quali sono comunque gli ospiti a segnalarsi per il tentativo di invertire la piega presa dal match. Ma Puccini continua a dormire sonni tranquilli, mentre è ancora il collega Leoni a doversi impegnare (poco) per bloccare il destro da fermo di Maccagnola. Al 38' il Tau passa. L'azione, splendida, parte da sinistra con l'uno-due tra Sardelli e Bassano e il servizio dal fondo di quest'ultimo per Marigliani, appostato a centro area: Leoni fa quello che può sul sinistro a incrociare del n. 8, ma la palla resta lì e Marcellusi è pronto a scaraventarla nel sacco con un destro violentissimo: 1-0. Il gol, oltre a scatenare l'entusiasmo amaranto (di cui fa le spese mister Bartalucci, espulso per l'eccessiva esultanza), ha l'effetto di innalzare ancor più il livello della tensione, in campo come sugli spalti; ma non di mutare l'inerzia del match, se è vero che prima del riposo è il Tau a mancare di un niente il raddoppio con Sardelli che, liberato da un tacco sontuoso di Marigliani, va al duello con Leoni ma si fa ipnotizzare vedendo respinto il sinistro del potenziale 2-0.
Dando ascolto ai ripetuti campanelli d'allarme, nella ripresa Gozzi corre ai ripari e ridisegna l'assetto della squadra: dentro Chellini per Malenotti, si passa al 3-4-3, con Bambi che scala al centro della difesa tra Petroni e Donnini. Ma la svolta interviene soprattutto a livello di testa, con i giallorossi più concentrati e determinati a spezzare l'egemonia della capolista. Il resto lo fa il piede caldo di Calamandrei: suo il destro da fermo che al 49' - dopo la classica finta di Bambi a sorprendere la barriera - scuote la traversa a Puccini battuto. E suo, dopo un bel rischio corso dallo stesso Bambi sul pressing di Solazzo, il destro (forse meno prelibato, ma più efficace) che tre minuti più tardi, dalla solita zolla e complice un rimbalzo beffardo, supera nell'angolino il n. 1 amaranto regalando il pari ai sanmichelini (52'). Sull'1-1 l'inerzia della gara è ormai capovolta: la Cattolica pare quasi indiavolata, tanto da sfiorare subito il sorpasso con una girata improvvisa (e appena fuori bersaglio) del suo n. 9, mentre il Tau arranca e si disunisce, esponendosi persino a un contropiede 4 vs. 2 gettato alle ortiche da un giocatore in casacca giallorossa. In un clima che si fa ora più incandescente, i ragazzi di Bartalucci hanno un sussulto al 64' con il cross di Maccagnola per la testa (sul fondo) di Marcellusi, ma rischiano sul tentativo da corner di Donnini e continuano poi a soffrire la pressione di un avversario sempre più convinto e arrembante. Nel momento peggiore della loro partita, agli amaranto basta però una ripartenza condotta in maniera magistrale dal solito Maccagnola per marchiare a fuoco big match e lotta per il titolo. La discesa per vie centrali del n. 10 è travolgente, irrinunciabile invece l'assist per Sardelli che controlla in corsa e di sinistro fulmina imparabilmente il pur bravo Leoni: 2-1. È il 69' e la partita, anche se sul momento non lo si può certo prevedere, di fatto termina qui. La Cattolica, stravolta dallo sforzo, colpita al cuore proprio quando sembrava poter riscrivere la storia del campionato, è come un pugile al tappeto. Nel finale è allora il Tau, col solito Sardelli e poi col neoentrato Scherlich, a mancare di un soffio il punto del tris, prima che la punizione calciata in malo modo da capitan Bini a tempo ormai scaduto faccia svanire anche le ultime speranze fiorentine di agguantare quantomeno il pareggio. Al triplice fischio di Rudaj è dunque festa grande per Tredici e compagni, che volano a +7 mettendo forse più di un'ipoteca sul successo finale. Ma quanto accade subito dopo fa scivolare purtroppo in secondo piano l'aspetto meramente sportivo, lasciando in chi scrive (e in chi crede ancora in un calcio sano e pulito) una profonda sensazione di rabbia e amarezza.

Calciatoripiù
: nel Tau è ancora una volta il centrocampo il reparto decisivo: se Donati cuce e tampona dall'inizio alla fine, i due pesi leggeri Maccagnola e Marigliani danno qualità alla manovra e sfornano assist in serie per i compagni. Quasi perfetto è anche il reparto difensivo, guidato da un Tredici in smaglianti condizioni di forma, mentre in attacco piace Sardelli che lotta con la solita verve e ha il merito di siglare il gol decisivo. Nella Cattolica il migliore è bomber Calamandrei, e non soltanto per le due punizioni che fruttano un gol e una traversa. Sugli scudi anche Leoni, incolpevole sulle reti e autore di almeno tre interventi importanti, mentre Brandi assicura copertura e spinta incessante sulla corsia di sinistra. Decisamente insufficiente, come già anticipato, la direzione del sig. Rudaj di Pistoia, che sbaglia molto in entrambe le direzioni e, soprattutto, non dà mai l'impressione di affidarsi a un metro uniforme di giudizio. Designazione forse avventata, visto il tasso di difficoltà della gara. Ma ciò (non si finirà mai di ripeterlo) non giustifica minimamente le continue proteste piovute dagli spalti, come dalle panchine, durante tutto l'arco della gara. A cosa servono, se non a produrre nuovi errori e avvelenare ulteriormente il clima?

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-3-3): Puccini 6-; Pagni 6/7, Carfagna 6,5, Tredici 7+, Bassano 6/7; Marigliani 7 (60' Tetteh 6,5), Donati 7-, Maccagnola 7+; Marcellusi 6,5, Solazzo 6,5 (79' Scherlich sv), Sardelli 7. A disp.: Forconi, Benedetti, Chiti, Dell'Orfanello Ugo, Piras. All.: Riccardo Bartalucci.<br >S.M.CATTOLICA VIRTUS (4-3-1-2): Leoni 7; Petroni 6,5 (76' Galgano sv), Malenotti 6+ (41' Chellini 6+, 66' Salierno sv), Donnini 6+ (76' Pinzauti sv), Brandi 6/7 (74' Koxhaj sv); Ambrosino 6+ (58' Tozzi 6+), Bambi 6,5, Bini 6,5; Bellini 6,5; Ruocco 6+, Calamandrei 7. A disp.: Bado. All.: Francesco Gozzi.<br > ARBITRO: Denald Rudaj di Pistoia 5-.<br > RETI: 38' Marcellusi, 52' Calamandrei, 69' Sardelli.<br >NOTE: ammoniti Ambrosino al 18', Pagni al 22', Malenotti al 39', Carfagna al 40', Leoni al 69', Tredici all'85'. Allontanati dalla panchina locale il tecnico Bartalucci al 38' e Benedetti al 69'. Angoli 8-2. Recupero 3'+5'. Spettatori 130 circa. Il lettore ci scuser&agrave; se, per una volta, partiremo da qualcosa che col calcio giocato c'entra poco o nulla. Certo avremmo preferito inaugurare questo articolo in altro modo, magari celebrando il trionfo (sofferto, ma in fondo legittimo) di un Tau che con questi tre punti sembra ormai aver messo le mani sul campionato, o rendendo merito al carattere indomito di una Cattolica che, specie nella ripresa, quel campionato ha rischiato davvero di riaprirlo, incrinando per lunghi istanti le certezze della capolista. Ma di fronte a un post-partita indecoroso come quello andato in scena domenica nell'impianto di Altopascio, non si pu&ograve; proprio far finta di nulla. Al fischio finale il Tau fa sua una partita tesissima e in bilico fino all'ultimo: esplode la gioia degli amaranto, ma vengono a galla anche tutte le tensioni accumulate in 88' di pura battaglia agonistica. In campo, davanti alle panchine, si accende un parapiglia: Puccini cade a terra (denuncer&agrave; di aver ricevuto una testata da un avversario), si fatica a riportare la calma. Molto peggio va, in simultanea, sugli spalti, dove dalle parole si passa subito alle vie di fatto: due genitori vengono alle mani, volano schiaffi e pugni al volto, finch&eacute; uno dei due non finisce a terra e l'altro prende a pestarlo (ebbene s&igrave;: pestarlo) con violenza inaudita. Un'anziana signora, madre dell'uomo a terra, &egrave; colta da malore, ma nemmeno questo &egrave; sufficiente a placare gli animi. Ci vorranno ancora lunghissimi minuti, e l'intervento dei pi&ugrave; saggi fra le due tifoserie, per restituire alla scena una parvenza di normalit&agrave;. Crediamo che fatti del genere non meritino alcun commento. Li presentiamo cos&igrave; come li abbiamo visti, senza avventurarci in ipotesi (che sarebbero prive di fondamento) su chi abbia dato il via alla bagarre, su chi debba considerarsi pi&ugrave; colpevole degli altri. Ci limitiamo a dire che, in tanti anni di frequentazione dell'ambiente calcistico, mai ci era capitato di assistere a simili atti di barbarie. Davanti a fatti del genere, si fa un'enorme fatica a parlare di calcio. Ci proveremo lo stesso, respingendo il disgusto e riavvolgendo il nastro della mattinata fino alle 10.50, ora d'avvio del big match tra Tau Calcio e Cattolica Virtus.<br >Moduli pressoch&eacute; speculari per i due mister: con Donati al rientro dalla squalifica e il dolorante Piras costretto alla panchina, Bartalucci conferma il classico 4-3-3 avanzando Marcellusi sulla linea degli attaccanti; anche Gozzi (che schiera Bambi in cabina di regia davanti alla coppia centrale Donnini-Malenotti) sceglie di fatto un tridente, anche se Bellini giostra spesso e volentieri tra le linee per non dare riferimenti agli avversari. Ritmi subito elevati, almeno quanto i decibel prodotti sugli spalti dai cori delle due tifoserie: la tensione &egrave; alta e lo si percepisce chiaramente. Il Tau, ansioso di riscattare il ko di Scandicci, parte a testa bassa. Al 2' Maccagnola troverebbe gi&agrave; il gol con un lob delizioso sull'uscita di Leoni: tutto molto bello (compreso lo stop di petto sull'imbeccata in verticale di Marigliani) e per&ograve; inutile, giacch&eacute; l'arbitro annulla rilevando un fuorigioco del biondo fantasista. Decisione sensata, alla quale non seguir&agrave; tuttavia (come il pubblico non mancher&agrave; di sottolineare) una direzione di gara all'altezza delle aspettative. Mentre gli animi gi&agrave; accesi si vanno surriscaldando con i primi fischi contestati, anche la Cattolica inizia a farsi vedere in avanti: gli spunti in velocit&agrave; di Ruocco e Brandi per un Calamandrei sempre in agguato fanno cos&igrave; da preludio alla prima conclusione di marca ospite, che arriva al 10' con la punizione di capitan Bini abbrancata senza affanno da Puccini. L'equilibrio iniziale comincia ad incrinarsi attorno a met&agrave; frazione, allorch&eacute; il Tau accelera con decisione e nel giro di pochi minuti si procura tre nitide occasioni per il vantaggio. La prima al 20', quando sulla punizione scodellata in mezzo da Maccagnola, n&eacute; Solazzo n&eacute; Donati, contrastato al momento del tiro, trovano lo spunto per battere a rete. Due minuti pi&ugrave; tardi, dopo un tiro-cross di Marcellusi smanacciato via da Leoni, &egrave; ancora Maccagnola a vestire i panni dell'assist-man liberando Solazzo a tu per tu con l'estremo avversario: a occhio si tratta di offside, ma il sig. Rudaj non &egrave; di quest'avviso ed &egrave; solo l'errore del bomber (che sparacchia sul fondo il suo mancino a botta sicura) ad evitare al fischietto pistoiese un surplus di contumelie. Al 26' il destino - e la splendida assistenza in verticale di Marigliani - offrirebbero al centravanti di casa l'occasione del riscatto, ma Leoni &egrave; reattivo e in uscita bassa chiude lo specchio all'avversario, prima che un compagno di reparto completi l'operazione respingendo sulla linea il destro dal limite di Marigliani. Seguono minuti interlocutori e ricchi di imprecisioni, durante i quali sono comunque gli ospiti a segnalarsi per il tentativo di invertire la piega presa dal match. Ma Puccini continua a dormire sonni tranquilli, mentre &egrave; ancora il collega Leoni a doversi impegnare (poco) per bloccare il destro da fermo di Maccagnola. Al 38' il Tau passa. L'azione, splendida, parte da sinistra con l'uno-due tra Sardelli e Bassano e il servizio dal fondo di quest'ultimo per Marigliani, appostato a centro area: Leoni fa quello che pu&ograve; sul sinistro a incrociare del n. 8, ma la palla resta l&igrave; e Marcellusi &egrave; pronto a scaraventarla nel sacco con un destro violentissimo: 1-0. Il gol, oltre a scatenare l'entusiasmo amaranto (di cui fa le spese mister Bartalucci, espulso per l'eccessiva esultanza), ha l'effetto di innalzare ancor pi&ugrave; il livello della tensione, in campo come sugli spalti; ma non di mutare l'inerzia del match, se &egrave; vero che prima del riposo &egrave; il Tau a mancare di un niente il raddoppio con Sardelli che, liberato da un tacco sontuoso di Marigliani, va al duello con Leoni ma si fa ipnotizzare vedendo respinto il sinistro del potenziale 2-0.<br >Dando ascolto ai ripetuti campanelli d'allarme, nella ripresa Gozzi corre ai ripari e ridisegna l'assetto della squadra: dentro Chellini per Malenotti, si passa al 3-4-3, con Bambi che scala al centro della difesa tra Petroni e Donnini. Ma la svolta interviene soprattutto a livello di testa, con i giallorossi pi&ugrave; concentrati e determinati a spezzare l'egemonia della capolista. Il resto lo fa il piede caldo di Calamandrei: suo il destro da fermo che al 49' - dopo la classica finta di Bambi a sorprendere la barriera - scuote la traversa a Puccini battuto. E suo, dopo un bel rischio corso dallo stesso Bambi sul pressing di Solazzo, il destro (forse meno prelibato, ma pi&ugrave; efficace) che tre minuti pi&ugrave; tardi, dalla solita zolla e complice un rimbalzo beffardo, supera nell'angolino il n. 1 amaranto regalando il pari ai sanmichelini (52'). Sull'1-1 l'inerzia della gara &egrave; ormai capovolta: la Cattolica pare quasi indiavolata, tanto da sfiorare subito il sorpasso con una girata improvvisa (e appena fuori bersaglio) del suo n. 9, mentre il Tau arranca e si disunisce, esponendosi persino a un contropiede 4 vs. 2 gettato alle ortiche da un giocatore in casacca giallorossa. In un clima che si fa ora pi&ugrave; incandescente, i ragazzi di Bartalucci hanno un sussulto al 64' con il cross di Maccagnola per la testa (sul fondo) di Marcellusi, ma rischiano sul tentativo da corner di Donnini e continuano poi a soffrire la pressione di un avversario sempre pi&ugrave; convinto e arrembante. Nel momento peggiore della loro partita, agli amaranto basta per&ograve; una ripartenza condotta in maniera magistrale dal solito Maccagnola per marchiare a fuoco big match e lotta per il titolo. La discesa per vie centrali del n. 10 &egrave; travolgente, irrinunciabile invece l'assist per Sardelli che controlla in corsa e di sinistro fulmina imparabilmente il pur bravo Leoni: 2-1. &Egrave; il 69' e la partita, anche se sul momento non lo si pu&ograve; certo prevedere, di fatto termina qui. La Cattolica, stravolta dallo sforzo, colpita al cuore proprio quando sembrava poter riscrivere la storia del campionato, &egrave; come un pugile al tappeto. Nel finale &egrave; allora il Tau, col solito Sardelli e poi col neoentrato Scherlich, a mancare di un soffio il punto del tris, prima che la punizione calciata in malo modo da capitan Bini a tempo ormai scaduto faccia svanire anche le ultime speranze fiorentine di agguantare quantomeno il pareggio. Al triplice fischio di Rudaj &egrave; dunque festa grande per Tredici e compagni, che volano a +7 mettendo forse pi&ugrave; di un'ipoteca sul successo finale. Ma quanto accade subito dopo fa scivolare purtroppo in secondo piano l'aspetto meramente sportivo, lasciando in chi scrive (e in chi crede ancora in un calcio sano e pulito) una profonda sensazione di rabbia e amarezza.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nel Tau &egrave; ancora una volta il centrocampo il reparto decisivo: se Donati cuce e tampona dall'inizio alla fine, i due pesi leggeri <b>Maccagnola </b>e <b>Marigliani </b>danno qualit&agrave; alla manovra e sfornano assist in serie per i compagni. Quasi perfetto &egrave; anche il reparto difensivo, guidato da un Tredici in smaglianti condizioni di forma, mentre in attacco piace <b>Sardelli </b>che lotta con la solita verve e ha il merito di siglare il gol decisivo. Nella Cattolica il migliore &egrave; bomber <b>Calamandrei</b>, e non soltanto per le due punizioni che fruttano un gol e una traversa. Sugli scudi anche <b>Leoni</b>, incolpevole sulle reti e autore di almeno tre interventi importanti, mentre <b>Brandi </b>assicura copertura e spinta incessante sulla corsia di sinistra. Decisamente insufficiente, come gi&agrave; anticipato, la direzione del sig. Rudaj di Pistoia, che sbaglia molto in entrambe le direzioni e, soprattutto, non d&agrave; mai l'impressione di affidarsi a un metro uniforme di giudizio. Designazione forse avventata, visto il tasso di difficolt&agrave; della gara. Ma ci&ograve; (non si finir&agrave; mai di ripeterlo) non giustifica minimamente le continue proteste piovute dagli spalti, come dalle panchine, durante tutto l'arco della gara. A cosa servono, se non a produrre nuovi errori e avvelenare ulteriormente il clima? Andrea Nelli




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