• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Antignano
  • 4 - 0
  • Forcoli Valdera


ANTIGNANO: Domenici (70' Lucarelli), Solimano, Pieri (48' Magnani) (63' Terreni), Bulli, Disegni, Morra, Del Bravo (55' Frilli), Sainati, Chelli (69' Razzauti), Sardi, D'Agliano. All.: Dario Giachini (squalificato). In panchina: Ernesto Giuliani.
FORCOLI VALDERA: Beconcini (68' Scateni), Salvini, Carugini (52' Mangini), Bonocore, Bernardini, Casalini, Consani (55' Ferraro), Burchianti, Tognetti, Lorenzi (70' De Luca), Micheletti (76' Neri). All.: Michele Citi.

ARBITRO: Luca Carmassi di Lucca.

RETI: 37' Chelli, 45' Sardi, 73' Sainati, 80' rig. Razzauti.
NOTE: ammoniti Frilli al 71', Mangini all'80'.



A Livorno è una fresca mattina primaverile e le nuvole gonfie in cielo tentano di minacciare il volo delle rondinelle nerobianche verso una agognata salvezza. Gli ospiti sono gli ormai retrocessi ragazzi del Forcoli Valdera, che però non vengono meno ai loro doveri sportivi e si dimostrano squadra tosta ed ordinata. Mister Giachini, squalificato, ha ormai imparato a convivere con l'assenza di capitan Zocchi, quindi imposta la sua scacchiera con Morra-Solimano-Disegni a protezione di Domenici, Bulli faro del centrocampo, affiancato dagli alfieri D'Agliano e Sainati, stantuffi sulle fasce Del Bravo e Pieri, mentre davanti l'ariete Chelli è supportato dal fantasioso Sardi. Mister Citi risponde con uno strutturato 4-4-2 dove Burchianti e Bonocore fungono da direttori d'orchestra della linea mediana del campo, Consani e Lorenzi sono chiamati ad un lavoro di spinta in fase offensiva e di contenimento in fase di non possesso, mentre la ricerca del gol è affidata a Tognetti e Micheletti. Antignano in completo giallo, calzettoni neri e calzoncini neri, Forcoli in completo interamente amaranto. Campo non in perfette condizioni, direttore di gara che corrisponde al nome di Carmassi Luca della sezione di Lucca. Primo squillo di tromba dopo 9 minuti: D'Agliano ci prova dalla lunghissima distanza, ma la sfera sorvola la traversa. Al 11' punizione dal lato corto dell'area di rigore di Sardi, il numero 10 con un perfetto cross pesca Morra che di testa allarga di poco. Il monologo nerobianco prosegue e tale si manterrà sino alla fine della partita. Al 17' Chelli serve Sardi, il quale, arrivato sul fondo, sbaglia la misura del cross; cinque minuti più tardi lo stesso Sardi imposta un'azione dall'out di sinistra scaricando su Pieri, il numero 3 locale tenta la conclusione di destro a giro, ma la palla si spegne sul fondo. Al 24' prove di vantaggio per l'Antignano: su un lancio dalle retrovie Chelli appoggia di testa per Sardi che, entrato in area di rigore, salta secco il diretto avversario e di sinistro cerca il palo lungo, la sfera lambisce il montante e si perde sul fondo. Un minuto più tardi Pieri dalla sinistra trova Chelli, il numero 9 prova a girare di testa, ma Beconcini para sicuro. Al 27' azione in verticale per i locali, Sardi serve in profondità Chelli che davantia Beconcini tenta un lob col piede destro, la palla sfiora la traversa e si accomoda sull'esterno della rete. Passano cinque minuti e Sainati, servito in profondità, crossa per Sardi, ma l'attaccante nerobianco di prima intenzione allarga troppo la sua conclusione. Al 37' i locali trovano la via del gol: un pressing alto consente a Chelli di recuperare palla al limite dell'area di rigore avversaria, lo stesso numero 9 smarca Sardi con un bellissimo filtrante, il quale calcia a botta sicura verso la porta trovando un intervento miracoloso di Beconcini che devìa di piede. Il numero 10 nerobianco non si dà per vinto e prima che la sfera varchi la linea di fondo contro-crossa verso il centro dell'area di rigore: Chelli liberissimo può saltare indisurbato ed insaccare di testa. Uno a zero e primo tempo che si chiude senza altre emozioni.
Le rondinelle ripropongono il ritmo tamburellante e frizzante della prima frazione sin dai primi minuti del secondo tempo; difatti al 45' Sainati libera Chelli in area con un passaggio impensabile, l'ariete labronico cerca di sorprendere Beconcini con un tocco di prima intenzione, ma il numero 1 ospite riesce a respingere la conclusione; miracolo che serve a ben poco, poiché sulla palla vagante si avventa Sardi che a porta sguarnita può ribadire in rete per il due a zero. Al 51' ci prova Sainati da fuori area, ma la sfera esce di poco a lato. Al 63' l'episodio più brutto di tutta la gara: su un normale contrasto di gioco, il neo entrato Magnani mette male il piede e purtroppo è costretto a lasciare il campo con l'ausilio dell'ambulanza. Alla ripresa delle ostilità il Forcoli prova a sfruttare il momentaneo, e del tutto comprensibile, calo di tensione dei locali e sugli sviluppi di un calcio d'angolo è Bonocore che prova a trafiggere Domenici, bravissimo a dire di no in uscita bassa. Al 71' sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi: Burchianti è protagonista di una bella percussione centrale, conclusa malamente con un tiro che sorvola la traversa. Al 73' l'Antignano chiude la pratica: Razzauti apre il gioco verso un ispiratissimo Sardi, che, saltato secco un avversario pennella al centro dell'area il più invitante dei cross, sulla sfera giunge Sainati con il solito tempismo perfetto e in tuffo di testa trafigge Scateni. Tre a zero. La gara a questo punto rimane saldamente in mano ai locali, anche se, prima del fischio finale c'è tempo per un'ultima emozione: Solimano entrato in area di rigore, viene atterrato da Mangini, Carmassi indica sicuro il dischetto e non possiamo fare altro che concordare con la decisione del direttore di gara. Dagli undici metri si presenta Razzauti, il quale rimane freddo e di sinistro piazza la sfera alle spalle di Scateni. Quattro a zero. A questo punto al signor Carmassi, che ha diretto in modo inappuntabile una gara che è scivolata via tranquilla dal punto di vista disciplinare, non resta che fischiare per tre volte e decretare la fine delle ostilità. A Livorno Antignano batte Forcoli quattro a zero. Epilogo trionfale per la squadra di mister Giachini; il gruppo, quasi interamente composto da ragazzi nati nel 2000 ed orfano del suo capitano Zocchi per buona parte della stagione, è riuscito a dire la sua in un campionato dall'elevato tasso tecnico e tattico. I meriti di questa meravigliosa cavalcata vanno equamente divisi tra la dirigenza antignanese, l'allenatore ed i giocatori. Il ds Ernesto Giuliani e il suo staff sono stati capaci di sfoderare il necessario coraggio nel proporre un gruppo di ragazzi più giovani e meno esperti in un torneo complicato e difficile e hanno allestito un organico dal grande valore; mister Giachini, allenatore per il quale risulta difficile trovare ulteriori aggettivi, si è dimostrato non solo un sapiente manager del gruppo, soprattutto dopo l'infortunio del suo capitano, ma ha anche rimarcato durante tutta la stagione che sa insegnare calcio e sa farlo in modo efficace e completo; infine una nota di merito ai ragazzi, poiché in campo sono sempre andati loro domenica dopo domenica lottando sempre e dimostrando di potersela giocare con avversari un anno più grandi. Complimenti.Da non sminuire il comportamento degli ospiti, la squadra, nonostante l'eccessivo passivo, ha dimostrato di avere buone trame di gioco e interessanti idee nell'impostazione della manovra, risulta quasi incredibile sapere che questi ragazzi sono stati già condannati alla retrocessione. Ultimo, ma non per importanza, un grandissimo in bocca al lupo ed un augurio di veloce guarigione allo sfortunato Magnani, il quale speriamo possa tornare il prima possibile ad arare la fascia di sua competenza.
Calciatorepiù: tra i locali impossibile non citare Sardi, il numero 10 ha letteralmente spostato gli equilibri, due assist ed un gol sono solo la cornice di una prestazione una spanna sopra gli altri. Da segnalare anche la prestazione di capitan Sainati, instancabile mulinello di gioco, corre senza tregua per tutti gli 80' minuti trascinando i suoi sia in fase di possesso che di non possesso. Uomo in più. Tra gli ospiti in evidenza Burchianti, playmaker dal piede educato, detta i tempi alla squadra con tempismo e precisione, peccato per la percussione che poteva regalargli la gioia del gol.

Jacopo Pagni ANTIGNANO: Domenici (70' Lucarelli), Solimano, Pieri (48' Magnani) (63' Terreni), Bulli, Disegni, Morra, Del Bravo (55' Frilli), Sainati, Chelli (69' Razzauti), Sardi, D'Agliano. All.: Dario Giachini (squalificato). In panchina: Ernesto Giuliani.<br >FORCOLI VALDERA: Beconcini (68' Scateni), Salvini, Carugini (52' Mangini), Bonocore, Bernardini, Casalini, Consani (55' Ferraro), Burchianti, Tognetti, Lorenzi (70' De Luca), Micheletti (76' Neri). All.: Michele Citi.<br > ARBITRO: Luca Carmassi di Lucca.<br > RETI: 37' Chelli, 45' Sardi, 73' Sainati, 80' rig. Razzauti.<br >NOTE: ammoniti Frilli al 71', Mangini all'80'. A Livorno &egrave; una fresca mattina primaverile e le nuvole gonfie in cielo tentano di minacciare il volo delle rondinelle nerobianche verso una agognata salvezza. Gli ospiti sono gli ormai retrocessi ragazzi del Forcoli Valdera, che per&ograve; non vengono meno ai loro doveri sportivi e si dimostrano squadra tosta ed ordinata. Mister Giachini, squalificato, ha ormai imparato a convivere con l'assenza di capitan Zocchi, quindi imposta la sua scacchiera con Morra-Solimano-Disegni a protezione di Domenici, Bulli faro del centrocampo, affiancato dagli alfieri D'Agliano e Sainati, stantuffi sulle fasce Del Bravo e Pieri, mentre davanti l'ariete Chelli &egrave; supportato dal fantasioso Sardi. Mister Citi risponde con uno strutturato 4-4-2 dove Burchianti e Bonocore fungono da direttori d'orchestra della linea mediana del campo, Consani e Lorenzi sono chiamati ad un lavoro di spinta in fase offensiva e di contenimento in fase di non possesso, mentre la ricerca del gol &egrave; affidata a Tognetti e Micheletti. Antignano in completo giallo, calzettoni neri e calzoncini neri, Forcoli in completo interamente amaranto. Campo non in perfette condizioni, direttore di gara che corrisponde al nome di Carmassi Luca della sezione di Lucca. Primo squillo di tromba dopo 9 minuti: D'Agliano ci prova dalla lunghissima distanza, ma la sfera sorvola la traversa. Al 11' punizione dal lato corto dell'area di rigore di Sardi, il numero 10 con un perfetto cross pesca Morra che di testa allarga di poco. Il monologo nerobianco prosegue e tale si manterr&agrave; sino alla fine della partita. Al 17' Chelli serve Sardi, il quale, arrivato sul fondo, sbaglia la misura del cross; cinque minuti pi&ugrave; tardi lo stesso Sardi imposta un'azione dall'out di sinistra scaricando su Pieri, il numero 3 locale tenta la conclusione di destro a giro, ma la palla si spegne sul fondo. Al 24' prove di vantaggio per l'Antignano: su un lancio dalle retrovie Chelli appoggia di testa per Sardi che, entrato in area di rigore, salta secco il diretto avversario e di sinistro cerca il palo lungo, la sfera lambisce il montante e si perde sul fondo. Un minuto pi&ugrave; tardi Pieri dalla sinistra trova Chelli, il numero 9 prova a girare di testa, ma Beconcini para sicuro. Al 27' azione in verticale per i locali, Sardi serve in profondit&agrave; Chelli che davantia Beconcini tenta un lob col piede destro, la palla sfiora la traversa e si accomoda sull'esterno della rete. Passano cinque minuti e Sainati, servito in profondit&agrave;, crossa per Sardi, ma l'attaccante nerobianco di prima intenzione allarga troppo la sua conclusione. Al 37' i locali trovano la via del gol: un pressing alto consente a Chelli di recuperare palla al limite dell'area di rigore avversaria, lo stesso numero 9 smarca Sardi con un bellissimo filtrante, il quale calcia a botta sicura verso la porta trovando un intervento miracoloso di Beconcini che dev&igrave;a di piede. Il numero 10 nerobianco non si d&agrave; per vinto e prima che la sfera varchi la linea di fondo contro-crossa verso il centro dell'area di rigore: Chelli liberissimo pu&ograve; saltare indisurbato ed insaccare di testa. Uno a zero e primo tempo che si chiude senza altre emozioni. <br >Le rondinelle ripropongono il ritmo tamburellante e frizzante della prima frazione sin dai primi minuti del secondo tempo; difatti al 45' Sainati libera Chelli in area con un passaggio impensabile, l'ariete labronico cerca di sorprendere Beconcini con un tocco di prima intenzione, ma il numero 1 ospite riesce a respingere la conclusione; miracolo che serve a ben poco, poich&eacute; sulla palla vagante si avventa Sardi che a porta sguarnita pu&ograve; ribadire in rete per il due a zero. Al 51' ci prova Sainati da fuori area, ma la sfera esce di poco a lato. Al 63' l'episodio pi&ugrave; brutto di tutta la gara: su un normale contrasto di gioco, il neo entrato Magnani mette male il piede e purtroppo &egrave; costretto a lasciare il campo con l'ausilio dell'ambulanza. Alla ripresa delle ostilit&agrave; il Forcoli prova a sfruttare il momentaneo, e del tutto comprensibile, calo di tensione dei locali e sugli sviluppi di un calcio d'angolo &egrave; Bonocore che prova a trafiggere Domenici, bravissimo a dire di no in uscita bassa. Al 71' sono ancora gli ospiti a rendersi pericolosi: Burchianti &egrave; protagonista di una bella percussione centrale, conclusa malamente con un tiro che sorvola la traversa. Al 73' l'Antignano chiude la pratica: Razzauti apre il gioco verso un ispiratissimo Sardi, che, saltato secco un avversario pennella al centro dell'area il pi&ugrave; invitante dei cross, sulla sfera giunge Sainati con il solito tempismo perfetto e in tuffo di testa trafigge Scateni. Tre a zero. La gara a questo punto rimane saldamente in mano ai locali, anche se, prima del fischio finale c'&egrave; tempo per un'ultima emozione: Solimano entrato in area di rigore, viene atterrato da Mangini, Carmassi indica sicuro il dischetto e non possiamo fare altro che concordare con la decisione del direttore di gara. Dagli undici metri si presenta Razzauti, il quale rimane freddo e di sinistro piazza la sfera alle spalle di Scateni. Quattro a zero. A questo punto al signor Carmassi, che ha diretto in modo inappuntabile una gara che &egrave; scivolata via tranquilla dal punto di vista disciplinare, non resta che fischiare per tre volte e decretare la fine delle ostilit&agrave;. A Livorno Antignano batte Forcoli quattro a zero. Epilogo trionfale per la squadra di mister Giachini; il gruppo, quasi interamente composto da ragazzi nati nel 2000 ed orfano del suo capitano Zocchi per buona parte della stagione, &egrave; riuscito a dire la sua in un campionato dall'elevato tasso tecnico e tattico. I meriti di questa meravigliosa cavalcata vanno equamente divisi tra la dirigenza antignanese, l'allenatore ed i giocatori. Il ds Ernesto Giuliani e il suo staff sono stati capaci di sfoderare il necessario coraggio nel proporre un gruppo di ragazzi pi&ugrave; giovani e meno esperti in un torneo complicato e difficile e hanno allestito un organico dal grande valore; mister Giachini, allenatore per il quale risulta difficile trovare ulteriori aggettivi, si &egrave; dimostrato non solo un sapiente manager del gruppo, soprattutto dopo l'infortunio del suo capitano, ma ha anche rimarcato durante tutta la stagione che sa insegnare calcio e sa farlo in modo efficace e completo; infine una nota di merito ai ragazzi, poich&eacute; in campo sono sempre andati loro domenica dopo domenica lottando sempre e dimostrando di potersela giocare con avversari un anno pi&ugrave; grandi. Complimenti.Da non sminuire il comportamento degli ospiti, la squadra, nonostante l'eccessivo passivo, ha dimostrato di avere buone trame di gioco e interessanti idee nell'impostazione della manovra, risulta quasi incredibile sapere che questi ragazzi sono stati gi&agrave; condannati alla retrocessione. Ultimo, ma non per importanza, un grandissimo in bocca al lupo ed un augurio di veloce guarigione allo sfortunato Magnani, il quale speriamo possa tornare il prima possibile ad arare la fascia di sua competenza.<br ><b>Calciatorepi&ugrave;</b>: tra i locali impossibile non citare <b>Sardi</b>, il numero 10 ha letteralmente spostato gli equilibri, due assist ed un gol sono solo la cornice di una prestazione una spanna sopra gli altri. Da segnalare anche la prestazione di capitan <b>Sainati</b>, instancabile mulinello di gioco, corre senza tregua per tutti gli 80' minuti trascinando i suoi sia in fase di possesso che di non possesso. Uomo in pi&ugrave;. Tra gli ospiti in evidenza <b>Burchianti</b>, playmaker dal piede educato, detta i tempi alla squadra con tempismo e precisione, peccato per la percussione che poteva regalargli la gioia del gol. Jacopo Pagni




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