SESTO CALCIO: Zaccagna, Abbatepietro, Messeri, Barducci, Castagnoli, Quercioli, Lombardi, Torricini, Corsini, Pompeo, Falcone. A disp.: Giannini, Manetti, Comparini F., Sanzani, Sanhaji, Mugnai. All.: Matteo Casini.
SANCAT: Lari, Bertelli, Ciuffi, Tripaldi, Pastorelli, Yparaguirre, Ghetti, Mattolini, Di Nardo, Manole, Pieragnoli. A disp.: Carassale, Nesi, Biggeri, Sidki, Frosinini, Caponi, Bertelà. All.: Pietro Gionni.

RETI: Tripaldi.



Sorride mister Gionni che vede la sua Sancat espugnare il sintetico della Volpaia: la partita non regala emozioni fino 15' quando un difensore della Sancat nel tentativo di togliere una palla dalla propria
area la controlla allargando il braccio e impattando la sfera con la mano: per l'arbitro si può proseguire, veementi le proteste locali. Al 21' Lombardi penetra in area da destra e calcia in porta, ma il tiro si perde al lato. Poco dopo Torricini controlla bene a centrocampo e lancia perfettamente Corsini in un corridoio centrale, il centravanti si presenta solo in area ma viene fermato dall'arbitro per (dubbia) posizione di offside. Ancora Torricini protagonista attorno alla mezz'ora, con una precisa punizione per Lombardi che in
piena area non riesce a colpire bene di testa. Alrientro dagli spogliatoi la pressione locale continua a esercitarsi senza soste: ci prova Falcone con un tiro da centro area, provvidenziale il salvataggio di un difensore ospite sulla riga di porta. Si arriva così al quarto d'ora del secondo tempo, quando sugli sviluppi di un calcio di punizione Tripaldi trova la deviazione che mette fuori tempo Zaccagna portando in vantaggio la Sancat. Nei minuti seguenti ci provano Messeri e Casini a riportare in equilibrio il punteggio, ma l'espulsione per proteste di Quercioli frena l'impeto dei sestesi che devono così chinare il capo di fronte al risicato vantaggio avversario. Partita gradevole, condizionata a tratti da un arbitraggio piuttosto insufficiente, e che certamente avrebbe meritato un epilogo più favorevole alla formazione di Matteo Casini, protagonista di una buona prova seppur troppo sprecona.

SESTO CALCIO: Zaccagna, Abbatepietro, Messeri, Barducci, Castagnoli, Quercioli, Lombardi, Torricini, Corsini, Pompeo, Falcone. A disp.: Giannini, Manetti, Comparini F., Sanzani, Sanhaji, Mugnai. All.: Matteo Casini.<br >SANCAT: Lari, Bertelli, Ciuffi, Tripaldi, Pastorelli, Yparaguirre, Ghetti, Mattolini, Di Nardo, Manole, Pieragnoli. A disp.: Carassale, Nesi, Biggeri, Sidki, Frosinini, Caponi, Bertel&agrave;. All.: Pietro Gionni.<br > RETI: Tripaldi. Sorride mister Gionni che vede la sua Sancat espugnare il sintetico della Volpaia: la partita non regala emozioni fino 15' quando un difensore della Sancat nel tentativo di togliere una palla dalla propria<br >area la controlla allargando il braccio e impattando la sfera con la mano: per l'arbitro si pu&ograve; proseguire, veementi le proteste locali. Al 21' Lombardi penetra in area da destra e calcia in porta, ma il tiro si perde al lato. Poco dopo Torricini controlla bene a centrocampo e lancia perfettamente Corsini in un corridoio centrale, il centravanti si presenta solo in area ma viene fermato dall'arbitro per (dubbia) posizione di offside. Ancora Torricini protagonista attorno alla mezz'ora, con una precisa punizione per Lombardi che in<br >piena area non riesce a colpire bene di testa. Alrientro dagli spogliatoi la pressione locale continua a esercitarsi senza soste: ci prova Falcone con un tiro da centro area, provvidenziale il salvataggio di un difensore ospite sulla riga di porta. Si arriva cos&igrave; al quarto d'ora del secondo tempo, quando sugli sviluppi di un calcio di punizione Tripaldi trova la deviazione che mette fuori tempo Zaccagna portando in vantaggio la Sancat. Nei minuti seguenti ci provano Messeri e Casini a riportare in equilibrio il punteggio, ma l'espulsione per proteste di Quercioli frena l'impeto dei sestesi che devono cos&igrave; chinare il capo di fronte al risicato vantaggio avversario. Partita gradevole, condizionata a tratti da un arbitraggio piuttosto insufficiente, e che certamente avrebbe meritato un epilogo pi&ugrave; favorevole alla formazione di Matteo Casini, protagonista di una buona prova seppur troppo sprecona.