• Allievi Regionali GIR.A
  • Olimpia Firenze
  • 0 - 1
  • Sporting Arno


OLIMPIA FIRENZE: Turini, Marchetti, Trabocchi, Hoxha, Palmisano, Ferri, Zenuni, Bettoni, Fall, Viticchi, Porcella. A disp.: Papi, Pezzi, Bany, Cerza, Bertelli, Bargigli, Nannoni. All.: Fiaschi Romano.
SPORTING ARNO: Castillo, Donnini, Rossi, Scarlini, Russo, Bernardini, Dondini, Sciuto, Pancotti, Bargioni, Catania. A disp.: Moscarelli, Galli, Sangineto, Gjomeno, Fani, Testa. All.: Morelli Iuri.

ARBITRO: Mauro Reccia di Firenze.

RETE: rig. 55' Dondini.



Ennesima buona prova dell'Olimpia Firenze che nonostante lo zero in classifica dimostra di mantenere il giusto atteggiamento agonistico e mentale senza alcun timore reverenziale nei confronti di qualunque avversario, consci dei propri limiti ma sempre propositivi cercando l'impostazione del gioco, nonostante il terreno penalizzi il solo pensiero di provarci. Vigilia travagliata per gli ospiti che devono fare i conti con diverse defezioni tra infortuni e squalifiche, reduci da buonissime prestazioni seppur povere di punti, e scendono in campo con la consapevolezza di avere tutto da perdere contro una compagine condannata da tempo. Infatti l'approccio dello Sporting non è dei migliori e già al 2' i padroni di casa sfiorano il vantaggio colpendo una traversa dopo una leggera deviazione di Castillo su tentativo da fuori area; per circa un quarto d'ora i locali mettono in soggezione lo Sporting che accusa l'ennesimo sfortunato infortunio che colpisce Russo, costretto ad uscire, e deve ulteriormente modificare l'assetto. Poco dopo la gara trova il suo equilibrio tra due formazioni che pur provando a colpire non costruiscono nitide occasioni da rete, in quanto da una parte gli attaccanti ospiti poco supportati dal centrocampo non mostrano la cattiveria necessaria per colpire non riuscendo a gestire la palla e tentando conclusioni da lontano; dall'altra qualche buona occasione con Fall e Zenuni stroncate sul nascere da interventi di Testa e Donnini schierati nel reparto difensivo dove riuscivano a calarsi nei rispettivi ruoli di esterno e centrale con la giusta mentalità. La seconda frazione di gioco riserva qualche emozione a partire dal calcio di rigore concesso per un fallo subito da Catania e realizzato da Dondini che assegna di fatto la vittoria agli ospiti. Poco dopo i locali potrebbero trovare il pareggio con Porcella che non riesce a sfruttare la buona opportunità concessa da un avversario. Il vantaggio per gli uni come il mancato pareggio per gli altri induce ad una maggiore cautela penalizzando la costruzione del gioco e a sfruttare soprattutto i calci da fermo per realizzare magari una rete in mischia. L'occasione migliore capita al 72' sui piedi di Sciuto che da fuori area lascia partire un tiro che colpisce il palo alla destra del portiere avversario e poteva chiudere definitivamente i giochi. Fino alla fine solo tanto agonismo. La buona prestazione dei locali avrebbe certamente meritato il pareggio, e probabilmente prima o poi raggiungeranno questa soddisfazione. Gli ospiti hanno raccolto in questa occasione più di quanto abbiano seminato e ciò potrebbe dare loro quella spinta per credere fino alla fine nella salvezza difficile ma non impossibile. Daltronde i ragazzi di mister Morelli hanno l'obbligo di provarci fino alla fine affrontando con coraggio il calendario non certo favorevole ma mettendo in campo oltre al cuore anche le qualità dei singoli che consentirebbero di superare ostacoli apparentemente insormontabili; compattandosi ancora di più anche in nome e per conto dei compagni indisponibili che, non potendo aiutarli sul terreno di gioco, li sostengono moralmente da fuori soffrendo con loro sugli spalti.

OLIMPIA FIRENZE: Turini, Marchetti, Trabocchi, Hoxha, Palmisano, Ferri, Zenuni, Bettoni, Fall, Viticchi, Porcella. A disp.: Papi, Pezzi, Bany, Cerza, Bertelli, Bargigli, Nannoni. All.: Fiaschi Romano.<br >SPORTING ARNO: Castillo, Donnini, Rossi, Scarlini, Russo, Bernardini, Dondini, Sciuto, Pancotti, Bargioni, Catania. A disp.: Moscarelli, Galli, Sangineto, Gjomeno, Fani, Testa. All.: Morelli Iuri.<br > ARBITRO: Mauro Reccia di Firenze.<br > RETE: rig. 55' Dondini. Ennesima buona prova dell'Olimpia Firenze che nonostante lo zero in classifica dimostra di mantenere il giusto atteggiamento agonistico e mentale senza alcun timore reverenziale nei confronti di qualunque avversario, consci dei propri limiti ma sempre propositivi cercando l'impostazione del gioco, nonostante il terreno penalizzi il solo pensiero di provarci. Vigilia travagliata per gli ospiti che devono fare i conti con diverse defezioni tra infortuni e squalifiche, reduci da buonissime prestazioni seppur povere di punti, e scendono in campo con la consapevolezza di avere tutto da perdere contro una compagine condannata da tempo. Infatti l'approccio dello Sporting non &egrave; dei migliori e gi&agrave; al 2' i padroni di casa sfiorano il vantaggio colpendo una traversa dopo una leggera deviazione di Castillo su tentativo da fuori area; per circa un quarto d'ora i locali mettono in soggezione lo Sporting che accusa l'ennesimo sfortunato infortunio che colpisce Russo, costretto ad uscire, e deve ulteriormente modificare l'assetto. Poco dopo la gara trova il suo equilibrio tra due formazioni che pur provando a colpire non costruiscono nitide occasioni da rete, in quanto da una parte gli attaccanti ospiti poco supportati dal centrocampo non mostrano la cattiveria necessaria per colpire non riuscendo a gestire la palla e tentando conclusioni da lontano; dall'altra qualche buona occasione con Fall e Zenuni stroncate sul nascere da interventi di Testa e Donnini schierati nel reparto difensivo dove riuscivano a calarsi nei rispettivi ruoli di esterno e centrale con la giusta mentalit&agrave;. La seconda frazione di gioco riserva qualche emozione a partire dal calcio di rigore concesso per un fallo subito da Catania e realizzato da Dondini che assegna di fatto la vittoria agli ospiti. Poco dopo i locali potrebbero trovare il pareggio con Porcella che non riesce a sfruttare la buona opportunit&agrave; concessa da un avversario. Il vantaggio per gli uni come il mancato pareggio per gli altri induce ad una maggiore cautela penalizzando la costruzione del gioco e a sfruttare soprattutto i calci da fermo per realizzare magari una rete in mischia. L'occasione migliore capita al 72' sui piedi di Sciuto che da fuori area lascia partire un tiro che colpisce il palo alla destra del portiere avversario e poteva chiudere definitivamente i giochi. Fino alla fine solo tanto agonismo. La buona prestazione dei locali avrebbe certamente meritato il pareggio, e probabilmente prima o poi raggiungeranno questa soddisfazione. Gli ospiti hanno raccolto in questa occasione pi&ugrave; di quanto abbiano seminato e ci&ograve; potrebbe dare loro quella spinta per credere fino alla fine nella salvezza difficile ma non impossibile. Daltronde i ragazzi di mister Morelli hanno l'obbligo di provarci fino alla fine affrontando con coraggio il calendario non certo favorevole ma mettendo in campo oltre al cuore anche le qualit&agrave; dei singoli che consentirebbero di superare ostacoli apparentemente insormontabili; compattandosi ancora di pi&ugrave; anche in nome e per conto dei compagni indisponibili che, non potendo aiutarli sul terreno di gioco, li sostengono moralmente da fuori soffrendo con loro sugli spalti.




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