• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • San Donato Tavarnelle
  • 1 - 0
  • Lanciotto Campi


SAN DONATO TAVARNELLE: Baldini, Cecchini, Fino, Marini, Ruggiero, Raspollini (40' Nistor), Gabbiani (56' Bandinelli), Dei, Montini (52' Manetti), Capacci (60' Sagulo), Iadanza. A disp.: Buti, Pompili, Cencetti. All.: Lorenzo Di Francesco.
LANCIOTTO CAMPI: Coda, Secci, Rossi, De Lorenzo, Arcangioli (35' Bytyqui), Sciuto, Lotti, Scicchitano (48' Mugnaioni), Pompei, Puzzoli (53' Stoppioni), Lunardi. A disp.: Moffa, Corti, Masini. All.: Davide Barni.

ARBITRO: Landini di Firenze.

RETE: 69' Iadanza.



Tre punti per continuare a vincere, per confermarsi, per dimostrare che la stagione non è ancora finita e che è ancora tutto in discussione. Aveva bisogna di questo il San Donato Tavarnelle: una partita davvero difficile quest'oggi con il Lanciotto, un avversario tosto e spigoloso, che si sa adattare bene alle partite, anche quelle più complicate. Portare a casa la vittoria, quindi, era, oltre che importante, anche un passo ulteriore verso la maturità di una squadra che fa sempre più leva sul gruppo. Le condizioni atmosferiche a San Casciano non hanno certo aiutato i ragazzi in campo: il forte vento che ha soffiato per tutta la durata del match ha ridotto al minimo le belle giocate e lo spettacolo a cui si sarebbe potuto assistere. Il risultato? Una partita a tratti bloccata, in particolare nella metà campo a vento contrario, e soprattutto una partita molto fisica. Il centrocampo è stata la zona più calda: ha vinto la squadra che ha saputo reggere meglio i contrasti in quella porzione di campo. Niente da togliere, ovviamente, al Lanciotto, che ha fatto un'ottima partita, rendendosi più volte pericoloso; ha avuto la sfortuna di dover subire il gol del definitivo uno a zero sull'unica grossa disattenzione che la difesa ha fatto. Comunque l'anima in campo si è vista, da entrambe le parti, e poter uscire dal campo, indipendentemente dal risultato ottenuto, a testa alta, significa aver giocato in linea con i propri pensieri, una cosa della quale si deve andare sempre fieri. Le squadre, entrambe schierate sul terreno di gioco con un 4-3-3, partono molto forte, in particolare i padroni di casa, che dopo nemmeno un minuto si rendono subito pericolosi con Montini, che non riesce a deviare verso lo specchio della porta il bel cross dalla destra di Iadanza. Una buona occasione, nel primo tempo, ce l'ha anche il Lanciotto con Pompei, ma il suo tentativo viene prontamente interrotto da Baldini, che approfitta di uno stop non preciso da parte dell'attaccante del Lanciotto e blocca la sfera. La chance più ghiotta per passare in vantaggio però ce l'ha la formazione di casa: al 31' Capacci ruba palla al limite dell'area, conclude di destro, ma trova prontissimo Coda, che con i piedi sventa la conclusione che poteva valere l'uno a zero e salva i suoi. Il primo tempo, che termina sullo zero a zero, lascia tutti un po' storditi, e forse anche con la sensazione che sia davvero difficile fare gol, visto il grande lavoro delle due difese, sempre ben organizzate e precise nelle chiusure. Il secondo tempo però è quello della svolta, e tutte e due le squadre ritornano in campo molto cariche e motivate, pronte a fare quel piccolo sforzo in più per vincere: visto che la partita risulta molto bloccata, chi segna quasi sicuramente si porterà a casa la vittoria. Il San Donato però, oltre a segnare il definitivo gol dell'uno a zero con Iadanza (molto bravo a infilarsi alle spalle della difesa avversaria) ha dimostrato di avere, in generale, più fame degli avversari: lo dimostrano la conclusione, al 45', da fuori area da parte di Fino che va molto vicino al gol, e quella al 51', quando solamente un super intervento di Coda riesce a dire di no a Gabbiani, bravo a concludere con potenza e precisione dalla distanza. Il finale lo conosciamo già. È il 69' quando la palla si insacca in rete accarezzata di esterno destro da Iadanza, che fa esplodere tutta la sua gioia in un'esultanza prepotente alla Cristiano Ronaldo. Prepotente come un gol allo scadere, prepotente come la voce di una squadra che nonostante tutto è ancora lì, e non vuole smettere di credere in un sogno.

Calciatoripiù
: ovviamente nel San Donato Iadanza è il migliore: arrivato a quota 22 in campionato non ha intenzione di fermarsi, visto che i suoi gol, alcuni di pregevole fattura, varranno molti punti a fine stagione. Molto bene anche Ruggiero: pulito e ordinato in tutti i suoi interventi, dalla sua parte non passa nessuno. Per il Lanciotto molto bene Rossi, che con il suo carisma tiene unita la difesa, che non sbaglia quasi niente, e poi Lunardi, sempre attento e molto bravo in attacco, anche se un po' sfortunato.

Andrea Zielmi SAN DONATO TAVARNELLE: Baldini, Cecchini, Fino, Marini, Ruggiero, Raspollini (40' Nistor), Gabbiani (56' Bandinelli), Dei, Montini (52' Manetti), Capacci (60' Sagulo), Iadanza. A disp.: Buti, Pompili, Cencetti. All.: Lorenzo Di Francesco.<br >LANCIOTTO CAMPI: Coda, Secci, Rossi, De Lorenzo, Arcangioli (35' Bytyqui), Sciuto, Lotti, Scicchitano (48' Mugnaioni), Pompei, Puzzoli (53' Stoppioni), Lunardi. A disp.: Moffa, Corti, Masini. All.: Davide Barni.<br > ARBITRO: Landini di Firenze.<br > RETE: 69' Iadanza. Tre punti per continuare a vincere, per confermarsi, per dimostrare che la stagione non &egrave; ancora finita e che &egrave; ancora tutto in discussione. Aveva bisogna di questo il San Donato Tavarnelle: una partita davvero difficile quest'oggi con il Lanciotto, un avversario tosto e spigoloso, che si sa adattare bene alle partite, anche quelle pi&ugrave; complicate. Portare a casa la vittoria, quindi, era, oltre che importante, anche un passo ulteriore verso la maturit&agrave; di una squadra che fa sempre pi&ugrave; leva sul gruppo. Le condizioni atmosferiche a San Casciano non hanno certo aiutato i ragazzi in campo: il forte vento che ha soffiato per tutta la durata del match ha ridotto al minimo le belle giocate e lo spettacolo a cui si sarebbe potuto assistere. Il risultato? Una partita a tratti bloccata, in particolare nella met&agrave; campo a vento contrario, e soprattutto una partita molto fisica. Il centrocampo &egrave; stata la zona pi&ugrave; calda: ha vinto la squadra che ha saputo reggere meglio i contrasti in quella porzione di campo. Niente da togliere, ovviamente, al Lanciotto, che ha fatto un'ottima partita, rendendosi pi&ugrave; volte pericoloso; ha avuto la sfortuna di dover subire il gol del definitivo uno a zero sull'unica grossa disattenzione che la difesa ha fatto. Comunque l'anima in campo si &egrave; vista, da entrambe le parti, e poter uscire dal campo, indipendentemente dal risultato ottenuto, a testa alta, significa aver giocato in linea con i propri pensieri, una cosa della quale si deve andare sempre fieri. Le squadre, entrambe schierate sul terreno di gioco con un 4-3-3, partono molto forte, in particolare i padroni di casa, che dopo nemmeno un minuto si rendono subito pericolosi con Montini, che non riesce a deviare verso lo specchio della porta il bel cross dalla destra di Iadanza. Una buona occasione, nel primo tempo, ce l'ha anche il Lanciotto con Pompei, ma il suo tentativo viene prontamente interrotto da Baldini, che approfitta di uno stop non preciso da parte dell'attaccante del Lanciotto e blocca la sfera. La chance pi&ugrave; ghiotta per passare in vantaggio per&ograve; ce l'ha la formazione di casa: al 31' Capacci ruba palla al limite dell'area, conclude di destro, ma trova prontissimo Coda, che con i piedi sventa la conclusione che poteva valere l'uno a zero e salva i suoi. Il primo tempo, che termina sullo zero a zero, lascia tutti un po' storditi, e forse anche con la sensazione che sia davvero difficile fare gol, visto il grande lavoro delle due difese, sempre ben organizzate e precise nelle chiusure. Il secondo tempo per&ograve; &egrave; quello della svolta, e tutte e due le squadre ritornano in campo molto cariche e motivate, pronte a fare quel piccolo sforzo in pi&ugrave; per vincere: visto che la partita risulta molto bloccata, chi segna quasi sicuramente si porter&agrave; a casa la vittoria. Il San Donato per&ograve;, oltre a segnare il definitivo gol dell'uno a zero con Iadanza (molto bravo a infilarsi alle spalle della difesa avversaria) ha dimostrato di avere, in generale, pi&ugrave; fame degli avversari: lo dimostrano la conclusione, al 45', da fuori area da parte di Fino che va molto vicino al gol, e quella al 51', quando solamente un super intervento di Coda riesce a dire di no a Gabbiani, bravo a concludere con potenza e precisione dalla distanza. Il finale lo conosciamo gi&agrave;. &Egrave; il 69' quando la palla si insacca in rete accarezzata di esterno destro da Iadanza, che fa esplodere tutta la sua gioia in un'esultanza prepotente alla Cristiano Ronaldo. Prepotente come un gol allo scadere, prepotente come la voce di una squadra che nonostante tutto &egrave; ancora l&igrave;, e non vuole smettere di credere in un sogno.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: ovviamente nel San Donato <b>Iadanza </b>&egrave; il migliore: arrivato a quota 22 in campionato non ha intenzione di fermarsi, visto che i suoi gol, alcuni di pregevole fattura, varranno molti punti a fine stagione. Molto bene anche <b>Ruggiero</b>: pulito e ordinato in tutti i suoi interventi, dalla sua parte non passa nessuno. Per il Lanciotto molto bene <b>Rossi</b>, che con il suo carisma tiene unita la difesa, che non sbaglia quasi niente, e poi <b>Lunardi</b>, sempre attento e molto bravo in attacco, anche se un po' sfortunato. Andrea Zielmi




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