• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • San Donato Tavarnelle
  • 1 - 2
  • Valdarno F.C.


SAN DONATO TAVARNELLE: Buti, Fino, Bandelli, Marini, Ruggiero, Dei, Raspollini (50' Gabbiani), Nistor (52' Manetti), Capacci (63' Bandinelli), Pompili (68' Montini), Iadanza. A disp.: Baldini, Sorbi, Cencetti. All.: Ardian Gjurai.
VALDARNO F.C.: Baldassini, Brunori (35' Morandini), Ghezzi, Galanti, Orpelli, Fabbrucci, Fabbrini, Moriani (62' Savelli), Granieri, Fabbrini, Matteini. A disp.: Amoroso, Amato, Ranahan, Mbole. All.: Loris Innocenti.

ARBITRO: Failla Rifici di Firenze.

RETI: 17' Nistor, 41' Matteini, 66' Fabbrini.



Il calcio è tattica e bel gioco. A volte a fare la differenza si può inserire anche una buona dose di fortuna, che ti può aiutare nei momenti difficili. Ma soprattutto il calcio, è determinazione, sudore, fame e sacrificio. E non è una novità. Però tutti questi elementi servono in certi casi a sovvertire i pronostici, che sono quella parte noiosa e piatta della vita. È tutto quello che succede in questa partita: per il Valdarno sembrava una giornata no fin dall'inizio. Quella traversa colpita da Matteini sullo zero a zero, quando è ancora tutto da scrivere, è sempre lì che trema. Per non parlare del successivo legno colpito da Orpelli, da posizione proibitiva, che sarebbe valso il pareggio al 24'. E non è facile reagire quando alla fine del primo tempo sei sotto e devi risalire la china contro un avversario che sulla carta è più forte di te. Ma forse è proprio questo che non è mai passato per la testa dei giocatori del Valdarno: sentirsi inferiori agli avversari. Ed è proprio questo che alla fine gli ha permesso prima di raggiungere e poi superare definitivamente gli avversari. Grande organizzazione in campo, linee serrate, pochissime sbavature in ogni reparto e soprattutto tanto cuore. Per il San Donato Tavarnelle il discorso non può essere che diverso. Questa doveva essere la partita della svolta, dopo il passo falso nel turno scorso, che, purtroppo per loro, non c'è stata. La condizione fisica e forse anche mentale dei ragazzi in campo appare appannata per più motivi: sicuramente per una questione di stanchezza, con il primo caldo che si fa sentire e una stagione passata a giocare sempre ad alti livelli. Non è facile mantenere un tenore di gioco e un'intensità atletica costantemente per tutto l'arco della stagione. Dei cali sono comprensibili e giustificati. Secondariamente c'è un aspetto forse più importante di tutti, dal quale derivano le conseguenze sopra dette, cioè il digiuno di risultati. Come spesso si dice: vincere aiuta a vincere. Un risultato positivo avrebbe dato sicuramente morale ai ragazzi di Di Francesco, che dopo il gol del pareggio degli avversari si sono come affievoliti e arresi, mentre gli altri pensavano solo a fare gol e avevano già messo la freccia per il sorpasso. Detto questo è stata veramente una bella partita, e indipendentemente dal risultato si è visto giocare a calcio, che alla fine è la cosa più importante. Soprattutto negli ultimi 15 minuti della gara, con le squadre più lunghe e affaticate, si è assistito ad una partita vivace, ricca di emozioni e ribaltamenti di fronte, contropiedi e giocate individuali. Se il primo tempo ci regala un gol, quello firmato da Nistor, bravo a farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto e ad aprire le marcature, e ben due traverse colpite dagli ospiti con un ritmo di gara fatto di alti e bassi, tra giro palla e fiammate da una parte e dall'altra, il secondo tempo è molto più fisico e i gol provengono dalla fame di risultato del Valdarno. Il primo è molto bello, sia nella costruzione che nella finalizzazione: il passaggio di Fabbrini per Matteini, che supera con un tocco sotto il portiere e deposita di testa in rete, è veramente molto bello. Il secondo gol è pura cinicità: al 66' Fabbrini approfitta di una copertura difensiva non ottima e spedisce in rete il pallone che vale la partita. Il resto è una grande festa, bravi questi ragazzi, un mix di grinta e unione. Vani i tentativi di recuperare da parte del San Donato negli ultimi minuti di gara. Ma questi ragazzi non si devono abbattere: il loro valore è indiscusso, l'hanno dimostrato; si devono solo ritrovare a livello di gruppo. Nel corso della stagione e del campionato si sono distinti non per le individualità ma per la coesione e l'essere squadra. Ripartire da questo elemento può essere utile a riprendere a correre come sanno. Complimenti al Valdarno che mostra la determinazione giusta per puntare alla salvezza. Giocando così nelle ultime tre giornate di campionato il finale di stagione è ancora tutto da scrivere.

Calciatoripiù
: Non per i gol ma per quello che hanno dato alla propria squadra i migliori nel Valdarno sono Fabbrini (che partita a centrocampo) e Matteini, sempre attivo e pericoloso in attacco. Nel San Donato Iadanza è il migliore, dato che tiene alta la squadra ed è il punto di riferimento per l'attacco.

Andrea Zielmi SAN DONATO TAVARNELLE: Buti, Fino, Bandelli, Marini, Ruggiero, Dei, Raspollini (50' Gabbiani), Nistor (52' Manetti), Capacci (63' Bandinelli), Pompili (68' Montini), Iadanza. A disp.: Baldini, Sorbi, Cencetti. All.: Ardian Gjurai.<br >VALDARNO F.C.: Baldassini, Brunori (35' Morandini), Ghezzi, Galanti, Orpelli, Fabbrucci, Fabbrini, Moriani (62' Savelli), Granieri, Fabbrini, Matteini. A disp.: Amoroso, Amato, Ranahan, Mbole. All.: Loris Innocenti.<br > ARBITRO: Failla Rifici di Firenze.<br > RETI: 17' Nistor, 41' Matteini, 66' Fabbrini. Il calcio &egrave; tattica e bel gioco. A volte a fare la differenza si pu&ograve; inserire anche una buona dose di fortuna, che ti pu&ograve; aiutare nei momenti difficili. Ma soprattutto il calcio, &egrave; determinazione, sudore, fame e sacrificio. E non &egrave; una novit&agrave;. Per&ograve; tutti questi elementi servono in certi casi a sovvertire i pronostici, che sono quella parte noiosa e piatta della vita. &Egrave; tutto quello che succede in questa partita: per il Valdarno sembrava una giornata no fin dall'inizio. Quella traversa colpita da Matteini sullo zero a zero, quando &egrave; ancora tutto da scrivere, &egrave; sempre l&igrave; che trema. Per non parlare del successivo legno colpito da Orpelli, da posizione proibitiva, che sarebbe valso il pareggio al 24'. E non &egrave; facile reagire quando alla fine del primo tempo sei sotto e devi risalire la china contro un avversario che sulla carta &egrave; pi&ugrave; forte di te. Ma forse &egrave; proprio questo che non &egrave; mai passato per la testa dei giocatori del Valdarno: sentirsi inferiori agli avversari. Ed &egrave; proprio questo che alla fine gli ha permesso prima di raggiungere e poi superare definitivamente gli avversari. Grande organizzazione in campo, linee serrate, pochissime sbavature in ogni reparto e soprattutto tanto cuore. Per il San Donato Tavarnelle il discorso non pu&ograve; essere che diverso. Questa doveva essere la partita della svolta, dopo il passo falso nel turno scorso, che, purtroppo per loro, non c'&egrave; stata. La condizione fisica e forse anche mentale dei ragazzi in campo appare appannata per pi&ugrave; motivi: sicuramente per una questione di stanchezza, con il primo caldo che si fa sentire e una stagione passata a giocare sempre ad alti livelli. Non &egrave; facile mantenere un tenore di gioco e un'intensit&agrave; atletica costantemente per tutto l'arco della stagione. Dei cali sono comprensibili e giustificati. Secondariamente c'&egrave; un aspetto forse pi&ugrave; importante di tutti, dal quale derivano le conseguenze sopra dette, cio&egrave; il digiuno di risultati. Come spesso si dice: vincere aiuta a vincere. Un risultato positivo avrebbe dato sicuramente morale ai ragazzi di Di Francesco, che dopo il gol del pareggio degli avversari si sono come affievoliti e arresi, mentre gli altri pensavano solo a fare gol e avevano gi&agrave; messo la freccia per il sorpasso. Detto questo &egrave; stata veramente una bella partita, e indipendentemente dal risultato si &egrave; visto giocare a calcio, che alla fine &egrave; la cosa pi&ugrave; importante. Soprattutto negli ultimi 15 minuti della gara, con le squadre pi&ugrave; lunghe e affaticate, si &egrave; assistito ad una partita vivace, ricca di emozioni e ribaltamenti di fronte, contropiedi e giocate individuali. Se il primo tempo ci regala un gol, quello firmato da Nistor, bravo a farsi trovare pronto al posto giusto nel momento giusto e ad aprire le marcature, e ben due traverse colpite dagli ospiti con un ritmo di gara fatto di alti e bassi, tra giro palla e fiammate da una parte e dall'altra, il secondo tempo &egrave; molto pi&ugrave; fisico e i gol provengono dalla fame di risultato del Valdarno. Il primo &egrave; molto bello, sia nella costruzione che nella finalizzazione: il passaggio di Fabbrini per Matteini, che supera con un tocco sotto il portiere e deposita di testa in rete, &egrave; veramente molto bello. Il secondo gol &egrave; pura cinicit&agrave;: al 66' Fabbrini approfitta di una copertura difensiva non ottima e spedisce in rete il pallone che vale la partita. Il resto &egrave; una grande festa, bravi questi ragazzi, un mix di grinta e unione. Vani i tentativi di recuperare da parte del San Donato negli ultimi minuti di gara. Ma questi ragazzi non si devono abbattere: il loro valore &egrave; indiscusso, l'hanno dimostrato; si devono solo ritrovare a livello di gruppo. Nel corso della stagione e del campionato si sono distinti non per le individualit&agrave; ma per la coesione e l'essere squadra. Ripartire da questo elemento pu&ograve; essere utile a riprendere a correre come sanno. Complimenti al Valdarno che mostra la determinazione giusta per puntare alla salvezza. Giocando cos&igrave; nelle ultime tre giornate di campionato il finale di stagione &egrave; ancora tutto da scrivere.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Non per i gol ma per quello che hanno dato alla propria squadra i migliori nel Valdarno sono <b>Fabbrini </b>(che partita a centrocampo) e <b>Matteini</b>, sempre attivo e pericoloso in attacco. Nel San Donato <b>Iadanza </b>&egrave; il migliore, dato che tiene alta la squadra ed &egrave; il punto di riferimento per l'attacco. Andrea Zielmi




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