• Giovanissimi Regionali GIR.B
  • Fornacette Casarosa
  • 0 - 0
  • Montelupo


FORNACETTE CASAROSA: Signorini, Chetoni, Crispino, Calderini, Di Paola, Inguaggiato, Salvadori, Panichi, Colacchio, Taccini, Codella. A disp.: Dini, La Macchia, Pellegrini, Di Lupo, Trattelli, Ghimenti, Mariani. All.: Simone Saviozzi.
MONTELUPO: Murdocca, Toccafondi, Scarselli, Chellini, Zagli, Villani, Grippo, Coppola, Zanieri, Michelucci, Matteuzzi. A disp.: Tartaglione, Bruno, Taddei, Masoni, Magazzini, Rabbene, Marcelli, Dacci, Costagli. All.: Riccardo Bartalucci.

ARBITRO: Michele Farnetani di Pisa.



Lo scontro salvezza tra Fornacette Casarosa e Montelupo termina con un giusto pareggio a reti bianche. Il risultato finale lascia l'amaro in bocca soprattutto ai padroni di casa, per i quali tre punti avrebbero potuto significare riaccendere la fiammella della speranza e rinvigorirsi in vista della seconda parte di stagione, mentre gli ospiti si accontentano più volentieri del pareggio che permette loro di mantenere un vantaggio solido sulla zona retrocessione. L'approccio delle due squadre è molto simile, visto che la gara appare bloccata per gran parte della prima frazione. Gli undici stanno più attenti a non scoprirsi e a non offrire spazi invitanti ai propri avversari, mentre, dall'altro lato del campo, sono ben pochi gli spunti degni di nota. Si segnalano giusto un paio di parate per parte, una di Murdocca su un tiro insidioso di Colacchio dal limite dell'area, e una, ben più difficile, di Signorini ai danni di Coppola, la cui rovesciata manca la rete giusto per una manciata di centimetri. Durante il corso dei primi 35' non si segnalano altri sussulti, e gli allenatori approfittano dunque della pausa per rimettere le proprie pedine quasi fosse una partita di scacchi. La ripresa, però, inizia esattamente come ci si attenderebbe: ritmi molto bassi e palla rimpallata tra le due trequarti per ampi tratti. Gli estremi difensori continuano a fare da spettatori non paganti alla partita, partecipando alla manovra con i piedi più di quanto non facciano con i loro interventi e le loro uscite. Il match, infine, si avvia al tramonto con la consueta girandola di cambi apportata da Saviozzi e Bartalucci che, ad ogni modo, non frutta quasi nessun risultato. Al triplice fischio, infine, il pareggio sembra essere il risultato più giusto in una gara vinta soprattutto dalla paura: paura di perdere e di non riuscire a prendere il treno che permetterebbe loro di mantenere la categoria.

FORNACETTE CASAROSA: Signorini, Chetoni, Crispino, Calderini, Di Paola, Inguaggiato, Salvadori, Panichi, Colacchio, Taccini, Codella. A disp.: Dini, La Macchia, Pellegrini, Di Lupo, Trattelli, Ghimenti, Mariani. All.: Simone Saviozzi.<br >MONTELUPO: Murdocca, Toccafondi, Scarselli, Chellini, Zagli, Villani, Grippo, Coppola, Zanieri, Michelucci, Matteuzzi. A disp.: Tartaglione, Bruno, Taddei, Masoni, Magazzini, Rabbene, Marcelli, Dacci, Costagli. All.: Riccardo Bartalucci. <br > ARBITRO: Michele Farnetani di Pisa. Lo scontro salvezza tra Fornacette Casarosa e Montelupo termina con un giusto pareggio a reti bianche. Il risultato finale lascia l'amaro in bocca soprattutto ai padroni di casa, per i quali tre punti avrebbero potuto significare riaccendere la fiammella della speranza e rinvigorirsi in vista della seconda parte di stagione, mentre gli ospiti si accontentano pi&ugrave; volentieri del pareggio che permette loro di mantenere un vantaggio solido sulla zona retrocessione. L'approccio delle due squadre &egrave; molto simile, visto che la gara appare bloccata per gran parte della prima frazione. Gli undici stanno pi&ugrave; attenti a non scoprirsi e a non offrire spazi invitanti ai propri avversari, mentre, dall'altro lato del campo, sono ben pochi gli spunti degni di nota. Si segnalano giusto un paio di parate per parte, una di Murdocca su un tiro insidioso di Colacchio dal limite dell'area, e una, ben pi&ugrave; difficile, di Signorini ai danni di Coppola, la cui rovesciata manca la rete giusto per una manciata di centimetri. Durante il corso dei primi 35' non si segnalano altri sussulti, e gli allenatori approfittano dunque della pausa per rimettere le proprie pedine quasi fosse una partita di scacchi. La ripresa, per&ograve;, inizia esattamente come ci si attenderebbe: ritmi molto bassi e palla rimpallata tra le due trequarti per ampi tratti. Gli estremi difensori continuano a fare da spettatori non paganti alla partita, partecipando alla manovra con i piedi pi&ugrave; di quanto non facciano con i loro interventi e le loro uscite. Il match, infine, si avvia al tramonto con la consueta girandola di cambi apportata da Saviozzi e Bartalucci che, ad ogni modo, non frutta quasi nessun risultato. Al triplice fischio, infine, il pareggio sembra essere il risultato pi&ugrave; giusto in una gara vinta soprattutto dalla paura: paura di perdere e di non riuscire a prendere il treno che permetterebbe loro di mantenere la categoria.




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