- Giovanissimi Regionali GIR.B
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Poggibonsese
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1 - 1
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ProLivorno Sorgenti
POGGIBONSESE: Cicali, Minucci, Dionisi, Ballerini, Finetti, Corti, Fall, Machuca, Iasparrone, D'Alessandro, Ghini. A disp.: Baccani, Battaglio, Corsini, Ferrara, Guidarelli, Malquori, Muzzi, Oliva, Pianigiani. All.: Secci.
PRO LIVORNO SORGENTI: Rossi, Fiorentini, Franzoni, Lischi, Mazzoni, Ducci, Miniati, Baronti, Turini, Bellerini, Guerriero. A disp.: Tirabasso, Betti, Giusti, Ponzolini, Razzauti, Romanacci, Salvadori, Taurasi. All.: Formigli.
ARBITRO:Catello Francesco Iezza di Siena.
RETI: Ballerini, Guerriero.
È una bellissima storia quella della Poggibonsese di mister Secci. Parla di un gruppo di ragazzi che gioca con il cuore e che non si arrende mai, che ogni volta che scende in campo lo fa con orgoglio per i propri colori, quelli con cui festeggia sempre al termine di ogni partita casalinga. È così da tre anni a questa parte: ma questa volta è diverso. Questa volta ci sono anche delle lacrime a bagnare la maglia della Poggibonsese, quelle di mister Secci, che ancora una volta, da quando ha deciso di sedersi su questa panchina è riuscito a difendere il suo fortino, la sua casa. Questa, che era la sua ultima partita alla guida dei 2004 - e l'ultima in campionato tra le mura amiche - serviva a ribadire questo concetto: in casa della Poggibonsese non si passa. E quando l'imbattibilità rimane intatta ed il pareggio arriva negli ultimi, insperati minuti di recupero, tutto diventa più bello, e ci si lascia andare alle emozioni più profonde, quelle che sono ferme da qualche parte nel cuore e nel momento in cui escono si tingono di mille colori. È una partita molto emozionante quella tra le due compagini: il Pro Livorno Sorgenti passa per primo in vantaggio con Guerriero, che si inserisce con i tempi giusti sul calcio d'angolo e batte Cicali con un piattone al volo preciso e potente. La Poggibonsese non si fa però prendere dal panico e si affida all'arma che l'ha resa una squadra temibile, ovvero la capacità di compattarsi e di restare unita. I padroni di casa non si sfaldano, non perdono pezzi, ma riescono a rimanere concentrati e a procedere all'unanimità verso l'obiettivo prefissato: rimettere in piedi la partita e non lasciar passare gli avversari. Il Pro Livorno Sorgenti resiste, si chiude bene e tenta di scappare negli spazi per provare a piazzare il raddoppio, ma non è facile, perché la formazione locale è attenta anche se molto sbilanciata in avanti. La Poggibonsese ci mette il cuore e alla fine su una grandissima palla di Baccani, Ballerini indirizza il pallone proprio all'angolino basso, batte l'estremo difensore ospite e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i suoi compagni. Sconfitta evitata, un'esultanza che assomiglia ad un unico grande abbraccio: la Poggibonsese ce l'ha fatta anche questa volta, dimostrando che il calcio è un gioco di squadra, e l'alchimia che può legare un gruppo unito da un legame forte può essere davvero un'arma in più da utilizzare in qualsiasi tipo di situazione. Secci anche quest'anno ce l'ha fatta: grazie ai suoi ragazzi, grazie al suo lavoro. È normale che senta tutta sua questa squadra, figlia delle sue decisioni e di un cambio di rotta sul quale, probabilmente, non avrebbe scommesso nessuno. E la sua voce commossa che racconta questa bella favola è probabilmente l'aspetto più bello e romantico di questa incredibile domenica di calcio.
POGGIBONSESE: Cicali, Minucci, Dionisi, Ballerini, Finetti, Corti, Fall, Machuca, Iasparrone, D'Alessandro, Ghini. A disp.: Baccani, Battaglio, Corsini, Ferrara, Guidarelli, Malquori, Muzzi, Oliva, Pianigiani. All.: Secci.<br >PRO LIVORNO SORGENTI: Rossi, Fiorentini, Franzoni, Lischi, Mazzoni, Ducci, Miniati, Baronti, Turini, Bellerini, Guerriero. A disp.: Tirabasso, Betti, Giusti, Ponzolini, Razzauti, Romanacci, Salvadori, Taurasi. All.: Formigli.<br >
ARBITRO:Catello Francesco Iezza di Siena.<br >
RETI: Ballerini, Guerriero.
È una bellissima storia quella della Poggibonsese di mister Secci. Parla di un gruppo di ragazzi che gioca con il cuore e che non si arrende mai, che ogni volta che scende in campo lo fa con orgoglio per i propri colori, quelli con cui festeggia sempre al termine di ogni partita casalinga. È così da tre anni a questa parte: ma questa volta è diverso. Questa volta ci sono anche delle lacrime a bagnare la maglia della Poggibonsese, quelle di mister Secci, che ancora una volta, da quando ha deciso di sedersi su questa panchina è riuscito a difendere il suo fortino, la sua casa. Questa, che era la sua ultima partita alla guida dei 2004 - e l'ultima in campionato tra le mura amiche - serviva a ribadire questo concetto: in casa della Poggibonsese non si passa. E quando l'imbattibilità rimane intatta ed il pareggio arriva negli ultimi, insperati minuti di recupero, tutto diventa più bello, e ci si lascia andare alle emozioni più profonde, quelle che sono ferme da qualche parte nel cuore e nel momento in cui escono si tingono di mille colori. È una partita molto emozionante quella tra le due compagini: il Pro Livorno Sorgenti passa per primo in vantaggio con Guerriero, che si inserisce con i tempi giusti sul calcio d'angolo e batte Cicali con un piattone al volo preciso e potente. La Poggibonsese non si fa però prendere dal panico e si affida all'arma che l'ha resa una squadra temibile, ovvero la capacità di compattarsi e di restare unita. I padroni di casa non si sfaldano, non perdono pezzi, ma riescono a rimanere concentrati e a procedere all'unanimità verso l'obiettivo prefissato: rimettere in piedi la partita e non lasciar passare gli avversari. Il Pro Livorno Sorgenti resiste, si chiude bene e tenta di scappare negli spazi per provare a piazzare il raddoppio, ma non è facile, perché la formazione locale è attenta anche se molto sbilanciata in avanti. La Poggibonsese ci mette il cuore e alla fine su una grandissima palla di Baccani, Ballerini indirizza il pallone proprio all'angolino basso, batte l'estremo difensore ospite e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i suoi compagni. Sconfitta evitata, un'esultanza che assomiglia ad un unico grande abbraccio: la Poggibonsese ce l'ha fatta anche questa volta, dimostrando che il calcio è un gioco di squadra, e l'alchimia che può legare un gruppo unito da un legame forte può essere davvero un'arma in più da utilizzare in qualsiasi tipo di situazione. Secci anche quest'anno ce l'ha fatta: grazie ai suoi ragazzi, grazie al suo lavoro. È normale che senta tutta sua questa squadra, figlia delle sue decisioni e di un cambio di rotta sul quale, probabilmente, non avrebbe scommesso nessuno. E la sua voce commossa che racconta questa bella favola è probabilmente l'aspetto più bello e romantico di questa incredibile domenica di calcio.