• Juniores Provinciali GIR.B
  • Affrico
  • 1 - 4
  • Impruneta Tavarnuzze


AFFRICO: Rostagno, Pieraccioli, Burgio, Migliorini, Fantini, Boccalini, Allegri, Bongini, Delle Rose, Pesci, Miranda. A disp.: Taborri, Grassi, Scozzafava, Calò. All.: Matteo Petrachi.
IMPRUNETA TAV.: Iotti, Melong, Cassetti, Spiga, Bianchi, Razzolini, Rulli, Bensi, Nencioni, Piazzini, Paterna. A disp.: Carlucci, Bardelli, Attal, Pelli, Palazzini, Biavati. All.: Fabrizio Sabatini.

ARBITRO: Assoti di Firenze.

RETI: 10' Melong, 51' Delle Rose, 67' Razzolini, 72' Spiga, 93' Piazzini.



Nonostante il risultato dal retrogusto di debacle, l'Affrico si distingue nella prestazione fornita, facendosi sorpassare nel proprio momento migliore, quando sembrava che addirittura potesse imporsi sugli avversari. L'incontro inizia in salita per i locali, in look total white : l'Impruneta li mette in seria difficoltà e passa al decimo, mandando a saltare (in realtà si china, non deve nemmeno lasciare il suolo) Melong sul secondo palo, lasciato libero di apporre il primo sigillo della partita ai danni di un Rostagno tra lo sconfortato e l'incredulo per l'enorme quantità di spazio concessa ad un avversario così vicino alla porta. In breve tempo, è poi la girata aerea di Paterna a far sussultare gli (non quantitativamente rilevantissimi) astanti, senza che la conclusione centri, comunque, la porta. Pubblico pagante (e non) che può poi assistere ad un Affrico propositivo e per larghi tratti gradevole, ma spesso in affanno durante le altrui ripartenze e, soprattutto, asettico. Con l'avvento della seconda frazione, l'Affrico riesce a dare continuità e concretezza all'esercizio di stile in cui si era impegnato nella seconda parte del primo tempo. La rete è propriamente un capolavoro estetico, ma non si può by-passare col solo accenno: Pesci dalla destra centra un piazzato, Burgio alza di testa complice l'infruttuosa uscita di Iotti e Delle Rose gongola per la facilità del tap-in susseguente. Di lì fino al nuovo sorpasso, come già accennato, i padroni di casa vivono il proprio momento migliore potendo beneficiare di ampi e ricorrenti spazi. Delle Rose si dimostra il più premiato negli inserimenti, ma assai poco glaciale al momento decisivo: due le chances concesse all'esterno di Petrachi, vicina al clamoroso la prima, dove, solo davanti a Iotti, non riesce a indirizzare calciando così addosso al portiere. La seconda lo vede sbilanciato (in modo consono al regolamento) al momento della preparazione della conclusione, con palla facile preda di Iotti. Ma, come sovente accade in questo sport, l'Impruneta riesce a colpire nel frangente in cui gli avversari sono più fiduciosi dei propri mezzi. La fascia destra diventa terra di conquista e prima gli ospiti riescono a sfondare di squadra mettendo nel mezzo a favore del punitivo piattone di Razzolini, poi si scatena Melong e, conquistato il fondo e l'area, vinti una quantità spropositata di rimpalli grazie soprattutto allo strapotere fisico a sua disposizione, cade all'interno dei sedici metri dopo un contatto con Rostagno. Dal dischetto Spiga non lascia scampo alcuno all'estremo avversario, portando i suoi su un vantaggio finalmente sicuro. Da qui in poi poco ci sarebbe da narrare, ma rimane difficile esimersi dalla funzione assistendo ai clamorosi svarioni arbitrali che dapprima svantaggiano e innervosiscono i casalinghi per poi culminare nel cartellino giallo comminato a Taborri (quindi a favore dell'Affrico, per così dire) per una scorrettezza commessa in area, nei panni da ultimo uomo, su Pelli. Stavolta calcia Piazzini, ma è lo stesso, fausto, esito. Dopo la fastidiosa continuazione del recupero, i tre fischi finali possono finalmente dare ufficialità alla vittoria dell'Impruneta, confermatasi, una volta di più, squadra degna delle parti nobili della graduatoria.
Calciatoripiù: Melong e Rulli,
per gli ospiti, risultano meritevoli di menzione in questo spazio. Dall'altra parte li fronteggiano degnamente un ipnotico Boccalini, poi Migliorini e Pesci.

fs AFFRICO: Rostagno, Pieraccioli, Burgio, Migliorini, Fantini, Boccalini, Allegri, Bongini, Delle Rose, Pesci, Miranda. A disp.: Taborri, Grassi, Scozzafava, Cal&ograve;. All.: Matteo Petrachi.<br >IMPRUNETA TAV.: Iotti, Melong, Cassetti, Spiga, Bianchi, Razzolini, Rulli, Bensi, Nencioni, Piazzini, Paterna. A disp.: Carlucci, Bardelli, Attal, Pelli, Palazzini, Biavati. All.: Fabrizio Sabatini.<br > ARBITRO: Assoti di Firenze.<br > RETI: 10' Melong, 51' Delle Rose, 67' Razzolini, 72' Spiga, 93' Piazzini. Nonostante il risultato dal retrogusto di debacle, l'Affrico si distingue nella prestazione fornita, facendosi sorpassare nel proprio momento migliore, quando sembrava che addirittura potesse imporsi sugli avversari. L'incontro inizia in salita per i locali, in look total white : l'Impruneta li mette in seria difficolt&agrave; e passa al decimo, mandando a saltare (in realt&agrave; si china, non deve nemmeno lasciare il suolo) Melong sul secondo palo, lasciato libero di apporre il primo sigillo della partita ai danni di un Rostagno tra lo sconfortato e l'incredulo per l'enorme quantit&agrave; di spazio concessa ad un avversario cos&igrave; vicino alla porta. In breve tempo, &egrave; poi la girata aerea di Paterna a far sussultare gli (non quantitativamente rilevantissimi) astanti, senza che la conclusione centri, comunque, la porta. Pubblico pagante (e non) che pu&ograve; poi assistere ad un Affrico propositivo e per larghi tratti gradevole, ma spesso in affanno durante le altrui ripartenze e, soprattutto, asettico. Con l'avvento della seconda frazione, l'Affrico riesce a dare continuit&agrave; e concretezza all'esercizio di stile in cui si era impegnato nella seconda parte del primo tempo. La rete &egrave; propriamente un capolavoro estetico, ma non si pu&ograve; by-passare col solo accenno: Pesci dalla destra centra un piazzato, Burgio alza di testa complice l'infruttuosa uscita di Iotti e Delle Rose gongola per la facilit&agrave; del tap-in susseguente. Di l&igrave; fino al nuovo sorpasso, come gi&agrave; accennato, i padroni di casa vivono il proprio momento migliore potendo beneficiare di ampi e ricorrenti spazi. Delle Rose si dimostra il pi&ugrave; premiato negli inserimenti, ma assai poco glaciale al momento decisivo: due le chances concesse all'esterno di Petrachi, vicina al clamoroso la prima, dove, solo davanti a Iotti, non riesce a indirizzare calciando cos&igrave; addosso al portiere. La seconda lo vede sbilanciato (in modo consono al regolamento) al momento della preparazione della conclusione, con palla facile preda di Iotti. Ma, come sovente accade in questo sport, l'Impruneta riesce a colpire nel frangente in cui gli avversari sono pi&ugrave; fiduciosi dei propri mezzi. La fascia destra diventa terra di conquista e prima gli ospiti riescono a sfondare di squadra mettendo nel mezzo a favore del punitivo piattone di Razzolini, poi si scatena Melong e, conquistato il fondo e l'area, vinti una quantit&agrave; spropositata di rimpalli grazie soprattutto allo strapotere fisico a sua disposizione, cade all'interno dei sedici metri dopo un contatto con Rostagno. Dal dischetto Spiga non lascia scampo alcuno all'estremo avversario, portando i suoi su un vantaggio finalmente sicuro. Da qui in poi poco ci sarebbe da narrare, ma rimane difficile esimersi dalla funzione assistendo ai clamorosi svarioni arbitrali che dapprima svantaggiano e innervosiscono i casalinghi per poi culminare nel cartellino giallo comminato a Taborri (quindi a favore dell'Affrico, per cos&igrave; dire) per una scorrettezza commessa in area, nei panni da ultimo uomo, su Pelli. Stavolta calcia Piazzini, ma &egrave; lo stesso, fausto, esito. Dopo la fastidiosa continuazione del recupero, i tre fischi finali possono finalmente dare ufficialit&agrave; alla vittoria dell'Impruneta, confermatasi, una volta di pi&ugrave;, squadra degna delle parti nobili della graduatoria. <b> Calciatoripi&ugrave;: Melong e Rulli,</b> per gli ospiti, risultano meritevoli di menzione in questo spazio. Dall'altra parte li fronteggiano degnamente un ipnotico<b> Boccalini, </b>poi <b>Migliorini e Pesci.</b> fs




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