• Giovanissimi Provinciali GIR.B
  • Bellaria Cappuccini
  • 2 - 2
  • Pomarance


BELLARIA CAPP.: Cervelli, Maioli, Merlino, Ceccherini, De Feo, Leone, Barbaro, Baldacci, Tosi, Lombardi, Mencacci. A disp.: Leoncini, Taviani, Prifti, Signorini, Salzano, Morelli. All.: Roberto Marradi.
POMARANCE: Zagaglia, Biagini, Ferri, Guerrieri, Giubbolini, Malfetti, Pocci, Guiducci, Bade, Cigni, Ricciardi. A disp.: Saitta. All.: Andrea Tani.

ARBITRO: Bertini di Pisa

RETI: 1' Mencacci, 28' Maioli, 48', 72' Saitta.



Fu fatale il Pomarance alla Bellaria. La formazione di Marradi perde in pieno recupero due punti importantissimi nella corsa al vertice, vede annullarsi il vantaggio su Stella Rossa e Ponsacco e rischia di rimanere dietro, dopo l'avvio col botto, dato il prossimo impegno contro il Santa Maria fuori classifica. E dire che tutto sembrava essersi messo per il meglio per la squadra verdeblù: si parte, lo schema ben pensato dal tecnico sul calcio d'inizio vede il servizio di Tosi per l'inserimento a destra di Barbaro, sul cui cross arriva preciso Mencacci che non lascia scampo a Zagaglia. La Bellaria, sbloccato il punteggio in meno di sessanta secondi, pensa di avere la partita in mano e tiene il pallino del gioco per tutta la durata del primo tempo: e la rete del raddoppio si concretizza quasi come necessaria conseguenza quando Maioli incorna di testa su schema d'angolo (ancora un calcio da fermo magistralmente studiato!) e manda i suoi al riposo sul doppio vantaggio e su cuscini di seta. Ma il Pomarance, come già potuto apprezzare nelle scorse giornate, è formazione ostica e non si tira indietro: forse la Bellaria ci mette un po' del suo, pensando di avere già vinto l'incontro, ma in mischia Saitta, unico cambio a disposizione del tecnico Tani, riapre l'incontro e mette un po' di paura ai padroni di casa. Ma il rammarico di Marradi non sta tanto nel gol subito - gli episodi, si sa, capitano contro e a favore e a volte decidono gli scudetti - quanto nelle due occasioni mancate per chiudere i conti e portare a casa un successo pesantissimo: succede che Lombardi, cervello e metronomo, cala alla distanza e non riesce a servire i compagni come suo solito, capita soprattutto che il consuetamente implacabile Barbaro manchi sottoporta la deviazione vincente in ben due circostanze, e il gol beffa si materializza in pieno recupero: sul lancio in profondità della regia ospite la difesa verdeblù sale male e lascia libero Saitta, che si presenta davanti al portiere e lo trafigge implacabile. La reazione della Bellaria è dirompente, ma stavolta non vale i tre punti: nei centoventi secondi finali dei 4' di recupero Zagaglia vola sull'azione in solitaria di Signorini e toglie la sfera dall'incrocio sulla seguente conclusione di Mencacci, quindi, a tempo scaduto, Ceccherini controlla un pallone d'oro al limite ma calcia alto. E sopra la traversa sfumano anche le speranza della Bellaria, almeno in questo amaro e nebbioso pomeriggio di metà ottobre.

esseti BELLARIA CAPP.: Cervelli, Maioli, Merlino, Ceccherini, De Feo, Leone, Barbaro, Baldacci, Tosi, Lombardi, Mencacci. A disp.: Leoncini, Taviani, Prifti, Signorini, Salzano, Morelli. All.: Roberto Marradi.<br >POMARANCE: Zagaglia, Biagini, Ferri, Guerrieri, Giubbolini, Malfetti, Pocci, Guiducci, Bade, Cigni, Ricciardi. A disp.: Saitta. All.: Andrea Tani.<br > ARBITRO: Bertini di Pisa<br > RETI: 1' Mencacci, 28' Maioli, 48', 72' Saitta. Fu fatale il Pomarance alla Bellaria. La formazione di Marradi perde in pieno recupero due punti importantissimi nella corsa al vertice, vede annullarsi il vantaggio su Stella Rossa e Ponsacco e rischia di rimanere dietro, dopo l'avvio col botto, dato il prossimo impegno contro il Santa Maria fuori classifica. E dire che tutto sembrava essersi messo per il meglio per la squadra verdebl&ugrave;: si parte, lo schema ben pensato dal tecnico sul calcio d'inizio vede il servizio di Tosi per l'inserimento a destra di Barbaro, sul cui cross arriva preciso Mencacci che non lascia scampo a Zagaglia. La Bellaria, sbloccato il punteggio in meno di sessanta secondi, pensa di avere la partita in mano e tiene il pallino del gioco per tutta la durata del primo tempo: e la rete del raddoppio si concretizza quasi come necessaria conseguenza quando Maioli incorna di testa su schema d'angolo (ancora un calcio da fermo magistralmente studiato!) e manda i suoi al riposo sul doppio vantaggio e su cuscini di seta. Ma il Pomarance, come gi&agrave; potuto apprezzare nelle scorse giornate, &egrave; formazione ostica e non si tira indietro: forse la Bellaria ci mette un po' del suo, pensando di avere gi&agrave; vinto l'incontro, ma in mischia Saitta, unico cambio a disposizione del tecnico Tani, riapre l'incontro e mette un po' di paura ai padroni di casa. Ma il rammarico di Marradi non sta tanto nel gol subito - gli episodi, si sa, capitano contro e a favore e a volte decidono gli scudetti - quanto nelle due occasioni mancate per chiudere i conti e portare a casa un successo pesantissimo: succede che Lombardi, cervello e metronomo, cala alla distanza e non riesce a servire i compagni come suo solito, capita soprattutto che il consuetamente implacabile Barbaro manchi sottoporta la deviazione vincente in ben due circostanze, e il gol beffa si materializza in pieno recupero: sul lancio in profondit&agrave; della regia ospite la difesa verdebl&ugrave; sale male e lascia libero Saitta, che si presenta davanti al portiere e lo trafigge implacabile. La reazione della Bellaria &egrave; dirompente, ma stavolta non vale i tre punti: nei centoventi secondi finali dei 4' di recupero Zagaglia vola sull'azione in solitaria di Signorini e toglie la sfera dall'incrocio sulla seguente conclusione di Mencacci, quindi, a tempo scaduto, Ceccherini controlla un pallone d'oro al limite ma calcia alto. E sopra la traversa sfumano anche le speranza della Bellaria, almeno in questo amaro e nebbioso pomeriggio di met&agrave; ottobre. esseti




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