• Giovanissimi B GIR.E
  • Montelupo
  • 6 - 1
  • Ponte a Elsa






Avrebbe giocato molto volentieri il Montelupo, magari per cercare di accorciare sulle dirette avversarie in testa alla classifica ed avvicinarsi un po', per sentire ancora di più l'aria rarefatta ma molto invitante e soprattutto conturbante delle prime posizioni in classifica. Un traguardo che sarebbe tanto bello quanto importante: i granata si sono visti catapultati all'interno di questa incredibile stagione e all'interno di questo equilibratissimo girone E, nel quale ci sono pochissime squadre racchiuse in una manciata di punti. Il pallone oggi non ha rotolato, ma sono scorsi molto bene i concetti di mister Riccardo Bartalucci, che ci ha raccontato del suo Montelupo, tracciandoci un piccolo bilancio di questa stagione granata 2017/18. La stagione sta andando abbastanza bene, anche se adesso la formazione sta vivendo un piccolo momento di stallo, che si protrae da quando abbiamo ricominciato l'anno. Fino a dicembre c'è stata una bellissima crescita, mi hanno stupito davvero questi ragazzi, mentre adesso in questo 2018 siamo in una fase delicata: dobbiamo cercare degli stimoli nuovi per trovare delle nuove energie e immetterle tutte in questa fase finale del campionato, per vedere di continuare bene e di finirlo altrettanto bene. Se mi aspettavo una stagione così? Conoscevo il valore di questi ragazzi, sapevo che erano giocatori sui quali si poteva puntare e sui quali avevamo investito. È un gruppo numeroso questo del 2004 e per ovvi motivi sappiamo che non tutti sono allo stesso livello, visto che è anche una cosa normale: starà a noi cercare di farli crescere tutti per arrivare ad un'omogeneità di gruppo. La società ha chiesto prima di tutto la crescita di questi giovani, se poi arriveremo ad uno standard elevato coniugato con un buon piazzamento in campionato, ben venga. Quello che mi ha stupito di più di questi ragazzi, sin dal primo giorno, è l'educazione, e non lo dico per piaggeria: un sintomo di grande maturità che a questa età è molto difficile da trovare in un gruppo di ragazzi, e questo è solo merito delle famiglie, che hanno dato loro un'ottima educazione. Ovviamente ci sono anche degli aspetti da migliorare, e fanno parte della crescita del calciatore come la postura, la tecnica, la capacità di fare la scelta migliore al momento giusto, lo sviluppo del gioco di squadra: tutte cose che dovremo, io e i miei collaboratori, essere bravi a insegnare loro in questi anni. Una ricetta per rimanere in alto? I ragazzi dovranno lavorare con umiltà, come hanno sempre fatto, e credere nelle loro potenzialità, sempre, in ogni partita. La parola d'ordine per il prossimo turno di campionato è vincere contro il Ponzano e rimanere nelle posizioni alte della classifica .

Avrebbe giocato molto volentieri il Montelupo, magari per cercare di accorciare sulle dirette avversarie in testa alla classifica ed avvicinarsi un po', per sentire ancora di pi&ugrave; l'aria rarefatta ma molto invitante e soprattutto conturbante delle prime posizioni in classifica. Un traguardo che sarebbe tanto bello quanto importante: i granata si sono visti catapultati all'interno di questa incredibile stagione e all'interno di questo equilibratissimo girone E, nel quale ci sono pochissime squadre racchiuse in una manciata di punti. Il pallone oggi non ha rotolato, ma sono scorsi molto bene i concetti di mister Riccardo Bartalucci, che ci ha raccontato del suo Montelupo, tracciandoci un piccolo bilancio di questa stagione granata 2017/18. <b>La stagione sta andando abbastanza bene, anche se adesso la formazione sta vivendo un piccolo momento di stallo, che si protrae da quando abbiamo ricominciato l'anno. Fino a dicembre c'&egrave; stata una bellissima crescita, mi hanno stupito davvero questi ragazzi, mentre adesso in questo 2018 siamo in una fase delicata: dobbiamo cercare degli stimoli nuovi per trovare delle nuove energie e immetterle tutte in questa fase finale del campionato, per vedere di continuare bene e di finirlo altrettanto bene. Se mi aspettavo una stagione cos&igrave;? Conoscevo il valore di questi ragazzi, sapevo che erano giocatori sui quali si poteva puntare e sui quali avevamo investito. &Egrave; un gruppo numeroso questo del 2004 e per ovvi motivi sappiamo che non tutti sono allo stesso livello, visto che &egrave; anche una cosa normale: star&agrave; a noi cercare di farli crescere tutti per arrivare ad un'omogeneit&agrave; di gruppo. La societ&agrave; ha chiesto prima di tutto la crescita di questi giovani, se poi arriveremo ad uno standard elevato coniugato con un buon piazzamento in campionato, ben venga. Quello che mi ha stupito di pi&ugrave; di questi ragazzi, sin dal primo giorno, &egrave; l'educazione, e non lo dico per piaggeria: un sintomo di grande maturit&agrave; che a questa et&agrave; &egrave; molto difficile da trovare in un gruppo di ragazzi, e questo &egrave; solo merito delle famiglie, che hanno dato loro un'ottima educazione. Ovviamente ci sono anche degli aspetti da migliorare, e fanno parte della crescita del calciatore come la postura, la tecnica, la capacit&agrave; di fare la scelta migliore al momento giusto, lo sviluppo del gioco di squadra: tutte cose che dovremo, io e i miei collaboratori, essere bravi a insegnare loro in questi anni. Una ricetta per rimanere in alto? I ragazzi dovranno lavorare con umilt&agrave;, come hanno sempre fatto, e credere nelle loro potenzialit&agrave;, sempre, in ogni partita. La parola d'ordine per il prossimo turno di campionato &egrave; vincere contro il Ponzano e rimanere nelle posizioni alte della classifica</b> .




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