• Giovanissimi Provinciali GIR.C
  • Ponzano
  • 2 - 0
  • Impruneta Tavarnuzze


PONZANO: Semeraro, Mazzantini, Maestrelli, Fontanelli, Carboncini, Pucci, Romano, Marasco, Lombardi, Dabraio, Marini. A disp.: Maggiori, Peruzzi, Paroli, Neri. All.: Alessandro Calamassi.
IMPRUNETA TAV.: Morganti, Bellini, Taccini, Marranci, Dantini, Dolgopiatoff, Conti, Lambardi, Balderi, Lanfranchi, Cangemi. A disp.: Ceccherini, Masi, Vanni, Nuti, Tozzi, Maier, Ronchail. All.: Simone Marcucci.

RETI: 2 Marini.



Certe volte un coro vale più di mille parole, quando dall'unione di venti voci levate in festa, per celebrare un uomo e un successo, si coglie l'eco di un percorso fatto di tappe e sacrifici, duro lavoro e incredibili sorprese. E allora in quel Calamassi uno di noi urlato all'unisono dopo il triplice fischio arbitrale, ecco che si può forse riassumere nel migliore dei modi la magica stagione vissuta dal Ponzano e dal proprio allenatore, protagonisti di una vera e propria impresa sportiva destinata - a meno di clamorosissimi intoppi - a rimanere lungamente impressa nella storia della società empolese. A decidere il big match del Michelucci tra la formazione di casa e gli ospiti dell'Impruneta Tavarnuzze è la doppietta messa a segno da Marini a cavallo tra i due tempi, con il capocannoniere biancoblù capace di mettere a segno le reti numero venti e ventuno del proprio campionato proprio nel giorno più importante ai fini dell'assegnazione del titolo. Onore delle armi e applausi convinti vanno comunque alla formazione guidata da Simone Marcucci, che oltre a rendere avvincente il duello in vetta alla graduatoria di questo girone C ha dimostrato anche nel doppio confronto con la probabile regina di possedere mezzi tecnici, agonistici e mentali degni di un campionato di livello Regionale, meritandosi l'elogio convinto di avversari, pubblico e addetti ai lavori al termine della sfida. Proprio dall'avversario di giornata parte a fine gara la commossa dichiarazione di Alessandro Calamassi, che ricevuto l'abbraccio dei propri giocatori ha poi provato a descriverci l'emozione del momento: Partite come questa - esordisce Calamassi - certificano innanzitutto la grandezza del nostro successo, perché riuscire a battere in ognuno dei due scontri diretti una compagine forte, organizzata e non ultimo corretta come l'Impruneta Tavarnuzze è stata la prova più nitida dei tanti progressi messi a frutto dai ragazzi in questi mesi. Per quanto mi riguarda non posso fare altro che ringraziare tutti i miei giocatori, dal primo all'ultimo, per quello che hanno saputo trasmettermi in questi mesi di lavoro e successi: per un anziano del calcio come me, reduce da un'esperienza molto deludente dal punto di vista umano in quel di Romaiano, trovare un gruppo ricco di entusiasmo e dedito al lavoro come quello che sentite festeggiare nello spogliatoio è stato un vero e proprio elisir di giovinezza, in grado di restituirmi serenità e passione per il gioco dopo un periodo molto difficile. Adesso siamo a un solo, piccolo passo dalla matematica consacrazione del nostro trionfo, che al netto di ogni scaramanzia tengo a dedicare a presidente, staff, squadra e a tutti quelli che da settembre hanno lavorato per far sì che questo gruppo potesse intraprendere il suo magico percorso. Oggi ho avuto la prova inconfutabile che il calcio, come la vita, spesso è soltanto una ruota che gira, e che il male e i torti subiti possono essere ripagati, e con gli interessi, da esperienze fantastiche e imprevedibili .

PONZANO: Semeraro, Mazzantini, Maestrelli, Fontanelli, Carboncini, Pucci, Romano, Marasco, Lombardi, Dabraio, Marini. A disp.: Maggiori, Peruzzi, Paroli, Neri. All.: Alessandro Calamassi. <br >IMPRUNETA TAV.: Morganti, Bellini, Taccini, Marranci, Dantini, Dolgopiatoff, Conti, Lambardi, Balderi, Lanfranchi, Cangemi. A disp.: Ceccherini, Masi, Vanni, Nuti, Tozzi, Maier, Ronchail. All.: Simone Marcucci. <br > RETI: 2 Marini. Certe volte un coro vale pi&ugrave; di mille parole, quando dall'unione di venti voci levate in festa, per celebrare un uomo e un successo, si coglie l'eco di un percorso fatto di tappe e sacrifici, duro lavoro e incredibili sorprese. E allora in quel Calamassi uno di noi urlato all'unisono dopo il triplice fischio arbitrale, ecco che si pu&ograve; forse riassumere nel migliore dei modi la magica stagione vissuta dal Ponzano e dal proprio allenatore, protagonisti di una vera e propria impresa sportiva destinata - a meno di clamorosissimi intoppi - a rimanere lungamente impressa nella storia della societ&agrave; empolese. A decidere il big match del Michelucci tra la formazione di casa e gli ospiti dell'Impruneta Tavarnuzze &egrave; la doppietta messa a segno da Marini a cavallo tra i due tempi, con il capocannoniere biancobl&ugrave; capace di mettere a segno le reti numero venti e ventuno del proprio campionato proprio nel giorno pi&ugrave; importante ai fini dell'assegnazione del titolo. Onore delle armi e applausi convinti vanno comunque alla formazione guidata da Simone Marcucci, che oltre a rendere avvincente il duello in vetta alla graduatoria di questo girone C ha dimostrato anche nel doppio confronto con la probabile regina di possedere mezzi tecnici, agonistici e mentali degni di un campionato di livello Regionale, meritandosi l'elogio convinto di avversari, pubblico e addetti ai lavori al termine della sfida. Proprio dall'avversario di giornata parte a fine gara la commossa dichiarazione di Alessandro Calamassi, che ricevuto l'abbraccio dei propri giocatori ha poi provato a descriverci l'emozione del momento: <b>Partite come questa</b> - <b>esordisce Calamassi - certificano innanzitutto la grandezza del nostro successo, perch&eacute; riuscire a battere in ognuno dei due scontri diretti una compagine forte, organizzata e non ultimo corretta come l'Impruneta Tavarnuzze &egrave; stata la prova pi&ugrave; nitida dei tanti progressi messi a frutto dai ragazzi in questi mesi. Per quanto mi riguarda non posso fare altro che ringraziare tutti i miei giocatori, dal primo all'ultimo, per quello che hanno saputo trasmettermi in questi mesi di lavoro e successi: per un anziano del calcio come me, reduce da un'esperienza molto deludente dal punto di vista umano in quel di Romaiano, trovare un gruppo ricco di entusiasmo e dedito al lavoro come quello che sentite festeggiare nello spogliatoio &egrave; stato un vero e proprio elisir di giovinezza, in grado di restituirmi serenit&agrave; e passione per il gioco dopo un periodo molto difficile. Adesso siamo a un solo, piccolo passo dalla matematica consacrazione del nostro trionfo, che al netto di ogni scaramanzia tengo a dedicare a presidente, staff, squadra e a tutti quelli che da settembre hanno lavorato per far s&igrave; che questo gruppo potesse intraprendere il suo magico percorso. Oggi ho avuto la prova inconfutabile che il calcio, come la vita, spesso &egrave; soltanto una ruota che gira, e che il male e i torti subiti possono essere ripagati, e con gli interessi, da esperienze fantastiche e imprevedibili .</b>




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