• Finali Allievi Nazionali LegaPro
  • Prato
  • 2 - 3
  • Como


PRATO: Micheli, Vannucci, Giacomelli, Sforzi (62' Moscardi), Galeotti, Lanzini, Drago (47' Campinoti), Manzani (41' Venturi), Buccella, Rivas, Toccafondi (73' Della Nina). A disp.: Valori, Barontini, Coselli, Mariotti, Casini. All.: Paolo Poli.
COMO: Del Gaudio, Magonara, Carzaniga (77' Guanziroli), Di Simone, Bonaiti (79' Cassina), Napolitano, Moleri (82' Carrante), Calviello, Fusi (56' Morelli), Mutton (80' Romeo), Melesi (62' Belluzzi). A disp.: Mazzucchi, Ferrerio, Belluzzi. All.: Giuliano Gentilini.

ARBITRO: Andrea Tursi sez. Valdarno, coad. da Sartini e De Luca di Firenze.

RETI: 2' Mutton, 36' e 71' Rivas, 37' Melesi, 75' Moleri.
NOTE: ammoniti Boaniti e Morelli.



Sul prato amico del Torrini di Sesto Fiorentino, i campioni in carica del Prato si vedono costretti a rimuovere il tricolore dalle proprie maglie in netto anticipo rispetto alle fasi finali; a passare il turno con inappuntabile merito è il Como che, forte della vittoria conseguita all'andata, si aggiudica l'intera posta anche al ritorno, mantenendo fin dalle prime battute un margine complessivo di reti rassicurante e portando in fondo l'impresa con ragguardevole maturità. La partita ha offerto buoni contenuti tecnici, ad eccezione della prima mezz'ora, nella quale il caldo soffocante ha messo a dura prova la lucidità dei giocatori in campo. Ma nell'economia globale del confronto la differenza determinante tra le due squadre si è notata soprattutto a livello psicologico, dove la solidità e l'accortezza lariane hanno avuto la meglio su un Prato discontinuo e a larghi tratti disorientato. Una differenza che si vede già al minuto numero due, quando un lancio di Calviello da centrocampo viene coperto dalla difesa locale, ma il retropassaggio di testa di Galeotti per Micheli è troppo corto e consente a Mutton di piombare sulla sfera e battere il portiere avversario con un pallonetto morbido. Una prima disattenzione della retroguardia che, purtroppo, non sarà l'unica della giornata, visto che al 15', sugli sviluppi di un rinvio corto, il Prato perde nuovamente il pallone e Melesi potrebbe colpire a porta sguarnita da venti metri, ma impatta male con il piatto sinistro e il suo tiro decolla. Al 18' il primo squillo del Prato è merito di Rivas che batte rasoterra un angolo da destra trovando l'inserimento di Toccafondi sul primo palo; l'attaccante prova a girare di destro dal vertice dell'area piccola ma colpisce sporco e la conclusione non crea pericoli. Al 29' il Como va vicino al raddoppio con una bella serie di scambi palla a terra tra Melesi e Fusi che porta quest'ultimo a concludere di sinistro da breve distanza, a lato di poco. Ma al 36', come un lampo, si materializza il pareggio dei padroni di casa: Buccella affonda per vie centrali e viene bloccato dalla retroguardia, il pallone si impenna e Sforzi è abilissimo ad intervenire prima di tutti e ad inventare una sponda aerea, sul limite dell'area, per l'accorrente Rivas, il cui sinistro di controbalzo a fil di palo è un'autentica perla. Si tratta, appunto, di un lampo, poiché dopo solo un minuto gli ospiti ristabiliscono le distanze: una terza distrazione difensiva, stavolta di Giacomelli, permette a Fusi di impossessarsi della sfera sulla trequarti e lanciare Melesi a tu per tu con Micheli, con l'attaccante lariano che stavolta non fallisce e batte il portiere in uscita con una conclusione di collo sinistro sotto la traversa. Galvanizzato dal nuovo vantaggio, al 39' Melesi potrebbe addirittura ripetersi, quando riceve palla al limite dell'area da Mutton e prova ad anticipare rasoterra l'uscita precipitosa di Micheli, ma stavolta l'estremo difensore pratese è bravissimo a coprire lo spazio e a deviare la conclusione con un colpo di reni all'indietro. Sotto shock per lo svantaggio, per le condizioni in cui è maturato e per la necessità di segnare adesso ben tre reti per accedere agli ottavi di finale, il Prato scende in campo dopo l'intervallo con un assetto diverso: dal 3-5-2 si passa al 4-3-3 con l'ingresso di Venturi. È suo al 41' il primo tiro della ripresa, al termine di un'azione di rimessa, dal vertice destro dell'area, ma Del Gaudio para a terra. Al 46' una travolgente azione di Rivas porta ad un calcio di punizione dall'interno della lunetta: Toccafondi calcia di potenza sul palo difeso dal portiere che respinge a pugni chiusi. Al 48' il Como risponde con l'ennesimo passaggio filtrante di Mutton che pesca Fusi in area: l'esterno destro del centravanti viene bloccato a terra da Micheli. La fase centrale del secondo tempo vede gli ospiti mantenere il controllo del risultato, grazie alla concentrazione del reparto arretrato. Ma al 70' il Prato torna inaspettatamente in gara grazie ad una decisione assai discutibile dell'arbitro, che assegna ai lanieri una punizione indiretta a dieci metri dalla porta, in posizione centrale, per un retropassaggio di piede di Magonara a Del Gaudio che, in tutta franchezza, appare nient'altro che una svirgolata assolutamente involontaria. Sul tocco di Buccella, Rivas può quindi liberare tutta la potenza del suo destro e mettere a segno il nuovo pareggio, con una conclusione imparabile scalfita sia dalla barriera che dalla traversa. A chiudere definitivamente i conti in favore del Como, però, ci pensa il capitano Moleri con un gol d'autore: al 75' riceve di tacco da Mutton, ingrana la sesta e affonda palla al piede nel cuore dell'area senza trovare opposizione, incrociando di destro il tre a due che manda in visibilio i tifosi lombardi. La partita termina praticamente qui, e dopo una girandola di sostituzioni interlocutorie e un paio di minuti di recupero, il Como può finalmente ufficializzare il meritato passaggio del turno; alla regina della scorsa stagione, non resta che abdicare con riluttanza.

Calciatoripiù
: migliori in campo il giovane Mutton (voto 8), imprendibile nel suo svariare tra le linee (oltre che infallibile nell'assistenza ai compagni), e l'inesauribile mezzala Moleri (7,5). Molti altri comaschi si sono messi in evidenza, come il portiere Del Gaudio (7), coraggioso e implacabile nelle uscite, i difensori centrali Di Simone (7) e Napolitano (7), ottimi per tempismo e affiatamento; per dinamismo ed efficacia hanno lasciato un pesante segno sulla partita anche il centravanti Fusi (7) e il centrocampista Calviello (7). Nel Prato è impossibile non citare tra i migliori il talento più atteso, Rivas (voto 7), la cui bella doppietta conferma le sue grandi doti; tuttavia, sebbene a tratti illuminante, il fantasista è parso attraversare dei momenti di stanca in cui l'intera squadra ha risentito di tale assenza. Tra gli altri, meritano una citazione il centrocampista Sforzi (6,5) per il suo buon lavoro in mediana, e il tenace terzino sinistro Lanzini (6,5).

Lorenzo Badii PRATO: Micheli, Vannucci, Giacomelli, Sforzi (62' Moscardi), Galeotti, Lanzini, Drago (47' Campinoti), Manzani (41' Venturi), Buccella, Rivas, Toccafondi (73' Della Nina). A disp.: Valori, Barontini, Coselli, Mariotti, Casini. All.: Paolo Poli.<br >COMO: Del Gaudio, Magonara, Carzaniga (77' Guanziroli), Di Simone, Bonaiti (79' Cassina), Napolitano, Moleri (82' Carrante), Calviello, Fusi (56' Morelli), Mutton (80' Romeo), Melesi (62' Belluzzi). A disp.: Mazzucchi, Ferrerio, Belluzzi. All.: Giuliano Gentilini.<br > ARBITRO: Andrea Tursi sez. Valdarno, coad. da Sartini e De Luca di Firenze.<br > RETI: 2' Mutton, 36' e 71' Rivas, 37' Melesi, 75' Moleri.<br >NOTE: ammoniti Boaniti e Morelli. Sul prato amico del Torrini di Sesto Fiorentino, i campioni in carica del Prato si vedono costretti a rimuovere il tricolore dalle proprie maglie in netto anticipo rispetto alle fasi finali; a passare il turno con inappuntabile merito &egrave; il Como che, forte della vittoria conseguita all'andata, si aggiudica l'intera posta anche al ritorno, mantenendo fin dalle prime battute un margine complessivo di reti rassicurante e portando in fondo l'impresa con ragguardevole maturit&agrave;. La partita ha offerto buoni contenuti tecnici, ad eccezione della prima mezz'ora, nella quale il caldo soffocante ha messo a dura prova la lucidit&agrave; dei giocatori in campo. Ma nell'economia globale del confronto la differenza determinante tra le due squadre si &egrave; notata soprattutto a livello psicologico, dove la solidit&agrave; e l'accortezza lariane hanno avuto la meglio su un Prato discontinuo e a larghi tratti disorientato. Una differenza che si vede gi&agrave; al minuto numero due, quando un lancio di Calviello da centrocampo viene coperto dalla difesa locale, ma il retropassaggio di testa di Galeotti per Micheli &egrave; troppo corto e consente a Mutton di piombare sulla sfera e battere il portiere avversario con un pallonetto morbido. Una prima disattenzione della retroguardia che, purtroppo, non sar&agrave; l'unica della giornata, visto che al 15', sugli sviluppi di un rinvio corto, il Prato perde nuovamente il pallone e Melesi potrebbe colpire a porta sguarnita da venti metri, ma impatta male con il piatto sinistro e il suo tiro decolla. Al 18' il primo squillo del Prato &egrave; merito di Rivas che batte rasoterra un angolo da destra trovando l'inserimento di Toccafondi sul primo palo; l'attaccante prova a girare di destro dal vertice dell'area piccola ma colpisce sporco e la conclusione non crea pericoli. Al 29' il Como va vicino al raddoppio con una bella serie di scambi palla a terra tra Melesi e Fusi che porta quest'ultimo a concludere di sinistro da breve distanza, a lato di poco. Ma al 36', come un lampo, si materializza il pareggio dei padroni di casa: Buccella affonda per vie centrali e viene bloccato dalla retroguardia, il pallone si impenna e Sforzi &egrave; abilissimo ad intervenire prima di tutti e ad inventare una sponda aerea, sul limite dell'area, per l'accorrente Rivas, il cui sinistro di controbalzo a fil di palo &egrave; un'autentica perla. Si tratta, appunto, di un lampo, poich&eacute; dopo solo un minuto gli ospiti ristabiliscono le distanze: una terza distrazione difensiva, stavolta di Giacomelli, permette a Fusi di impossessarsi della sfera sulla trequarti e lanciare Melesi a tu per tu con Micheli, con l'attaccante lariano che stavolta non fallisce e batte il portiere in uscita con una conclusione di collo sinistro sotto la traversa. Galvanizzato dal nuovo vantaggio, al 39' Melesi potrebbe addirittura ripetersi, quando riceve palla al limite dell'area da Mutton e prova ad anticipare rasoterra l'uscita precipitosa di Micheli, ma stavolta l'estremo difensore pratese &egrave; bravissimo a coprire lo spazio e a deviare la conclusione con un colpo di reni all'indietro. Sotto shock per lo svantaggio, per le condizioni in cui &egrave; maturato e per la necessit&agrave; di segnare adesso ben tre reti per accedere agli ottavi di finale, il Prato scende in campo dopo l'intervallo con un assetto diverso: dal 3-5-2 si passa al 4-3-3 con l'ingresso di Venturi. &Egrave; suo al 41' il primo tiro della ripresa, al termine di un'azione di rimessa, dal vertice destro dell'area, ma Del Gaudio para a terra. Al 46' una travolgente azione di Rivas porta ad un calcio di punizione dall'interno della lunetta: Toccafondi calcia di potenza sul palo difeso dal portiere che respinge a pugni chiusi. Al 48' il Como risponde con l'ennesimo passaggio filtrante di Mutton che pesca Fusi in area: l'esterno destro del centravanti viene bloccato a terra da Micheli. La fase centrale del secondo tempo vede gli ospiti mantenere il controllo del risultato, grazie alla concentrazione del reparto arretrato. Ma al 70' il Prato torna inaspettatamente in gara grazie ad una decisione assai discutibile dell'arbitro, che assegna ai lanieri una punizione indiretta a dieci metri dalla porta, in posizione centrale, per un retropassaggio di piede di Magonara a Del Gaudio che, in tutta franchezza, appare nient'altro che una svirgolata assolutamente involontaria. Sul tocco di Buccella, Rivas pu&ograve; quindi liberare tutta la potenza del suo destro e mettere a segno il nuovo pareggio, con una conclusione imparabile scalfita sia dalla barriera che dalla traversa. A chiudere definitivamente i conti in favore del Como, per&ograve;, ci pensa il capitano Moleri con un gol d'autore: al 75' riceve di tacco da Mutton, ingrana la sesta e affonda palla al piede nel cuore dell'area senza trovare opposizione, incrociando di destro il tre a due che manda in visibilio i tifosi lombardi. La partita termina praticamente qui, e dopo una girandola di sostituzioni interlocutorie e un paio di minuti di recupero, il Como pu&ograve; finalmente ufficializzare il meritato passaggio del turno; alla regina della scorsa stagione, non resta che abdicare con riluttanza.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: migliori in campo il giovane <b>Mutton </b>(voto 8), imprendibile nel suo svariare tra le linee (oltre che infallibile nell'assistenza ai compagni), e l'inesauribile mezzala <b>Moleri </b>(7,5). Molti altri comaschi si sono messi in evidenza, come il portiere <b>Del Gaudio</b> (7), coraggioso e implacabile nelle uscite, i difensori centrali <b>Di Simone </b>(7) e <b>Napolitano </b>(7), ottimi per tempismo e affiatamento; per dinamismo ed efficacia hanno lasciato un pesante segno sulla partita anche il centravanti <b>Fusi </b>(7) e il centrocampista <b>Calviello </b>(7). Nel Prato &egrave; impossibile non citare tra i migliori il talento pi&ugrave; atteso, <b>Rivas </b>(voto 7), la cui bella doppietta conferma le sue grandi doti; tuttavia, sebbene a tratti illuminante, il fantasista &egrave; parso attraversare dei momenti di stanca in cui l'intera squadra ha risentito di tale assenza. Tra gli altri, meritano una citazione il centrocampista <b>Sforzi </b>(6,5) per il suo buon lavoro in mediana, e il tenace terzino sinistro <b>Lanzini </b>(6,5). Lorenzo Badii




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