• Finali Juniores Nazionali
  • Scandicci
  • 1 - 0
  • Matelica


SCANDICCI (4-2-3-1): Parrini, Chiani, Lazri, Nuti, Donnini, Marchi, Rubino (80' Bourezza), Muscas, Paoletti, Mugelli, Rossini (72' Centipiani). A disp.: Lampignano, Bandinelli, Befani, Macchioni, Pratesi, Torrini, Zangrilli. All.: Riccardo Rocchini.
MATELICA (4-3-3, poi 4-4-2): Sabbatucci, Girolamini, Procaccini (69' Romoli), Spitoni (72' Fiorgentili), Cesselon, Mazzolini, Ferretti, Seferi, Lettieri (63' Memaj), Plaku, Turchi. A disp.: Pallotti, Favilla, Del Prete, Ilari, Todini, Dano. All.: Michele Palazzi.

ARBITRO: Stefano Belfiore di Parma, coad. da Marco Della Croce di Rimini e Elipidio Capasso di Piacenza.

RETE: 46' Rossini.
NOTE: ammonito Marchi al 9'. Corner 6-2. Recupero 1'+3'.



LE PAGELLE
Scandicci
Parrini: 6.5 Due piccoli malintesi nel primo tempo con Chiani e Marchi non hanno conseguenze, per il resto anche quando i marchigiani provano il tiro non inquadrano la porta. Si distingue nelal ripresa con un paio di uscite a terra che testimoniano ottima scelta di tempo.
Chiani: 6.5 Anche se nei primi minuti il suo avversario Turchi è tra i più attivi, guadagna sicurezza minuto dopo minuto e si fa trovare pronto ogni volta che gli avversari tentano il cambio di campo, mostrando un'ottima intesa con Donnini.
Lazri: 7 Mai impensierito seriamente da Ferretti, ha licenza di spingere sulla sinistra. E le sue discese diventano frequenti nella ripresa, durante la quale propone continuamente al centro traversoni prelibati per i compagni. In gran forma, continua a sprintare sulla fascia sinistra fino ai minuti di recupero.
Nuti: 7.5 Direttore d'orchestra, si posiziona in cabina di regia e col suo fosforo assicura fluidità alla manovra dei compagni. Non sbaglia un passaggio, né quando gioca semplice in orizzontale, né quando tenta la verticalizzazione. È suo l'assist per il vantaggio di Rossini, proprio con una geniale intuizione.
Donnini: 7.5 Chi scrive, avendolo visto crescere ed essendo uno dei suoi più grandi estimatori, forse non fa testo. Ma continua a sembrarmi fuori categoria, anche tra gli Juniores. Le ovazioni del pubblico per le sue eleganti e puntuali chiusure però sembrano confermare che il cronista è in buona compagnia.
Marchi: 6.5 Invincibile sui palloni alti, sovrasta di testa il tridente marchigiano, tenendolo a distanza dalla porta di Parrini. Non è sempre impeccabile, specialmente nel primo tempo, quando è chiamato ad impostare e talvolta rischia qualcosa. Rimediando il cartellino (ammonizione forse troppo severa), essendo diffidato, salterà il ritorno.
Rubino: 6.5 Sulla corsia di destra, dopo una partenza timida, cresce minuto dopo minuto. Invertito a sinistra, tenta alcune interessanti iniziative e anche in avvio di ripresa è tra i più attivi. 80' Bourezza: sv. Entra subito in partita e, anche se non trova la conclusione, con la sua freschezza crea qualche apprensione alla difesa ospite.
Muscas: 7 Affianca Nuti, confermando non solo le doti da palleggiatore, ma anche la maturazione nell'interdizione. Recupera palloni, li imposta con precisione e alla lunga vince il duello con Spitoni.
Paoletti: 6.5 Stavolta non timbra il cartellino, ma ci va vicinissimo. Servito poco nel primo tempo, corre comunque molto per aprire spazi ai compagni. Entra nel vivo del gioco nella ripresa, quando si procura anche due occasioni: sfortunatissimo nella prima (la traversa gli nega il gol), non troppo preciso nella seconda (colpo di testa sul fondo).
Mugelli: 6/7 Quando innescato a dovere, è in grado di spaccare la partita. Muovendosi tra le linee, ha poche occasioni per incidere nel primo tempo, ma in ogni tentativo conferma la sua classe e la sua elegante corsa palla al piede. Nel secondo tempo, anche se mostra le giocate più pregiate lontano dall'area, diventa più incisivo quando gli spazi aumentano.
Rossini: 7 Un attaccante operaio, che sa interpretare perfettamente esterno offensivo (sia a destra che sinistra), sporcandosi le mani in copertura, ma non perdendo lucidità in attacco. E dopo la rete segnata al Siena, è sua la rete che vale il risicato vantaggio: taglio perfetto e glaciale freddezza davanti a Sabbatucci. 72' Centipiani: 6.5 Largo a destra, è meno offensivo del compagno, ma assicura una buona copertura.
All. Riccardo Rocchini: 7.5 Il suo Scandicci, dopo aver brillato in campionato, continua a mostrare il suo valore. Ha forgiato una squadra che, ora a ritmi più lenti, ora a ritmi più sostenuti, vuole sempre giocare palla a terra. Ma da rimarcare è anche la solidità difensiva della sua squadra. Peccato per non aver trovato il raddoppio: ora al ritorno sarà una battaglia.
Matelica
Sabbatucci: 5.5 Non mostra molta sicurezza, né nelle uscite (non trattiene un traversone di Lazri), né tra i pali (è salvato dalla traversa dopo essersi fatto scappare il mancino di Paoletti): sul tiro ravvicinato di Rossini non prova nemmeno a tuffarsi, ma niente avrebbe potuto.
Girolamini: 6+ Terzino interessante, nel primo tempo tenta spesso l'affondo a destra, anche se non riesce a sfondare. Nella ripresa, avanzato a centrocampo, non trova il guizzo vincente e chiude stremato.
Procaccini: 5.5 A sinistra non è molto impegnato nel primo tempo, ma va in affanno nella ripresa, vedendosi sfuggire Rossini in occasione della rete e lasciando troppo spazio libero agli attaccanti locali. 69' Romoli: sv.
Spitoni: 6.5 Ottimo palleggiatore, nel primo tempo trascina i compagni impostando con continuità e favorendo il buon possesso di palla dei suoi. I suoi lanci tengono impegnata la retroguardia di casa per tutto il primo tempo. Finisce il carburante nella ripresa e la squadra ne risente. 72' Fiorgentili: sv.
Cesselon: 6/7 Difensore dai piedi buoni, è fondamentale nel primo tempo per promuovere una manovra elegante e sontuosa. Tenta anche un buon inserimento innescando un pericoloso contropiede e si concede poche sbavature nel primo tempo, perde smalto nella ripresa.
Mazzolini: 7 L'ultimo ad arrendersi: con i suoi interventi (ha una grande scelta di tempo) è più volte provvidenziale e ripara anche le falle dei compagni.
Ferretti: 6+ Parte largo a destra, poi si sposta a sinistra e chiude attaccante nel finale. Anche se partecipa poco alla manovra, è il giocatore che cerca con maggiore continuità la conclusione, senza però impegnare Parrini.
Seferi: 6+ Protagonista insieme ai due compagni di centrocampo della buona prima mezz'ora, si sposta largo a sinistra nella ripresa, senza mai riuscire ad impensierire Chiani.
Lettieri: 6 Attaccante interessante, è però costretto a giocare quasi sempre spalle alla porta e non riesce ad incidere, sempre francobollato dalla coppia di mastini locali (Donnini-Marchi). 63' Memaj: 6 Si posiziona esterno basso a sinistra e assicura una buona copertura, senza strafare.
Plaku: 6.5 Come Spitoni, non rapidissimo, ma ha grande intelligenza tattica e piedi ben educati. Sfrutta queste qualità specialmente nel primo tempo, risultando tra i migliori dei suoi. Va in affanno nella ripresa.
Turchi: 6.5 Vivace, corre molto e tiene costantemente impegnata la retroguardia avversaria, specialmente nel primo tempo: ha però troppa frenesia nel calciare nell'unica vera occasione che riesce a procurarsi.
All. Michele Palazzi: 6.5 Il suo Matelica gioca un buon calcio, almeno finché il fiato tiene. Il bravo mister marchigiano poi nota la spia rossa del carburante dei suoi e cerca di limitare i danni: ci riesce, anche con un pizzico di fortuna.
Arbitro
Stefano Belfiore di Parma: 5 In una gara priva di episodi difficili da interpretare, riesce a sbagliare molto. Punizioni invertite, gestione (troppo!) parsimoniosa dei cartellini e scarsa capacità di tenere in pugno il match.
Cosimo Di Bari
IL COMMENTO
Lo Scandicci non toglie il mirino dalla semifinale nazionale. Con un gol di Rossini in apertura di ripresa, i Blues si aggiudicano l'andata dei quarti e continuano a sognare anche se, forse, resta loro qualche rimpianto per non aver piazzato il colpo del kappaò, utilissimo in vista del ritorno. In effetti, i biancorossi marchigiani, ordinati e brillanti nella manovra almeno per la prima mezz'ora, sono calati sensibilmente alla distanza, si sono resi quasi mai pericolosi dalle parti di Parrini e nel finale hanno rischiato più volte di capitolare di nuovo, riuscendo comunque a tenere aperta la porta per sabato prossimo. Di nuovo al Turri tre giorni dopo aver silurato la Robur Siena, lo Scandicci stavolta fatica però a trovare i tempi giusti per la costruzione del gioco, nel contesto di un primo tempo decisamente più tattico che divertente. Il 4-3-3 biancorosso funziona discretamente e tiene sottopressione una difesa locale a tratti un po' distratta (pur senza conseguenze) e fa bene filtro nel mezzo, dove Nuti solo in poche circostanze riesce a costuire gioco con libertà, mentre davanti Paoletti è sempre ben contenuto dai centrali marchigiani. Poche le note di cronaca salienti. Al 17' insidiosi i padroni di casa che, sugli sviluppi di un corner, mandano Rubino alla battuta, di poco imprecisa dal limite dell'area. Qualche istante dopo, sul fronte opposto, Marchi e Parrini si intendono male e per poco non combinano un pasticcio del quale comunque non approfitta l'attacco avversario. Sempre indisiosi gli azzurri quando Lazri, col passare dei minuti, riesce a trovare maggiori metri liberi sulla corsia mancina: come succede al 27' con un bel cross dell'esterno su cui però Paoletti e Mugelli non credono abbastanza, lasciando sfilare la buona intuizione. Altro rischio scandiccese al 29': Marchi perde palla in uscita e permette a Turchi una battuta però decisamente fuori bersaglio. Alla mezz'ora lo spunto di Mugelli sulla sinistra è ottimo, ma poi il n.10 pecca di egoisimo, cercando il tiro da posizione difficilissima (palla alta), invece di servire dietro il meglio piazzato Paoletti. Al 41' si rivede in avanti il Matelica con Ferretti che ci prova dalla distanza, chiamando Parrini alla risposta in due tempi con qualche ansia di troppo. Quasi allo scadere della frazione, lo Scandicci conferma la sua progressiva ascesa sul piano del gioco costruendo l'azione migliore dei primi 45': Rubino apre bene a sinistra per Paoletti che poi appoggia intelligentemente per l'inserimento di Lazri, il cui diagonale esce di pochissimo rispetto al palo alla sinistra di Sabbatucci. Nella ripresa - che le due squadre affrontano a schieramenti invariati negli uomini ma non nello spirito, dato che i marchigiani si coprono le spalle, abbassando un esterno - lo Scandicci trova dopo una manciata di secondo il gol-partita. Nuti trova il lancio giusto per pescare in area Rossini, freddo nel controllare e infilare l'1-0 da posizione ravvicinata. Il Matelica accenna una reazione, anche se di breve durata: al 50' Plaku prova ad approfittare di un rinvio corto di Parrini per una conclusione però non precisa, mentre al 51' Lettieri, su buon assist di Turchi, controlla bene in area ma poi non trova lo specchio. Da quel momento in poi, è solo Scandicci, o quasi. I marchigiani dimostrano un deciso calo fisico, ma gli azzurri non trovano nella mezz'ora finale il colpo che manderebbe a tappeto gli ospiti (e potrebbe magari aprire anche a una goleada). Al 52' nessuna deviazione amica arriva sul pallone teso messo in mezzo dalla sinistra da Rubino, destinato ad attraversare soltanto tutto lo specchio della porta. Al 54' è invece insidioso il rasoterra dal limite di Paoletti, di poco a lato. Potrebbe colpire al 67' la formazione di casa: Sabbatucci va a vuoto sul cross di Lazri dalla sinistra ma Rossini stavolta manda sul fondo. Nel finale è anche sfortunato lo Scandicci: all'84' Paoletti scambia con Lazri e poi batte a rete, trovando però la traversa a negare il 2-0. Poco dopo di nuovo Paoletti, stavolta di testa, appoggia fuori bersaglio l'invitante cross di Lazri dalla sinistra. I ragazzi di Rocchini non vanno così oltre un 1-0 che avvicina la semifinale ma non rende libera da insidie la trasferta di sabato prossimo in provincia di Macerata.

Gabriele Fredianelli SCANDICCI (4-2-3-1): Parrini, Chiani, Lazri, Nuti, Donnini, Marchi, Rubino (80' Bourezza), Muscas, Paoletti, Mugelli, Rossini (72' Centipiani). A disp.: Lampignano, Bandinelli, Befani, Macchioni, Pratesi, Torrini, Zangrilli. All.: Riccardo Rocchini.<br >MATELICA (4-3-3, poi 4-4-2): Sabbatucci, Girolamini, Procaccini (69' Romoli), Spitoni (72' Fiorgentili), Cesselon, Mazzolini, Ferretti, Seferi, Lettieri (63' Memaj), Plaku, Turchi. A disp.: Pallotti, Favilla, Del Prete, Ilari, Todini, Dano. All.: Michele Palazzi.<br > ARBITRO: Stefano Belfiore di Parma, coad. da Marco Della Croce di Rimini e Elipidio Capasso di Piacenza.<br > RETE: 46' Rossini.<br >NOTE: ammonito Marchi al 9'. Corner 6-2. Recupero 1'+3'. LE PAGELLE<br >Scandicci<br ><b>Parrini: 6.5</b> Due piccoli malintesi nel primo tempo con Chiani e Marchi non hanno conseguenze, per il resto anche quando i marchigiani provano il tiro non inquadrano la porta. Si distingue nelal ripresa con un paio di uscite a terra che testimoniano ottima scelta di tempo.<br ><b>Chiani: 6.5</b> Anche se nei primi minuti il suo avversario Turchi &egrave; tra i pi&ugrave; attivi, guadagna sicurezza minuto dopo minuto e si fa trovare pronto ogni volta che gli avversari tentano il cambio di campo, mostrando un'ottima intesa con Donnini.<br ><b>Lazri: 7</b> Mai impensierito seriamente da Ferretti, ha licenza di spingere sulla sinistra. E le sue discese diventano frequenti nella ripresa, durante la quale propone continuamente al centro traversoni prelibati per i compagni. In gran forma, continua a sprintare sulla fascia sinistra fino ai minuti di recupero.<br ><b>Nuti: 7.5</b> Direttore d'orchestra, si posiziona in cabina di regia e col suo fosforo assicura fluidit&agrave; alla manovra dei compagni. Non sbaglia un passaggio, n&eacute; quando gioca semplice in orizzontale, n&eacute; quando tenta la verticalizzazione. &Egrave; suo l'assist per il vantaggio di Rossini, proprio con una geniale intuizione.<br ><b>Donnini: 7.5</b> Chi scrive, avendolo visto crescere ed essendo uno dei suoi pi&ugrave; grandi estimatori, forse non fa testo. Ma continua a sembrarmi fuori categoria, anche tra gli Juniores. Le ovazioni del pubblico per le sue eleganti e puntuali chiusure per&ograve; sembrano confermare che il cronista &egrave; in buona compagnia.<br ><b>Marchi: 6.5</b> Invincibile sui palloni alti, sovrasta di testa il tridente marchigiano, tenendolo a distanza dalla porta di Parrini. Non &egrave; sempre impeccabile, specialmente nel primo tempo, quando &egrave; chiamato ad impostare e talvolta rischia qualcosa. Rimediando il cartellino (ammonizione forse troppo severa), essendo diffidato, salter&agrave; il ritorno.<br ><b>Rubino: 6.5</b> Sulla corsia di destra, dopo una partenza timida, cresce minuto dopo minuto. Invertito a sinistra, tenta alcune interessanti iniziative e anche in avvio di ripresa &egrave; tra i pi&ugrave; attivi. <b>80' Bourezza: sv.</b> Entra subito in partita e, anche se non trova la conclusione, con la sua freschezza crea qualche apprensione alla difesa ospite.<br ><b>Muscas: 7</b> Affianca Nuti, confermando non solo le doti da palleggiatore, ma anche la maturazione nell'interdizione. Recupera palloni, li imposta con precisione e alla lunga vince il duello con Spitoni.<br ><b>Paoletti: 6.5</b> Stavolta non timbra il cartellino, ma ci va vicinissimo. Servito poco nel primo tempo, corre comunque molto per aprire spazi ai compagni. Entra nel vivo del gioco nella ripresa, quando si procura anche due occasioni: sfortunatissimo nella prima (la traversa gli nega il gol), non troppo preciso nella seconda (colpo di testa sul fondo).<br ><b>Mugelli: 6/7</b> Quando innescato a dovere, &egrave; in grado di spaccare la partita. Muovendosi tra le linee, ha poche occasioni per incidere nel primo tempo, ma in ogni tentativo conferma la sua classe e la sua elegante corsa palla al piede. Nel secondo tempo, anche se mostra le giocate pi&ugrave; pregiate lontano dall'area, diventa pi&ugrave; incisivo quando gli spazi aumentano.<br ><b>Rossini: 7</b> Un attaccante operaio, che sa interpretare perfettamente esterno offensivo (sia a destra che sinistra), sporcandosi le mani in copertura, ma non perdendo lucidit&agrave; in attacco. E dopo la rete segnata al Siena, &egrave; sua la rete che vale il risicato vantaggio: taglio perfetto e glaciale freddezza davanti a Sabbatucci. <b>72' Centipiani: 6.5</b> Largo a destra, &egrave; meno offensivo del compagno, ma assicura una buona copertura.<br ><b>All. Riccardo Rocchini: 7.5</b> Il suo Scandicci, dopo aver brillato in campionato, continua a mostrare il suo valore. Ha forgiato una squadra che, ora a ritmi pi&ugrave; lenti, ora a ritmi pi&ugrave; sostenuti, vuole sempre giocare palla a terra. Ma da rimarcare &egrave; anche la solidit&agrave; difensiva della sua squadra. Peccato per non aver trovato il raddoppio: ora al ritorno sar&agrave; una battaglia.<br >Matelica<br ><b>Sabbatucci: 5.5</b> Non mostra molta sicurezza, n&eacute; nelle uscite (non trattiene un traversone di Lazri), n&eacute; tra i pali (&egrave; salvato dalla traversa dopo essersi fatto scappare il mancino di Paoletti): sul tiro ravvicinato di Rossini non prova nemmeno a tuffarsi, ma niente avrebbe potuto.<br ><b>Girolamini: 6+</b> Terzino interessante, nel primo tempo tenta spesso l'affondo a destra, anche se non riesce a sfondare. Nella ripresa, avanzato a centrocampo, non trova il guizzo vincente e chiude stremato. <br ><b>Procaccini: 5.5</b> A sinistra non &egrave; molto impegnato nel primo tempo, ma va in affanno nella ripresa, vedendosi sfuggire Rossini in occasione della rete e lasciando troppo spazio libero agli attaccanti locali. <b>69' Romoli: sv.</b><br ><b>Spitoni: 6.5</b> Ottimo palleggiatore, nel primo tempo trascina i compagni impostando con continuit&agrave; e favorendo il buon possesso di palla dei suoi. I suoi lanci tengono impegnata la retroguardia di casa per tutto il primo tempo. Finisce il carburante nella ripresa e la squadra ne risente. <b>72' Fiorgentili: sv.</b><br ><b>Cesselon: 6/7</b> Difensore dai piedi buoni, &egrave; fondamentale nel primo tempo per promuovere una manovra elegante e sontuosa. Tenta anche un buon inserimento innescando un pericoloso contropiede e si concede poche sbavature nel primo tempo, perde smalto nella ripresa.<br ><b>Mazzolini: 7</b> L'ultimo ad arrendersi: con i suoi interventi (ha una grande scelta di tempo) &egrave; pi&ugrave; volte provvidenziale e ripara anche le falle dei compagni. <br ><b>Ferretti: 6+</b> Parte largo a destra, poi si sposta a sinistra e chiude attaccante nel finale. Anche se partecipa poco alla manovra, &egrave; il giocatore che cerca con maggiore continuit&agrave; la conclusione, senza per&ograve; impegnare Parrini.<br ><b>Seferi: 6+</b> Protagonista insieme ai due compagni di centrocampo della buona prima mezz'ora, si sposta largo a sinistra nella ripresa, senza mai riuscire ad impensierire Chiani.<br ><b>Lettieri: 6</b> Attaccante interessante, &egrave; per&ograve; costretto a giocare quasi sempre spalle alla porta e non riesce ad incidere, sempre francobollato dalla coppia di mastini locali (Donnini-Marchi). <b>63' Memaj: 6</b> Si posiziona esterno basso a sinistra e assicura una buona copertura, senza strafare.<br ><b>Plaku: 6.5</b> Come Spitoni, non rapidissimo, ma ha grande intelligenza tattica e piedi ben educati. Sfrutta queste qualit&agrave; specialmente nel primo tempo, risultando tra i migliori dei suoi. Va in affanno nella ripresa.<br ><b>Turchi: 6.5</b> Vivace, corre molto e tiene costantemente impegnata la retroguardia avversaria, specialmente nel primo tempo: ha per&ograve; troppa frenesia nel calciare nell'unica vera occasione che riesce a procurarsi.<br ><b>All. Michele Palazzi: 6.5</b> Il suo Matelica gioca un buon calcio, almeno finch&eacute; il fiato tiene. Il bravo mister marchigiano poi nota la spia rossa del carburante dei suoi e cerca di limitare i danni: ci riesce, anche con un pizzico di fortuna.<br >Arbitro<br ><b>Stefano Belfiore di Parma: 5</b> In una gara priva di episodi difficili da interpretare, riesce a sbagliare molto. Punizioni invertite, gestione (troppo!) parsimoniosa dei cartellini e scarsa capacit&agrave; di tenere in pugno il match.<br >Cosimo Di Bari<br >IL COMMENTO<br >Lo Scandicci non toglie il mirino dalla semifinale nazionale. Con un gol di Rossini in apertura di ripresa, i Blues si aggiudicano l'andata dei quarti e continuano a sognare anche se, forse, resta loro qualche rimpianto per non aver piazzato il colpo del kappa&ograve;, utilissimo in vista del ritorno. In effetti, i biancorossi marchigiani, ordinati e brillanti nella manovra almeno per la prima mezz'ora, sono calati sensibilmente alla distanza, si sono resi quasi mai pericolosi dalle parti di Parrini e nel finale hanno rischiato pi&ugrave; volte di capitolare di nuovo, riuscendo comunque a tenere aperta la porta per sabato prossimo. Di nuovo al Turri tre giorni dopo aver silurato la Robur Siena, lo Scandicci stavolta fatica per&ograve; a trovare i tempi giusti per la costruzione del gioco, nel contesto di un primo tempo decisamente pi&ugrave; tattico che divertente. Il 4-3-3 biancorosso funziona discretamente e tiene sottopressione una difesa locale a tratti un po' distratta (pur senza conseguenze) e fa bene filtro nel mezzo, dove Nuti solo in poche circostanze riesce a costuire gioco con libert&agrave;, mentre davanti Paoletti &egrave; sempre ben contenuto dai centrali marchigiani. Poche le note di cronaca salienti. Al 17' insidiosi i padroni di casa che, sugli sviluppi di un corner, mandano Rubino alla battuta, di poco imprecisa dal limite dell'area. Qualche istante dopo, sul fronte opposto, Marchi e Parrini si intendono male e per poco non combinano un pasticcio del quale comunque non approfitta l'attacco avversario. Sempre indisiosi gli azzurri quando Lazri, col passare dei minuti, riesce a trovare maggiori metri liberi sulla corsia mancina: come succede al 27' con un bel cross dell'esterno su cui per&ograve; Paoletti e Mugelli non credono abbastanza, lasciando sfilare la buona intuizione. Altro rischio scandiccese al 29': Marchi perde palla in uscita e permette a Turchi una battuta per&ograve; decisamente fuori bersaglio. Alla mezz'ora lo spunto di Mugelli sulla sinistra &egrave; ottimo, ma poi il n.10 pecca di egoisimo, cercando il tiro da posizione difficilissima (palla alta), invece di servire dietro il meglio piazzato Paoletti. Al 41' si rivede in avanti il Matelica con Ferretti che ci prova dalla distanza, chiamando Parrini alla risposta in due tempi con qualche ansia di troppo. Quasi allo scadere della frazione, lo Scandicci conferma la sua progressiva ascesa sul piano del gioco costruendo l'azione migliore dei primi 45': Rubino apre bene a sinistra per Paoletti che poi appoggia intelligentemente per l'inserimento di Lazri, il cui diagonale esce di pochissimo rispetto al palo alla sinistra di Sabbatucci. Nella ripresa - che le due squadre affrontano a schieramenti invariati negli uomini ma non nello spirito, dato che i marchigiani si coprono le spalle, abbassando un esterno - lo Scandicci trova dopo una manciata di secondo il gol-partita. Nuti trova il lancio giusto per pescare in area Rossini, freddo nel controllare e infilare l'1-0 da posizione ravvicinata. Il Matelica accenna una reazione, anche se di breve durata: al 50' Plaku prova ad approfittare di un rinvio corto di Parrini per una conclusione per&ograve; non precisa, mentre al 51' Lettieri, su buon assist di Turchi, controlla bene in area ma poi non trova lo specchio. Da quel momento in poi, &egrave; solo Scandicci, o quasi. I marchigiani dimostrano un deciso calo fisico, ma gli azzurri non trovano nella mezz'ora finale il colpo che manderebbe a tappeto gli ospiti (e potrebbe magari aprire anche a una goleada). Al 52' nessuna deviazione amica arriva sul pallone teso messo in mezzo dalla sinistra da Rubino, destinato ad attraversare soltanto tutto lo specchio della porta. Al 54' &egrave; invece insidioso il rasoterra dal limite di Paoletti, di poco a lato. Potrebbe colpire al 67' la formazione di casa: Sabbatucci va a vuoto sul cross di Lazri dalla sinistra ma Rossini stavolta manda sul fondo. Nel finale &egrave; anche sfortunato lo Scandicci: all'84' Paoletti scambia con Lazri e poi batte a rete, trovando per&ograve; la traversa a negare il 2-0. Poco dopo di nuovo Paoletti, stavolta di testa, appoggia fuori bersaglio l'invitante cross di Lazri dalla sinistra. I ragazzi di Rocchini non vanno cos&igrave; oltre un 1-0 che avvicina la semifinale ma non rende libera da insidie la trasferta di sabato prossimo in provincia di Macerata. Gabriele Fredianelli




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