• Coppa Regionale Giovanissimi
  • Affrico
  • 1 - 3
  • Santa Maria


AFFRICO (4-3-3): Gualandi; Marescotti, Baronti, Becagli (63' Ratti), Lippi (47' Grandi Perona); Bini (45' Cellai), Chiari, Conti; Malenotti, Menarini (64' Bargagli), Montaguti (59' Piazza). All.: Gregorio Crocchini.
S. MARIA (4-3-1-2): Savy; Mazzantini, Sestini (36' Paci), Cioni, Benvenuti; Demiri, Urti, Ludovico (44' Faraoni); Gjelaj (45' Scappini); Mori (58' Lio), Imparato. A disp.: Balli, Lotti, Cantini. All.: Mario Giunti.

ARBITRO: Federico Mannini di Prato.

RETI: 1' Malenotti, 3' Sestini, 12' rig. e 15' Mori.



Scottante ko interno per l'Affrico contro un S. Maria spietato nel far fruttare le occasioni avute e disincantato nel reagire, al velocissimo svantaggio conseguito dopo nemmeno un giro di lancetta, con un quarto d'ora da urlo, che permette di ipotecare il passaggio ai quarti. Come accennato, gli spalti sono solo parzialmente occupati quando già una squadra riesce ad esultare. Malenotti, a finalizzazione di un'azione corale, indovina, col destro, il diagonale vincente dal limite dell'area. Si esulta, ci si rimette in campo e a sedere, si parla col vicino di seggiolino di quanto sia importante partire col piede giusto (ed altra retorica a sfondo calcistico), si rimettono gli occhi al campo e..la palla deve essere di nuova rimessa al centro. Già, perché su calcio d'angolo per gli empolesi (in foggia gialloblu) Sestini approfitta della bugia di Gualandi nel chiamare la palla e appoggia di testa in rete. È subito il peso del gol si fa sentire, costringendo l'Affrico già a sbilanciarsi, concedendo il fianco alle impavide, ficcanti, lesive ripartenze ospiti. Micidiali. Al 15' è già uno a tre. Ma si proceda con ordine, cronologico, in questo caso. Sulla sinistra Imparato scorge il taglio di Mori e lo serve in area, sulla corsa. Becagli interviene alla disperata , in tackle scivolato, prendendo un po' di tutto (c'è dubbio se sia stata toccata per prima la sfera o la gamba, tant'è..): per il direttore di gara non vi sono dubbi, fugati in modo definitivo dalla esecuzione potente e centrale di Mori. A caccia del pareggio, l'Affrico guadagna, centottanta secondi dopo la rete, un corner dalla sinistra. Lo schema va a farsi benedire, palla persa al limite dell'area e palla per Mori che scappa a duecento all'ora all'intervento di Marescotti (ultimo uomo, all'altezza del centrocampo), punta la porta e batte Gualandi facendo apparire il tutto di disarmante semplicità. Il gol subito in quella maniera abbatte il morale dell'Affrico che non riesce a produrre granché per impensierire Savy. Una punizione di Conti, centrale e un pregevole tentativo di Malenotti dal centro destra, largo, il bottino delle occasioni biancoblu sino al 35'. Secondo tempo appannaggio, ai punti, dell'Affrico, che pianta le tende nella metà campo avversaria e riesce a procurarsi occasioni limpide per il potenziale pareggio. Ma è anche una buona dose di sfortuna a mettersi nel mezzo. Nulla fino al 50', poi si susseguono le chances. Montaguti da piazzato calcia, trovando un impeccabile Savy ad alzare in angolo, poi Becagli da due passi schiaccia troppo il pallone con il capo, sfera che dopo il rimbalzo si impenna sopra la traversa. Dinamico l'asse Malenotti-Cellai: il primo prende palla a centrocampo, semina l'uomo e libera Cellai in area, che in scivolata anticipa marcatore e portiere, spedendo fuori per questione di micron. E ancora, Montaguti dai venti metri, Menarini dopo il palleggio, ma nun ce sta nient'a fa' . A suggellare le sensazioni donate dalle numerose opportunità non convertite, al minuto sessantotto, Baronti calcia il rigore, causato da un mani in area ospite, sulla destra. Ed è proprio lì che si tuffa Savy. Saturno contro per l'Affrico, del tutto in bambola per i quindici minuti successivi al vantaggio, in cui non è stato capace di prendere le misure alla fanteria offensiva empolese. Sull'altro versante, Giunti può gongolare per aver orchestrato il colpaccio puntando sul contropiedismo puro (sia comunque chiaro, il successo ci sta , magari non con questo divario) e godendo della fausta giornata di Savy e Mori.

Calciatoripiù
: complimenti bipartisan per la gara giocata, ma, come detto, ad esaltarsi sono gli eroi di giornata Savy (roccaforte per gli ospiti) e Mori, piratesco nei suoi arrembaggi alle retrovie biancoblu: Arrrrr!

Fulvio Scozzafava AFFRICO (4-3-3): Gualandi; Marescotti, Baronti, Becagli (63' Ratti), Lippi (47' Grandi Perona); Bini (45' Cellai), Chiari, Conti; Malenotti, Menarini (64' Bargagli), Montaguti (59' Piazza). All.: Gregorio Crocchini.<br >S. MARIA (4-3-1-2): Savy; Mazzantini, Sestini (36' Paci), Cioni, Benvenuti; Demiri, Urti, Ludovico (44' Faraoni); Gjelaj (45' Scappini); Mori (58' Lio), Imparato. A disp.: Balli, Lotti, Cantini. All.: Mario Giunti.<br > ARBITRO: Federico Mannini di Prato.<br > RETI: 1' Malenotti, 3' Sestini, 12' rig. e 15' Mori. Scottante ko interno per l'Affrico contro un S. Maria spietato nel far fruttare le occasioni avute e disincantato nel reagire, al velocissimo svantaggio conseguito dopo nemmeno un giro di lancetta, con un quarto d'ora da urlo, che permette di ipotecare il passaggio ai quarti. Come accennato, gli spalti sono solo parzialmente occupati quando gi&agrave; una squadra riesce ad esultare. Malenotti, a finalizzazione di un'azione corale, indovina, col destro, il diagonale vincente dal limite dell'area. Si esulta, ci si rimette in campo e a sedere, si parla col vicino di seggiolino di quanto sia importante partire col piede giusto (ed altra retorica a sfondo calcistico), si rimettono gli occhi al campo e..la palla deve essere di nuova rimessa al centro. Gi&agrave;, perch&eacute; su calcio d'angolo per gli empolesi (in foggia gialloblu) Sestini approfitta della bugia di Gualandi nel chiamare la palla e appoggia di testa in rete. &Egrave; subito il peso del gol si fa sentire, costringendo l'Affrico gi&agrave; a sbilanciarsi, concedendo il fianco alle impavide, ficcanti, lesive ripartenze ospiti. Micidiali. Al 15' &egrave; gi&agrave; uno a tre. Ma si proceda con ordine, cronologico, in questo caso. Sulla sinistra Imparato scorge il taglio di Mori e lo serve in area, sulla corsa. Becagli interviene alla disperata , in tackle scivolato, prendendo un po' di tutto (c'&egrave; dubbio se sia stata toccata per prima la sfera o la gamba, tant'&egrave;..): per il direttore di gara non vi sono dubbi, fugati in modo definitivo dalla esecuzione potente e centrale di Mori. A caccia del pareggio, l'Affrico guadagna, centottanta secondi dopo la rete, un corner dalla sinistra. Lo schema va a farsi benedire, palla persa al limite dell'area e palla per Mori che scappa a duecento all'ora all'intervento di Marescotti (ultimo uomo, all'altezza del centrocampo), punta la porta e batte Gualandi facendo apparire il tutto di disarmante semplicit&agrave;. Il gol subito in quella maniera abbatte il morale dell'Affrico che non riesce a produrre granch&eacute; per impensierire Savy. Una punizione di Conti, centrale e un pregevole tentativo di Malenotti dal centro destra, largo, il bottino delle occasioni biancoblu sino al 35'. Secondo tempo appannaggio, ai punti, dell'Affrico, che pianta le tende nella met&agrave; campo avversaria e riesce a procurarsi occasioni limpide per il potenziale pareggio. Ma &egrave; anche una buona dose di sfortuna a mettersi nel mezzo. Nulla fino al 50', poi si susseguono le chances. Montaguti da piazzato calcia, trovando un impeccabile Savy ad alzare in angolo, poi Becagli da due passi schiaccia troppo il pallone con il capo, sfera che dopo il rimbalzo si impenna sopra la traversa. Dinamico l'asse Malenotti-Cellai: il primo prende palla a centrocampo, semina l'uomo e libera Cellai in area, che in scivolata anticipa marcatore e portiere, spedendo fuori per questione di micron. E ancora, Montaguti dai venti metri, Menarini dopo il palleggio, ma nun ce sta nient'a fa' . A suggellare le sensazioni donate dalle numerose opportunit&agrave; non convertite, al minuto sessantotto, Baronti calcia il rigore, causato da un mani in area ospite, sulla destra. Ed &egrave; proprio l&igrave; che si tuffa Savy. Saturno contro per l'Affrico, del tutto in bambola per i quindici minuti successivi al vantaggio, in cui non &egrave; stato capace di prendere le misure alla fanteria offensiva empolese. Sull'altro versante, Giunti pu&ograve; gongolare per aver orchestrato il colpaccio puntando sul contropiedismo puro (sia comunque chiaro, il successo ci sta , magari non con questo divario) e godendo della fausta giornata di Savy e Mori.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: complimenti bipartisan per la gara giocata, ma, come detto, ad esaltarsi sono gli eroi di giornata <b>Savy </b>(roccaforte per gli ospiti) e <b>Mori</b>, piratesco nei suoi arrembaggi alle retrovie biancoblu: Arrrrr! Fulvio Scozzafava




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI