• Finali Giovanissimi Naz.
  • Fiorentina
  • 1 - 3
  • Ascoli


FIORENTINA (4-2-3-1): Grossi; Bellemo (56' Raffaeta), Kouadio, Benedetti (59' Mosti), Barsotti; Artioli, Bellandi (9' Tacconi, 61' Caso); Sagnini, Degl'Innocenti (59' Buccella), De Paula; Akammadu. A disp.: Toffoletti, Gallina, Beruatto, Gori. All.: Mirco Mazzantini.
ASCOLI (4-3-3): Alessandrini 7; Forlani 6, Ferrari 7, Aristei 7, Fabrizi 6+; Amelii 6.5 (66' De Bernardinis sv), Gabrielli 6.5, Bracciatelli 7; Eleutieri 7 (62' Marrancone sv), Pertarulo 7 (61' Nordinocchi sv), Ascani 7 (61' Giannantonio sv). A disp.: Cianfriglia, De Angelis, Panzarino. All.: Remo Orsini.

ARBITRO: Sassoli di Arezzo, coad. da Carcione di Pisa e Giovanneschi di Pontedera.

RETI: 12' Ascani, 37' Pertarulo, 54' Eleutieri, 65' Mosti.
NOTE: ammoniti Aristei al 33', Bracciatelli al 56'. Corner 7-3. Recupero 3'+5'.



Le pagelle viola
Grossi: 6.5 L'alta percentuale realizzativa dell'Ascoli non è attribuibile al portiere viola, che anzi compie anche due parate in bello stile, entrambe contro Nordinocchi nella ripresa.
Bellemo: 5.5 Ascani gli sfreccia accanto in occasione della rete del vantaggio: in generale è poco protetto da Sagnini e dai centrocampisti e dunque, spesso in inferiorità numerica, fatica a contenere gli avanti bianconeri che transitano dalle sue parti. 56' Raffaeta: sv. Copre la fascia destra nel finale.
Barsotti: 6- Altro tassello di una difesa che soffre eccome il tridente marchigiano. Comunque non alza mai bandiera bianca e prova anche, soprattutto nella ripresa, a spingersi in avanti. Alessandrini para i suoi due mancini su punizione.
Kouadio: 6 In coppia con Benedetti fatica a prendere le misure agli avversari, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa (quando comunque gli ospiti colpiscono altre due volte) rimedia alcune situazioni complicate, meritandosi la sufficienza.
Bellandi: sv Non in perfette condizioni, lascia il campo dopo pochi minuti. 9' Tacconi: 5.5 Entra nella zona nevralgica del campo, proprio quella in cui l'Ascoli sembra prevalere. Spesso lasciato solo davanti alla difesa, soffre l'aggressività dei centrocampisti bianconeri e non riesce a cucire gioco come è nelle sue corde. 61' Caso: sv Agile e tecnico, si muove bene nei minuti finali, con un paio di guizzi nell'area ospite, ma non riesce a trovare lo spunto per ridurre ulteriormente lo svantaggio.
Benedetti: 5.5 L'ottima stagione del difensore centrale ex Capezzano non è certo intaccata da una giornata storta. Come per tutti i compagni di reparto l'impressione è che soffra particolarmente lo scarso filtro della mediana; un suo intervento non impeccabile a centrocampo dà il la all'azione del raddoppio ospite. 59' Mosti: 7 Cosa chiedere di più? Entra, si mette al braccio la fascia e segna il gol che mantiene un barlume di speranza per il ritorno; in più è anche provvidenziale fermando un paio di ripartenze degli ospiti.
Sagnini: 6 La sua rapidità è una delle poche arme viola per scardinare la difesa bianconera. Però spesso tenta la giocata personale e raramente riesce a dialogare con i compagni. Le cose non migliorano nella ripresa, quando viene controllato ancora meglio dalla difesa ospite.
Artioli: 6- Contro l'aggressivo e falloso centrocampo ospite fatica a trovare la posizione: non riesce ad incidere in fase di costruzione del gioco e manca un po' il suo filtro in interdizione. Però quando si spinge in avanti è tra i pochi a forgiare assist interessanti: suo il cross per il palo di Akammadu, suo l'assist per la rete di Mosti.
Akammadu: 6 Marcato stretto da Aristei prima e da Ferrari poi, non ha molte occasioni per incidere. È costretto ad andare a cercarsi il pallone lontano dall'area e, forse anche per questo, non si vede spesso (palo a parte) dalle parti di Alessandrini. Sfortunato in occasione del palo, nonostante la stanchezza è l'ultimo ad arrendersi nel finale.
Degl'Innocenti: 5.5 Il folto centrocampo bianconero mette il silenziatore alle grandi qualità del numero 10 viola, stoppato ogni volta che entra in possesso di palla e mai in grado di combinare nello stretto con i compagni di attacco. In questa gara alla squadra di Mazzantini mancano le sue invenzioni. 59' Buccella: sv Prova a ravvivare la gara con qualche iniziativa nel quarto d'ora finale.
De Paula: 6+ Per la sua velocità, i suoi dribbling e la sua capacità di cercare il dialogo con i compagni è sicuramente il più positivo dei suoi. Manca di concretezza nell'area avversaria: sfortunato quando il suo diagonale (sulla ribattuta del palo di Akammadu) finisce fuori, perde il momento per la conclusione o per il cross in due occasioni.
Arbitro
Sassoli di Arezzo: 6- Al di là di un corner negato agli ospiti (unico errore evidente), non raggiunge la sufficiente per la parsimonia con la quale ha distribuito i cartellini, agevolando i compiti difensivi degli ospiti: nella categoria giovanissimi non è tollerabile un metro così permissivo.
IL COMMENTO
Sarà pura utopia, ma conoscendo le qualità del gruppo viola e le capacità dello stratega Mazzantini nel preparare minuziosamente le partite, il passaggio del turno non è ancora impossibile. Certo, per la Fiorentina accedere agli ottavi di finale è diventato difficilissimo, dopo una partita sbagliata, storta, stregata. Le tre s che definiscono la gara spiegano anche l'impresa dell'Ascoli, squadra che, al contrario, ha fatto tutto da manuale: pressing da levare il respiro, fallo tattico usato con malizia, difesa arcigna (Ferrari prima e Aristei poi agiscono da libero staccato), ripartenze mnemoniche e concretezza sotto porta. La squadra viola si fa irretire dall'atteggiamento tattico dell'Ascoli e fin dalle prime battute non riesce proprio ad ingranare. I mediani Bellandi (costretto ad uscire dopo nove minuti per infortunio) e Tacconi (che eredita dal compagno il gravoso compito davanti alla difesa) vengono lasciati spesso da soli, così spetta ai difensori - e in particolare ai centrali Kouadio e Benedetti - provare ad edificare le manovre fin dalle retrovie, ma quando l'Ascoli si serra dietro la linea della palla, è come se i viola tentassero di abbattere una porta blindata con un fiore. Dopo due minuti capitan Eleuteri scappa al diretto avversario a destra e prova il cross, un difensore respinge, poi sulla ribattuta Pertarulo prova la conclusione senza inquadrare lo specchio. La timida risposta dei viola è affidata ad un mancino alto su punizione di Barsotti, così al 12' l'Ascoli - che già nei minuti precedenti aveva mostrato di possedere un tridente offensivo dagli artigli affilatissimi - sblocca il risultato: Ascani doppia a sinistra Bellemo e si presenta a tu per tu con Grossi. Con un piatto destro il numero 11 bianconero batte il portiere viola. Anche dopo che Bellandi, non in perfette condizioni, lascia il testimone a Tacconi, la Fiorentina stenta ad entrare in partita: l'aggressività dei centrocampisti ospiti prosciuga le fonti di gioco dei locali, così per impegnare Alessandrini ci vuole una punizione di Akammadu che diventa pericolosa dopo il rimbalzo, ma il numero 1 di Orsini non si fa sorprendere ed alza in corner. La difesa ospite sembra inespugnabile, almeno fino al 24', quando una percussione permette ad Artioli di guadagnare il fondo a destra; il cross del centrocampista viola viene raccolto al centro da Akammadu che angola la sfera mettendo fuori causa Alessandrini, ma si vede negare il pareggio dal palo; sulla ribattuta De Paula è il più rapido di tutti, sembra inizialmente perdere l'attimo per calciare, poi si crea lo spazio e conclude col destro; Alessandrini sarebbe di nuovo fuori causa, ma stavolta il pallone esce di un soffio. Fallita la ghiotta occasione per il pareggio, la Fiorentina acquista un po' di fiducia nel finale di tempo. Pur senza giocare al meglio delle loro possibilità, i viola spingono sull'acceleratore: al 29' un gran sinistro di Sagnini viene deviato in corner da Alessandrini, poi al 34' De Paula si libera di Forlani con un elegante dribbling sulla linea di fondo ma non riesce a trovare il varco per il passaggio al centro e così lo stesso difensore recupera e mette in corner. Nei minuti di recupero i ragazzi di Mazzantini si portano alla conclusione anche con Degl'Innocenti, il cui destro non impegna più di tanto Alessandrini, pronto alla presa.
Nel secondo tempo ti aspetti la Fiorentina all'arrembaggio della porta dell'Ascoli per raddrizzare la gara, ma la partita continua a sfuggire di mano ai viola come se fosse una saponetta bagnata. Eppure dopo un minuto i ragazzi di casa avrebbero la ghiotta occasione per l'uno a uno: De Paula salta Alessandrini e, defilato, appoggia a Barsotti; sebbene il portiere ospite sia fuori dai pali, da sinistra il terzino locale non riesce a calciare e il suo cross basso viene allontanato dalla ben piazzata retroguardia bianconera. Sulla ripartenza Benedetti si fa soffiare il pallone da Eleutieri che parte in velocità; affrontato da Kouadio il capitano bianconero percorre palla al piede tutta la metà campo viola e, giunto in area, ha la lucidità per accorgersi che Pertarulo ha seguito l'azione e aspetta come un falco il pallone da depositare in rete: Grossi non può niente e il punteggio è sul due a zero per l'Ascoli. La Fiorentina accusa il colpo e per circa un quarto d'ora non trova (anzi smarrisce sempre più) il bandolo della matassa. Fino al 54', quando un passaggio di Amelii smarca Eleutieri solo davanti a Grossi e il capitano ospite non fallisce il bersaglio, confermando l'altissima percentuale realizzativa in attacco dei marchigiani. Il tre a zero scuote finalmente i viola. I ragazzi inseriti dalla panchina da Mazzantini suonano la carica. E, anche se sul piano del gioco la Fiorentina continua a non assomigliare alla squadra vista durante la stagione, i gigliati ci mettono almeno il cuore per provare a raddrizzare la partita. Alessandrini para la punizione di Barsotti (61'), poi al 65' su una punizione di Artioli, di testa il neo entrato Mosti (lasciato solo dalla difesa ospite) realizza il punto del tre a uno. Il gol dà speranza e fiducia alla Fiorentina e spaventa un po' l'Ascoli. Al 67' percussione centrale di Akammadu che manda al tiro Caso ma Alessandrini respinge. Gli ospiti si rendono pericolosi per due volte con Nordinocchi (bravo Grossi a mettere in entrambi i casi in angolo), poi al quarto dei cinque (poi diventati sei) minuti di recupero, Caso serve Akammadu che da destra conclude potente rasoterra ma Alessandrini è reattivo a respingere con i piedi. Si gioca fino al 76', ma la pressione dei viola non produce altre minacce alla porta bianconera. E così dopo il triplice fischio di Sassoli l'Ascoli festeggia con la corsa sotto la tribuna il passaggio del turno quasi archiviato. È su quel quasi che dovrà lavorare la Fiorentina in settimana: serve un'impresa nelle Marche e soltanto con una partita perfetta (detto in altre parole: l'esatto contrario della gara di andata) sarà possibile staccare il biglietto per gli ottavi.

Cosimo Di Bari FIORENTINA (4-2-3-1): Grossi; Bellemo (56' Raffaeta), Kouadio, Benedetti (59' Mosti), Barsotti; Artioli, Bellandi (9' Tacconi, 61' Caso); Sagnini, Degl'Innocenti (59' Buccella), De Paula; Akammadu. A disp.: Toffoletti, Gallina, Beruatto, Gori. All.: Mirco Mazzantini.<br >ASCOLI (4-3-3): Alessandrini 7; Forlani 6, Ferrari 7, Aristei 7, Fabrizi 6+; Amelii 6.5 (66' De Bernardinis sv), Gabrielli 6.5, Bracciatelli 7; Eleutieri 7 (62' Marrancone sv), Pertarulo 7 (61' Nordinocchi sv), Ascani 7 (61' Giannantonio sv). A disp.: Cianfriglia, De Angelis, Panzarino. All.: Remo Orsini.<br > ARBITRO: Sassoli di Arezzo, coad. da Carcione di Pisa e Giovanneschi di Pontedera. <br > RETI: 12' Ascani, 37' Pertarulo, 54' Eleutieri, 65' Mosti.<br >NOTE: ammoniti Aristei al 33', Bracciatelli al 56'. Corner 7-3. Recupero 3'+5'. Le pagelle viola<br ><b>Grossi: 6.5</b> L'alta percentuale realizzativa dell'Ascoli non &egrave; attribuibile al portiere viola, che anzi compie anche due parate in bello stile, entrambe contro Nordinocchi nella ripresa.<br ><b>Bellemo: 5.5</b> Ascani gli sfreccia accanto in occasione della rete del vantaggio: in generale &egrave; poco protetto da Sagnini e dai centrocampisti e dunque, spesso in inferiorit&agrave; numerica, fatica a contenere gli avanti bianconeri che transitano dalle sue parti. <b>56' Raffaeta: sv. </b>Copre la fascia destra nel finale.<br ><b>Barsotti: 6-</b> Altro tassello di una difesa che soffre eccome il tridente marchigiano. Comunque non alza mai bandiera bianca e prova anche, soprattutto nella ripresa, a spingersi in avanti. Alessandrini para i suoi due mancini su punizione.<br ><b>Kouadio: 6</b> In coppia con Benedetti fatica a prendere le misure agli avversari, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa (quando comunque gli ospiti colpiscono altre due volte) rimedia alcune situazioni complicate, meritandosi la sufficienza.<br ><b>Bellandi: sv</b> Non in perfette condizioni, lascia il campo dopo pochi minuti. <b>9' Tacconi: 5.5</b> Entra nella zona nevralgica del campo, proprio quella in cui l'Ascoli sembra prevalere. Spesso lasciato solo davanti alla difesa, soffre l'aggressivit&agrave; dei centrocampisti bianconeri e non riesce a cucire gioco come &egrave; nelle sue corde. <b>61' Caso: sv</b> Agile e tecnico, si muove bene nei minuti finali, con un paio di guizzi nell'area ospite, ma non riesce a trovare lo spunto per ridurre ulteriormente lo svantaggio.<br ><b>Benedetti: 5.5</b> L'ottima stagione del difensore centrale ex Capezzano non &egrave; certo intaccata da una giornata storta. Come per tutti i compagni di reparto l'impressione &egrave; che soffra particolarmente lo scarso filtro della mediana; un suo intervento non impeccabile a centrocampo d&agrave; il la all'azione del raddoppio ospite. <b>59' Mosti: 7</b> Cosa chiedere di pi&ugrave;? Entra, si mette al braccio la fascia e segna il gol che mantiene un barlume di speranza per il ritorno; in pi&ugrave; &egrave; anche provvidenziale fermando un paio di ripartenze degli ospiti.<br ><b>Sagnini: 6</b> La sua rapidit&agrave; &egrave; una delle poche arme viola per scardinare la difesa bianconera. Per&ograve; spesso tenta la giocata personale e raramente riesce a dialogare con i compagni. Le cose non migliorano nella ripresa, quando viene controllato ancora meglio dalla difesa ospite.<br ><b>Artioli: 6-</b> Contro l'aggressivo e falloso centrocampo ospite fatica a trovare la posizione: non riesce ad incidere in fase di costruzione del gioco e manca un po' il suo filtro in interdizione. Per&ograve; quando si spinge in avanti &egrave; tra i pochi a forgiare assist interessanti: suo il cross per il palo di Akammadu, suo l'assist per la rete di Mosti.<br ><b>Akammadu: 6</b> Marcato stretto da Aristei prima e da Ferrari poi, non ha molte occasioni per incidere. &Egrave; costretto ad andare a cercarsi il pallone lontano dall'area e, forse anche per questo, non si vede spesso (palo a parte) dalle parti di Alessandrini. Sfortunato in occasione del palo, nonostante la stanchezza &egrave; l'ultimo ad arrendersi nel finale.<br ><b>Degl'Innocenti: 5.5</b> Il folto centrocampo bianconero mette il silenziatore alle grandi qualit&agrave; del numero 10 viola, stoppato ogni volta che entra in possesso di palla e mai in grado di combinare nello stretto con i compagni di attacco. In questa gara alla squadra di Mazzantini mancano le sue invenzioni. <b>59' Buccella: sv </b>Prova a ravvivare la gara con qualche iniziativa nel quarto d'ora finale.<br ><b>De Paula: 6+</b> Per la sua velocit&agrave;, i suoi dribbling e la sua capacit&agrave; di cercare il dialogo con i compagni &egrave; sicuramente il pi&ugrave; positivo dei suoi. Manca di concretezza nell'area avversaria: sfortunato quando il suo diagonale (sulla ribattuta del palo di Akammadu) finisce fuori, perde il momento per la conclusione o per il cross in due occasioni.<br >Arbitro<br ><b>Sassoli di Arezzo: 6-</b> Al di l&agrave; di un corner negato agli ospiti (unico errore evidente), non raggiunge la sufficiente per la parsimonia con la quale ha distribuito i cartellini, agevolando i compiti difensivi degli ospiti: nella categoria giovanissimi non &egrave; tollerabile un metro cos&igrave; permissivo. <br >IL COMMENTO<br >Sar&agrave; pura utopia, ma conoscendo le qualit&agrave; del gruppo viola e le capacit&agrave; dello stratega Mazzantini nel preparare minuziosamente le partite, il passaggio del turno non &egrave; ancora impossibile. Certo, per la Fiorentina accedere agli ottavi di finale &egrave; diventato difficilissimo, dopo una partita sbagliata, storta, stregata. Le tre s che definiscono la gara spiegano anche l'impresa dell'Ascoli, squadra che, al contrario, ha fatto tutto da manuale: pressing da levare il respiro, fallo tattico usato con malizia, difesa arcigna (Ferrari prima e Aristei poi agiscono da libero staccato), ripartenze mnemoniche e concretezza sotto porta. La squadra viola si fa irretire dall'atteggiamento tattico dell'Ascoli e fin dalle prime battute non riesce proprio ad ingranare. I mediani Bellandi (costretto ad uscire dopo nove minuti per infortunio) e Tacconi (che eredita dal compagno il gravoso compito davanti alla difesa) vengono lasciati spesso da soli, cos&igrave; spetta ai difensori - e in particolare ai centrali Kouadio e Benedetti - provare ad edificare le manovre fin dalle retrovie, ma quando l'Ascoli si serra dietro la linea della palla, &egrave; come se i viola tentassero di abbattere una porta blindata con un fiore. Dopo due minuti capitan Eleuteri scappa al diretto avversario a destra e prova il cross, un difensore respinge, poi sulla ribattuta Pertarulo prova la conclusione senza inquadrare lo specchio. La timida risposta dei viola &egrave; affidata ad un mancino alto su punizione di Barsotti, cos&igrave; al 12' l'Ascoli - che gi&agrave; nei minuti precedenti aveva mostrato di possedere un tridente offensivo dagli artigli affilatissimi - sblocca il risultato: Ascani doppia a sinistra Bellemo e si presenta a tu per tu con Grossi. Con un piatto destro il numero 11 bianconero batte il portiere viola. Anche dopo che Bellandi, non in perfette condizioni, lascia il testimone a Tacconi, la Fiorentina stenta ad entrare in partita: l'aggressivit&agrave; dei centrocampisti ospiti prosciuga le fonti di gioco dei locali, cos&igrave; per impegnare Alessandrini ci vuole una punizione di Akammadu che diventa pericolosa dopo il rimbalzo, ma il numero 1 di Orsini non si fa sorprendere ed alza in corner. La difesa ospite sembra inespugnabile, almeno fino al 24', quando una percussione permette ad Artioli di guadagnare il fondo a destra; il cross del centrocampista viola viene raccolto al centro da Akammadu che angola la sfera mettendo fuori causa Alessandrini, ma si vede negare il pareggio dal palo; sulla ribattuta De Paula &egrave; il pi&ugrave; rapido di tutti, sembra inizialmente perdere l'attimo per calciare, poi si crea lo spazio e conclude col destro; Alessandrini sarebbe di nuovo fuori causa, ma stavolta il pallone esce di un soffio. Fallita la ghiotta occasione per il pareggio, la Fiorentina acquista un po' di fiducia nel finale di tempo. Pur senza giocare al meglio delle loro possibilit&agrave;, i viola spingono sull'acceleratore: al 29' un gran sinistro di Sagnini viene deviato in corner da Alessandrini, poi al 34' De Paula si libera di Forlani con un elegante dribbling sulla linea di fondo ma non riesce a trovare il varco per il passaggio al centro e cos&igrave; lo stesso difensore recupera e mette in corner. Nei minuti di recupero i ragazzi di Mazzantini si portano alla conclusione anche con Degl'Innocenti, il cui destro non impegna pi&ugrave; di tanto Alessandrini, pronto alla presa.<br >Nel secondo tempo ti aspetti la Fiorentina all'arrembaggio della porta dell'Ascoli per raddrizzare la gara, ma la partita continua a sfuggire di mano ai viola come se fosse una saponetta bagnata. Eppure dopo un minuto i ragazzi di casa avrebbero la ghiotta occasione per l'uno a uno: De Paula salta Alessandrini e, defilato, appoggia a Barsotti; sebbene il portiere ospite sia fuori dai pali, da sinistra il terzino locale non riesce a calciare e il suo cross basso viene allontanato dalla ben piazzata retroguardia bianconera. Sulla ripartenza Benedetti si fa soffiare il pallone da Eleutieri che parte in velocit&agrave;; affrontato da Kouadio il capitano bianconero percorre palla al piede tutta la met&agrave; campo viola e, giunto in area, ha la lucidit&agrave; per accorgersi che Pertarulo ha seguito l'azione e aspetta come un falco il pallone da depositare in rete: Grossi non pu&ograve; niente e il punteggio &egrave; sul due a zero per l'Ascoli. La Fiorentina accusa il colpo e per circa un quarto d'ora non trova (anzi smarrisce sempre pi&ugrave;) il bandolo della matassa. Fino al 54', quando un passaggio di Amelii smarca Eleutieri solo davanti a Grossi e il capitano ospite non fallisce il bersaglio, confermando l'altissima percentuale realizzativa in attacco dei marchigiani. Il tre a zero scuote finalmente i viola. I ragazzi inseriti dalla panchina da Mazzantini suonano la carica. E, anche se sul piano del gioco la Fiorentina continua a non assomigliare alla squadra vista durante la stagione, i gigliati ci mettono almeno il cuore per provare a raddrizzare la partita. Alessandrini para la punizione di Barsotti (61'), poi al 65' su una punizione di Artioli, di testa il neo entrato Mosti (lasciato solo dalla difesa ospite) realizza il punto del tre a uno. Il gol d&agrave; speranza e fiducia alla Fiorentina e spaventa un po' l'Ascoli. Al 67' percussione centrale di Akammadu che manda al tiro Caso ma Alessandrini respinge. Gli ospiti si rendono pericolosi per due volte con Nordinocchi (bravo Grossi a mettere in entrambi i casi in angolo), poi al quarto dei cinque (poi diventati sei) minuti di recupero, Caso serve Akammadu che da destra conclude potente rasoterra ma Alessandrini &egrave; reattivo a respingere con i piedi. Si gioca fino al 76', ma la pressione dei viola non produce altre minacce alla porta bianconera. E cos&igrave; dopo il triplice fischio di Sassoli l'Ascoli festeggia con la corsa sotto la tribuna il passaggio del turno quasi archiviato. &Egrave; su quel quasi che dovr&agrave; lavorare la Fiorentina in settimana: serve un'impresa nelle Marche e soltanto con una partita perfetta (detto in altre parole: l'esatto contrario della gara di andata) sar&agrave; possibile staccare il biglietto per gli ottavi. Cosimo Di Bari




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