• Finali Juniores Nazionali
  • Firenze Ovest
  • 2 - 0
  • San Sisto 2010


FIRENZE OVEST: Lippi, Fallani, Calamai, Barbarino (85' Monti), Basili, Pascoli M., Razzolini (46' Chiarusi), Simonetta, Fossi, Rossi (91' Zuffi), Guerrini. A disp.: Pallini, Ferri, Ignesti, Conti. All.: Piero Carovani.
SAN SISTO: Pezzali 6, Traore 6.5, Toccaceli 6.5, Garofanini 6 (71' Minelli 6), Tinozzi 6.5, Benda 6, Conti 6, Bagnoli 6, Russo 6.5, Concia 6.5 (57' Kallaverya 6), Limongi 6.5 (52' Paciosi 6+). A disp.: Piervittori, Scargiali, Battistoni F., Pelliccia. All.: Pierpaolo Pelliccia 6.5.

ARBITRO: Bendandi di Ravenna 6, coad. da Baldelli di Reggio Emilia 6 e Roncaratti di Bologna 6.

RETI: 59' Chiarusi, 68' Simonetta.
NOTE: ammoniti Fallani al 54', Garofanini al 63', Simonetta al 69'. Spettatori 400 circa. Angoli: 4-6. Recupero: 1'+5'.



Le pagelle rossoblù
Lippi: 6.5 Non sarà elegante, commetterà qualche errore ma nella fase più importante della gara interviene con successo sulla conclusione di Paciosi da distanza ravvicinata ed è attento e risoluto a parare in bello stile su un cross pericoloso degli avversari.
Fallani: 6.5 Statuario fisicamente, sul piano della grinta e del carattere, disputa una prestazione eccellente, qualche errore in fase di rilancio e nel disimpegno.
Calamai: 6 In difficoltà nel corso del primo tempo quando non sembra particolarmente in palla, meglio nella ripresa quando mette un freno alle incursioni degli avversari sulla fascia di competenza.
Barbarino: 7 C'è sempre e comunque. Con la bocca, con i piedi, strappa tanti palloni agli avversari e in fatto di personalità, emerge alla grande. Non sarà preciso nei passaggi ma ragazzi, senza di lui nel mezzo, può suonare a morto. 85' Monti: ng
Basili: 6.5 All'italiana, rilanciando senza precisione. Ma indubbiamente è difensore concreto ed efficace e anche gli avversari lo imparano a conoscere, loro malgrado.
Pascoli M.:6.5 Altro difensore che assieme a Basili forma una coppia fortissima di testa, grintosa e sempre tesa all'anticipo. Quando ci vuole, ci vuole, l'importante è ottenere il massimo risultato da una giocata.
Razzolini: 6 Un po' anonimo nel corso dei minuti in cui rimane in campo, periodo in cui svaria e cerca con alterno successo un dialogo con i compagni di squadra. Mister Carovani doveva rafforzare l'attacco nella ripresa e quindi la sua sostituzione, per quello da lui fatto vedere nella prima frazione, appare legittima. 46' Chiarusi: 7 Entra e segna. Attaccante furbo pronto a sfruttare l'attimo fatale. E dire che in settimana non si era mai allenato causa un'indisposizione che lo aveva costretto ad una perdita di peso fuori programma. Ma si vede che sente la porta.
Simonetta: 8 Il suo gol è da antologia calcistica. E Pierone Colzi che come suo solito ha fatto la tribuna in largo e in lungo lo rivedrà certamente , ci ripenserà tante volte e chissà se in casa da solo cercherà una imitazione. Ottimo giocatore, grandi qualità e sul cross di Guerrini, ecco la sua meravigliosa castagna al volo ad incrociare nell'angolo difeso da Pezzali.
Fossi: 7 Da solo o quasi nel primo tempo tiene alta la squadra. Lotta su tutti i palloni, gioca da sponda e maggiormente aiutato da Chiarusi e compagni nella ripresa, è protagonista di una prestazione più che sufficiente.
Rossi: 6.5 Si perde nel corso del primo tempo visto che gioca in posizione troppo avanzata per quelle che sembrano le sue caratteristiche, meglio, molto meglio nella ripresa, quando parte in posizione maggiormente arretrata e serve palloni invitanti per i compagni, diventando l'assist man decisivo sul gol realizzato da Chiarusi. 91' Zuffi: ng.
Guerrini: 7.5 Il tema tattico del primo tempo è concentrato sulla sua progressione sulla fascia e proprio da lui arrivano i pericoli per gli avversari. Giocatore di qualità e di talento che si rende protagonista di un ottimo centro nell'occasione della seconda rete locale realizzata da Simonetta. Interessantissimo.
All.: Piero Carovani: 7 Bravo mister! Dopo aver vinto il campionato regionale, ecco la rimonta in fase nazionale e il passaggio ai quarti di finale. Bravo anche a correggere la disposizione della squadra all'inizio della ripresa con l'entrata in campo di Chiarusi e il variare di alcune posizioni occupate dai propri giocatori sul terreno di gioco. L'avventura continua e il sogno prosegue. Ultima considerazione: la sua squadra non muore mai e ha un carattere da vendere. Un gruppo esaltante sotto il profilo del cuore e del carattere. Complimenti!
Alessio Facchini
IL COMMENTO
Non tutte le bussole indicano il Nord. Ce n'è una, in pugno a Carovani e ai suoi ragazzi, il cui ago sembra orientato da un campo magnetico alternativo, sull'Ovest. Va bene parlare di cuore , si faccia pure riferimento ad un sogno , ma - signori - qui c'è di mezzo una squadra, come ho avuto già modo di far notare, che non è soltanto cuore, ma anche qualità, organizzazione tattica, capacità di preparare le partite con la minuzia di un orologiaio. E, adesso, la parola sogno e il riferimento all' utopia non bastano più: nel sogno ci si allontana dalla vita quotidiana, ma quella che stanno vivendo i ragazzi del presidente Colzi e del ds Duradoni è la Realtà. E non è frutto del caso o dell'improvvisazione, ma della fatica settimanale, di meccanismi provati e riprovati in allenamento, della perfetta modellazione che mister Carovani ha saputo imprimere alla sua squadra. Mi piace sottolineare di questo Ovest un pregio, che forse non risalta al primo sguardo: la consapevolezza dei propri limiti, oltre che dei propri pregi. Sa quando è il momento di osare, ma anche quando è il momento di tirare il fiato. E non è una qualità da poco.
L'uno a zero rimediato a Perugia è un'eredità scomoda: nei novanta minuti al Paoli , per passare il turno, bisogna vincere. E per vincere è fondamentale non subire reti. Così, dopo l'avvio arrembante col lancio sulla sinistra a Guerrini (fermato all'interno dell'area), gli animi si placano. E le squadre si sistemano a centrocampo, specchiandosi a vicenda nei rispettivi 4-3-3. Carovani deve ancora fare a meno di Chiarusi, così colloca Rossi come falso centravanti, affiancato da Guerrini a sinistra e Fossi a destra. A centrocampo, insieme ai confermatissimi Barbarino e Simonetta, trova spazio Razzolini, mentre davanti a Lippi torna il quartetto che ha blindato la retroguardia rossoblù sia semifinale che in finale regionale. Il San Sisto può contare su una difesa solida e l'esterno destro Traore con la sua fisicità non si fa spaventare dalla rapidità di Guerrini, spesso cercato dai mediani fiorentini; al centro della difesa spicca il '95 Tinozzi, ben affiancato da Benda e Toccaceli completa il reparto a sinistra. Sulla mediana Garofanini, bravo nelle due fasi, è fiancheggiato dal percussionista Conti e dal geometrico Bagnoli; il punto di forza degli umbri sta nel tridente offensivo: Russo, Concia e Limongi cambiano spesso posizione tra loro e sono molto incisivi. Ma, nonostante le premesse, la gara stenta a decollare. All'Ovest manca un riferimento offensivo (Chiarusi, per evitare giri di parole), così il lieve predominio si traduce soltanto nei frequenti lanci a sinistra per Guerrini, neutralizzati dalla retroguardia ospite e in particolare dall'insuperabile Traore. Il terreno di gioco risente dei postumi del maltempo e, piuttosto che rischiare giocando la palla a terra, conviene provare subito a verticalizzare verso le punte. Al 10' proprio Guerrini riesce a trovare il varco per il cross, ma al centro Tinozzi anticipa Fossi, negandogli la possibilità di concludere. Passano tre minuti e un lancio di Simonetta per Guerrini (come si diceva..) consente al numero 11 di presentarsi al tiro; sbilanciato da un tocco di un avversario, l'esterno di casa riesce comunque a calciare in caduta, così l'arbitro, applicando la norma del vantaggio (e fedele al metro permissivo scelto fin dai primi minuti), non fischia la punizione. Al 17' l'Ovest ronza ancora intorno alla porta e confeziona quella che possiamo finalmente chiamare occasione : stavolta (sempre da sinistra) è Calamai a pennellare al centro un bel cross, Fossi colpisce di testa prendendo il tempo agli avversari ma il pallone sorvola l'incrocio alla destra di Pezzali. Il San Sisto, scrollandosi di dosso la circospezione dei primissimi minuti, entra in partita: cresce il terzetto di centrocampisti e il tridente comincia a punzecchiare la difesa rossoblù. In particolare Limongi a destra crea qualche fastidio a Calamai, Concia affetta il campo con i suoi lanci affilati e il movimento di Russo dà pochi riferimenti alla coppia centrale locale: nonostante ciò, Lippi continua a rimanere inoperoso. E al 28' l'Ovest si porta ancora alla conclusione: Simonetta, stretto tra due avversario (stesso copione per chiunque provi a perforare centralmente l'area umbra), scarica all'indietro per Guerrini che calcia al volo senza inquadrare lo specchio. Ci provano anche Simonetta (tiro alto da fuori) e Rossi (tra due avversari, conclusione smorzata è facile preda di Pezzali), poi i ragazzi di Pelliccia confezionano le loro prime due occasioni: prima al 38' Russo, defilato a sinistra, anziché crossare lascia partire un tiro indirizzato sul primo palo che per poco non sorprende Lippi, reattivo a deviare in angolo; passa soltanto un minuto e lo stesso Russo, raccogliendo un prelibato cross da sinistra di Toccaceli, calcia al volo, scuotendo la rete della porta di Lippi. In tribuna il silenzio dei sostenitori locali è assordante quanto le urla di gioia dei tifosi umbri, ma non appena tutta la tribuna si accorge che è solo un'illusione ottica (palla sull'esterno della rete) partono gli sberleffi del pubblico locale. L'ultimo tentativo del primo tempo è di Basili, che raccoglie una rimessa laterale da destra di Fallani e si libera per il destro ma conclude centrale e Pezzali non ha difficoltà a parare.
Nel secondo tempo Carovani gioca subito la carta Chiarusi, anche se reduce da una settimana di febbre alta. C'è bisogno di lui, per sbloccare una partita che sembra destinata sullo zero a zero. Esce Razzolini e così il modulo diventa un 4-2-3-1, nel quale Rossi (finalmente nel suo ruolo di trequartista) agisce vicinissimo allo stesso Chiarusi. Che col bomber rossoblù in campo sia un'altra musica lo si avverte dopo appena venti secondi: Chiarusi protegge palla (quanto era mancato nel primo tempo..) e serve Fossi che, dopo aver resistito alla carica di un avversario, col destro conclude alto. Come se gli risuonasse in testa una fanfara, l'Ovest va a passo di carica alla ricerca del pareggio, ma un pallone perso da Simonetta manda al tiro Concia, il cui tiro però viene rimpallato in angolo. Al 49' Pezzali para agevolmente un destro da fuori angolato ma non potente di Rossi e poi, anche se l'Ovest ha acquistato molta più profondità, la gara si congela per qualche minuto. Lippi respinge una punizione di Russo (55'), poi al 59' con una fiammata la squadra rossoblù ottiene il vantaggio. Fossi lavora caparbiamente un pallone sulla destra e crossa al centro, il pallone finisce sui piedi di Rossi che, dal limite, si aggiusta il pallone sul destro e calcia potente; il suo è un assist per Chiarusi che, come si aspettasse il pallone proprio lì, scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre? timide proteste degli ospiti nell'occasione) e da rapace d'area indirizza la sfera alle spalle di Pezzali. Trascinato dai suoi sostenitori (la tribuna del Paoli è pienissima e calorosissima), l'Ovest ci crede, mentre il San Sisto sembra sulle gambe. I ragazzi di Pelliccia provano subito a rispondere con una punizione del solito Russo, Lippi non riesce a trattenere, ma sulla ribattuta Kallaverya non è lucido per insaccare. L'Ovest sembra avere in mano la partita. Al 67' Guerrini salta in velocità Traore, affonda sulla sinistra e poi, anziché crossare, prova a sorprendere col mancino Pezzali; il numero 1 risponde presente e nella respinta riesce anche a scongiurare la ribattuta di Fossi, ben appostato per l'eventuale ribattuta. Passa appena un minuto e ancora Guerrini trova il varco giusto a sinistra: il suo cross sorprende la difesa perugina e trova pronto all'inserimento Simonetta, che arriva in spaccata e col destro gonfia la rete di Pezzali e va ad esultare sotto la tribuna. Brozzi è in festa. Ma mancano ancora ventidue minuti alla fine e il San Sisto raschia il barile alla ricerca di tutte le energie utili per agguantare il pareggio. Al 74' un bel lancio di Conti libera Kallaverya che si presenta davanti a Lippi, bravo nel chiudergli lo specchio; sulla ribattuta la palla rimane lì ma Limongi non riesce a concludere. Al 79' Lippi sventa anche un tagliente cross dalla destra di Minelli. L'Ovest prova ad addormentare la gara, spezzettandola e badando al sodo, senza vergognarsi (come è giusto che sia) di sparacchiare il pallone lontano nel respingere le offensive del San Sisto. Gli umbri ci provano, ma non riescono a trovare tanta lucidità e così i pericoli maggiori per Lippi arrivano soprattutto da palla inattiva. Dopo un tiro di Conti alto (86'), ci prova Minelli che sorprende la difesa locale, ma si vede fermare dalla provvidenziale uscita di Lippi. Nel recupero di cinque minuti prima un colpo di testa di Kallaverya manda al tiro Minelli, ma ancora Lippi para. Poi il San Sisto ottiene una sequenza di tre corner. Non c'è tempo di battere il quarto che arriva il triplice fischio di Bendandi, accerchiato dai giocatori umbri che chiedevano altro extra-time per le numerose interruzioni: tra le otto squadre più forti d'Italia ci sono anche gli eroici rossoblù di Carovani. E allora tutti in cerchio e, sulle note del waka-waka, parte il coro: lo-lo-lo-lo-lo-lo-lo, lo-lo-lo-lo-lo-lo-lo, Firenze Ovest..
Cosimo Di Bari
L'intervista
Gare come quella di ritorno al Paoli tolgono il fiato. A chi assiste in tribuna, figuriamoci a chi le vive in prima persona. A distanza di qualche ora dal triplice fischio che ha garantito l'accesso ai quarti di finale, Piero Carovani analizza a freddo la straordinaria prova dei suoi ragazzi. Non era una partita semplice. Dopo l'uno a zero all'andata non ci potevamo permettere di subire reti se volevamo passare il turno. Dunque, pur dovendo vincere, non potevamo scoprirci troppo. Inizialmente l'obiettivo era quello di tenere la partita più viva possibile e poi provare l'assalto nel finale. Devo dire che la partita è andata secondo i piani. I ragazzi hanno interpretato la gara come l'avevamo preparata .
Un grande pubblico.
Mi ha fatto piacere vedere la tribuna così piena e il sostegno che ci ha dato per tutta la partita è stato importantissimo .
L'ingresso di Chiarusi ha cambiato la partita.
Abbiamo cambiato qualcosa tatticamente ad inizio ripresa e siamo diventati più spregiudicati. Abbiamo alzato il baricentro e loro ci hanno concesso qualcosa in più, anche forse per via dei cambi. Il San Sisto comunque ha confermato di essere una bella squadra, con individualità importanti, che già all'andata ci avevano messo in difficoltà. Hanno un possesso di palla molto buono, forse il nostro campo rispetto al sintetico sul quale giocano di solito li ha un po' penalizzati. In più sono stati bravi in difesa, non è stato facile .
Non è stato facile segnare le due reti e neppure evitare di subirne, vista la loro reazione nel finale.
Nel finale eravamo sfiniti fisicamente. I ragazzi avevano dato tutto e, avendo soltanto tre cambi a disposizione, non ho potuto sostituire chi non era in perfette condizioni. Comunque in difesa siamo andati ancora molto bene e tutto è rientrato nella norma .
L'impressione da spettatore è che un pregio della sua squadra sia la consapevolezza dei propri limiti.
Confermo. Credo che il miglior pregio della squadra sia l'umiltà: sappiamo di essere forti, ma non tecnicamente eccelsi e cerchiamo di sfruttare al meglio le nostre caratteristiche .
Adesso tutti a Misano.
La stanchezza, fisica e mentale, a questo punto della stagione, dopo tante gare decisive, comincia a farsi sentire. Ma ricaricheremo le energie e affronteremo al meglio il doppio confronto. So che il Misano è una squadra che storicamente ha sempre fatto molto bene e che nel 2011 ha vinto lo scudetto di categoria. Ma il sogno continua e allora continuiamo a sognare..

FIRENZE OVEST: Lippi, Fallani, Calamai, Barbarino (85' Monti), Basili, Pascoli M., Razzolini (46' Chiarusi), Simonetta, Fossi, Rossi (91' Zuffi), Guerrini. A disp.: Pallini, Ferri, Ignesti, Conti. All.: Piero Carovani.<br >SAN SISTO: Pezzali 6, Traore 6.5, Toccaceli 6.5, Garofanini 6 (71' Minelli 6), Tinozzi 6.5, Benda 6, Conti 6, Bagnoli 6, Russo 6.5, Concia 6.5 (57' Kallaverya 6), Limongi 6.5 (52' Paciosi 6+). A disp.: Piervittori, Scargiali, Battistoni F., Pelliccia. All.: Pierpaolo Pelliccia 6.5.<br > ARBITRO: Bendandi di Ravenna 6, coad. da Baldelli di Reggio Emilia 6 e Roncaratti di Bologna 6.<br > RETI: 59' Chiarusi, 68' Simonetta.<br >NOTE: ammoniti Fallani al 54', Garofanini al 63', Simonetta al 69'. Spettatori 400 circa. Angoli: 4-6. Recupero: 1'+5'. Le pagelle rossobl&ugrave;<br ><b>Lippi: 6.5</b> Non sar&agrave; elegante, commetter&agrave; qualche errore ma nella fase pi&ugrave; importante della gara interviene con successo sulla conclusione di Paciosi da distanza ravvicinata ed &egrave; attento e risoluto a parare in bello stile su un cross pericoloso degli avversari.<br ><b>Fallani: 6.5</b> Statuario fisicamente, sul piano della grinta e del carattere, disputa una prestazione eccellente, qualche errore in fase di rilancio e nel disimpegno. <br ><b>Calamai: 6</b> In difficolt&agrave; nel corso del primo tempo quando non sembra particolarmente in palla, meglio nella ripresa quando mette un freno alle incursioni degli avversari sulla fascia di competenza.<br ><b>Barbarino: 7</b> C'&egrave; sempre e comunque. Con la bocca, con i piedi, strappa tanti palloni agli avversari e in fatto di personalit&agrave;, emerge alla grande. Non sar&agrave; preciso nei passaggi ma ragazzi, senza di lui nel mezzo, pu&ograve; suonare a morto. <b>85' Monti: ng</b><br ><b>Basili: 6.5</b> All'italiana, rilanciando senza precisione. Ma indubbiamente &egrave; difensore concreto ed efficace e anche gli avversari lo imparano a conoscere, loro malgrado.<br ><b>Pascoli M.:6.5</b> Altro difensore che assieme a Basili forma una coppia fortissima di testa, grintosa e sempre tesa all'anticipo. Quando ci vuole, ci vuole, l'importante &egrave; ottenere il massimo risultato da una giocata.<br ><b>Razzolini: 6</b> Un po' anonimo nel corso dei minuti in cui rimane in campo, periodo in cui svaria e cerca con alterno successo un dialogo con i compagni di squadra. Mister Carovani doveva rafforzare l'attacco nella ripresa e quindi la sua sostituzione, per quello da lui fatto vedere nella prima frazione, appare legittima. <b>46' Chiarusi: 7</b> Entra e segna. Attaccante furbo pronto a sfruttare l'attimo fatale. E dire che in settimana non si era mai allenato causa un'indisposizione che lo aveva costretto ad una perdita di peso fuori programma. Ma si vede che sente la porta.<br ><b>Simonetta: 8</b> Il suo gol &egrave; da antologia calcistica. E Pierone Colzi che come suo solito ha fatto la tribuna in largo e in lungo lo rivedr&agrave; certamente , ci ripenser&agrave; tante volte e chiss&agrave; se in casa da solo cercher&agrave; una imitazione. Ottimo giocatore, grandi qualit&agrave; e sul cross di Guerrini, ecco la sua meravigliosa castagna al volo ad incrociare nell'angolo difeso da Pezzali.<br ><b>Fossi: 7</b> Da solo o quasi nel primo tempo tiene alta la squadra. Lotta su tutti i palloni, gioca da sponda e maggiormente aiutato da Chiarusi e compagni nella ripresa, &egrave; protagonista di una prestazione pi&ugrave; che sufficiente.<br ><b>Rossi: 6.5</b> Si perde nel corso del primo tempo visto che gioca in posizione troppo avanzata per quelle che sembrano le sue caratteristiche, meglio, molto meglio nella ripresa, quando parte in posizione maggiormente arretrata e serve palloni invitanti per i compagni, diventando l'assist man decisivo sul gol realizzato da Chiarusi. <b>91' Zuffi: ng</b>.<br ><b>Guerrini: 7.5</b> Il tema tattico del primo tempo &egrave; concentrato sulla sua progressione sulla fascia e proprio da lui arrivano i pericoli per gli avversari. Giocatore di qualit&agrave; e di talento che si rende protagonista di un ottimo centro nell'occasione della seconda rete locale realizzata da Simonetta. Interessantissimo.<br ><b>All.: Piero Carovani: 7</b> Bravo mister! Dopo aver vinto il campionato regionale, ecco la rimonta in fase nazionale e il passaggio ai quarti di finale. Bravo anche a correggere la disposizione della squadra all'inizio della ripresa con l'entrata in campo di Chiarusi e il variare di alcune posizioni occupate dai propri giocatori sul terreno di gioco. L'avventura continua e il sogno prosegue. Ultima considerazione: la sua squadra non muore mai e ha un carattere da vendere. Un gruppo esaltante sotto il profilo del cuore e del carattere. Complimenti!<br >Alessio Facchini<br >IL COMMENTO<br >Non tutte le bussole indicano il Nord. Ce n'&egrave; una, in pugno a Carovani e ai suoi ragazzi, il cui ago sembra orientato da un campo magnetico alternativo, sull'Ovest. Va bene parlare di cuore , si faccia pure riferimento ad un sogno , ma - signori - qui c'&egrave; di mezzo una squadra, come ho avuto gi&agrave; modo di far notare, che non &egrave; soltanto cuore, ma anche qualit&agrave;, organizzazione tattica, capacit&agrave; di preparare le partite con la minuzia di un orologiaio. E, adesso, la parola sogno e il riferimento all' utopia non bastano pi&ugrave;: nel sogno ci si allontana dalla vita quotidiana, ma quella che stanno vivendo i ragazzi del presidente Colzi e del ds Duradoni &egrave; la Realt&agrave;. E non &egrave; frutto del caso o dell'improvvisazione, ma della fatica settimanale, di meccanismi provati e riprovati in allenamento, della perfetta modellazione che mister Carovani ha saputo imprimere alla sua squadra. Mi piace sottolineare di questo Ovest un pregio, che forse non risalta al primo sguardo: la consapevolezza dei propri limiti, oltre che dei propri pregi. Sa quando &egrave; il momento di osare, ma anche quando &egrave; il momento di tirare il fiato. E non &egrave; una qualit&agrave; da poco. <br >L'uno a zero rimediato a Perugia &egrave; un'eredit&agrave; scomoda: nei novanta minuti al Paoli , per passare il turno, bisogna vincere. E per vincere &egrave; fondamentale non subire reti. Cos&igrave;, dopo l'avvio arrembante col lancio sulla sinistra a Guerrini (fermato all'interno dell'area), gli animi si placano. E le squadre si sistemano a centrocampo, specchiandosi a vicenda nei rispettivi 4-3-3. Carovani deve ancora fare a meno di Chiarusi, cos&igrave; colloca Rossi come falso centravanti, affiancato da Guerrini a sinistra e Fossi a destra. A centrocampo, insieme ai confermatissimi Barbarino e Simonetta, trova spazio Razzolini, mentre davanti a Lippi torna il quartetto che ha blindato la retroguardia rossobl&ugrave; sia semifinale che in finale regionale. Il San Sisto pu&ograve; contare su una difesa solida e l'esterno destro Traore con la sua fisicit&agrave; non si fa spaventare dalla rapidit&agrave; di Guerrini, spesso cercato dai mediani fiorentini; al centro della difesa spicca il '95 Tinozzi, ben affiancato da Benda e Toccaceli completa il reparto a sinistra. Sulla mediana Garofanini, bravo nelle due fasi, &egrave; fiancheggiato dal percussionista Conti e dal geometrico Bagnoli; il punto di forza degli umbri sta nel tridente offensivo: Russo, Concia e Limongi cambiano spesso posizione tra loro e sono molto incisivi. Ma, nonostante le premesse, la gara stenta a decollare. All'Ovest manca un riferimento offensivo (Chiarusi, per evitare giri di parole), cos&igrave; il lieve predominio si traduce soltanto nei frequenti lanci a sinistra per Guerrini, neutralizzati dalla retroguardia ospite e in particolare dall'insuperabile Traore. Il terreno di gioco risente dei postumi del maltempo e, piuttosto che rischiare giocando la palla a terra, conviene provare subito a verticalizzare verso le punte. Al 10' proprio Guerrini riesce a trovare il varco per il cross, ma al centro Tinozzi anticipa Fossi, negandogli la possibilit&agrave; di concludere. Passano tre minuti e un lancio di Simonetta per Guerrini (come si diceva..) consente al numero 11 di presentarsi al tiro; sbilanciato da un tocco di un avversario, l'esterno di casa riesce comunque a calciare in caduta, cos&igrave; l'arbitro, applicando la norma del vantaggio (e fedele al metro permissivo scelto fin dai primi minuti), non fischia la punizione. Al 17' l'Ovest ronza ancora intorno alla porta e confeziona quella che possiamo finalmente chiamare occasione : stavolta (sempre da sinistra) &egrave; Calamai a pennellare al centro un bel cross, Fossi colpisce di testa prendendo il tempo agli avversari ma il pallone sorvola l'incrocio alla destra di Pezzali. Il San Sisto, scrollandosi di dosso la circospezione dei primissimi minuti, entra in partita: cresce il terzetto di centrocampisti e il tridente comincia a punzecchiare la difesa rossobl&ugrave;. In particolare Limongi a destra crea qualche fastidio a Calamai, Concia affetta il campo con i suoi lanci affilati e il movimento di Russo d&agrave; pochi riferimenti alla coppia centrale locale: nonostante ci&ograve;, Lippi continua a rimanere inoperoso. E al 28' l'Ovest si porta ancora alla conclusione: Simonetta, stretto tra due avversario (stesso copione per chiunque provi a perforare centralmente l'area umbra), scarica all'indietro per Guerrini che calcia al volo senza inquadrare lo specchio. Ci provano anche Simonetta (tiro alto da fuori) e Rossi (tra due avversari, conclusione smorzata &egrave; facile preda di Pezzali), poi i ragazzi di Pelliccia confezionano le loro prime due occasioni: prima al 38' Russo, defilato a sinistra, anzich&eacute; crossare lascia partire un tiro indirizzato sul primo palo che per poco non sorprende Lippi, reattivo a deviare in angolo; passa soltanto un minuto e lo stesso Russo, raccogliendo un prelibato cross da sinistra di Toccaceli, calcia al volo, scuotendo la rete della porta di Lippi. In tribuna il silenzio dei sostenitori locali &egrave; assordante quanto le urla di gioia dei tifosi umbri, ma non appena tutta la tribuna si accorge che &egrave; solo un'illusione ottica (palla sull'esterno della rete) partono gli sberleffi del pubblico locale. L'ultimo tentativo del primo tempo &egrave; di Basili, che raccoglie una rimessa laterale da destra di Fallani e si libera per il destro ma conclude centrale e Pezzali non ha difficolt&agrave; a parare.<br >Nel secondo tempo Carovani gioca subito la carta Chiarusi, anche se reduce da una settimana di febbre alta. C'&egrave; bisogno di lui, per sbloccare una partita che sembra destinata sullo zero a zero. Esce Razzolini e cos&igrave; il modulo diventa un 4-2-3-1, nel quale Rossi (finalmente nel suo ruolo di trequartista) agisce vicinissimo allo stesso Chiarusi. Che col bomber rossobl&ugrave; in campo sia un'altra musica lo si avverte dopo appena venti secondi: Chiarusi protegge palla (quanto era mancato nel primo tempo..) e serve Fossi che, dopo aver resistito alla carica di un avversario, col destro conclude alto. Come se gli risuonasse in testa una fanfara, l'Ovest va a passo di carica alla ricerca del pareggio, ma un pallone perso da Simonetta manda al tiro Concia, il cui tiro per&ograve; viene rimpallato in angolo. Al 49' Pezzali para agevolmente un destro da fuori angolato ma non potente di Rossi e poi, anche se l'Ovest ha acquistato molta pi&ugrave; profondit&agrave;, la gara si congela per qualche minuto. Lippi respinge una punizione di Russo (55'), poi al 59' con una fiammata la squadra rossobl&ugrave; ottiene il vantaggio. Fossi lavora caparbiamente un pallone sulla destra e crossa al centro, il pallone finisce sui piedi di Rossi che, dal limite, si aggiusta il pallone sul destro e calcia potente; il suo &egrave; un assist per Chiarusi che, come si aspettasse il pallone proprio l&igrave;, scatta sul filo del fuorigioco (o forse oltre? timide proteste degli ospiti nell'occasione) e da rapace d'area indirizza la sfera alle spalle di Pezzali. Trascinato dai suoi sostenitori (la tribuna del Paoli &egrave; pienissima e calorosissima), l'Ovest ci crede, mentre il San Sisto sembra sulle gambe. I ragazzi di Pelliccia provano subito a rispondere con una punizione del solito Russo, Lippi non riesce a trattenere, ma sulla ribattuta Kallaverya non &egrave; lucido per insaccare. L'Ovest sembra avere in mano la partita. Al 67' Guerrini salta in velocit&agrave; Traore, affonda sulla sinistra e poi, anzich&eacute; crossare, prova a sorprendere col mancino Pezzali; il numero 1 risponde presente e nella respinta riesce anche a scongiurare la ribattuta di Fossi, ben appostato per l'eventuale ribattuta. Passa appena un minuto e ancora Guerrini trova il varco giusto a sinistra: il suo cross sorprende la difesa perugina e trova pronto all'inserimento Simonetta, che arriva in spaccata e col destro gonfia la rete di Pezzali e va ad esultare sotto la tribuna. Brozzi &egrave; in festa. Ma mancano ancora ventidue minuti alla fine e il San Sisto raschia il barile alla ricerca di tutte le energie utili per agguantare il pareggio. Al 74' un bel lancio di Conti libera Kallaverya che si presenta davanti a Lippi, bravo nel chiudergli lo specchio; sulla ribattuta la palla rimane l&igrave; ma Limongi non riesce a concludere. Al 79' Lippi sventa anche un tagliente cross dalla destra di Minelli. L'Ovest prova ad addormentare la gara, spezzettandola e badando al sodo, senza vergognarsi (come &egrave; giusto che sia) di sparacchiare il pallone lontano nel respingere le offensive del San Sisto. Gli umbri ci provano, ma non riescono a trovare tanta lucidit&agrave; e cos&igrave; i pericoli maggiori per Lippi arrivano soprattutto da palla inattiva. Dopo un tiro di Conti alto (86'), ci prova Minelli che sorprende la difesa locale, ma si vede fermare dalla provvidenziale uscita di Lippi. Nel recupero di cinque minuti prima un colpo di testa di Kallaverya manda al tiro Minelli, ma ancora Lippi para. Poi il San Sisto ottiene una sequenza di tre corner. Non c'&egrave; tempo di battere il quarto che arriva il triplice fischio di Bendandi, accerchiato dai giocatori umbri che chiedevano altro extra-time per le numerose interruzioni: tra le otto squadre pi&ugrave; forti d'Italia ci sono anche gli eroici rossobl&ugrave; di Carovani. E allora tutti in cerchio e, sulle note del waka-waka, parte il coro: lo-lo-lo-lo-lo-lo-lo, lo-lo-lo-lo-lo-lo-lo, Firenze Ovest..<br >Cosimo Di Bari<br >L'intervista<br >Gare come quella di ritorno al Paoli tolgono il fiato. A chi assiste in tribuna, figuriamoci a chi le vive in prima persona. A distanza di qualche ora dal triplice fischio che ha garantito l'accesso ai quarti di finale, Piero Carovani analizza a freddo la straordinaria prova dei suoi ragazzi. <b>Non era una partita semplice. Dopo l'uno a zero all'andata non ci potevamo permettere di subire reti se volevamo passare il turno. Dunque, pur dovendo vincere, non potevamo scoprirci troppo. Inizialmente l'obiettivo era quello di tenere la partita pi&ugrave; viva possibile e poi provare l'assalto nel finale. Devo dire che la partita &egrave; andata secondo i piani. I ragazzi hanno interpretato la gara come l'avevamo preparata</b> .<br >Un grande pubblico.<br > <b>Mi ha fatto piacere vedere la tribuna cos&igrave; piena e il sostegno che ci ha dato per tutta la partita &egrave; stato importantissimo</b> . <br >L'ingresso di Chiarusi ha cambiato la partita. <br > <b>Abbiamo cambiato qualcosa tatticamente ad inizio ripresa e siamo diventati pi&ugrave; spregiudicati. Abbiamo alzato il baricentro e loro ci hanno concesso qualcosa in pi&ugrave;, anche forse per via dei cambi. Il San Sisto comunque ha confermato di essere una bella squadra, con individualit&agrave; importanti, che gi&agrave; all'andata ci avevano messo in difficolt&agrave;. Hanno un possesso di palla molto buono, forse il nostro campo rispetto al sintetico sul quale giocano di solito li ha un po' penalizzati. In pi&ugrave; sono stati bravi in difesa, non &egrave; stato facile</b> .<br >Non &egrave; stato facile segnare le due reti e neppure evitare di subirne, vista la loro reazione nel finale.<br > <b>Nel finale eravamo sfiniti fisicamente. I ragazzi avevano dato tutto e, avendo soltanto tre cambi a disposizione, non ho potuto sostituire chi non era in perfette condizioni. Comunque in difesa siamo andati ancora molto bene e tutto &egrave; rientrato nella norma</b> .<br >L'impressione da spettatore &egrave; che un pregio della sua squadra sia la consapevolezza dei propri limiti.<br > <b>Confermo. Credo che il miglior pregio della squadra sia l'umilt&agrave;: sappiamo di essere forti, ma non tecnicamente eccelsi e cerchiamo di sfruttare al meglio le nostre caratteristiche</b> .<br >Adesso tutti a Misano.<br > <b>La stanchezza, fisica e mentale, a questo punto della stagione, dopo tante gare decisive, comincia a farsi sentire. Ma ricaricheremo le energie e affronteremo al meglio il doppio confronto. So che il Misano &egrave; una squadra che storicamente ha sempre fatto molto bene e che nel 2011 ha vinto lo scudetto di categoria. Ma il sogno continua e allora continuiamo a sognare..</b>




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