• Juniores Provinciali GIR.Pisa
  • La Cella
  • 2 - 2
  • Bellaria Cappuccini


LA CELLA: Daini, Marrocco, Casarosa, Rossi, Rizza, Menichetti, Martini, Mustafà, D. Bchir, Falugi, Mori. A disp.: Zamperla, Del Sarto, De Georgio, Nardi, Cuffaro. All.: Leonardo Falleni.
BELLARIA CAPP.: L. Casini, G. Marianini, Ceccherini, L. Marianini, De Panicis, Landi, Sabatini, M. Casini, Mannucci, Cateni, Cardini. A disp.: Giannasio, Bertelli, Gafforio, Politi, Friani, Fratto, Barani. All.: Marco Londi.

ARBITRO: Della Bartola di Pisa

RETI: 12' Cateni, 25' Cardini, 43' Mustafà, 84' Martini.



Sotto di due gol, La Cella compie l'impresa e pareggia per due a due di fronte alla spumeggiante Bellaria di Londi, colpevole però di aver interpretato il doppio vantaggio con troppa sufficienza e spensieratezza. Al 12' un'incertezza di Daini permette al pallonetto da fuori area di Cateni, abbastanza leggibile, di entrare in porta e al 25' Mannucci calcia violentemente sulla traversa un calcio di punizione diretto. Il pallone sbatte sul legno orizzontale e si impenna. Cardini salta in alto e colpisce di testa. Zero a due. La Cella potrebbe cadere nella tentazione di gettare subito la spugna, lasciando agli ospiti il padroneggiare della matassa del gioco. Ma invece accade l'esatto contrario perché i ragazzi di Falleni hanno bravura e fortuna per accorciare nel finale di tempo con il gol di Mustafà, bravo a coronare come si deve lo spunto e l'iniziativa straripante di Falugi sulla fascia. La Cella che rientra negli spogliatoi è una squadra rinnovata nonostante il punteggio, ancora deficitario. Nella ripresa però c'è da mettere in conto la reazione della Bellaria, tutta in un tiro da buona posizione di Fratto, sul quale Daini si supera allungano la mano di richiamo a difesa della propria porta. La Cella si ricarica su ogni episodio e spruzza energia positiva, quella che serve per guadagnarsi il calcio di rigore del due a due. Atterramento ai danni di Martini e trasformazione lasciata proprio al numero sette, la cui realizzazione spinge al grido il pubblico di fede locale. Nel finale arroventato M. Casini prova a bucare Daini per l'ultima volta. Ma per Della Bartola può bastare così. È game-over, due a due. Stati d'animo completamente differenti: La Cella rivitalizzata, Bellaria al tappeto.
Calciatoripiù: Rizza, Menichetti
(La Cella), L. Marianini (Bellaria Capp.)

LA CELLA: Daini, Marrocco, Casarosa, Rossi, Rizza, Menichetti, Martini, Mustaf&agrave;, D. Bchir, Falugi, Mori. A disp.: Zamperla, Del Sarto, De Georgio, Nardi, Cuffaro. All.: Leonardo Falleni. <br >BELLARIA CAPP.: L. Casini, G. Marianini, Ceccherini, L. Marianini, De Panicis, Landi, Sabatini, M. Casini, Mannucci, Cateni, Cardini. A disp.: Giannasio, Bertelli, Gafforio, Politi, Friani, Fratto, Barani. All.: Marco Londi.<br > ARBITRO: Della Bartola di Pisa<br > RETI: 12' Cateni, 25' Cardini, 43' Mustaf&agrave;, 84' Martini. Sotto di due gol, La Cella compie l'impresa e pareggia per due a due di fronte alla spumeggiante Bellaria di Londi, colpevole per&ograve; di aver interpretato il doppio vantaggio con troppa sufficienza e spensieratezza. Al 12' un'incertezza di Daini permette al pallonetto da fuori area di Cateni, abbastanza leggibile, di entrare in porta e al 25' Mannucci calcia violentemente sulla traversa un calcio di punizione diretto. Il pallone sbatte sul legno orizzontale e si impenna. Cardini salta in alto e colpisce di testa. Zero a due. La Cella potrebbe cadere nella tentazione di gettare subito la spugna, lasciando agli ospiti il padroneggiare della matassa del gioco. Ma invece accade l'esatto contrario perch&eacute; i ragazzi di Falleni hanno bravura e fortuna per accorciare nel finale di tempo con il gol di Mustaf&agrave;, bravo a coronare come si deve lo spunto e l'iniziativa straripante di Falugi sulla fascia. La Cella che rientra negli spogliatoi &egrave; una squadra rinnovata nonostante il punteggio, ancora deficitario. Nella ripresa per&ograve; c'&egrave; da mettere in conto la reazione della Bellaria, tutta in un tiro da buona posizione di Fratto, sul quale Daini si supera allungano la mano di richiamo a difesa della propria porta. La Cella si ricarica su ogni episodio e spruzza energia positiva, quella che serve per guadagnarsi il calcio di rigore del due a due. Atterramento ai danni di Martini e trasformazione lasciata proprio al numero sette, la cui realizzazione spinge al grido il pubblico di fede locale. Nel finale arroventato M. Casini prova a bucare Daini per l'ultima volta. Ma per Della Bartola pu&ograve; bastare cos&igrave;. &Egrave; game-over, due a due. Stati d'animo completamente differenti: La Cella rivitalizzata, Bellaria al tappeto. <b> Calciatoripi&ugrave;: Rizza, Menichetti </b>(La Cella), <b>L. Marianini</b> (Bellaria Capp.)




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