• Finali Juniores Dilettanti
  • Cenaia
  • 0 - 3
  • Real Forte Querceta


S.C. CENAIA (4-3-2-1): D'Addio; Sarnelli (46' Bartolena), Priami (66' Bonamassa), Marconi, Fabbrini; Turini, Incrocci (63' Tosi), Boccaccio; Mannucci (71' Marabotti), Cecconi; Casangiu (46' Del Moro). A disp.: Raduazzo, Biso. All.: Stefano Pagliai.
REAL FORTE QUERCETA (4-3-2-1): Barsanti; Prosperi (46' Saviozzi), Mussi, Bertuccelli, Gemignani; Pacini, Tedeschi, Siniega (78' Chioni); Silvestri (83' Carbonetti), Vita (68' Traversari); Ferrari (86' Nannetti). A disp.: Iacopi, Garbati. All.: Simone Giannarelli.

ARBITRO: Donati di Livorno, coad. da Donato di Pistoia e Alfieri di Prato.

RETI: 6' Ferrari, 8' Vita, 33' Pacini.
NOTE: ammoniti Sarnelli, Prosperi, Pacini, Incrocci, Chioni, Bertuccelli. Espulsi Fabbrini al 75' e Tosi al 92'. Angoli 5-4. Recupero 1'+3'.



LE PAGELLE
S.C. Cenaia
D'Addio: 6+ Non è colpa sua se gli avversari gli spuntano davanti da ogni parte e se la sua difesa gioca alle belle statuine : si presenta con una bella uscita in presa alta e sul resto non può nulla. Vittima.
Sarnelli: 6- Nell'isolamento dettato dal duello contro Vita esce battuto per distacco: all'ennesima progressione dell'ala avversaria interviene con un fallo di frustrazione dove non appare nemmeno in cerca della palla. Non spinge nemmeno e se ne va a fine primo tempo. 46' Bartolena: 6- Per nulla meglio, gioca a sinistra e non si distingue per gesta positive.
Priami: 6- Sbaglia in fase di appoggio e sbaglia molto altro in copertura, manca nell'intesa con i compagni e vive un brutto pomeriggio. Va detto che rimane in buona compagnia. 66' Bonamassa: sv Entrare a giochi fatti non è facile per nessuno: niente da segnalare.
Marconi: 6- Dovrebbe essere la guida del reparto arretrato, finisce invece per annaspare in continue richieste di posizioni di fuorigioco che non ci sono. Rischia di essere sistematicamente saltato da Ferrari, pomeriggio da dimenticare anche per lui.
Fabbrini: 5.5 Scivola su tantissimi problemi: invece di allontanare il pallone, lo rimette quasi a centro area e diventa l'innesco del gol dello svantaggio, non tiene Silvestri sul raddoppio, è troppo prevedibile quando lancia da una parte all'altra del campo, passa a destra nella ripresa e si fa cacciare per un'entrata dura su Tedeschi. Non poteva andare peggio.
Turini: 5.5 Era molto atteso e forse questo lo ha danneggiato: non si segnala per alcuna iniziativa positiva, anzi perde parecchi palloni e ritarda la trasmissione del gioco dalla difesa all'attacco, facendosi dominare dalla mediana avversaria e sbagliando tantissimi appoggi.
Incrocci: 5.5 Nota negativa per il contrasto aereo perso che costa lo 0-1, prova a riprendersi ma la sua regia è ingolfata: l'azione del piede destro è buona, ma non sembra mettere molta energia in mezzo al campo e nel secondo tempo cala fino a uscire. 63' Tosi: 5.5 Entra per dare profondità alla fascia sinistra, finisce per uscire anzitempo per doppia ammonizione dopo tanti litigi con arbitro e avversari.
Boccaccio: 6- Bene per velocità di recupero in fase difensiva e per mobilità, molto meno per ciò che riesce a fare con il pallone tra i piedi. Un altro da cui era lecito attendersi più qualità.
Mannucci: 5.5 Parte lungo la linea laterale di destra, prosegue per alcuni minuti al centro dell'attacco e va nel secondo tempo a fare l'ala sinistra, ma sempre con lo stesso esito: nessuna azione pericolosa. 71' Marabotti: sv Un po' di peso in più in attacco, ma non serve.
Cecconi: 5.5 Nella ghiotta occasione capitata ad inizio partita, invece che tirare, passa. E anche nella ripresa, dopo aver traslocato a destra, non conclude con convinzione una favorevole occasione.
Casangiu: 5.5 La responsabilità dell'occasione iniziale fallita va parzialmente anche a lui, che non segue appieno l'azione di Cecconi e non arriva sul pallone; nel resto della sua partita, si fa stritolare dalla difesa versiliese e chiude il suo match sulla destra quasi senza toccare palla. 46' Del Moro: 5.5 Non fa meglio di chi ha sostituito.
Real Forte Querceta
Barsanti: 6 Dà da pensare nel momento in cui deve fare alcuni passi lontano dalla propria porta, perché i tempi di uscita non sono perfetti e in un'occasione rimane a metà strada senza essere punito. Ma gli avversari non tirano mai e lui vive un pomeriggio tranquillo.
Prosperi: 6- Il suo liscio iniziale potrebbe incanalare in peggio tutta la partita della sua squadra: gli va bene che non viene punito, ma la confusione con cui gioca non è mai indizio di sicurezza per i compagni. 46' Saviozzi: 6 Quando accelera sarebbe imprendibile, ma ne ha poche volte l'occasione.
Mussi: 7 Gioca con la sicurezza di un veterano, non perde alcun contrasto aereo o terrestre e si esalta nel confronto con avversari più deboli.
Bertuccelli: 6.5 Qualcosa in meno del compagno di reparto per l'ammonizione nel finale e per una respinta troppo corta su un innocuo lancio che doveva essere governato meglio. Tutto tranquillo nella restante parte di gara.
Gemignani: 6.5 Sorpresa positiva per diligenza e impegno, non rischia mai più di tanto in fase difensiva, ondeggia tra le due fasce senza molta differenza e si toglie lo sfizio dell'assist per il terzo gol.
Pacini: 7 Forse non ha l'intensità di inizio stagione, ma il marchio in tutte le segnature dei suoi è indelebile: visione di gioco, qualità e freddezza sottoporta sono attributi fondamentali.
Tedeschi: 7 Un altro passo per questi livelli e si vedono le stagioni in Prima Squadra già disputate: ogni pallone vagante è suo e toglierglielo è impossibile se non con il fallo.
Siniega: 6 Meno appariscente di altre occasioni, come dimostra una mancata presenza nelle azioni più importanti: forse è la presenza di Tedeschi a oscurarlo, specialmente quando c'è da far partire l'azione dalla propria metà campo. 78' Chioni: sv Non bene l'ingresso in partita, con un'ammonizione e troppi battibecchi.
Silvestri: 6.5 Forse non è il massimo in fase di ripiegamento, visti i tanti falli che compie, però la pericolosità in una zona di campo inconsueta come è la fascia lo riscatta pienamente: ottimo l'assist del gol del raddoppio. 83' Carbonetti: sv. Spiccioli di gara.
Vita: 6.5 Calo alla distanza nel secondo tempo, dopo che nel primo ha dato spettacolo con una serie impressionante di volate sulla fascia sinistra; da applausi anche il taglio al centro che si conclude con un destro calibrato sul palo lontano che vale il 2-0. 68' Traversari: sv. Non ha la velocità del compagno e sbaglia la sua occasione.
Ferrari: 6.5 L'assenza di Landi lo lancia titolare e ripaga la fiducia trasformando in gol il primo pallone ricevuto e continuando a impegnarsi nel gioco di sponda e negli scatti profondi. Se fosse un po' più altruista e si intestardisse meno in azioni personali, sarebbe perfetto. 86' Nannetti: sv Fa presenza.
Arbitro
Donati di Livorno: 6 Nel contesto di una partita dal risultato segnato dopo pochi minuti, deve solo farla scorrere senza danni e certo non incide sul risultato. Unico appunto: la scelta di usare tanto i cartellini poteva essere limata perché le espulsioni contro il Cenaia appaiono eccessive, in particolare la prima (rosso diretto su un fallo a centrocampo).
IL COMMENTO
Si segna dopo pochi minuti la semifinale tra Cenaia e Real Forte Querceta, giocata sul perfetto terreno di gioco dello Stadio Benedetti di Borgo a Buggiano (dove si tornava a respirare aria di calcio a discreti livelli). Il tempo di annotare la somiglianza dei due schemi tattici messi in campo e di vedere una grande occasione sprecata dai pisani al 3' con Cecconi che non riesce ad approfittare di un buco di Prosperi perché, invece di tirare, cerca un improbabile assist da sinistra per Casangiu, che arriva in ritardo all'appuntamento con la palla solo da spingere in rete; poi un rinvio sbagliato di Fabbrini su azione di corner per la squadra versiliese fa spiovere il pallone al limite dell'area, Incrocci perde il contrasto aereo con Pacini e la palla rotola sul destro dello smarcato Ferrari, freddo nel battere D'Addio in uscita. Due minuti dopo, giochi virtualmente già chiusi: Ferrari fa da sponda spalle alla porta, Pacini dalla trequarti lancia Silvestri nel corridoio di destra, Fabbrini è battuto un'altra volta in velocità e il cross basso trova Vita pronto alla girata incrociata di destro che non lascia scampo al portiere. Il destino del Cenaia, più giovane e meno forte a livello offensivo, è già segnato, anche perché in avanti manca sempre un dettaglio: al 13' Casangiu sbaglia il controllo sull'assist di Turini, poi al 18' Marconi si fa trovare in fuorigioco su una punizione di Incrocci che doveva essere spinta in rete. Ma il Cenaia non è padrone del centrocampo e al 32' un'altra palla persa da Incrocci rischia di costare cara, Ferrari manda nello spazio Silvestri e la conclusione è deviata in angolo; a seguito della battuta del corner, la palla allontanata è raccolta a sinistra da Gemignani, il cui lungo lancio in diagonale trova la difesa pisana ferma a chiedere un fuorigioco che non c'è e così Pacini ha gioco facile a controllare e a battere ancora una volta il malcapitato D'Addio. Mannucci e Del Moro seguono Casangiu nel provare il ruolo di centravanti, ma l'uscita di Prosperi toglie dal campo l'unico giocatore di Giannarelli che dava l'impressione di soffrire e la difesa versiliese è inscalfibile. L'unica volta in cui potrebbe succedere, al 9', Cecconi è ancora poco convinto e preciso nel concludere dopo un'uscita solo abbozzata da Barsanti, ma per il resto è solo il Real a dimostrare di poter fare male in contropiede con Ferrari, fermato da una scivolata disperata di Priami dopo aver saltato netto Marconi, e con Traversari, capace di saltare nettamente il nuovo entrato Bonamassa ma non di concludere adeguatamente. Le espulsioni (un po' fiscali) di Fabbrini, per un fallo su Tedeschi, e di Tosi per doppia ammonizione non aumentano eventuali rimpianti di un Cenaia sconfitto ben prima di rimanere in inferiorità numerica; il Real Forte Querceta si prepara alla finale di Firenze contro il Maliseti Tobbianese.
Barnaba Lucchesi
Le interviste
Dispiaciuto ma chiaro, Stefano Pagliai a fine partita analizza così il suo Cenaia: Non ho niente da rimproverare, questa è una squadra molto giovane nei reparti chiave ed è già andata oltre ogni più rosea aspettativa: a inizio stagione eravamo completamente nuovi e la società aveva chiesto un campionato tranquillo, poi siamo passati a pensare alla Coppa Toscana e siamo arrivati addirittura fino a qua. Non aveva senso chiamare i giocatori della Prima Squadra, che ha finito i suoi impegni da tre settimane, abbiamo preferito non mandare in tribuna tutti coloro che ci hanno portato alla vittoria del girone. Oggi ci voleva più attenzione e copertura, invece abbiamo attaccato senza criterio e, non avendo le loro punte, ci siamo esposti alla loro forza. Poi è anche vero che le partite si decidono sugli episodi: se avessimo segnato noi alla prima grande occasione dell'incontro, sarebbe stato tutto diverso .
Dall'altra parte, il pensiero di Simone Giannarelli è proiettato sulla partita di sabato prossimo al Buozzi : Il favore del pronostico va a una squadra che ha tanta tradizione a livello di settore giovanile, ma in una gara secca tutto è possibile e il fatto di giocare sul sintetico, cui noi siamo abituati perché ci alleniamo su questa superficie, può avvantaggiarci: ho giocato a calcio e so quanto è difficile per chi si allena sul sintetico giocare poi su campi in erba naturale, mentre non è vero il contrario. Anche dal punto di vista atletico stiamo benissimo e si è visto oggi con un primo tempo di livello altissimo e corredato da gol al termine di azioni ben costruite. A quel punto, per gli avversari non era semplice risalire perché la nostra fase difensiva è ottima e la presenza in mezzo al campo di Tedeschi ci dà tanto e ci ha permesso di sopperire all'assenza di Remedi, mentre Ferrari ha sostituito bene Landi garantendo più profondità anche se con meno fisicità .
Barnaba Lucchesi

S.C. CENAIA (4-3-2-1): D'Addio; Sarnelli (46' Bartolena), Priami (66' Bonamassa), Marconi, Fabbrini; Turini, Incrocci (63' Tosi), Boccaccio; Mannucci (71' Marabotti), Cecconi; Casangiu (46' Del Moro). A disp.: Raduazzo, Biso. All.: Stefano Pagliai.<br >REAL FORTE QUERCETA (4-3-2-1): Barsanti; Prosperi (46' Saviozzi), Mussi, Bertuccelli, Gemignani; Pacini, Tedeschi, Siniega (78' Chioni); Silvestri (83' Carbonetti), Vita (68' Traversari); Ferrari (86' Nannetti). A disp.: Iacopi, Garbati. All.: Simone Giannarelli.<br > ARBITRO: Donati di Livorno, coad. da Donato di Pistoia e Alfieri di Prato.<br > RETI: 6' Ferrari, 8' Vita, 33' Pacini.<br >NOTE: ammoniti Sarnelli, Prosperi, Pacini, Incrocci, Chioni, Bertuccelli. Espulsi Fabbrini al 75' e Tosi al 92'. Angoli 5-4. Recupero 1'+3'. LE PAGELLE<br >S.C. Cenaia<br ><b>D'Addio: 6+</b> Non &egrave; colpa sua se gli avversari gli spuntano davanti da ogni parte e se la sua difesa gioca alle belle statuine : si presenta con una bella uscita in presa alta e sul resto non pu&ograve; nulla. Vittima.<br ><b>Sarnelli: 6-</b> Nell'isolamento dettato dal duello contro Vita esce battuto per distacco: all'ennesima progressione dell'ala avversaria interviene con un fallo di frustrazione dove non appare nemmeno in cerca della palla. Non spinge nemmeno e se ne va a fine primo tempo. 46' <b>Bartolena: 6-</b> Per nulla meglio, gioca a sinistra e non si distingue per gesta positive.<br ><b>Priami: 6-</b> Sbaglia in fase di appoggio e sbaglia molto altro in copertura, manca nell'intesa con i compagni e vive un brutto pomeriggio. Va detto che rimane in buona compagnia. <b>66' Bonamassa: sv</b> Entrare a giochi fatti non &egrave; facile per nessuno: niente da segnalare.<br ><b>Marconi: 6-</b> Dovrebbe essere la guida del reparto arretrato, finisce invece per annaspare in continue richieste di posizioni di fuorigioco che non ci sono. Rischia di essere sistematicamente saltato da Ferrari, pomeriggio da dimenticare anche per lui.<br ><b>Fabbrini: 5.5</b> Scivola su tantissimi problemi: invece di allontanare il pallone, lo rimette quasi a centro area e diventa l'innesco del gol dello svantaggio, non tiene Silvestri sul raddoppio, &egrave; troppo prevedibile quando lancia da una parte all'altra del campo, passa a destra nella ripresa e si fa cacciare per un'entrata dura su Tedeschi. Non poteva andare peggio.<br ><b>Turini: 5.5</b> Era molto atteso e forse questo lo ha danneggiato: non si segnala per alcuna iniziativa positiva, anzi perde parecchi palloni e ritarda la trasmissione del gioco dalla difesa all'attacco, facendosi dominare dalla mediana avversaria e sbagliando tantissimi appoggi.<br ><b>Incrocci: 5.5</b> Nota negativa per il contrasto aereo perso che costa lo 0-1, prova a riprendersi ma la sua regia &egrave; ingolfata: l'azione del piede destro &egrave; buona, ma non sembra mettere molta energia in mezzo al campo e nel secondo tempo cala fino a uscire. <b>63' Tosi: 5.5 </b>Entra per dare profondit&agrave; alla fascia sinistra, finisce per uscire anzitempo per doppia ammonizione dopo tanti litigi con arbitro e avversari.<br ><b>Boccaccio: 6-</b> Bene per velocit&agrave; di recupero in fase difensiva e per mobilit&agrave;, molto meno per ci&ograve; che riesce a fare con il pallone tra i piedi. Un altro da cui era lecito attendersi pi&ugrave; qualit&agrave;.<br ><b>Mannucci: 5.5</b> Parte lungo la linea laterale di destra, prosegue per alcuni minuti al centro dell'attacco e va nel secondo tempo a fare l'ala sinistra, ma sempre con lo stesso esito: nessuna azione pericolosa. <b>71' Marabotti: sv</b> Un po' di peso in pi&ugrave; in attacco, ma non serve.<br ><b>Cecconi: 5.5</b> Nella ghiotta occasione capitata ad inizio partita, invece che tirare, passa. E anche nella ripresa, dopo aver traslocato a destra, non conclude con convinzione una favorevole occasione.<br ><b>Casangiu: 5.5</b> La responsabilit&agrave; dell'occasione iniziale fallita va parzialmente anche a lui, che non segue appieno l'azione di Cecconi e non arriva sul pallone; nel resto della sua partita, si fa stritolare dalla difesa versiliese e chiude il suo match sulla destra quasi senza toccare palla. <b>46' Del Moro: 5.5</b> Non fa meglio di chi ha sostituito.<br >Real Forte Querceta<br ><b>Barsanti: 6</b> D&agrave; da pensare nel momento in cui deve fare alcuni passi lontano dalla propria porta, perch&eacute; i tempi di uscita non sono perfetti e in un'occasione rimane a met&agrave; strada senza essere punito. Ma gli avversari non tirano mai e lui vive un pomeriggio tranquillo.<br ><b>Prosperi: 6-</b> Il suo liscio iniziale potrebbe incanalare in peggio tutta la partita della sua squadra: gli va bene che non viene punito, ma la confusione con cui gioca non &egrave; mai indizio di sicurezza per i compagni. <b>46' Saviozzi: 6</b> Quando accelera sarebbe imprendibile, ma ne ha poche volte l'occasione.<br ><b>Mussi: 7</b> Gioca con la sicurezza di un veterano, non perde alcun contrasto aereo o terrestre e si esalta nel confronto con avversari pi&ugrave; deboli.<br ><b>Bertuccelli: 6.5</b> Qualcosa in meno del compagno di reparto per l'ammonizione nel finale e per una respinta troppo corta su un innocuo lancio che doveva essere governato meglio. Tutto tranquillo nella restante parte di gara.<br ><b>Gemignani: 6.5</b> Sorpresa positiva per diligenza e impegno, non rischia mai pi&ugrave; di tanto in fase difensiva, ondeggia tra le due fasce senza molta differenza e si toglie lo sfizio dell'assist per il terzo gol.<br ><b>Pacini: 7</b> Forse non ha l'intensit&agrave; di inizio stagione, ma il marchio in tutte le segnature dei suoi &egrave; indelebile: visione di gioco, qualit&agrave; e freddezza sottoporta sono attributi fondamentali.<br ><b>Tedeschi: 7</b> Un altro passo per questi livelli e si vedono le stagioni in Prima Squadra gi&agrave; disputate: ogni pallone vagante &egrave; suo e toglierglielo &egrave; impossibile se non con il fallo.<br ><b>Siniega: 6</b> Meno appariscente di altre occasioni, come dimostra una mancata presenza nelle azioni pi&ugrave; importanti: forse &egrave; la presenza di Tedeschi a oscurarlo, specialmente quando c'&egrave; da far partire l'azione dalla propria met&agrave; campo. <b>78' Chioni: sv</b> Non bene l'ingresso in partita, con un'ammonizione e troppi battibecchi.<br ><b>Silvestri: 6.5</b> Forse non &egrave; il massimo in fase di ripiegamento, visti i tanti falli che compie, per&ograve; la pericolosit&agrave; in una zona di campo inconsueta come &egrave; la fascia lo riscatta pienamente: ottimo l'assist del gol del raddoppio. <b>83' Carbonetti: sv.</b> Spiccioli di gara.<br ><b>Vita: 6.5</b> Calo alla distanza nel secondo tempo, dopo che nel primo ha dato spettacolo con una serie impressionante di volate sulla fascia sinistra; da applausi anche il taglio al centro che si conclude con un destro calibrato sul palo lontano che vale il 2-0. <b>68' Traversari: sv.</b> Non ha la velocit&agrave; del compagno e sbaglia la sua occasione.<br ><b>Ferrari: 6.5</b> L'assenza di Landi lo lancia titolare e ripaga la fiducia trasformando in gol il primo pallone ricevuto e continuando a impegnarsi nel gioco di sponda e negli scatti profondi. Se fosse un po' pi&ugrave; altruista e si intestardisse meno in azioni personali, sarebbe perfetto. <b>86' Nannetti: sv</b> Fa presenza.<br >Arbitro<br ><b>Donati di Livorno: 6</b> Nel contesto di una partita dal risultato segnato dopo pochi minuti, deve solo farla scorrere senza danni e certo non incide sul risultato. Unico appunto: la scelta di usare tanto i cartellini poteva essere limata perch&eacute; le espulsioni contro il Cenaia appaiono eccessive, in particolare la prima (rosso diretto su un fallo a centrocampo).<br >IL COMMENTO<br >Si segna dopo pochi minuti la semifinale tra Cenaia e Real Forte Querceta, giocata sul perfetto terreno di gioco dello Stadio Benedetti di Borgo a Buggiano (dove si tornava a respirare aria di calcio a discreti livelli). Il tempo di annotare la somiglianza dei due schemi tattici messi in campo e di vedere una grande occasione sprecata dai pisani al 3' con Cecconi che non riesce ad approfittare di un buco di Prosperi perch&eacute;, invece di tirare, cerca un improbabile assist da sinistra per Casangiu, che arriva in ritardo all'appuntamento con la palla solo da spingere in rete; poi un rinvio sbagliato di Fabbrini su azione di corner per la squadra versiliese fa spiovere il pallone al limite dell'area, Incrocci perde il contrasto aereo con Pacini e la palla rotola sul destro dello smarcato Ferrari, freddo nel battere D'Addio in uscita. Due minuti dopo, giochi virtualmente gi&agrave; chiusi: Ferrari fa da sponda spalle alla porta, Pacini dalla trequarti lancia Silvestri nel corridoio di destra, Fabbrini &egrave; battuto un'altra volta in velocit&agrave; e il cross basso trova Vita pronto alla girata incrociata di destro che non lascia scampo al portiere. Il destino del Cenaia, pi&ugrave; giovane e meno forte a livello offensivo, &egrave; gi&agrave; segnato, anche perch&eacute; in avanti manca sempre un dettaglio: al 13' Casangiu sbaglia il controllo sull'assist di Turini, poi al 18' Marconi si fa trovare in fuorigioco su una punizione di Incrocci che doveva essere spinta in rete. Ma il Cenaia non &egrave; padrone del centrocampo e al 32' un'altra palla persa da Incrocci rischia di costare cara, Ferrari manda nello spazio Silvestri e la conclusione &egrave; deviata in angolo; a seguito della battuta del corner, la palla allontanata &egrave; raccolta a sinistra da Gemignani, il cui lungo lancio in diagonale trova la difesa pisana ferma a chiedere un fuorigioco che non c'&egrave; e cos&igrave; Pacini ha gioco facile a controllare e a battere ancora una volta il malcapitato D'Addio. Mannucci e Del Moro seguono Casangiu nel provare il ruolo di centravanti, ma l'uscita di Prosperi toglie dal campo l'unico giocatore di Giannarelli che dava l'impressione di soffrire e la difesa versiliese &egrave; inscalfibile. L'unica volta in cui potrebbe succedere, al 9', Cecconi &egrave; ancora poco convinto e preciso nel concludere dopo un'uscita solo abbozzata da Barsanti, ma per il resto &egrave; solo il Real a dimostrare di poter fare male in contropiede con Ferrari, fermato da una scivolata disperata di Priami dopo aver saltato netto Marconi, e con Traversari, capace di saltare nettamente il nuovo entrato Bonamassa ma non di concludere adeguatamente. Le espulsioni (un po' fiscali) di Fabbrini, per un fallo su Tedeschi, e di Tosi per doppia ammonizione non aumentano eventuali rimpianti di un Cenaia sconfitto ben prima di rimanere in inferiorit&agrave; numerica; il Real Forte Querceta si prepara alla finale di Firenze contro il Maliseti Tobbianese.<br >Barnaba Lucchesi<br >Le interviste<br >Dispiaciuto ma chiaro, Stefano Pagliai a fine partita analizza cos&igrave; il suo Cenaia: <b>Non ho niente da rimproverare, questa &egrave; una squadra molto giovane nei reparti chiave ed &egrave; gi&agrave; andata oltre ogni pi&ugrave; rosea aspettativa: a inizio stagione eravamo completamente nuovi e la societ&agrave; aveva chiesto un campionato tranquillo, poi siamo passati a pensare alla Coppa Toscana e siamo arrivati addirittura fino a qua. Non aveva senso chiamare i giocatori della Prima Squadra, che ha finito i suoi impegni da tre settimane, abbiamo preferito non mandare in tribuna tutti coloro che ci hanno portato alla vittoria del girone. Oggi ci voleva pi&ugrave; attenzione e copertura, invece abbiamo attaccato senza criterio e, non avendo le loro punte, ci siamo esposti alla loro forza. Poi &egrave; anche vero che le partite si decidono sugli episodi: se avessimo segnato noi alla prima grande occasione dell'incontro, sarebbe stato tutto diverso</b> . <br >Dall'altra parte, il pensiero di Simone Giannarelli &egrave; proiettato sulla partita di sabato prossimo al Buozzi : <b>Il favore del pronostico va a una squadra che ha tanta tradizione a livello di settore giovanile, ma in una gara secca tutto &egrave; possibile e il fatto di giocare sul sintetico, cui noi siamo abituati perch&eacute; ci alleniamo su questa superficie, pu&ograve; avvantaggiarci: ho giocato a calcio e so quanto &egrave; difficile per chi si allena sul sintetico giocare poi su campi in erba naturale, mentre non &egrave; vero il contrario. Anche dal punto di vista atletico stiamo benissimo e si &egrave; visto oggi con un primo tempo di livello altissimo e corredato da gol al termine di azioni ben costruite. A quel punto, per gli avversari non era semplice risalire perch&eacute; la nostra fase difensiva &egrave; ottima e la presenza in mezzo al campo di Tedeschi ci d&agrave; tanto e ci ha permesso di sopperire all'assenza di Remedi, mentre Ferrari ha sostituito bene Landi garantendo pi&ugrave; profondit&agrave; anche se con meno fisicit&agrave;</b> .<br >Barnaba Lucchesi




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