• Juniores Provinciali GIR.Pisa
  • Fabbrica
  • 3 - 1
  • La Cella


FABBRICA: Fulceri, Rossi, Landolfi, Montagnani, Baragatti, Mazzei, Bartaloni, Srhane, Anzalone, Dragan, Guarnotta. A disp.: Scioli, Simoncini, Bakalli, Guerrieri. All.: Mirko Colombini.
LA CELLA: Marrocco, Franchi, Menichetti, Rossi, Casarosa, Nardi, Pardini, Falugi, Bchir D., Martini, Rizza. A disp.: Cuffaro, De Giorgio, Calcara, Zamperla, Del Sarto. All.: Leonardo Falleni.

ARBITRO: Erba di Pisa

RETI: Anzalone, Dragan, Guarnotta, Martini.



Il Fabbrica vince contro La Cella per tre reti a uno e si porta a tredici punti in classifica, a ridosso del trenino di centro-classifica. Il primo guizzo degno di nota, sempre da un punto di vista tecnico e balistico, è l'uno a zero di Guarnotta, col numero undici di casa che è bravissimo ad aggirare il portiere e a far girare il pallone all'incrocio dei pali più lontano, dove Marrocco non può certo arrivare. Un interno collo sinistro di rara fattura strappa gli applausi del pubblico. Si può raccontare questo e poco altro di un primo tempo poco divertente, nel quale è presente anche un briciolo di ingenuità, quella che porta Franchi a pensare di meritarsi un cartellino rosso diretto per fallo di reazione dopo soli quindici minuti di gioco. La Cella accusa il doppio colpo (espulsione e gol di Guarnotta), ma riesce ad imbeccare la via del pareggio con il rigore trasformato da Martini, tra le proteste del pubblico locale, che lamentava una decisione ingiusta di Erba. Il rigore di Martini fa schiumare rabbia e orgoglio da ogni poro dei locali, che non accettano il pari con la squadra di Falleni in meno un uomo. L'episodio del due a uno viene generato da un flipper impazzito in area di rigore: Dragan sa volgerlo a proprio favore con la zampata vincente. Il Fabbrica adesso ha la meglio e spinge forte per chiudere la partita. Anzalone colpisce la traversa con un gran diagonale, Dragan sulla respinta non si fa trovare pronto e il gol della sicurezza pare non arrivare. Fino a quando Anzalone non si prende la rivincita personale, dribblando due avversari in bello stile e tracciando una rasoiata perfetta nonostante la sua posizione di partenza fosse piuttosto defilata. Assolo e affondo personale del numero nove che vuol dire fiducia e punti. Punti che mancavano da tanto.
Calciatoripiù: Anzalone
(Fabbrica).

FABBRICA: Fulceri, Rossi, Landolfi, Montagnani, Baragatti, Mazzei, Bartaloni, Srhane, Anzalone, Dragan, Guarnotta. A disp.: Scioli, Simoncini, Bakalli, Guerrieri. All.: Mirko Colombini. <br >LA CELLA: Marrocco, Franchi, Menichetti, Rossi, Casarosa, Nardi, Pardini, Falugi, Bchir D., Martini, Rizza. A disp.: Cuffaro, De Giorgio, Calcara, Zamperla, Del Sarto. All.: Leonardo Falleni. <br > ARBITRO: Erba di Pisa<br > RETI: Anzalone, Dragan, Guarnotta, Martini. Il Fabbrica vince contro La Cella per tre reti a uno e si porta a tredici punti in classifica, a ridosso del trenino di centro-classifica. Il primo guizzo degno di nota, sempre da un punto di vista tecnico e balistico, &egrave; l'uno a zero di Guarnotta, col numero undici di casa che &egrave; bravissimo ad aggirare il portiere e a far girare il pallone all'incrocio dei pali pi&ugrave; lontano, dove Marrocco non pu&ograve; certo arrivare. Un interno collo sinistro di rara fattura strappa gli applausi del pubblico. Si pu&ograve; raccontare questo e poco altro di un primo tempo poco divertente, nel quale &egrave; presente anche un briciolo di ingenuit&agrave;, quella che porta Franchi a pensare di meritarsi un cartellino rosso diretto per fallo di reazione dopo soli quindici minuti di gioco. La Cella accusa il doppio colpo (espulsione e gol di Guarnotta), ma riesce ad imbeccare la via del pareggio con il rigore trasformato da Martini, tra le proteste del pubblico locale, che lamentava una decisione ingiusta di Erba. Il rigore di Martini fa schiumare rabbia e orgoglio da ogni poro dei locali, che non accettano il pari con la squadra di Falleni in meno un uomo. L'episodio del due a uno viene generato da un flipper impazzito in area di rigore: Dragan sa volgerlo a proprio favore con la zampata vincente. Il Fabbrica adesso ha la meglio e spinge forte per chiudere la partita. Anzalone colpisce la traversa con un gran diagonale, Dragan sulla respinta non si fa trovare pronto e il gol della sicurezza pare non arrivare. Fino a quando Anzalone non si prende la rivincita personale, dribblando due avversari in bello stile e tracciando una rasoiata perfetta nonostante la sua posizione di partenza fosse piuttosto defilata. Assolo e affondo personale del numero nove che vuol dire fiducia e punti. Punti che mancavano da tanto. <b> Calciatoripi&ugrave;: Anzalone</b> (Fabbrica).




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