• Finali Juniores Dilettanti
  • Real Forte Querceta
  • 1 - 0
  • Piovese


REAL FORTE QUERCETA (4-3-2-1): Barsanti; Saviozzi, Mussi, Marraccini, Gemignani; Pacini, Tedeschi, Silvestri (77' Traversari); Prosperi (85' Allen), Vita; Tinagli (64' Matteo Ferrari). A disp.: Andrea Remedi, Siniega, Garbati, Luca Remedi. All.: Simone Giannarelli.
PIOVESE (4-3-1-2): Cardillo 6; Marchiori 5.5, Sartori 6, Nicolò Battarin 7, Dei Poli 6 (62' Daniel Ferrari 5.5); Avola 6 (90' Giuliato sv), Boscaro 6.5 (57' Cerrato 6), Degan 6.5; Salmaso 6.5; Visinoni 5, Pellegrini 6.5. A disp.: Brigo, Bertani, Nicoletto, Andrea Battarin. All.: Williams Righetto.

ARBITRO: Marcenaro di Genova, coad. da Affronti di Ostia Lido e Yoshikawa di Roma 2.

RETE: 11' Prosperi.
NOTE: espulso Visinoni al 69', ammoniti Gemignani e Tedeschi, angoli 3-3, recupero 1'+4'. Sequenza rigori: Pellegrini (gol), Traversari (gol), Salmaso (gol), Marraccini (gol), Nicolò Battarin (gol), Vita (parato), Giuliato (gol), Tedeschi (gol), Cerrato (gol).



LE PAGELLE
Real Forte Querceta
Barsanti: 6.5 La sua nota forza nei fondamentali si bilancia con l'altrettanto nota incertezza nelle uscite: stavolta la prima supera la seconda in almeno tre occasioni, peccato che non basti e peccato anche perché non sappia farsi valere nei tiri di rigore.
Saviozzi: 5.5 Altra prestazione di difficile lettura per l'esterno difensivo, messo alle corde nel primo tempo dalle avanzate avversarie, a rischio rigore nella ripresa e sul cui piede capitano le ultime occasioni, ma l'efficacia al tiro non fa parte del suo repertorio.
Mussi: 6 Si fa scherzare da Salmaso in piena area e sembra maggiormente a disagio a questi livelli, molto alti per un giovanissimo come lui. Meglio a partita in corsa, finisce da capitano.
Marraccini: 6 Si può stare tranquilli quando a rimpiazzare Bertuccelli scende direttamente lui dalla Prima Squadra e, anche se lo attaccano da tutte le parti, riesce a resistere: meglio il secondo tempo del primo.
Gemignani: 6 Uno dei giocatori più cresciuti nel corso della stagione, a patto che stia nelle sue posizioni senza cercare avanzate offensive ma si limiti alla fase di copertura. Si soffre meno dalla sua parte che dall'altra.
Pacini: 6 La lunghissima stagione, il caldo e la fatica hanno la meglio perché, se fosse stato quello di inizio stagione, avrebbe corso fino al 90'; è comunque lui ad avviare l'azione del gol.
Tedeschi: 5.5 Stavolta si prende una punizione perché da un giocatore della Prima Squadra ci si aspetta molto di più della partita anonima che viene fuori, con tanti palloni persi e una trasmissione di palla difficoltosa. Stanchissimo anche lui.
Silvestri: 5.5 Voto insufficiente anche per lui per le stesse motivazioni di cui sopra aggravate dalla mancata presenza in fase offensiva in occasioni importanti: i fuoriquota avversari hanno fatto meglio di lui. 77' Traversari: sv Solo il rigore realizzato.
Prosperi: 6.5 Al di là di come nasca l'azione, il merito del gol è tutto suo perché piazzare con il destro il pallone di mezzo esterno all'angolo alto non è tanto semplice. Le energie finiscono presto anche per lui e allora si abbassa a centrocampo finché ce la fa. 85' Allen: sv Pochi minuti di partita.
Vita: 5 Scatta una sola volta in tutto il primo tempo ed è un dispiacere che anche nel resto della gara colui che sempre ha fatto la differenza in stagione non riesca a saltare l'avversario, che oltretutto non è impossibile (Marchiori). C'è poi l'aggravante dell'errore dal dischetto.
Tinagli: 5.5 Disturba la difesa avversaria quel tanto che basta dall'aiutare il gol del vantaggio, ma nel corso della partita diventa un predicatore nel deserto e in pratica non combina altro. Anche da lui, come dagli altri '94, ci si aspettava molto di più. 64' Matteo Ferrari: 5.5 Non cambia la storia, anzi non tocca quasi palla.
IL COMMENTO
Saldato quasi subito il debito contratto nel finale della gara d'andata, il Real Forte Querceta non riesce ad andare oltre e lascia l'accesso alle semifinali nazionali alla Piovese, squadra veneta tosta e di maggiore tonicità nel caldo pomeriggio del Necchi-Balloni. La squadra di Giannarelli arriva all'appuntamento con la storia troppo stanca in molti uomini-chiave e messa in difficoltà dal punto di vista fisico da un avversario che ha tanti centimetri in ogni zona del campo e anche tanta qualità tecnica. Ecco perché alla fine il verdetto dei calci di rigore (a cui il regolamento impone il ricorso senza bisogno dei tempi supplementari) non è scandaloso e i rimpianti versiliesi devono forse andare indietro di pochi giorni alla partita di andata malamente persa nei minuti finali oltretutto senza segnare neanche un gol che avrebbe molto facilitato il compito al ritorno. In formazione quasi obbligata per la mancanza di Bertuccelli al centro della difesa e per i vari acciacchi, i padroni di casa riescono comunque a sbloccare la gara alla prima possibilità: Prosperi onora la fascia di capitano ereditata dal compagno assente e riprende un passaggio di Pacini per Vita al limite dell'area con un destro in corsa che si incrocia nell'angolo alto alla destra del portiere. Perfetto equilibrio ristabilito, la Piovese vede rovinata la sua idea di gara accorta ma comincia a condurre le danze ad altissimi ritmi, non curandosi del pomeriggio molto caldo: Boscaro in mezzo al campo è insuperabile, tutti gli altri hanno movimenti vorticosi che privano di punti di riferimento il centrocampo nero-azzurro e in avanti ci sono tanti uomini capaci di dare più di un pensiero. Fortuna vuole che sia proprio il più atteso dei veneti, il centravanti Visinoni (uno che ha segnato tanto in Eccellenza veneta, campionato che la Piovese ha vinto centrando la promozione in Serie D), a non essere in buona giornata e a lasciare agli altri il compito di raddrizzare la situazione. Al 16' il gol che farebbe pendere l'ago della bilancia dalla parte ospite sembra fatto, ma la traversa dice no a Salmaso che in scivolata in piena area si era fiondato su una trama dei centrocampisti Degan e Boscaro conclusa con un tiro di quest'ultimo inavvertitamente deviato da Pellegrini. Tinagli, sceso dalla Prima Squadra, rimane solissimo in fase offensiva, le ali Prosperi e Vita devono stare più a coprire che a spingere e per tutto il primo tempo è ancora la Piovese a sfiorare il gol: la seconda punta Pellegrini è piccolo ma molto scattante e difficilmente marcabile, pertanto ci vuole il miglior Barsanti possibile per fermarlo a metà tempo, prima su un destro secco dopo cross da destra di Avola e poi su una bella rovesciata molto angolata ma contrastata in calcio d'angolo dall'estremo difensore di casa. Altra individualità interessante è il trequartista Salmaso, che al 34' sfrutta una marcatura troppo morbida di Saviozzi su passaggio di Degan per saltarlo seccamente in piena area e tentare poi un esterno destro che sfila a lato del palo lontano. La fine del primo tempo sancisce un break per il Real Forte Querceta, che però anche nella ripresa subisce una prima occasione avversaria (destro di Avola al 3' lontano dai pali) e dimostra di non avere armi offensive a disposizione per la perdurante assenza dello squalificato Landi e per le precarie condizioni di Tinagli e Vita. Mister Righetto modifica la sua squadra in senso offensivo con l'attaccante Daniel Ferrari in campo al posto del terzino Dei Poli, mentre dall'altra parte nemmeno l'ingresso di Matteo Ferrari al centro dell'attacco modifica il quadro, che però esce stravolto da un importante episodio al 24': il già ammonito Visinoni tenta un dribbling in area su Saviozzi e cade a contatto con lui, il contatto c'è ma la tesi dell'arbitro (ben piazzato) è che la caduta dell'attaccante sia cominciata prima, quindi simulazione ed espulsione del colpevole. A quel punto, uno si aspetta che in un secondo tempo giocato a ritmo molto più basso i padroni di casa possano alzare il raggio della loro azione grazie alla superiorità numerica, ma non è così perché la Piovese non si lascia mettere sotto: Nicolò Battarin domina la difesa e respinge tutti i deboli attacchi locali, cercando anche la segnatura al 30' con un colpo di testa alto su calcio di punizione di Degan. Addirittura clamoroso quanto succede al 40', quando un'errata impostazione di gioco a centrocampo avvia il contropiede ospite, Pellegrini si impossessa del pallone e dalla lunga distanza prova a indovinare il tiro-qualificazione, Barsanti si tuffa sulla sua sinistra e devia quel tanto che basta da mandare la palla sul palo. Prima dei calci di rigore, le ultime occasioni per i padroni di casa capitano sul destro del terzino Saviozzi, che si ritrova palla prima in piena area (ribattuta) e poi su una corta respinta in seguito a calcio d'angolo, ma la conclusione da lontano non crea problemi a Cardillo. E nella sequenza finale dei calci di rigore, è proprio Cardillo a parare l'unico tiro a Vita, rigorista principale del campionato ma arrivato stanchissimo sul dischetto; Cerrato trasforma l'ultimo rigore ospite, nonostante il tocco di Barsanti che per poco non devia la palla fuori dalla porta, e manda la Piovese in semifinale contro i piemontesi del Volpiano. Al Real Forte Querceta resta comunque il ricordo di una bellissima stagione.

Barnaba Lucchesi REAL FORTE QUERCETA (4-3-2-1): Barsanti; Saviozzi, Mussi, Marraccini, Gemignani; Pacini, Tedeschi, Silvestri (77' Traversari); Prosperi (85' Allen), Vita; Tinagli (64' Matteo Ferrari). A disp.: Andrea Remedi, Siniega, Garbati, Luca Remedi. All.: Simone Giannarelli.<br >PIOVESE (4-3-1-2): Cardillo 6; Marchiori 5.5, Sartori 6, Nicol&ograve; Battarin 7, Dei Poli 6 (62' Daniel Ferrari 5.5); Avola 6 (90' Giuliato sv), Boscaro 6.5 (57' Cerrato 6), Degan 6.5; Salmaso 6.5; Visinoni 5, Pellegrini 6.5. A disp.: Brigo, Bertani, Nicoletto, Andrea Battarin. All.: Williams Righetto.<br > ARBITRO: Marcenaro di Genova, coad. da Affronti di Ostia Lido e Yoshikawa di Roma 2.<br > RETE: 11' Prosperi.<br >NOTE: espulso Visinoni al 69', ammoniti Gemignani e Tedeschi, angoli 3-3, recupero 1'+4'. Sequenza rigori: Pellegrini (gol), Traversari (gol), Salmaso (gol), Marraccini (gol), Nicol&ograve; Battarin (gol), Vita (parato), Giuliato (gol), Tedeschi (gol), Cerrato (gol). LE PAGELLE<br >Real Forte Querceta<br ><b>Barsanti: 6.5</b> La sua nota forza nei fondamentali si bilancia con l'altrettanto nota incertezza nelle uscite: stavolta la prima supera la seconda in almeno tre occasioni, peccato che non basti e peccato anche perch&eacute; non sappia farsi valere nei tiri di rigore.<br ><b>Saviozzi: 5.5</b> Altra prestazione di difficile lettura per l'esterno difensivo, messo alle corde nel primo tempo dalle avanzate avversarie, a rischio rigore nella ripresa e sul cui piede capitano le ultime occasioni, ma l'efficacia al tiro non fa parte del suo repertorio.<br ><b>Mussi: 6</b> Si fa scherzare da Salmaso in piena area e sembra maggiormente a disagio a questi livelli, molto alti per un giovanissimo come lui. Meglio a partita in corsa, finisce da capitano.<br ><b>Marraccini: 6</b> Si pu&ograve; stare tranquilli quando a rimpiazzare Bertuccelli scende direttamente lui dalla Prima Squadra e, anche se lo attaccano da tutte le parti, riesce a resistere: meglio il secondo tempo del primo.<br ><b>Gemignani: 6</b> Uno dei giocatori pi&ugrave; cresciuti nel corso della stagione, a patto che stia nelle sue posizioni senza cercare avanzate offensive ma si limiti alla fase di copertura. Si soffre meno dalla sua parte che dall'altra.<br ><b>Pacini: 6</b> La lunghissima stagione, il caldo e la fatica hanno la meglio perch&eacute;, se fosse stato quello di inizio stagione, avrebbe corso fino al 90'; &egrave; comunque lui ad avviare l'azione del gol.<br ><b>Tedeschi: 5.5</b> Stavolta si prende una punizione perch&eacute; da un giocatore della Prima Squadra ci si aspetta molto di pi&ugrave; della partita anonima che viene fuori, con tanti palloni persi e una trasmissione di palla difficoltosa. Stanchissimo anche lui.<br ><b>Silvestri: 5.5</b> Voto insufficiente anche per lui per le stesse motivazioni di cui sopra aggravate dalla mancata presenza in fase offensiva in occasioni importanti: i fuoriquota avversari hanno fatto meglio di lui. <b>77' Traversari: sv</b> Solo il rigore realizzato.<br ><b>Prosperi: 6.5</b> Al di l&agrave; di come nasca l'azione, il merito del gol &egrave; tutto suo perch&eacute; piazzare con il destro il pallone di mezzo esterno all'angolo alto non &egrave; tanto semplice. Le energie finiscono presto anche per lui e allora si abbassa a centrocampo finch&eacute; ce la fa. <b>85' Allen: sv</b> Pochi minuti di partita.<br ><b>Vita: 5</b> Scatta una sola volta in tutto il primo tempo ed &egrave; un dispiacere che anche nel resto della gara colui che sempre ha fatto la differenza in stagione non riesca a saltare l'avversario, che oltretutto non &egrave; impossibile (Marchiori). C'&egrave; poi l'aggravante dell'errore dal dischetto.<br ><b>Tinagli: 5.5</b> Disturba la difesa avversaria quel tanto che basta dall'aiutare il gol del vantaggio, ma nel corso della partita diventa un predicatore nel deserto e in pratica non combina altro. Anche da lui, come dagli altri '94, ci si aspettava molto di pi&ugrave;. <b>64' Matteo Ferrari: 5.5 </b>Non cambia la storia, anzi non tocca quasi palla.<br >IL COMMENTO<br >Saldato quasi subito il debito contratto nel finale della gara d'andata, il Real Forte Querceta non riesce ad andare oltre e lascia l'accesso alle semifinali nazionali alla Piovese, squadra veneta tosta e di maggiore tonicit&agrave; nel caldo pomeriggio del Necchi-Balloni. La squadra di Giannarelli arriva all'appuntamento con la storia troppo stanca in molti uomini-chiave e messa in difficolt&agrave; dal punto di vista fisico da un avversario che ha tanti centimetri in ogni zona del campo e anche tanta qualit&agrave; tecnica. Ecco perch&eacute; alla fine il verdetto dei calci di rigore (a cui il regolamento impone il ricorso senza bisogno dei tempi supplementari) non &egrave; scandaloso e i rimpianti versiliesi devono forse andare indietro di pochi giorni alla partita di andata malamente persa nei minuti finali oltretutto senza segnare neanche un gol che avrebbe molto facilitato il compito al ritorno. In formazione quasi obbligata per la mancanza di Bertuccelli al centro della difesa e per i vari acciacchi, i padroni di casa riescono comunque a sbloccare la gara alla prima possibilit&agrave;: Prosperi onora la fascia di capitano ereditata dal compagno assente e riprende un passaggio di Pacini per Vita al limite dell'area con un destro in corsa che si incrocia nell'angolo alto alla destra del portiere. Perfetto equilibrio ristabilito, la Piovese vede rovinata la sua idea di gara accorta ma comincia a condurre le danze ad altissimi ritmi, non curandosi del pomeriggio molto caldo: Boscaro in mezzo al campo &egrave; insuperabile, tutti gli altri hanno movimenti vorticosi che privano di punti di riferimento il centrocampo nero-azzurro e in avanti ci sono tanti uomini capaci di dare pi&ugrave; di un pensiero. Fortuna vuole che sia proprio il pi&ugrave; atteso dei veneti, il centravanti Visinoni (uno che ha segnato tanto in Eccellenza veneta, campionato che la Piovese ha vinto centrando la promozione in Serie D), a non essere in buona giornata e a lasciare agli altri il compito di raddrizzare la situazione. Al 16' il gol che farebbe pendere l'ago della bilancia dalla parte ospite sembra fatto, ma la traversa dice no a Salmaso che in scivolata in piena area si era fiondato su una trama dei centrocampisti Degan e Boscaro conclusa con un tiro di quest'ultimo inavvertitamente deviato da Pellegrini. Tinagli, sceso dalla Prima Squadra, rimane solissimo in fase offensiva, le ali Prosperi e Vita devono stare pi&ugrave; a coprire che a spingere e per tutto il primo tempo &egrave; ancora la Piovese a sfiorare il gol: la seconda punta Pellegrini &egrave; piccolo ma molto scattante e difficilmente marcabile, pertanto ci vuole il miglior Barsanti possibile per fermarlo a met&agrave; tempo, prima su un destro secco dopo cross da destra di Avola e poi su una bella rovesciata molto angolata ma contrastata in calcio d'angolo dall'estremo difensore di casa. Altra individualit&agrave; interessante &egrave; il trequartista Salmaso, che al 34' sfrutta una marcatura troppo morbida di Saviozzi su passaggio di Degan per saltarlo seccamente in piena area e tentare poi un esterno destro che sfila a lato del palo lontano. La fine del primo tempo sancisce un break per il Real Forte Querceta, che per&ograve; anche nella ripresa subisce una prima occasione avversaria (destro di Avola al 3' lontano dai pali) e dimostra di non avere armi offensive a disposizione per la perdurante assenza dello squalificato Landi e per le precarie condizioni di Tinagli e Vita. Mister Righetto modifica la sua squadra in senso offensivo con l'attaccante Daniel Ferrari in campo al posto del terzino Dei Poli, mentre dall'altra parte nemmeno l'ingresso di Matteo Ferrari al centro dell'attacco modifica il quadro, che per&ograve; esce stravolto da un importante episodio al 24': il gi&agrave; ammonito Visinoni tenta un dribbling in area su Saviozzi e cade a contatto con lui, il contatto c'&egrave; ma la tesi dell'arbitro (ben piazzato) &egrave; che la caduta dell'attaccante sia cominciata prima, quindi simulazione ed espulsione del colpevole. A quel punto, uno si aspetta che in un secondo tempo giocato a ritmo molto pi&ugrave; basso i padroni di casa possano alzare il raggio della loro azione grazie alla superiorit&agrave; numerica, ma non &egrave; cos&igrave; perch&eacute; la Piovese non si lascia mettere sotto: Nicol&ograve; Battarin domina la difesa e respinge tutti i deboli attacchi locali, cercando anche la segnatura al 30' con un colpo di testa alto su calcio di punizione di Degan. Addirittura clamoroso quanto succede al 40', quando un'errata impostazione di gioco a centrocampo avvia il contropiede ospite, Pellegrini si impossessa del pallone e dalla lunga distanza prova a indovinare il tiro-qualificazione, Barsanti si tuffa sulla sua sinistra e devia quel tanto che basta da mandare la palla sul palo. Prima dei calci di rigore, le ultime occasioni per i padroni di casa capitano sul destro del terzino Saviozzi, che si ritrova palla prima in piena area (ribattuta) e poi su una corta respinta in seguito a calcio d'angolo, ma la conclusione da lontano non crea problemi a Cardillo. E nella sequenza finale dei calci di rigore, &egrave; proprio Cardillo a parare l'unico tiro a Vita, rigorista principale del campionato ma arrivato stanchissimo sul dischetto; Cerrato trasforma l'ultimo rigore ospite, nonostante il tocco di Barsanti che per poco non devia la palla fuori dalla porta, e manda la Piovese in semifinale contro i piemontesi del Volpiano. Al Real Forte Querceta resta comunque il ricordo di una bellissima stagione. Barnaba Lucchesi




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