• Coppa Regionale Juniores
  • Cenaia
  • 5 - 2
  • Fortis Juventus


S.C. CENAIA (4-2-3-1): Serafini, Capparuccia (60' Fatigati), Matteucci, Cosci, Iacopini (47' Franco), Marinai (46' Rossi), Fabbrini, Sacheli, Lombardi (82' Battini), Giordano, Coluccia. A disp.: Iacoponi, Rossi, Fatigati, Franco, Battini, Badalassi, Meucci. All.: Andrea Bottoni.
FORTIS JUVENTUS (4-4-2): Gardel, Santi, Lukolic (62' Burrini), Morbidi, Pozzi, Cassigoli (80' Corzi), Ventrice, Barberio, Vivoli (68' Santilli), Sadrat (86' Tucci), Lepri. A disp.: Salvi, Burrini, Corzi, Fushazi, Santilli, Tucci. All.: Daniele Paoletti.

ARBITRO: Gasperini di Livorno.

RETI: 2' Fabbrini, 16' rig. Barberio, 61' Coluccia, 65' Vivoli, 69' e 97' Fatigati, 95' Giordano.
NOTE: ammoniti Marinai, Fabbrini, Sacheli, Santilli, Serafini, Giordano.



LE PAGELLE
S.C.Cenaia
Serafini: 6 Poco impegnato, sul rigore può fare poco ed anche sul tiro di Vivoli sembra avere poche responsabilità.
Capparuccia: 7 Non fa mancare una spinta costante nel primo tempo e tiene egregiamente anche nella difesa a tre. 60' Fatigati: 7,5 Realizza una doppietta e lotta in ogni zona del campo, si cala con il giusto spirito nella gara.
Matteucci: 7 Nell'assalto finale resta l'unico difensore di ruolo in campo e guida la retroguardia senza tentennamenti.
Cosci: 8 È il vero faro della manovra, tosto nei contrasti e lucido fino alla fine, non getta mai via la palla.
Iacopini: 6,5 Esce per infortunio all'inizio della ripresa, fino a quando resta in campo annulla Vivoli. 47' Franco: 6,5 Ci mette l'anima, fatica a trovare la giusta posizione ma non fa mai mancare l'apporto sul campo.
Marinai: 6 Sacrificato per scelta tattica, incontra qualche difficoltà a contenere Sadrat ma gli prende presto le misure. 46' Rossi: 6 Dalle sue parti arriva Ventrice lanciato in velocità e nella ripresa l'avversario ha maggiore spazio per fare male ma non si fa travolgere.
Fabbrini: 7,5 Scatta in continuazione affondando nella difesa avversaria, nella prima fase dell'incontro è incontenibile.
Sacheli: 7,5 Rompe l'azione e verticalizza immediatamente, sforna un assist su calcio da fermo e si fa vedere in ogni zona del campo. Ancora limiti sul piano caratteriale che rischiano di fargli saltare la semifinale.
Lombardi: 7 Svaria su tutto il fronte offensivo, offre sponde preziose e crea spazi per gli inserimenti dei compagni, imprescindibile. 82' Battini: sv.
Giordano: 8 Il pallone della punizione che regala il passaggio del turno pesa un quintale e lui lo spinge in rete con rabbia. Prima assist e azioni sempre pericolose.
Coluccia: 8 I suoi movimenti fra le linee scombinano i piani della Fortis, ha più di un merito sul primo goal e segna il momentaneo vantaggio.
Fortis Juventus
Gardel: 5 Troppi goal per non attribuirgli responsabilità, anche se sugli ultimi due non ha colpe specifiche.
Santi: 5 Giordano gli fa vedere i sorci verdi per tutta la gara.
Lukolic: 5,5 All'inizio della gara si propone in avanti e impegna Serafini ma Fabbrini lo fa sudare più del dovuto. 62' Burrini: sv.
Morbidi: 6,5 Cerca di mettere ordine nella manovra della Fortis ma ha poco aiuto dai compagni che non gli offrono movimenti da servire.
Pozzi: 5,5 Lombardi è un brutto cliente e il duello fisico che ne viene fuori non lo vede vincitore.
Cassigoli: 5,5 Coluccia lo chiama spesso fuori e nello spazio si inserisce Giordano che gli gira intorno, serataccia per il difensore della Fortis. 80' Corzi: sv.
Ventrice: 6 Prova ad affondare più degli altri ma è ben contenuto da Matteucci, molta volontà ma senza incidere.
Barberio: 6 Si prende la responsabilità del rigore e non lo sbaglia, questo gli vale la sufficienza.
Vivoli: 6,5 L'attaccante classe '95 si impegna molto, ma non riesce ad incidere fino a quando non gli capita la palla giusta per il pareggio, un tiro e un goal. 68' Santilli sv.
Sadrat: 6,5 Fin dai primi minuti è il più mobile in avanti e dà l'impressione che servito con costanza potrebbe fare molto di più. 86' Tucci: sv.
Lepri: 5,5 Non affonda come potrebbe e fa mancare il suo apporto in avanti.
IL COMMENTO
Non fatevi ingannare dal risultato finale, è stata gara per cuori forti, parecchio forti. Gara di adrenalina pura, un ottovolante emozionale che ha messo a dura prova le arterie di un pubblico alla fine esausto ma contento. Almeno quello di casa. Il Cenaia è chiamato a ribaltare il risultato dell'andata per avere la speranza di passare il turno mentre la Fortis può giocare d'attesa. Un gol da rimontare non è impossibile ma bisogna partire col piede giusto; il Cenaia lo fa. Siamo solo al secondo giro di lancette quando i padroni di casa si portano in vantaggio: cross dalla sinistra di Giordano, Coluccia spizza di testa sul secondo palo mettendo fuorigioco Gardel, Fabbrini ben appostato deve solo appoggiare in rete. Parità complessiva e tutta la gara da giocare, è l'avvio che i tifosi sognavano. La Fortis non si scompone e riparte con calma, cerca di allargare il gioco chiamando gli esterni alla sovrapposizione e su questa situazione di gioco Lukolic impegna Serafini a terra. I biancoverdi si schierano con un sacchiano 4-4-2, due file ordinate in mezzo e davanti la coppia Vivoli-Sadrat a cercare l'incursione vincente. Bottoni invece sa di dover rischiare e si fida della premiata ditta Cosci-Sacheli in mezzo al campo per liberare l'artiglieria: tridente Giordano-Coluccia-Fabbrini a supporto di Lombardi. Il Cenaia dimostra fin da subito di essere scesa in campo con la mentalità giusta: il tandem di centrocampo attua un pressing continuo che permette agli esterni di restare alti, la difesa ospite è schiacciata e ogni palla persa diventa immediatamente un pericolo, i difensori raramente sono in superiorità numerica. La Fortis nel primo quarto non si affaccia nella metà campo avversaria ma quando lo fa, è veleno puro: Morbidi intercetta un lancio di Sacheli e si invola in contropiede, chiama il triangolo con Sadrat e si incunea in area dove viene stretto fra Iacopini e Capparuccia. Il centrocampista ospite cade e Gasperini indica il dischetto: a velocità normale assegnazione giusta. Barberio si incarica della battuta e con un destro preciso non lascia scampo a Serafini. Pareggio che vuol dire vantaggio. Il Cenaia non sembra accusare il colpo e riprende il suo ritmo martellante: Sacheli recupera e subito verticalizza per Coluccia che in un fazzoletto si coordina al tiro, la palla sfiora l'incrocio. Gli arancioni sono in controllo della gara, le due fasi sono interpretate con un'energia che non ammette repliche e la transizione è fulminea quanto efficace. Coluccia riportato al centro (nella gara d'andata fu dirottato sulla fascia) è l'intuizione tattica che per adesso sposta gli equilibri: il suo muoversi fra le linee chiama all'uscita un difensore alleggerendo il pressing su Lombardi che ha libertà di muoversi su tutto il fronte. Alla mezz'ora Cenaia vicino al raddoppio: Coluccia intuisce il corridoio e lancia Giordano che taglia dalla sinistra, la sua grande progressione lo porta in area dove attira il portiere e serve Lombardi all'altezza del dischetto: la punta di casa è tradita dal rimbalzo e manda a lato una grande chance. La Fortis cerca di riprendere il controllo del proprio territorio e con ordine imbastisce la manovra che appare però troppo scolastica per impensierire la difesa avversaria. Il Cenaia avanza a folate dando sempre l'impressione di pericolosità, tuttavia non mantiene quanto promette e si va al riposo sul punteggio di parità. Al rientro in campo è ancora Cenaia, Fabbrini sgomma ancora sul binario di competenza e Lukolic lo aggancia in area ma Gasperini fa cenno di rialzarsi, decisione dubbia. Bottoni inserisce Rossi e Franco virando sul 3-4-3, tre attaccanti puri e due esterni molto offensivi. La Fortis approfitta della nuova disposizione avversaria per avanzare di qualche metro sulle corsie laterali ma non preme sull'acceleratore cercando di mantenere il risultato che vuol dire passaggio del turno. Al 60' dentro anche Fatigati per il tutto per tutto. La mossa paga perchè un minuto dopo è vantaggio Cenaia: Coluccia sale in cielo incornando una punizione tesa di Sacheli dalla destra. L'entusiasmo è alle stelle ma dura poco: quattro minuti e la Fortis si riporta in parità. È Barberio che sfonda sulla sinistra ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa di casa, la palla arriva sui piedi di Vivoli appostato al limite, la punta ha spazio e tempo per prendere la mira e fulminare Serafini sul palo lontano. I tifosi del Cenaia sono a terra: la squadra domina e segna ma per ora sono gli altri a festeggiare. Poco più di tre minuti e tutto torna possibile: Giordano batte una punizione praticamente dalla bandierina, dalla mischia in area spunta in tuffo Fatigati che sorprende tutti riaprendo la partita. Nuovo vantaggio e speranza riaccesa. La Fortis questa volta non reagisce e continua a giocare di rimessa sperando nell'errore dell'avversario. Nel Cenaia sono saltati gli schemi, i giocatori vedono il traguardo e spremono il cuore su ogni contrasto, su ogni pallone. Nonostante questo, quando scocca il novantesimo ancora niente è deciso. Allo scadere dei minuti di recupero l'ultima occasione è sui piedi di Giordano. Punizione un passo fuori dalla linea d'area, zolla centrale. Gasperini non abbassa il fischietto, appena la palla sarà uscita dal campo si intuisce che fischierà la fine. Tutto il Cenaia nell'area avversaria, la barriera è multicolore e si apre di quel tanto che basta per far passare quel pallone ormai di piombo: il tiro è potente e Gardel non può fare nulla se non raccogliere la sfera. La gioia esplode sugli spalti. Il fischietto livornese concede un ulteriore minuto di gioco e Paoletti lascia il solo Gardel nella sua metà campo ma Fatigati intercetta il primo passaggio e si invola verso la definitiva manita.
Luca Lunedì
L'intervista
A fine gara chiediamo a mister Bottoni se si aspettava di ribaltare il risultato dell'andata, con un punteggio così ampio. Sinceramente sì, mi aspettavo molto da chi è rientrato dalla squalifica e ho sempre avuto fiducia nei miei ragazzi, sapevo che avrebbero dato tutto per passare il turno .
La posizione centrale di Coluccia, diversa rispetto all'andata è stata una scelta o una necessità per avere più attaccanti in campo? Ho pensato che due punte si sarebbero pestate i piedi e non volevo intasare gli spazi in avanti, sono contento che il ragazzo, come i suoi compagni ha fatto bene .
Come vede la prossima sfida? Affronteremo il Fiesole, li rispettiamo ma non abbiamo paura di nessuno, se giochiamo come oggi ce la possiamo fare .

S.C. CENAIA (4-2-3-1): Serafini, Capparuccia (60' Fatigati), Matteucci, Cosci, Iacopini (47' Franco), Marinai (46' Rossi), Fabbrini, Sacheli, Lombardi (82' Battini), Giordano, Coluccia. A disp.: Iacoponi, Rossi, Fatigati, Franco, Battini, Badalassi, Meucci. All.: Andrea Bottoni.<br >FORTIS JUVENTUS (4-4-2): Gardel, Santi, Lukolic (62' Burrini), Morbidi, Pozzi, Cassigoli (80' Corzi), Ventrice, Barberio, Vivoli (68' Santilli), Sadrat (86' Tucci), Lepri. A disp.: Salvi, Burrini, Corzi, Fushazi, Santilli, Tucci. All.: Daniele Paoletti.<br > ARBITRO: Gasperini di Livorno.<br > RETI: 2' Fabbrini, 16' rig. Barberio, 61' Coluccia, 65' Vivoli, 69' e 97' Fatigati, 95' Giordano.<br >NOTE: ammoniti Marinai, Fabbrini, Sacheli, Santilli, Serafini, Giordano. LE PAGELLE<br >S.C.Cenaia<br ><b>Serafini: 6</b> Poco impegnato, sul rigore pu&ograve; fare poco ed anche sul tiro di Vivoli sembra avere poche responsabilit&agrave;.<br ><b>Capparuccia: 7</b> Non fa mancare una spinta costante nel primo tempo e tiene egregiamente anche nella difesa a tre. <b>60' Fatigati: 7,5</b> Realizza una doppietta e lotta in ogni zona del campo, si cala con il giusto spirito nella gara.<br ><b>Matteucci: 7</b> Nell'assalto finale resta l'unico difensore di ruolo in campo e guida la retroguardia senza tentennamenti.<br ><b>Cosci: 8</b> &Egrave; il vero faro della manovra, tosto nei contrasti e lucido fino alla fine, non getta mai via la palla.<br ><b>Iacopini: 6,5</b> Esce per infortunio all'inizio della ripresa, fino a quando resta in campo annulla Vivoli. <b>47' Franco: 6,5</b> Ci mette l'anima, fatica a trovare la giusta posizione ma non fa mai mancare l'apporto sul campo.<br ><b>Marinai: 6</b> Sacrificato per scelta tattica, incontra qualche difficolt&agrave; a contenere Sadrat ma gli prende presto le misure. <b>46' Rossi: 6</b> Dalle sue parti arriva Ventrice lanciato in velocit&agrave; e nella ripresa l'avversario ha maggiore spazio per fare male ma non si fa travolgere.<br ><b>Fabbrini: 7,5</b> Scatta in continuazione affondando nella difesa avversaria, nella prima fase dell'incontro &egrave; incontenibile.<br ><b>Sacheli: 7,5</b> Rompe l'azione e verticalizza immediatamente, sforna un assist su calcio da fermo e si fa vedere in ogni zona del campo. Ancora limiti sul piano caratteriale che rischiano di fargli saltare la semifinale.<br ><b>Lombardi: 7</b> Svaria su tutto il fronte offensivo, offre sponde preziose e crea spazi per gli inserimenti dei compagni, imprescindibile. <b>82' Battini: sv.</b><br ><b>Giordano: 8</b> Il pallone della punizione che regala il passaggio del turno pesa un quintale e lui lo spinge in rete con rabbia. Prima assist e azioni sempre pericolose.<br ><b>Coluccia: 8</b> I suoi movimenti fra le linee scombinano i piani della Fortis, ha pi&ugrave; di un merito sul primo goal e segna il momentaneo vantaggio.<br >Fortis Juventus<br ><b>Gardel: 5</b> Troppi goal per non attribuirgli responsabilit&agrave;, anche se sugli ultimi due non ha colpe specifiche.<br ><b>Santi: 5</b> Giordano gli fa vedere i sorci verdi per tutta la gara.<br ><b>Lukolic: 5,5</b> All'inizio della gara si propone in avanti e impegna Serafini ma Fabbrini lo fa sudare pi&ugrave; del dovuto. <b>62' Burrini: sv.</b><br ><b>Morbidi: 6,5</b> Cerca di mettere ordine nella manovra della Fortis ma ha poco aiuto dai compagni che non gli offrono movimenti da servire.<br ><b>Pozzi: 5,5</b> Lombardi &egrave; un brutto cliente e il duello fisico che ne viene fuori non lo vede vincitore.<br ><b>Cassigoli: 5,5</b> Coluccia lo chiama spesso fuori e nello spazio si inserisce Giordano che gli gira intorno, serataccia per il difensore della Fortis. <b>80' Corzi: sv.</b><br ><b>Ventrice: 6</b> Prova ad affondare pi&ugrave; degli altri ma &egrave; ben contenuto da Matteucci, molta volont&agrave; ma senza incidere.<br ><b>Barberio: 6</b> Si prende la responsabilit&agrave; del rigore e non lo sbaglia, questo gli vale la sufficienza.<br ><b>Vivoli: 6,5</b> L'attaccante classe '95 si impegna molto, ma non riesce ad incidere fino a quando non gli capita la palla giusta per il pareggio, un tiro e un goal. 68' Santilli sv.<br ><b>Sadrat: 6,5</b> Fin dai primi minuti &egrave; il pi&ugrave; mobile in avanti e d&agrave; l'impressione che servito con costanza potrebbe fare molto di pi&ugrave;. <b>86' Tucci: sv.</b><br ><b>Lepri: 5,5</b> Non affonda come potrebbe e fa mancare il suo apporto in avanti.<br >IL COMMENTO<br >Non fatevi ingannare dal risultato finale, &egrave; stata gara per cuori forti, parecchio forti. Gara di adrenalina pura, un ottovolante emozionale che ha messo a dura prova le arterie di un pubblico alla fine esausto ma contento. Almeno quello di casa. Il Cenaia &egrave; chiamato a ribaltare il risultato dell'andata per avere la speranza di passare il turno mentre la Fortis pu&ograve; giocare d'attesa. Un gol da rimontare non &egrave; impossibile ma bisogna partire col piede giusto; il Cenaia lo fa. Siamo solo al secondo giro di lancette quando i padroni di casa si portano in vantaggio: cross dalla sinistra di Giordano, Coluccia spizza di testa sul secondo palo mettendo fuorigioco Gardel, Fabbrini ben appostato deve solo appoggiare in rete. Parit&agrave; complessiva e tutta la gara da giocare, &egrave; l'avvio che i tifosi sognavano. La Fortis non si scompone e riparte con calma, cerca di allargare il gioco chiamando gli esterni alla sovrapposizione e su questa situazione di gioco Lukolic impegna Serafini a terra. I biancoverdi si schierano con un sacchiano 4-4-2, due file ordinate in mezzo e davanti la coppia Vivoli-Sadrat a cercare l'incursione vincente. Bottoni invece sa di dover rischiare e si fida della premiata ditta Cosci-Sacheli in mezzo al campo per liberare l'artiglieria: tridente Giordano-Coluccia-Fabbrini a supporto di Lombardi. Il Cenaia dimostra fin da subito di essere scesa in campo con la mentalit&agrave; giusta: il tandem di centrocampo attua un pressing continuo che permette agli esterni di restare alti, la difesa ospite &egrave; schiacciata e ogni palla persa diventa immediatamente un pericolo, i difensori raramente sono in superiorit&agrave; numerica. La Fortis nel primo quarto non si affaccia nella met&agrave; campo avversaria ma quando lo fa, &egrave; veleno puro: Morbidi intercetta un lancio di Sacheli e si invola in contropiede, chiama il triangolo con Sadrat e si incunea in area dove viene stretto fra Iacopini e Capparuccia. Il centrocampista ospite cade e Gasperini indica il dischetto: a velocit&agrave; normale assegnazione giusta. Barberio si incarica della battuta e con un destro preciso non lascia scampo a Serafini. Pareggio che vuol dire vantaggio. Il Cenaia non sembra accusare il colpo e riprende il suo ritmo martellante: Sacheli recupera e subito verticalizza per Coluccia che in un fazzoletto si coordina al tiro, la palla sfiora l'incrocio. Gli arancioni sono in controllo della gara, le due fasi sono interpretate con un'energia che non ammette repliche e la transizione &egrave; fulminea quanto efficace. Coluccia riportato al centro (nella gara d'andata fu dirottato sulla fascia) &egrave; l'intuizione tattica che per adesso sposta gli equilibri: il suo muoversi fra le linee chiama all'uscita un difensore alleggerendo il pressing su Lombardi che ha libert&agrave; di muoversi su tutto il fronte. Alla mezz'ora Cenaia vicino al raddoppio: Coluccia intuisce il corridoio e lancia Giordano che taglia dalla sinistra, la sua grande progressione lo porta in area dove attira il portiere e serve Lombardi all'altezza del dischetto: la punta di casa &egrave; tradita dal rimbalzo e manda a lato una grande chance. La Fortis cerca di riprendere il controllo del proprio territorio e con ordine imbastisce la manovra che appare per&ograve; troppo scolastica per impensierire la difesa avversaria. Il Cenaia avanza a folate dando sempre l'impressione di pericolosit&agrave;, tuttavia non mantiene quanto promette e si va al riposo sul punteggio di parit&agrave;. Al rientro in campo &egrave; ancora Cenaia, Fabbrini sgomma ancora sul binario di competenza e Lukolic lo aggancia in area ma Gasperini fa cenno di rialzarsi, decisione dubbia. Bottoni inserisce Rossi e Franco virando sul 3-4-3, tre attaccanti puri e due esterni molto offensivi. La Fortis approfitta della nuova disposizione avversaria per avanzare di qualche metro sulle corsie laterali ma non preme sull'acceleratore cercando di mantenere il risultato che vuol dire passaggio del turno. Al 60' dentro anche Fatigati per il tutto per tutto. La mossa paga perch&egrave; un minuto dopo &egrave; vantaggio Cenaia: Coluccia sale in cielo incornando una punizione tesa di Sacheli dalla destra. L'entusiasmo &egrave; alle stelle ma dura poco: quattro minuti e la Fortis si riporta in parit&agrave;. &Egrave; Barberio che sfonda sulla sinistra ma il suo tiro viene ribattuto dalla difesa di casa, la palla arriva sui piedi di Vivoli appostato al limite, la punta ha spazio e tempo per prendere la mira e fulminare Serafini sul palo lontano. I tifosi del Cenaia sono a terra: la squadra domina e segna ma per ora sono gli altri a festeggiare. Poco pi&ugrave; di tre minuti e tutto torna possibile: Giordano batte una punizione praticamente dalla bandierina, dalla mischia in area spunta in tuffo Fatigati che sorprende tutti riaprendo la partita. Nuovo vantaggio e speranza riaccesa. La Fortis questa volta non reagisce e continua a giocare di rimessa sperando nell'errore dell'avversario. Nel Cenaia sono saltati gli schemi, i giocatori vedono il traguardo e spremono il cuore su ogni contrasto, su ogni pallone. Nonostante questo, quando scocca il novantesimo ancora niente &egrave; deciso. Allo scadere dei minuti di recupero l'ultima occasione &egrave; sui piedi di Giordano. Punizione un passo fuori dalla linea d'area, zolla centrale. Gasperini non abbassa il fischietto, appena la palla sar&agrave; uscita dal campo si intuisce che fischier&agrave; la fine. Tutto il Cenaia nell'area avversaria, la barriera &egrave; multicolore e si apre di quel tanto che basta per far passare quel pallone ormai di piombo: il tiro &egrave; potente e Gardel non pu&ograve; fare nulla se non raccogliere la sfera. La gioia esplode sugli spalti. Il fischietto livornese concede un ulteriore minuto di gioco e Paoletti lascia il solo Gardel nella sua met&agrave; campo ma Fatigati intercetta il primo passaggio e si invola verso la definitiva manita.<br >Luca Luned&igrave;<br >L'intervista<br >A fine gara chiediamo a mister Bottoni se si aspettava di ribaltare il risultato dell'andata, con un punteggio cos&igrave; ampio. <b>Sinceramente s&igrave;, mi aspettavo molto da chi &egrave; rientrato dalla squalifica e ho sempre avuto fiducia nei miei ragazzi, sapevo che avrebbero dato tutto per passare il turno</b> .<br >La posizione centrale di Coluccia, diversa rispetto all'andata &egrave; stata una scelta o una necessit&agrave; per avere pi&ugrave; attaccanti in campo? <b>Ho pensato che due punte si sarebbero pestate i piedi e non volevo intasare gli spazi in avanti, sono contento che il ragazzo, come i suoi compagni ha fatto bene</b> .<br >Come vede la prossima sfida? <b> Affronteremo il Fiesole, li rispettiamo ma non abbiamo paura di nessuno, se giochiamo come oggi ce la possiamo fare</b> .




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