• Finali Primavera
  • Lazio
  • 2 - 3
  • Inter


LAZIO: Berardi 6; Ilari 6, Sbraga 5.5 (53' Serpieri 6), Vilkaitis 5/6, Marin 6+; Onazi 6/7, Zampa 6, Cataldi 5/6 (46' Vivacqua 6); Rozzi 6.5 (86' Tira s.v.), Barreto 6/7, Emmanuel 6+. All.: Alberto Bollini.
INTER: Sala 6.5; Mbaye 6/7, Spendlhofer 6.5, Kysela 6.5, Alborno 6; Duncan 6.5, Crisetig 6/7; Romanò 6/7, Bessa s.v. (18' Garritano 7 - 87' Terrani s.v.), Livaja 7.5 (77' Forte s.v.); Longo 7.5. All.: Daniele Bernazzani.

ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia.

RETI: 4' Livaja, 46' Barreto, 48' Garritano, 67' Longo, 89' Onazi.



Settimo scudetto della storia per l'Inter che, dopo l'ultima vittoria del 2007, vince la finale di Gubbio ai danni di una buonissima Lazio. Le due squadre, reduci da due belle vittorie nei rispettivi derby di semifinale, si sono affrontate a viso aperto e hanno dato vita ad una finale di alto livello, dove si sono messi in mostra tanti giovani di sicuro avvenire. Per questo ultimo atto finale mister Bernazzani recupera Livaja (dalla squalifica) e conferma il 4-2-3-1, mentre mister Bollini perde il centrale Crescenzi (al suo posto Vilkaitis) e si affida al consueto 4-3-3. Inizia meglio l'Inter che passa però in vantaggio al 3' in maniera fortuita. Zampa recupera un buon pallone ma sbaglia il retropassaggio verso Sbraga (o Berardi), si inserisce benissimo sulla traiettoria Livaja che scarta il portiere biancoceleste insaccando poi nella porta sguarnita. La reazione della Lazio non tarda ad arrivare, al 10' Marin ci prova direttamente da calcio d'angolo, ma Sala è molto attento e para. Al 17' l'Inter perde il suo gioiellino Bessa per infortunio ad un ginocchio, al suo posto entra subito bene in partita Garritano. L'Inter continua a macinare gioco, a fare la partita, la Lazio sta bene in campo, ribatte colpo su colpo e cerca di sfruttare la velocità del proprio tridente offensivo che viene però ben controllato. Al 27' ancora un angolo di Marin dalla destra, sul secondo palo di testa interviene il centrale Sbraga che manda però a lato. I biancocelesti provano a farsi vedere dalle parti di Sala con le azioni dei due nigeriani Onazi ed Emmanuel, ma la difesa interista fa buona guardia. Al 37' micidiale ripartenza dell'Inter, condotta centralmente da Garritano, assist per Livaja che da ottima posizione però calcia a lato sul primo palo. Dopo un paio di tiri fuori misura di Rozzi (39' in diagonale e 41' da fuori area) al 42' si rivede l'Inter, con un bel tiro di Duncan che trova pronto Berardi alla presa a terra. Nei minuti di recupero la Lazio agguanta il pareggio: Rozzi scappa via a Spendlhofer sulla sinistra, cross morbido e perfetto per Barreto che di testa schiaccia in rete l'1-1. La partita è momentaneamente riaperto anche se in avvio di secondo tempo è sempre l'Inter a partire meglio. Dopo un contrasto tra Garritano e Sbraga la palla giunge a Longo, tiro ribattuto, la palla va a Livaja che esplode un destro micidiale, che colpisce l'incrocio dei pali, la sfera torna in campo dove Garritano, di testa, la appoggia in rete. Questo è un duro colpo per la Lazio, che stavolta fatica a reagire e perde anche Sbraga per infortunio. L'Inter amministra bene il vantaggio, in mezzo al campo Crisetig e Duncan interrompono ogni manovra laziale e il solo Rozzi in questa fase riesce a mettere apprensione alla difesa interista, pur essendo ben controllato da Mbaye. Al 67' l'Inter sembra chiudere la partita: Longo recupera palla sulla destra e parte palla al piede, vince il contrasto in area con Vilkaitis (entrato poco deciso nell'occasione) e poi con un perfetto rasoterra fulmina l'incolpevole Berardi, 1-3. Negli ultimi venti minuti di gioco la Lazio prova a proporre gioco, a rendersi pericolosa, ma l'Inter mostra grande compattezza e maturità, non rischiando praticamente mai. All'83' spunto in velocità di Emmanuel tra tre avversari, ma il tiro del veloce attaccante laziale è facile preda di Sala. All'89' invece Onazi riceve palla da Emmanuel, finta il passaggio poi invece va alla conclusione dal limite, che beffa Sala insaccandosi all'angolino: ennesimo bellissimo gol di questa Final Eight umbra. Nei cinque minuti di recupero non succede più niente, la Lazio ci prova senza fortuna, ma l'Inter mantiene la calma, tiene benissimo il campo non concedendo altre occasioni e portando a casa uno scudetto strameritato.

Tommaso Nesi LAZIO: Berardi 6; Ilari 6, Sbraga 5.5 (53' Serpieri 6), Vilkaitis 5/6, Marin 6+; Onazi 6/7, Zampa 6, Cataldi 5/6 (46' Vivacqua 6); Rozzi 6.5 (86' Tira s.v.), Barreto 6/7, Emmanuel 6+. All.: Alberto Bollini. <br >INTER: Sala 6.5; Mbaye 6/7, Spendlhofer 6.5, Kysela 6.5, Alborno 6; Duncan 6.5, Crisetig 6/7; Roman&ograve; 6/7, Bessa s.v. (18' Garritano 7 - 87' Terrani s.v.), Livaja 7.5 (77' Forte s.v.); Longo 7.5. All.: Daniele Bernazzani.<br > ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia.<br > RETI: 4' Livaja, 46' Barreto, 48' Garritano, 67' Longo, 89' Onazi. Settimo scudetto della storia per l'Inter che, dopo l'ultima vittoria del 2007, vince la finale di Gubbio ai danni di una buonissima Lazio. Le due squadre, reduci da due belle vittorie nei rispettivi derby di semifinale, si sono affrontate a viso aperto e hanno dato vita ad una finale di alto livello, dove si sono messi in mostra tanti giovani di sicuro avvenire. Per questo ultimo atto finale mister Bernazzani recupera Livaja (dalla squalifica) e conferma il 4-2-3-1, mentre mister Bollini perde il centrale Crescenzi (al suo posto Vilkaitis) e si affida al consueto 4-3-3. Inizia meglio l'Inter che passa per&ograve; in vantaggio al 3' in maniera fortuita. Zampa recupera un buon pallone ma sbaglia il retropassaggio verso Sbraga (o Berardi), si inserisce benissimo sulla traiettoria Livaja che scarta il portiere biancoceleste insaccando poi nella porta sguarnita. La reazione della Lazio non tarda ad arrivare, al 10' Marin ci prova direttamente da calcio d'angolo, ma Sala &egrave; molto attento e para. Al 17' l'Inter perde il suo gioiellino Bessa per infortunio ad un ginocchio, al suo posto entra subito bene in partita Garritano. L'Inter continua a macinare gioco, a fare la partita, la Lazio sta bene in campo, ribatte colpo su colpo e cerca di sfruttare la velocit&agrave; del proprio tridente offensivo che viene per&ograve; ben controllato. Al 27' ancora un angolo di Marin dalla destra, sul secondo palo di testa interviene il centrale Sbraga che manda per&ograve; a lato. I biancocelesti provano a farsi vedere dalle parti di Sala con le azioni dei due nigeriani Onazi ed Emmanuel, ma la difesa interista fa buona guardia. Al 37' micidiale ripartenza dell'Inter, condotta centralmente da Garritano, assist per Livaja che da ottima posizione per&ograve; calcia a lato sul primo palo. Dopo un paio di tiri fuori misura di Rozzi (39' in diagonale e 41' da fuori area) al 42' si rivede l'Inter, con un bel tiro di Duncan che trova pronto Berardi alla presa a terra. Nei minuti di recupero la Lazio agguanta il pareggio: Rozzi scappa via a Spendlhofer sulla sinistra, cross morbido e perfetto per Barreto che di testa schiaccia in rete l'1-1. La partita &egrave; momentaneamente riaperto anche se in avvio di secondo tempo &egrave; sempre l'Inter a partire meglio. Dopo un contrasto tra Garritano e Sbraga la palla giunge a Longo, tiro ribattuto, la palla va a Livaja che esplode un destro micidiale, che colpisce l'incrocio dei pali, la sfera torna in campo dove Garritano, di testa, la appoggia in rete. Questo &egrave; un duro colpo per la Lazio, che stavolta fatica a reagire e perde anche Sbraga per infortunio. L'Inter amministra bene il vantaggio, in mezzo al campo Crisetig e Duncan interrompono ogni manovra laziale e il solo Rozzi in questa fase riesce a mettere apprensione alla difesa interista, pur essendo ben controllato da Mbaye. Al 67' l'Inter sembra chiudere la partita: Longo recupera palla sulla destra e parte palla al piede, vince il contrasto in area con Vilkaitis (entrato poco deciso nell'occasione) e poi con un perfetto rasoterra fulmina l'incolpevole Berardi, 1-3. Negli ultimi venti minuti di gioco la Lazio prova a proporre gioco, a rendersi pericolosa, ma l'Inter mostra grande compattezza e maturit&agrave;, non rischiando praticamente mai. All'83' spunto in velocit&agrave; di Emmanuel tra tre avversari, ma il tiro del veloce attaccante laziale &egrave; facile preda di Sala. All'89' invece Onazi riceve palla da Emmanuel, finta il passaggio poi invece va alla conclusione dal limite, che beffa Sala insaccandosi all'angolino: ennesimo bellissimo gol di questa Final Eight umbra. Nei cinque minuti di recupero non succede pi&ugrave; niente, la Lazio ci prova senza fortuna, ma l'Inter mantiene la calma, tiene benissimo il campo non concedendo altre occasioni e portando a casa uno scudetto strameritato. Tommaso Nesi




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