• Finali Allievi Nazionali Serie A-B
  • Empoli
  • 1 - 1
  • Sampdoria


9-10 dopo i calci di rigore
EMPOLI: Pacini, Risaliti, Agrifogli (63' Brumat), Thiongo (60' Cacciapuoti), Bachini, Zavatto, Rovini, Menichetti (66' Sbarcea), Frugoli, Gargiulo, Silvestri (98' Angeli). A disp.: Cardelli, Dinardo, Salerno, Taddei, Niccoli. All.: Mario Cecchi.
SAMPDORIA: Falcone, Maggiali, Tamburello (51' Fenati), Lombardo, Porro, Caracciolo (81' Termine), Ivan (91' Richieri), Placido, Oneto (70' Coraini), Rolando (59' Corsini), Necchi (66' Fazio). A disp.: Massolo, Cocurullo, Valenzise. All.: Paolo Beruatto.

ARBITRO: Rossi di Rovigo, coad. Da Galetto di Rovigo e Baccini di Conegliano Veneto; quarto uomo: Marchesini di Legnago.

RETI: 27' Porro, 45' Rovini.
NOTE: ammoniti Agrifogli, Caracciolo, Fazio. Corner 6-7. Recupero 1'+3' (0+1'). Sequenza rigori: Lombardo gol, Rovini gol, Coraini gol, Brumat gol, Corsini gol, Frugoli gol, Placido gol, Gargiulo gol, Fenati gol, Bachini gol, Fazio gol, Angeli gol, Maggiali gol, Zavatto gol, Porro parato, Cacciapuoti parato, Richieri gol, Sbarcrea gol, Termine gol, Risaliti parato.



LE PAGELLE
Empoli
Pacini: 6 La Sampdoria raramente conclude a rete e nel complesso il suo pomeriggio non è intenso. Pare tardare troppo a rialzarsi in occasione del vantaggio, non riuscendo a respingere efficacemente un pallone che, se fosse stato tra i pali, avrebbe ricacciato fuori, se non bloccato, senza problemi. Para l'unico rigore mal eseguito, sugli altri può poco, diciamo che non gli riesce il miracolo.
Risaliti: 6 Quando decide di scendere sulla fascia crea grattacapi: al 54' mette dentro un ottimo pallone che Frugoli non riesce a ribadire in rete. Punto fermo della difesa di Cecchi, perde però Oneto innescando la carambola che porta all'1-0, nel finale infine perde lucidità. Non avrà dormito per il rigore sbagliato, ma le occasioni per rifarsi non gli mancheranno.
Agrifogli: 6.5 Spesso gli riesce bene l'anticipo, altre volte è costretto al fallo. Non spinge molto, ma si mostra importante anello della catena di difesa. 63' Brumat: 6.5 Più propositivo e di personalità rispetto al compagno, al primo minuto dei supplementari sfiora il vantaggio con una terrificante bordata da 30 metri che si stampa sulla traversa.
Thiongo: 7 Il piccolo centrale di centrocampo gioca una partita accorta, mostrandosi abile nel recuperare palloni e nel servirli ai compagni. Non sempre impeccabile, serve a Rovini il pallone del pareggio, poi cala. 72' Cacciapuoti: 6 Offre un contributo importante in mezzo. Al 92' ha l'ultima palla gol del match quando, su cross di Frugoli, si trova solo sul secondo palo dove ha il tempo per coordinarsi per poi però calciare malamente. Il suo rigore imperfetto non consente all'Empoli di chiudere positivamente la serie.
Bachini: 6.5 Il capitano non concede praticamente nulla a Oneto, non facendo mai passare la Samp per vie centrali. Fatica molto di più contro il più fresco Coraini, che lo salta all'89' mettendo dentro un pallone pericolosissimo.
Zavatto: 6.5 Ad un certo punto la Samp sembra rinunciare ai tentativi di sfondamento in mezzo: contro di lui non si passa. Centrale di difesa puntuale e dotato, dal roseo avvenire.
Rovini: 8 Al di là del gol, bellissimo, è l'anima della squadra. Tutte le iniziative più pericolose passano dai suoi piedi: è il primo a provarci da posizione defilata dopo lo svantaggio, troverebbe il gol del pari (ingiustamente annullato per fuorigioco) con un inserimento dal tempismo perfetto, mostra le sue doti balistiche segnando l'1-1, calcia ripetutamente in porta sfiorando il 2-1 all'88', svaria e punta gli avversari per tutto il corso della gara. Migliore in campo e talento indiscutibile.
Menichetti: 7 Il centrocampista, poco appariscente, è colui che innesca il gol del pari, con una pressione insistente ma regolare che fa perdere il pallone a Tamburello. Giocatore di quantità, assai importante nello scacchiere di Cecchi. 66' Sbarcea: 6.5 Con l'uscita di Thiongo e Menichetti è chiamato a gestire il centrocampo dove offre una fisicità importante nella fase calda della gara.
Frugoli: 7 E' il primo a provarci, al 19', con un tiro dalla distanza. Al 22' tenta un colpo da biliardo dopo un triangolo con Silvestri, al 35' serve a Rovini il pallone del pareggio, come detto annullato, ed al 39' ci riprova. Dopo un primo tempo di grande sostanza, nella ripresa cala un po', calciando fuori al 54' il tap-in su cross di Risaliti, trovando la parata di Falcone al 73' e provandoci su calcio di punizione al 90'. Lavora bene a servizio dei compagni per tutta la gara offrendo al 92' a Cacciapuoti la palla del possibile 2-1.
Gargiulo: 6 Qualche bel lancio (bello quello all'88' per Rovini), un rigore ben eseguito, ma rispetto ad altre gare, pur fornendo buon apporto alle mediana azzurra, sembra accusare la stanchezza e non è continuo.
Silvestri: 6.5 Quando va sul fondo con tempismo mette paura (cross teso al 15' e passaggio di ritorno rasoterra per Frugoli al 19'). Sempre ben posizionato, ma non perennemente nel vivo dell'azione. 98' Angeli: ng.
All. Mario Cecchi: 7.5 L'Empoli, giunto in finale coi favori del pronostico, mostra di essere, quando gioca al massimo, migliore degli avversari. Maestro di calcio, pratica un bel gioco, che non sempre si vede in questa gara, forse perché i suoi ragazzi sono traditi dall'emozione.
Sampdoria
Falcone: 7.5 L'eroe della final eight: con le sue parate ha consentito ai blucerchiati di raggiungere l'atto conclusivo. Si ripete neutralizzando due conclusioni dal dischetto, mentre in gara si esibisce in una buona parata su Rovini.
Maggiali: 7 Terzino può votato al contenimento, è aggressivo e puntuale. Nel finale mette dentro un cross che meriterebbe miglior sorte, la sua esecuzione dal dischetto è pressoché perfetta.
Tamburello: 5.5 Si fa malamente beffare da Rovini sul finale di prima frazione; per sua fortuna l'assistente vede un fuorigioco che non c'è. Da un facile pallone perso sulla corsia nasce il gol del pareggio: giornata storta per il laterale mancino che non rimpiazza al meglio lo squalificato Dejori. 56' Fenati: 6.5 Prezioso a centrocampo, dove dà freschezza e centimetri, ha anche il coraggio di andare al tiro all'86'.
Lombardo: 7 Nel ruolo di schermo davanti alla difesa recupera una grande quantità di palloni, facendo ripartire l'azione con passaggi nello stretto. I suoi calci piazzati sono ben eseguiti: dalla sua battuta sul secondo palo nasce il gol del vantaggio. Prova anche una conclusione nel primo tempo supplementare, chiamando Pacini all'intervento a terra.
Porro: 7 Sarebbe il migliore, per il gol, per un ulteriore tentativo a rete e per una prova che lo fa salire alla ribalta come difensore centrale efficace ed elegante. Il black out in avvio di ripresa, quando prima perde palla centralmente e poi lascia colpire Frugoli sul secondo palo su cross di Risaliti, e il brutto rigore, l'unico del Doria calciato male, gli fanno perdere punti. In prospettiva però è uno su cui puntare.
Caracciolo: 6.5 Non spicca come il compagno, ma non commette nemmeno errori da matita rossa. Accusa la stanchezza nel finale, iniziando a divenire impreciso e a commettere falli, ma fa ancora in tempo a salvare al 73' sul tentativo da fuori di Rovini. 81' Termine: ng
Ivan: 7.5 Nella ripresa è il più pericoloso dei suoi: il vivace centrocampista, dopo aver saltato brillantemente due avversari e messo dentro un bellissimo pallone per Necchi al 12', si ritaglia un ruolo da protagonista col passare dei minuti, tenendo sempre sulla corda la retroguardia empolese. Nel primo tempo supplementare serve un bel cross a Oneto, poi manca l'impatto col pallone al termine di una bella combinazione Coraini-Placido. Esce stremato tra gli applausi. 91' Richieri: ng.
Placido: 6.5 Prova di quantità per il centrocampista blucerchiato: spesso presente negli scambi corti che caratterizzano la prima parte di gara dei suoi, ricopre per un tempo anche il ruolo di terzino, poi si mette in mostra negli ultimi metri nel finale quando prima serve Ivan, infine si libera al tiro concludendo però ampiamente fuori misura.
Oneto: 6.5 Lotta contro gli ottimi centrali empolesi, riuscendo a beffare solo il terzino Risaliti, colpendo sulla punizione di Lombardo e spedendo sul palo quel pallone che, recuperato da Porro, vale l'1-0. Trova pochissimi spazi e lascia il campo senza aver mai concluso pericolosamente in porta. 72' Coraini: 6.5 Si presenta con un brutto tiro, poi cresce vistosamente, cominciando a sfondare e a giocare palloni; troppo spesso però lo fa senza guardare mettendo dentro alla cieca alla ricerca di un compagno che non c'è, come all'89' quando salta Bachini lasciando partire un cross che nessuno però spinge dentro. Tiene alta la squadra: grande merito quando la stanchezza si fa sentire.
Rolando: 5.5 Il più deludente del Doria, dalla sua parte non sfonda quasi mai e le azioni degne di nota sul tabellino non portano mai il suo nome; da uno come lui ci si aspetta qualcosa di più, fallisce l'appuntamento più importante. 59' Corsini: 6.5 Dà maggiore vitalità in una zona del campo dove la compagine di Beruatto non si era mai resa pericolosa, la sua freschezza atletica si nota specialmente ai supplementari.
Necchi: 6 L'ala classe '96 ha la prima palla gol al 12' quando, servito ottimamente da Ivan, si allunga troppo la sfera in area piccola. Cerca troppo raramente il fondo e la Samp, con lui in campo, tira poco. 66' Fazio: 6 Beruatto lo inserisce nella fase di maggiore difficoltà dei suoi: la sua risposta in mezzo al campo è buona, grazie anche ad un'efficace rudezza.
All. Paolo Beruatto: 8 E' il principale artefice del successo di una squadra dalle qualità inferiori rispetto a gran parte delle altre finaliste. La sua Samp sa aggredire e sa difendersi attendendo, sa sfruttare le incertezze degli avversari e sa valorizzare al meglio le caratteristiche di ogni giocatore. Ha mostrato di curare assetto, tecnica e dettagli, come mostrano le perfette esecuzioni di 9 rigori su 10, costruendo una squadra tosta e camaleontica, che ha saputo portare a Genova un tricolore inatteso.
Arbitro
Rossi di Rovigo 6 Non sempre vicinissimo all'azione, lascia correre su qualche intervento sanzionabile, non pregiudicando però l'andamento della gara, come fa invece il suo collaboratore Galletto di Rovigo (5), che nega il pareggio all'Empoli segnalando un fuorigioco che non c'è. Il secondo assistente Baccini di Conegliano Veneto (6), è colui che assegna il gol a Porro giudicando completamente entrato il pallone poi respinto da Pacini: in presa diretta dalla tribuna la sfera non sembrava entrata, le immagini televisive fanno invece intuire come il pallone abbia varcato la linea, ma la prospettiva non aiuta e il dubbio resta.
Claudio Costagli
IL COMMENTO
Volò talmente in alto da sfiorar le stelle, l'Empoli di mister Cecchi. Da agosto a giugno: tanto è durato il volo degli azzurri: ma, dopo le beffe in finale degli anni passati, ecco un'altra amara tappa nella storia dell'Empoli. La società del presidente Corsi, pur continuando a mancare nell'albo d'oro Allievi e Giovanissimi Professionisti, continua a scrivere la storia del calcio italiano. E non da scriba, ma da protagonista. Il tricolore si cuce, ahimè - non ce ne vogliano i tifosi blucerchiati: l'intercalare è istintivo e inevitabile per il cronista, trasformato in tifoso dalle gesta azzurre - per la prima volta nella categoria Allievi, sulla maglia blucerchiata della Sampdoria. Il capolavoro di mister Beruatto giunge a compimento in una delle giornate più calde dell'anno: al Bonelli di Montepulciano i blucerchiati si spingono più in là dell'immaginazione e, con lo spirito operaio che li ha contraddistinti, si posizionano sul trono della Toscana. Non sarà la squadra tecnicamente più forte, non sarà la più spettacolare, ma tatticamente l'undici ligure ha davvero poco da farsi insegnare. Davanti alla retroguardia composta da Maggiali e Tamburello (esterni) e da Porro e Caracciolo (centrali), il figlio d'arte Lombardo agisce come uno scoglio (anzi, una scogliera) contro ogni tentativo di ripartenza empolese; al suo fianco agiscono Placido e Ivan, che lo supportano nell'imbastire fitte trame di gioco, mentre Necchi e Rolando (esterni larghi rispettivamente a destra e a sinistra) rendono cangiante il modulo: a seconda di come lo si guarda (e a seconda delle fasi di gioco) l'undici studiato da Beruatto può essere considerato sia un 4-1-4-1, sia un 4-5-1 che un 4-3-3. È proprio il 4-3-3 invece il modulo degli azzurri: Cecchi conferma gli undici eroi che hanno messo ko l'Inter, affidando la password del centrocampo a Thiongo, vertice basso del centrocampo (in difesa, come in semifinale, agiscono Risaliti, Bachini, Zavatto e Agrifogli), ma confidando nelle capacità di tessere gioco e di inserirsi di Menichetti e Gargiulo; in attacco, se le posizioni di partenza prevedono Frugoli punta centrale, con Rovini a destra e Silvestri a sinistra, i tre terribili e temibili aculei azzurri hanno licenza di disporsi come meglio preferiscono. Come ogni finale che si rispetti, anche questa tradisce le attese, almeno sul piano del gioco e almeno per un tempo. Le aggravanti del caldo (umido, afoso, asfissiante) e della fatica accumulata in una settimana di splendide fitta di impegni sono una zavorra troppo pesante per le due compagini, che per circa mezz'ora non soltanto si affrontano senza scalfire le rispettive retroguardie, ma anche faticano a produrre gioco, senza avvicinarsi minacciosamente a Pacini e Falcone. Al 4', per un fallo di Thiongo su Necchi, Rossi decreta un calcio di punizione per la Samp: batte col destro Lombardo che scavalca la barriera ma manda la sfera di poco sopra la traversa (Pacini era sulla traiettoria). I minuti scorrono lentamente, tra un fraseggio e l'altro: la Samp dialoga bene (anche nello stretto), ma non oltrepassa Thiongo & C. L'Empoli, rispetto alle precedenti gare, sembra impacciato e i suoi centrocampisti rimangono ancorati nella loro metà campo senza riuscire ad inserirsi. Il primo spunto offensivo del tridente di Cecchi arriva al 19': Rovini serve Silvestri che da sinistra passa a Frugoli. L'attaccante riesce a liberarsi per il destro, ma Falcone in tuffo accompagna la sfera mentre esce sul fondo. Al 22' è ancora la coppia Frugoli-Silvestri a ravvivare l'attacco empolese: il centravanti riceve da Thiongo, protegge bene la sfera, si gira e serve in verticale il taglio di Silvestri, il quale vede l'inserimento di Frugoli e gli restituisce la sfera, ma il suo destro di prima intenzione esce accanto al primo palo. Anche se, stranamente (poi mica così tanto strano: il caldo rende difficile la vita degli spettatori all'ombra in tribuna, figuriamoci i ventidue in campo..), le squadre sono lunghe, nessuno trova spazi per incidere. Al 27' l'episodio che cambia volto alla gara: punizione sulla sinistra per un fallo su Rolando; Lombardo crossa sul secondo palo, dove Oneto prende il tempo a Risaliti e colpisce di testa; la conclusione termina sulla parte interna del palo e torna a centro area, dove, mentre Pacini è impigliato con i tacchetti nella rete, Porro ha l'occasione del tap-in a porta vuota, ma non riesce a dare forza il pallone; la sfera rimane comunque nell'area piccola, dove si avventa lo stesso difensore centrale blucerchiato che, stavolta di testa, tenta la battuta; Pacini, liberatosi dalla rete, prova ad alzarsi e a respingere, ma secondo l'assistente di Rossi lo schiaffo dato dal numero 1 al pallone non arriva in tempo e la Sampdoria è in vantaggio. Se i replay non chiariscono le idee, rimane difficile capire come Galetto - per la verità non posizionato benissimo - abbia potuto essere così sicuro da indurre Rossi a convalidare la rete. La rete subita comunque scuote l'Empoli, che, da qui alla fine del primo tempo, comincia a mostrare le sue caratteristiche: al termine di una lunga azione palla a terra Gargiulo ha spazio a sinistra; il numero 10 alza la testa e serve Rovini, che tenta la conclusione mancina ma Falcone respinge. Al 35' lo stesso Rovini tenta un tiro su punizione che Falcone riesce a parare. Al 37' Frugoli riceve centralmente da Agrifogli e con un pallone filtrante libera Rovini: il rapido mancino si inserisce bene rubando il tempo a Tamburello e Caracciolo, salta Falcone in uscita e deposita in rete, ma Rossi, dietro segnalazione dell'assistente, chiama il fuorigioco. L'impressione in diretta (poi suffragata, stavolta sì, dal replay) è che la rete sia regolare. Il finale di primo tempo è ancora tutto di ma

Cosimo Di Bari 9-10 dopo i calci di rigore<br >EMPOLI: Pacini, Risaliti, Agrifogli (63' Brumat), Thiongo (60' Cacciapuoti), Bachini, Zavatto, Rovini, Menichetti (66' Sbarcea), Frugoli, Gargiulo, Silvestri (98' Angeli). A disp.: Cardelli, Dinardo, Salerno, Taddei, Niccoli. All.: Mario Cecchi.<br >SAMPDORIA: Falcone, Maggiali, Tamburello (51' Fenati), Lombardo, Porro, Caracciolo (81' Termine), Ivan (91' Richieri), Placido, Oneto (70' Coraini), Rolando (59' Corsini), Necchi (66' Fazio). A disp.: Massolo, Cocurullo, Valenzise. All.: Paolo Beruatto.<br > ARBITRO: Rossi di Rovigo, coad. Da Galetto di Rovigo e Baccini di Conegliano Veneto; quarto uomo: Marchesini di Legnago.<br > RETI: 27' Porro, 45' Rovini.<br >NOTE: ammoniti Agrifogli, Caracciolo, Fazio. Corner 6-7. Recupero 1'+3' (0+1'). Sequenza rigori: Lombardo gol, Rovini gol, Coraini gol, Brumat gol, Corsini gol, Frugoli gol, Placido gol, Gargiulo gol, Fenati gol, Bachini gol, Fazio gol, Angeli gol, Maggiali gol, Zavatto gol, Porro parato, Cacciapuoti parato, Richieri gol, Sbarcrea gol, Termine gol, Risaliti parato. LE PAGELLE<br >Empoli<br ><b>Pacini: 6</b> La Sampdoria raramente conclude a rete e nel complesso il suo pomeriggio non &egrave; intenso. Pare tardare troppo a rialzarsi in occasione del vantaggio, non riuscendo a respingere efficacemente un pallone che, se fosse stato tra i pali, avrebbe ricacciato fuori, se non bloccato, senza problemi. Para l'unico rigore mal eseguito, sugli altri pu&ograve; poco, diciamo che non gli riesce il miracolo. <br ><b>Risaliti: 6</b> Quando decide di scendere sulla fascia crea grattacapi: al 54' mette dentro un ottimo pallone che Frugoli non riesce a ribadire in rete. Punto fermo della difesa di Cecchi, perde per&ograve; Oneto innescando la carambola che porta all'1-0, nel finale infine perde lucidit&agrave;. Non avr&agrave; dormito per il rigore sbagliato, ma le occasioni per rifarsi non gli mancheranno. <br ><b>Agrifogli: 6.5</b> Spesso gli riesce bene l'anticipo, altre volte &egrave; costretto al fallo. Non spinge molto, ma si mostra importante anello della catena di difesa. <b>63' Brumat: 6.5</b> Pi&ugrave; propositivo e di personalit&agrave; rispetto al compagno, al primo minuto dei supplementari sfiora il vantaggio con una terrificante bordata da 30 metri che si stampa sulla traversa. <br ><b>Thiongo: 7</b> Il piccolo centrale di centrocampo gioca una partita accorta, mostrandosi abile nel recuperare palloni e nel servirli ai compagni. Non sempre impeccabile, serve a Rovini il pallone del pareggio, poi cala. <b>72' Cacciapuoti: 6</b> Offre un contributo importante in mezzo. Al 92' ha l'ultima palla gol del match quando, su cross di Frugoli, si trova solo sul secondo palo dove ha il tempo per coordinarsi per poi per&ograve; calciare malamente. Il suo rigore imperfetto non consente all'Empoli di chiudere positivamente la serie. <br ><b>Bachini: 6.5</b> Il capitano non concede praticamente nulla a Oneto, non facendo mai passare la Samp per vie centrali. Fatica molto di pi&ugrave; contro il pi&ugrave; fresco Coraini, che lo salta all'89' mettendo dentro un pallone pericolosissimo. <br ><b>Zavatto: 6.5</b> Ad un certo punto la Samp sembra rinunciare ai tentativi di sfondamento in mezzo: contro di lui non si passa. Centrale di difesa puntuale e dotato, dal roseo avvenire.<br ><b>Rovini: 8</b> Al di l&agrave; del gol, bellissimo, &egrave; l'anima della squadra. Tutte le iniziative pi&ugrave; pericolose passano dai suoi piedi: &egrave; il primo a provarci da posizione defilata dopo lo svantaggio, troverebbe il gol del pari (ingiustamente annullato per fuorigioco) con un inserimento dal tempismo perfetto, mostra le sue doti balistiche segnando l'1-1, calcia ripetutamente in porta sfiorando il 2-1 all'88', svaria e punta gli avversari per tutto il corso della gara. Migliore in campo e talento indiscutibile.<br ><b>Menichetti: 7</b> Il centrocampista, poco appariscente, &egrave; colui che innesca il gol del pari, con una pressione insistente ma regolare che fa perdere il pallone a Tamburello. Giocatore di quantit&agrave;, assai importante nello scacchiere di Cecchi. <b>66' Sbarcea: 6.5</b> Con l'uscita di Thiongo e Menichetti &egrave; chiamato a gestire il centrocampo dove offre una fisicit&agrave; importante nella fase calda della gara.<br ><b>Frugoli: 7</b> E' il primo a provarci, al 19', con un tiro dalla distanza. Al 22' tenta un colpo da biliardo dopo un triangolo con Silvestri, al 35' serve a Rovini il pallone del pareggio, come detto annullato, ed al 39' ci riprova. Dopo un primo tempo di grande sostanza, nella ripresa cala un po', calciando fuori al 54' il tap-in su cross di Risaliti, trovando la parata di Falcone al 73' e provandoci su calcio di punizione al 90'. Lavora bene a servizio dei compagni per tutta la gara offrendo al 92' a Cacciapuoti la palla del possibile 2-1. <br ><b>Gargiulo: 6</b> Qualche bel lancio (bello quello all'88' per Rovini), un rigore ben eseguito, ma rispetto ad altre gare, pur fornendo buon apporto alle mediana azzurra, sembra accusare la stanchezza e non &egrave; continuo.<br ><b>Silvestri: 6.5</b> Quando va sul fondo con tempismo mette paura (cross teso al 15' e passaggio di ritorno rasoterra per Frugoli al 19'). Sempre ben posizionato, ma non perennemente nel vivo dell'azione. <b>98' Angeli: ng. </b><br ><b>All. Mario Cecchi: 7.5</b> L'Empoli, giunto in finale coi favori del pronostico, mostra di essere, quando gioca al massimo, migliore degli avversari. Maestro di calcio, pratica un bel gioco, che non sempre si vede in questa gara, forse perch&eacute; i suoi ragazzi sono traditi dall'emozione. <br >Sampdoria<br ><b>Falcone: 7.5</b> L'eroe della final eight: con le sue parate ha consentito ai blucerchiati di raggiungere l'atto conclusivo. Si ripete neutralizzando due conclusioni dal dischetto, mentre in gara si esibisce in una buona parata su Rovini. <br ><b>Maggiali: 7 </b>Terzino pu&ograve; votato al contenimento, &egrave; aggressivo e puntuale. Nel finale mette dentro un cross che meriterebbe miglior sorte, la sua esecuzione dal dischetto &egrave; pressoch&eacute; perfetta. <br ><b>Tamburello: 5.5</b> Si fa malamente beffare da Rovini sul finale di prima frazione; per sua fortuna l'assistente vede un fuorigioco che non c'&egrave;. Da un facile pallone perso sulla corsia nasce il gol del pareggio: giornata storta per il laterale mancino che non rimpiazza al meglio lo squalificato Dejori. <b>56' Fenati: 6.5</b> Prezioso a centrocampo, dove d&agrave; freschezza e centimetri, ha anche il coraggio di andare al tiro all'86'.<br ><b>Lombardo: 7</b> Nel ruolo di schermo davanti alla difesa recupera una grande quantit&agrave; di palloni, facendo ripartire l'azione con passaggi nello stretto. I suoi calci piazzati sono ben eseguiti: dalla sua battuta sul secondo palo nasce il gol del vantaggio. Prova anche una conclusione nel primo tempo supplementare, chiamando Pacini all'intervento a terra. <br ><b>Porro: 7</b> Sarebbe il migliore, per il gol, per un ulteriore tentativo a rete e per una prova che lo fa salire alla ribalta come difensore centrale efficace ed elegante. Il black out in avvio di ripresa, quando prima perde palla centralmente e poi lascia colpire Frugoli sul secondo palo su cross di Risaliti, e il brutto rigore, l'unico del Doria calciato male, gli fanno perdere punti. In prospettiva per&ograve; &egrave; uno su cui puntare.<br ><b>Caracciolo: 6.5</b> Non spicca come il compagno, ma non commette nemmeno errori da matita rossa. Accusa la stanchezza nel finale, iniziando a divenire impreciso e a commettere falli, ma fa ancora in tempo a salvare al 73' sul tentativo da fuori di Rovini. <b>81' Termine: ng </b><br ><b>Ivan: 7.5</b> Nella ripresa &egrave; il pi&ugrave; pericoloso dei suoi: il vivace centrocampista, dopo aver saltato brillantemente due avversari e messo dentro un bellissimo pallone per Necchi al 12', si ritaglia un ruolo da protagonista col passare dei minuti, tenendo sempre sulla corda la retroguardia empolese. Nel primo tempo supplementare serve un bel cross a Oneto, poi manca l'impatto col pallone al termine di una bella combinazione Coraini-Placido. Esce stremato tra gli applausi. <b>91' Richieri: ng. </b><br ><b>Placido: 6.5</b> Prova di quantit&agrave; per il centrocampista blucerchiato: spesso presente negli scambi corti che caratterizzano la prima parte di gara dei suoi, ricopre per un tempo anche il ruolo di terzino, poi si mette in mostra negli ultimi metri nel finale quando prima serve Ivan, infine si libera al tiro concludendo per&ograve; ampiamente fuori misura.<br ><b>Oneto: 6.5</b> Lotta contro gli ottimi centrali empolesi, riuscendo a beffare solo il terzino Risaliti, colpendo sulla punizione di Lombardo e spedendo sul palo quel pallone che, recuperato da Porro, vale l'1-0. Trova pochissimi spazi e lascia il campo senza aver mai concluso pericolosamente in porta. <b>72' Coraini: 6.5</b> Si presenta con un brutto tiro, poi cresce vistosamente, cominciando a sfondare e a giocare palloni; troppo spesso per&ograve; lo fa senza guardare mettendo dentro alla cieca alla ricerca di un compagno che non c'&egrave;, come all'89' quando salta Bachini lasciando partire un cross che nessuno per&ograve; spinge dentro. Tiene alta la squadra: grande merito quando la stanchezza si fa sentire. <br ><b>Rolando: 5.5</b> Il pi&ugrave; deludente del Doria, dalla sua parte non sfonda quasi mai e le azioni degne di nota sul tabellino non portano mai il suo nome; da uno come lui ci si aspetta qualcosa di pi&ugrave;, fallisce l'appuntamento pi&ugrave; importante. 59' Corsini: 6.5 D&agrave; maggiore vitalit&agrave; in una zona del campo dove la compagine di Beruatto non si era mai resa pericolosa, la sua freschezza atletica si nota specialmente ai supplementari. <br ><b>Necchi: 6</b> L'ala classe '96 ha la prima palla gol al 12' quando, servito ottimamente da Ivan, si allunga troppo la sfera in area piccola. Cerca troppo raramente il fondo e la Samp, con lui in campo, tira poco. 66' Fazio: 6 Beruatto lo inserisce nella fase di maggiore difficolt&agrave; dei suoi: la sua risposta in mezzo al campo &egrave; buona, grazie anche ad un'efficace rudezza. <br ><b>All. Paolo Beruatto: 8</b> E' il principale artefice del successo di una squadra dalle qualit&agrave; inferiori rispetto a gran parte delle altre finaliste. La sua Samp sa aggredire e sa difendersi attendendo, sa sfruttare le incertezze degli avversari e sa valorizzare al meglio le caratteristiche di ogni giocatore. Ha mostrato di curare assetto, tecnica e dettagli, come mostrano le perfette esecuzioni di 9 rigori su 10, costruendo una squadra tosta e camaleontica, che ha saputo portare a Genova un tricolore inatteso. <br >Arbitro<br ><b>Rossi di Rovigo 6</b> Non sempre vicinissimo all'azione, lascia correre su qualche intervento sanzionabile, non pregiudicando per&ograve; l'andamento della gara, come fa invece il suo collaboratore <b>Galletto di Rovigo</b> (5), che nega il pareggio all'Empoli segnalando un fuorigioco che non c'&egrave;. Il secondo assistente <b>Baccini di Conegliano Veneto</b> (6), &egrave; colui che assegna il gol a Porro giudicando completamente entrato il pallone poi respinto da Pacini: in presa diretta dalla tribuna la sfera non sembrava entrata, le immagini televisive fanno invece intuire come il pallone abbia varcato la linea, ma la prospettiva non aiuta e il dubbio resta. <br >Claudio Costagli<br >IL COMMENTO<br >Vol&ograve; talmente in alto da sfiorar le stelle, l'Empoli di mister Cecchi. Da agosto a giugno: tanto &egrave; durato il volo degli azzurri: ma, dopo le beffe in finale degli anni passati, ecco un'altra amara tappa nella storia dell'Empoli. La societ&agrave; del presidente Corsi, pur continuando a mancare nell'albo d'oro Allievi e Giovanissimi Professionisti, continua a scrivere la storia del calcio italiano. E non da scriba, ma da protagonista. Il tricolore si cuce, ahim&egrave; - non ce ne vogliano i tifosi blucerchiati: l'intercalare &egrave; istintivo e inevitabile per il cronista, trasformato in tifoso dalle gesta azzurre - per la prima volta nella categoria Allievi, sulla maglia blucerchiata della Sampdoria. Il capolavoro di mister Beruatto giunge a compimento in una delle giornate pi&ugrave; calde dell'anno: al Bonelli di Montepulciano i blucerchiati si spingono pi&ugrave; in l&agrave; dell'immaginazione e, con lo spirito operaio che li ha contraddistinti, si posizionano sul trono della Toscana. Non sar&agrave; la squadra tecnicamente pi&ugrave; forte, non sar&agrave; la pi&ugrave; spettacolare, ma tatticamente l'undici ligure ha davvero poco da farsi insegnare. Davanti alla retroguardia composta da Maggiali e Tamburello (esterni) e da Porro e Caracciolo (centrali), il figlio d'arte Lombardo agisce come uno scoglio (anzi, una scogliera) contro ogni tentativo di ripartenza empolese; al suo fianco agiscono Placido e Ivan, che lo supportano nell'imbastire fitte trame di gioco, mentre Necchi e Rolando (esterni larghi rispettivamente a destra e a sinistra) rendono cangiante il modulo: a seconda di come lo si guarda (e a seconda delle fasi di gioco) l'undici studiato da Beruatto pu&ograve; essere considerato sia un 4-1-4-1, sia un 4-5-1 che un 4-3-3. &Egrave; proprio il 4-3-3 invece il modulo degli azzurri: Cecchi conferma gli undici eroi che hanno messo ko l'Inter, affidando la password del centrocampo a Thiongo, vertice basso del centrocampo (in difesa, come in semifinale, agiscono Risaliti, Bachini, Zavatto e Agrifogli), ma confidando nelle capacit&agrave; di tessere gioco e di inserirsi di Menichetti e Gargiulo; in attacco, se le posizioni di partenza prevedono Frugoli punta centrale, con Rovini a destra e Silvestri a sinistra, i tre terribili e temibili aculei azzurri hanno licenza di disporsi come meglio preferiscono. Come ogni finale che si rispetti, anche questa tradisce le attese, almeno sul piano del gioco e almeno per un tempo. Le aggravanti del caldo (umido, afoso, asfissiante) e della fatica accumulata in una settimana di splendide fitta di impegni sono una zavorra troppo pesante per le due compagini, che per circa mezz'ora non soltanto si affrontano senza scalfire le rispettive retroguardie, ma anche faticano a produrre gioco, senza avvicinarsi minacciosamente a Pacini e Falcone. Al 4', per un fallo di Thiongo su Necchi, Rossi decreta un calcio di punizione per la Samp: batte col destro Lombardo che scavalca la barriera ma manda la sfera di poco sopra la traversa (Pacini era sulla traiettoria). I minuti scorrono lentamente, tra un fraseggio e l'altro: la Samp dialoga bene (anche nello stretto), ma non oltrepassa Thiongo & C. L'Empoli, rispetto alle precedenti gare, sembra impacciato e i suoi centrocampisti rimangono ancorati nella loro met&agrave; campo senza riuscire ad inserirsi. Il primo spunto offensivo del tridente di Cecchi arriva al 19': Rovini serve Silvestri che da sinistra passa a Frugoli. L'attaccante riesce a liberarsi per il destro, ma Falcone in tuffo accompagna la sfera mentre esce sul fondo. Al 22' &egrave; ancora la coppia Frugoli-Silvestri a ravvivare l'attacco empolese: il centravanti riceve da Thiongo, protegge bene la sfera, si gira e serve in verticale il taglio di Silvestri, il quale vede l'inserimento di Frugoli e gli restituisce la sfera, ma il suo destro di prima intenzione esce accanto al primo palo. Anche se, stranamente (poi mica cos&igrave; tanto strano: il caldo rende difficile la vita degli spettatori all'ombra in tribuna, figuriamoci i ventidue in campo..), le squadre sono lunghe, nessuno trova spazi per incidere. Al 27' l'episodio che cambia volto alla gara: punizione sulla sinistra per un fallo su Rolando; Lombardo crossa sul secondo palo, dove Oneto prende il tempo a Risaliti e colpisce di testa; la conclusione termina sulla parte interna del palo e torna a centro area, dove, mentre Pacini &egrave; impigliato con i tacchetti nella rete, Porro ha l'occasione del tap-in a porta vuota, ma non riesce a dare forza il pallone; la sfera rimane comunque nell'area piccola, dove si avventa lo stesso difensore centrale blucerchiato che, stavolta di testa, tenta la battuta; Pacini, liberatosi dalla rete, prova ad alzarsi e a respingere, ma secondo l'assistente di Rossi lo schiaffo dato dal numero 1 al pallone non arriva in tempo e la Sampdoria &egrave; in vantaggio. Se i replay non chiariscono le idee, rimane difficile capire come Galetto - per la verit&agrave; non posizionato benissimo - abbia potuto essere cos&igrave; sicuro da indurre Rossi a convalidare la rete. La rete subita comunque scuote l'Empoli, che, da qui alla fine del primo tempo, comincia a mostrare le sue caratteristiche: al termine di una lunga azione palla a terra Gargiulo ha spazio a sinistra; il numero 10 alza la testa e serve Rovini, che tenta la conclusione mancina ma Falcone respinge. Al 35' lo stesso Rovini tenta un tiro su punizione che Falcone riesce a parare. Al 37' Frugoli riceve centralmente da Agrifogli e con un pallone filtrante libera Rovini: il rapido mancino si inserisce bene rubando il tempo a Tamburello e Caracciolo, salta Falcone in uscita e deposita in rete, ma Rossi, dietro segnalazione dell'assistente, chiama il fuorigioco. L'impressione in diretta (poi suffragata, stavolta s&igrave;, dal replay) &egrave; che la rete sia regolare. Il finale di primo tempo &egrave; ancora tutto di ma Cosimo Di Bari




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