• Finali Berretti
  • Pisa
  • 3 - 3
  • Matera


PISA: Borgherini 6, Baldassari 6, Favale 6,5, Nencioni 6, Puleo 6, Raffaeta 6, Fillanti 6+, Gianardi 7-, Micchi 7+ (70' Negozio 6), D'Angina 7, Kernezo 7-. A disp.: Masotti, Chiavacci, Caselli, Lami, Mastagni, Lores Varela, Magno. All.: Manuel Caponi
MATERA: Plantamura 6, Delvino 6, Pastore 6,5, Donnola 6, Antonacci 6 (81' Battista), Ludovico 6, Sciacovello 6+ (86' Ostuni), Vispo 6+, Dammacco 7,5, Cassano 6 (54' Morra 7-), Petitti 7. A disp.: Riglietti, Lisi, Quero, Gissi, Morra, Morga, Ciapparino, Camporeale, Serino, Marcellino. All.: Fabio Di Domenico

ARBITRO: Gianni Bichisecchi di Livorno, coad. da Lorenzo Li Volsi di Firenze e Fausto Rugini di Siena.

RETI: 13' rig. e 53' rig. D'Angina, 37' Micchi, 59' e 94' Damacco, 69' Petitti.
NOTE: ammoniti Petitti, Donnola, Kernezo. Angoli: 4-8 (2-7). Recupero: 0+5',



Pirotecnico pareggio al Taccola di Uliveto Terme tra Pisa e Matera nella gara d'andata delle finali nazionali del Torneo Berretti. Tanti rimpianti per l'undici di Caponi che era riuscito a portarsi sul tre a zero e che ha subito una rimonta pesante in chiave ritorno. Parziale attenuante per i pisani le non perfette condizioni di diversi elementi, recuperati in extremis, ma che non potevano avere nelle gambe novanta minuti. Gara che ha riservato numerose emozioni agli spettatori presenti, vuoi per l'andamento del match, vuoi per alcune pregevoli giocate dei singoli. L'unico aspetto che invero non abbiamo potuto apprezzare è l'espressione delle due squadre come collettivo. Tenuto conto dei consistenti errori palesati da entrambe nella fase difensiva, ma soprattutto degli evidenti limiti riguardanti la fase organizzativa del gioco. Ambedue le contendenti si schierano con difesa a quattro e un terminale offensivo coadiuvato quando dagli esterni alti quando dai centrocampisti. Tutto è però affidato all'istinto o se si preferisce al talento del singolo, poco o niente è preconfezionato. A parte il ricorso al lancio lungo atto a servire i due numeri nove, o l'abilità di un calciature per squadra sulle palle inattive. Passando alla cronaca partiamo dal terzo minuto con un fallo laterale battuto da Favale; D'Angina prova a calciare sul rimbalzo del pallone ma manca di diversi metri lo specchio della porta avversaria. Al 7' si vedono i lucani con Dammacco; pescato nell' area pisana, l'attaccante dribbla secco l'avversario diretto e calcia prontamente. Borgherini ribatte d'istinto col corpo, poi dopo un paio di rimpalli la sfera viene deviata oltre la linea di fondo. Sulla replica locale Micchi è pescato in profondità da un lungo lancio; stop in corsa del numero nove che si allunga leggermente la sfera, a tal punto da indurlo da un fallo su Plantamura che era uscito nel frattempo. Al 12' D'Angina batte un corner da destra, dall'inusuale blocco sul portiere avversario nasce una mischia risolta dallo stacco di Baldassari; il numero due sceglie bene il tempo dello stacco ma non riesce ad indirizzare la sfera nello specchio della porta avversaria. Un minuto dopo passano i ragazzi di Caponi; apprezzabile la reattività di Gianardi che ruba il tempo a Donnola nell'avventarsi su un pallone che stazionava all'interno dell'area lucana. Il direttore di gara, dopo la caduta dell'otto locale, indica il dischetto. E D'Angina batte Plantamura dagli undici metri. Al 18' D'Angina batte un angolo dal settore sinistro, di testa in tuffo è Raffaeta a provare la conclusione dalla breve distanza; il numero sei riesce a colpire il pallone ma non ad inquadrare la porta. Un minuto dopo ancora il materano Dammacco sugli scudi; bravo un compagno a fargli da sponda con un colpo di testa, il tiro sul rimbalzo del pallone è coraggioso, la palla però termina fuori. Al 25' Petitti calcia una punizione dalla distanza, sul settore sinistro del fronte d'attacco dei grigi; gran destro del numero undici, palla velenosa che rimbalza davanti a Borgherini. Il portiere sembra preoccupato ma riesce a ribattere alla meglio. La situazione, stesso angolo stessa palla tagliatissima a rientrare, si ripete tre minuti dopo; il numero uno pisano, non senza difficoltà, riesce alla fine a respingere la sfera. Quella dei palloni calciati da fermo dal brevilineo attaccante materano è una costante del match, anche perché verso la mezzora gli ospiti di angoli hanno occasione di batterne diversi. Petitti al 36' verrà ammonito in occasione di un contropiede che lo vede guadagnare inseguito da Puleo l'ingresso nell'area avversaria; fatale un tocco col braccio in fase di stop a seguire che non sfugge al direttore di gara. Al 37', però, arriva il gol del raddoppio pisano. Ennesimo lancio a pescare Kernezo sul settore di sinistra; Micchi è nei pressi e arriva per primo sul rimbalzo del pallone e, col mancino, calcia sul secondo palo in diagonale. Magica parabola che si spegne a mezza altezza nell'angolo lontano della porta di un esterrefatto Plantamura. Gol straordinariamente bello. Passano due minuti e il portiere ospite deve allungarsi in tuffo per respingere a mano aperta un pericoloso pallone crossato in area da D'angina. Di fatto è l'ultima emozione del primo tempo. Al rientro delle squadre in campo la prima azione di rilievo la annotiamo al settimo, ed è ancora il Pisa a creare in contropiede grossi fastidi al Matera. Succede che un lungo lancio trova Kernezo sull'out di sinistra. Il numero undici punta sulla sua gran rapidità per cercare l'ingresso in area passando lungo la linea di fondo; il contatto tra l'attaccante pisano e Antonacci, sul quale i sostenitori ospiti più che i calciatori in maglia grigia protesteranno a lungo, è considerato passibile del secondo penalty. D'Angina è implacabile dal dischetto e nell'occasione è pure bravo a spiazzare Plantamura. Su triplo vantaggio il Pisa ha il torto di mollare la presa e il Matera il merito di crederci ancora. Già al 57' gli ospiti riescono a mettere la palla alle spalle di Borgherini ma l'ultimo giocatore a toccare la sfera, probabilmente già destinata oltre la linea bianca dopo una serie di carambole, è di un giocatore che si trova al di là della linea difensiva pisana. Rete pertanto annullata. Al 59' però è Dammacco a trovare un varco sulla destra e segnare in diagonale, una volta entrato in area, il gol che riapre il conto. Conclusione la conclusione del numero nove e sfera che passa tra le gambe di Borgherini. Il Pisa mostra le unghie e già tre minuti dopo va al tiro con D'Angina, svelto ad accentrarsi dopo l'assist di Micchi a sua volta bravo a rubar palla sul settore destro all'altezza della trequarti. Plantamura nell'occasione si rifugia in angolo. Al 69' i ragazzi di casa cominciano a vacillare, succede dopo il raddoppio degli avversari. Fa tutto Dammacco sul settore destro; il numero nove va sul fondo e mette una palla veloce a centro area laddove, complice una bambola difensiva dei pisani, Petitti è svelto a toccare la sfera in spaccata spingendola in fondo alla rete. Caponi è costretto a sostituire Micchi, alle prese con un affaticamento muscolare, con Negozio. Ed il numero diciotto si fa notare subito per uno scatto in profondità, anticipato da Plantamura. Ma il Pisa sembra sempre più in difficoltà, soprattutto nella fase difensiva. All'83', prima di uscire, bel sinistro di Sciacovello da fuori area, para Borgherini. Il numero uno pisano si ripete due minuti dopo uscendo su Dammacco. Lo stesso numero nove, protagonista assoluto del match, calcia da fuori ma lo fa debolmente consentendo una comoda parata al portiere locale. Le speranze del Matera sembrano svanire quando Donnola sembra destinato ad uscire per guai muscolari, l'eventualità di rimanere in dieci avendo già effettuato i tre cambi spingono il numero quattro a ripensarci e rientrare dopo un minuto. Nel frattempo le squadre stavano giocando il recupero, stimato in cinque minuti. Nel penultimo dei quali Dammacco, pescato sul settore sinistro dell'area pisana, dribbla secco Puleo e calcia a rete; Borgherini è battuto ma la palla è rinviata a ridosso della linea bianca da un difensore. E' il direttore di gara ad assumersi la responsabilità di una decisione pesante, secondo Bichisecchi la palla aveva oltrepassato per intero la linea di porta e assegna il gol. Completata una rimonta che ha del clamoroso, non c'è tempo per altre emozioni. Arriva il triplice fischio ed è festa grande tra i grigi che, nel match di ritorno, hanno un minimo di vantaggio tenuto conto dei tre gol segnati in trasferta.

Ruggiero Crupi PISA: Borgherini 6, Baldassari 6, Favale 6,5, Nencioni 6, Puleo 6, Raffaeta 6, Fillanti 6+, Gianardi 7-, Micchi 7+ (70' Negozio 6), D'Angina 7, Kernezo 7-. A disp.: Masotti, Chiavacci, Caselli, Lami, Mastagni, Lores Varela, Magno. All.: Manuel Caponi <br >MATERA: Plantamura 6, Delvino 6, Pastore 6,5, Donnola 6, Antonacci 6 (81' Battista), Ludovico 6, Sciacovello 6+ (86' Ostuni), Vispo 6+, Dammacco 7,5, Cassano 6 (54' Morra 7-), Petitti 7. A disp.: Riglietti, Lisi, Quero, Gissi, Morra, Morga, Ciapparino, Camporeale, Serino, Marcellino. All.: Fabio Di Domenico<br > ARBITRO: Gianni Bichisecchi di Livorno, coad. da Lorenzo Li Volsi di Firenze e Fausto Rugini di Siena.<br > RETI: 13' rig. e 53' rig. D'Angina, 37' Micchi, 59' e 94' Damacco, 69' Petitti.<br >NOTE: ammoniti Petitti, Donnola, Kernezo. Angoli: 4-8 (2-7). Recupero: 0+5', Pirotecnico pareggio al Taccola di Uliveto Terme tra Pisa e Matera nella gara d'andata delle finali nazionali del Torneo Berretti. Tanti rimpianti per l'undici di Caponi che era riuscito a portarsi sul tre a zero e che ha subito una rimonta pesante in chiave ritorno. Parziale attenuante per i pisani le non perfette condizioni di diversi elementi, recuperati in extremis, ma che non potevano avere nelle gambe novanta minuti. Gara che ha riservato numerose emozioni agli spettatori presenti, vuoi per l'andamento del match, vuoi per alcune pregevoli giocate dei singoli. L'unico aspetto che invero non abbiamo potuto apprezzare &egrave; l'espressione delle due squadre come collettivo. Tenuto conto dei consistenti errori palesati da entrambe nella fase difensiva, ma soprattutto degli evidenti limiti riguardanti la fase organizzativa del gioco. Ambedue le contendenti si schierano con difesa a quattro e un terminale offensivo coadiuvato quando dagli esterni alti quando dai centrocampisti. Tutto &egrave; per&ograve; affidato all'istinto o se si preferisce al talento del singolo, poco o niente &egrave; preconfezionato. A parte il ricorso al lancio lungo atto a servire i due numeri nove, o l'abilit&agrave; di un calciature per squadra sulle palle inattive. Passando alla cronaca partiamo dal terzo minuto con un fallo laterale battuto da Favale; D'Angina prova a calciare sul rimbalzo del pallone ma manca di diversi metri lo specchio della porta avversaria. Al 7' si vedono i lucani con Dammacco; pescato nell' area pisana, l'attaccante dribbla secco l'avversario diretto e calcia prontamente. Borgherini ribatte d'istinto col corpo, poi dopo un paio di rimpalli la sfera viene deviata oltre la linea di fondo. Sulla replica locale Micchi &egrave; pescato in profondit&agrave; da un lungo lancio; stop in corsa del numero nove che si allunga leggermente la sfera, a tal punto da indurlo da un fallo su Plantamura che era uscito nel frattempo. Al 12' D'Angina batte un corner da destra, dall'inusuale blocco sul portiere avversario nasce una mischia risolta dallo stacco di Baldassari; il numero due sceglie bene il tempo dello stacco ma non riesce ad indirizzare la sfera nello specchio della porta avversaria. Un minuto dopo passano i ragazzi di Caponi; apprezzabile la reattivit&agrave; di Gianardi che ruba il tempo a Donnola nell'avventarsi su un pallone che stazionava all'interno dell'area lucana. Il direttore di gara, dopo la caduta dell'otto locale, indica il dischetto. E D'Angina batte Plantamura dagli undici metri. Al 18' D'Angina batte un angolo dal settore sinistro, di testa in tuffo &egrave; Raffaeta a provare la conclusione dalla breve distanza; il numero sei riesce a colpire il pallone ma non ad inquadrare la porta. Un minuto dopo ancora il materano Dammacco sugli scudi; bravo un compagno a fargli da sponda con un colpo di testa, il tiro sul rimbalzo del pallone &egrave; coraggioso, la palla per&ograve; termina fuori. Al 25' Petitti calcia una punizione dalla distanza, sul settore sinistro del fronte d'attacco dei grigi; gran destro del numero undici, palla velenosa che rimbalza davanti a Borgherini. Il portiere sembra preoccupato ma riesce a ribattere alla meglio. La situazione, stesso angolo stessa palla tagliatissima a rientrare, si ripete tre minuti dopo; il numero uno pisano, non senza difficolt&agrave;, riesce alla fine a respingere la sfera. Quella dei palloni calciati da fermo dal brevilineo attaccante materano &egrave; una costante del match, anche perch&eacute; verso la mezzora gli ospiti di angoli hanno occasione di batterne diversi. Petitti al 36' verr&agrave; ammonito in occasione di un contropiede che lo vede guadagnare inseguito da Puleo l'ingresso nell'area avversaria; fatale un tocco col braccio in fase di stop a seguire che non sfugge al direttore di gara. Al 37', per&ograve;, arriva il gol del raddoppio pisano. Ennesimo lancio a pescare Kernezo sul settore di sinistra; Micchi &egrave; nei pressi e arriva per primo sul rimbalzo del pallone e, col mancino, calcia sul secondo palo in diagonale. Magica parabola che si spegne a mezza altezza nell'angolo lontano della porta di un esterrefatto Plantamura. Gol straordinariamente bello. Passano due minuti e il portiere ospite deve allungarsi in tuffo per respingere a mano aperta un pericoloso pallone crossato in area da D'angina. Di fatto &egrave; l'ultima emozione del primo tempo. Al rientro delle squadre in campo la prima azione di rilievo la annotiamo al settimo, ed &egrave; ancora il Pisa a creare in contropiede grossi fastidi al Matera. Succede che un lungo lancio trova Kernezo sull'out di sinistra. Il numero undici punta sulla sua gran rapidit&agrave; per cercare l'ingresso in area passando lungo la linea di fondo; il contatto tra l'attaccante pisano e Antonacci, sul quale i sostenitori ospiti pi&ugrave; che i calciatori in maglia grigia protesteranno a lungo, &egrave; considerato passibile del secondo penalty. D'Angina &egrave; implacabile dal dischetto e nell'occasione &egrave; pure bravo a spiazzare Plantamura. Su triplo vantaggio il Pisa ha il torto di mollare la presa e il Matera il merito di crederci ancora. Gi&agrave; al 57' gli ospiti riescono a mettere la palla alle spalle di Borgherini ma l'ultimo giocatore a toccare la sfera, probabilmente gi&agrave; destinata oltre la linea bianca dopo una serie di carambole, &egrave; di un giocatore che si trova al di l&agrave; della linea difensiva pisana. Rete pertanto annullata. Al 59' per&ograve; &egrave; Dammacco a trovare un varco sulla destra e segnare in diagonale, una volta entrato in area, il gol che riapre il conto. Conclusione la conclusione del numero nove e sfera che passa tra le gambe di Borgherini. Il Pisa mostra le unghie e gi&agrave; tre minuti dopo va al tiro con D'Angina, svelto ad accentrarsi dopo l'assist di Micchi a sua volta bravo a rubar palla sul settore destro all'altezza della trequarti. Plantamura nell'occasione si rifugia in angolo. Al 69' i ragazzi di casa cominciano a vacillare, succede dopo il raddoppio degli avversari. Fa tutto Dammacco sul settore destro; il numero nove va sul fondo e mette una palla veloce a centro area laddove, complice una bambola difensiva dei pisani, Petitti &egrave; svelto a toccare la sfera in spaccata spingendola in fondo alla rete. Caponi &egrave; costretto a sostituire Micchi, alle prese con un affaticamento muscolare, con Negozio. Ed il numero diciotto si fa notare subito per uno scatto in profondit&agrave;, anticipato da Plantamura. Ma il Pisa sembra sempre pi&ugrave; in difficolt&agrave;, soprattutto nella fase difensiva. All'83', prima di uscire, bel sinistro di Sciacovello da fuori area, para Borgherini. Il numero uno pisano si ripete due minuti dopo uscendo su Dammacco. Lo stesso numero nove, protagonista assoluto del match, calcia da fuori ma lo fa debolmente consentendo una comoda parata al portiere locale. Le speranze del Matera sembrano svanire quando Donnola sembra destinato ad uscire per guai muscolari, l'eventualit&agrave; di rimanere in dieci avendo gi&agrave; effettuato i tre cambi spingono il numero quattro a ripensarci e rientrare dopo un minuto. Nel frattempo le squadre stavano giocando il recupero, stimato in cinque minuti. Nel penultimo dei quali Dammacco, pescato sul settore sinistro dell'area pisana, dribbla secco Puleo e calcia a rete; Borgherini &egrave; battuto ma la palla &egrave; rinviata a ridosso della linea bianca da un difensore. E' il direttore di gara ad assumersi la responsabilit&agrave; di una decisione pesante, secondo Bichisecchi la palla aveva oltrepassato per intero la linea di porta e assegna il gol. Completata una rimonta che ha del clamoroso, non c'&egrave; tempo per altre emozioni. Arriva il triplice fischio ed &egrave; festa grande tra i grigi che, nel match di ritorno, hanno un minimo di vantaggio tenuto conto dei tre gol segnati in trasferta. Ruggiero Crupi




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