• Finali Berretti
  • Arezzo
  • 2 - 0
  • Catania


AREZZO (3-4-1-2): Garbinesi; Kouadio, Bonfini Bernardini; Minocci D'Abbrunzo Benucci Rampelli; Ngissah; Borsi (57' Dai Pra), Iacuzio (89' Galantini). A disp.: Maffetti, Testi, Pauselli, Arcaba, Brunetti, Zammuto, Cusin, Magara, Romagnoli. All.: Antonio Alessandria.
CATANIA (4-3-1-2): Biondi, Biancola, Longo, Bonaccorsi, Dadone (61' Noce); Di Grazia (87' Tommasello), Di Stefano, Schisciano; Rizzo (71' Fulvi); Napolitano, Graziano. A disp.: Spataro, Migliaccio, Papaserio, Biondi, Santoro, Asero. All.: Giovanni Pulvirenti.

ARBITRO: Antonello Balice di Termoli, coad. da Tommaso Diomaiuta di .

RETI: 62' Bonfini, 90' Galantini.
NOTE: ammonito Kouadio al 13'. Corner 4-5. Recupero 1'+'4'.



L'Arezzo si guadagna con merito l'accesso alla finalissima, superando per due a zero un ottimo Catania, come al solito in campo con una formazione giovanissima. Tosta, organizzata e fantasiosa, la formazione di Antonio Alessandria conferma di aver ritrovato in queste fasi finali lo smalto delle gare del girone di andata del campionato, quando arrivarono solo vittorie in 15 gare. La squadra amaranto è brava a lasciare sfogare il gioco degli etnei nel primo tempo, limitando al massimo i rischi, e viene fuori alla distanza, legittimando la vittoria con un secondo tempo impeccabile. In avvio la gara è molto equilibrata: le squadre si sfidano a centrocampo senza trovare sbocchi. Il Catania non si intimidire dalla differenza anagrafica e prova a sviluppare il suo palleggio fin dalle retrovie. L'Arezzo, privo del suo geometra Bozzi (squalificato), non fa la partita in avvio, ma contiene bene e prova a ripartire. Al 13' la prima occasione è per i rossoazzurri: Di Stefano serve un gran passaggio in profondità per Rizzo che supera Bernardini e poi calcia col mancino ma Garbinesi messe in angolo. Al 22' Benucci riceve da sinistra, salta un avversario e dal limite conclude col sinistro trovando Biondi pronto alla presa centralmente. Al 28' Biancola guadagna palla sulla tre-quarti e, in assenza di compagni liberi, tenta l'iniziativa personale, portandosi al tiro da fuori area, ma Garbinesi non ha difficoltà a bloccare. A partire dalla mezz'ora cresce l'Arezzo che comincia a manovrare in modo sempre più intraprendente contro un Catania che pressa in modo meno efficace e inevitabilmente arretra il proprio baricentro. Al 38' sugli sviluppi di un pallone servito in area dalla fascia sinistra, Iacuzio viene fermato dalla difesa siciliana, la palla poi arriva fuori area a Bernardini il quale tenta un tiro che Biondi sventa con un buon intervento. Al 40' splendido lancio di Schisciano per Graziano che parte in velocità a sinistra e, saltato Minocci, si porta al tiro di potenza ma Garbinesi blinda la sua porta con un ottimo intervento.
In avvio di ripresa parte molto bene l'Arezzo, mentre calano ancora i ritmi degli etnei, che badano soprattutto a coprirsi, provando solo a ripartire in contropiede. Il fantasista Rizzo è sempre meno nel vivo del gioco e i pericoli per Garbinesi sono ridotti al minimo da un difesa sempre attenta, sia quando viene affrontata sui palloni rapidi sia quando vengono serviti lanci in profondità. Al 62' su un corner da sinistra D'Abbrunzo colpisce di testa ma Biondi si oppone con una buona parata deviando in angolo. Sul tiro dalla bandierina battuto dallo stesso centrocampista amaranto, al centro irrompe Raimondo Bonfini che anticipa tutta la difesa e manda la sfera imprendibile alle spalle di Biondi. Il Catania sembra accusare il colpo e così al 68' l'Arezzo potrebbe raddoppiare: punizione battuta corta per Ngissah che conclude di potenza, Biondi si oppone ma sulla ribattuta arriva Bonfini che prova a calciare col mancino per la doppietta personale,l ma Biondi mette angolo in corner. Il Catania cerca generosamente di reagire, ma fatica ad avvicinare la porta di Garbinesi, impegnato soltanto su alcuni palloni inattivi o su tiri da fuori. Al 75' Di Stefano lascia partire dalla distanza una conclusione che Garbinesi controlla uscire sul fondo. Due minuti più tardi Rampelli imbecca Iacuzio che da sinistra si porta il pallone sul destro e conclude di poco sul fondo. Passano ancora due minuti e Di Stefano (sicuramente il più incisivo dei suoi) batte una punizione che Bonfini è bravo a deviare in angolo. All'81' su un corner in favore del Catania scatta la ripartenza dell'Arezzo: Kouadio sfonda sulla corsia di destra, resista caparbiamente ad una carica di un avversario e mette al centro un pallone prelibato per Dai Pra che a porta spalancata conclude al volo senza colpire bene il pallone che, impennandosi, torna allo stesso Kouadio, poi la difesa catanese libera. La legge non scritta del gol sbagliato-gol subito può far tremare gli amaranto: soprattutto all'83', quando per un fallo su Napolitano il Catania ottiene una punizione da posizione interessante. Il destro di Di Stefano scavalca la barriera ma termina sul fondo alla sinistra di Garbinesi. Il Catania torna a farsi vivo in avanti con un mancino di Schisciano che Garbinesi blocca centralmente senza difficoltà, poi il gol che chiude la contesa arriva al 90', quando Ngissah si auto-lancia sulla destra; il giocatore ex Chievo Verona svernicia in velocità un avversario e da destra mette al centro un gran pallone per Francesco Galantini che arriva in corsa sul pallone e lo mette dentro per il raddoppio. Nel terzo minuto di recupero un incontenibile Ngissah parte palla al piede e da sinistra, anziché servire Dai Pra, tenta un tiro che Biondi riesce a respingere sul primo palo. Ma non c'è tempo per rimpiangere la terza rete mancata, perché pochi attimi più tardi arriva il triplice fischio che sancisce l'accesso alla finale di un leggendario Arezzo.

Calciatoripiù: Bonfini
è un mostro in difesa e annulla qualsiasi avversario; sua è la rete che sblocca il risultato e va anche vicino al raddoppio. Molto bene anche Kouadio e Bernardini nella retroguardia. Ngissah diventa imprendibile nella ripresa e mette ko il Catania. Di Stefano è un giocatore non solo generoso ma anche dalle ottime doti tecniche e non finisce mai le energie, sprintando fino all'ultimo minuto di recupero.

Cosimo Di Bari AREZZO (3-4-1-2): Garbinesi; Kouadio, Bonfini Bernardini; Minocci D'Abbrunzo Benucci Rampelli; Ngissah; Borsi (57' Dai Pra), Iacuzio (89' Galantini). A disp.: Maffetti, Testi, Pauselli, Arcaba, Brunetti, Zammuto, Cusin, Magara, Romagnoli. All.: Antonio Alessandria.<br >CATANIA (4-3-1-2): Biondi, Biancola, Longo, Bonaccorsi, Dadone (61' Noce); Di Grazia (87' Tommasello), Di Stefano, Schisciano; Rizzo (71' Fulvi); Napolitano, Graziano. A disp.: Spataro, Migliaccio, Papaserio, Biondi, Santoro, Asero. All.: Giovanni Pulvirenti.<br > ARBITRO: Antonello Balice di Termoli, coad. da Tommaso Diomaiuta di .<br > RETI: 62' Bonfini, 90' Galantini.<br >NOTE: ammonito Kouadio al 13'. Corner 4-5. Recupero 1'+'4'. L'Arezzo si guadagna con merito l'accesso alla finalissima, superando per due a zero un ottimo Catania, come al solito in campo con una formazione giovanissima. Tosta, organizzata e fantasiosa, la formazione di Antonio Alessandria conferma di aver ritrovato in queste fasi finali lo smalto delle gare del girone di andata del campionato, quando arrivarono solo vittorie in 15 gare. La squadra amaranto &egrave; brava a lasciare sfogare il gioco degli etnei nel primo tempo, limitando al massimo i rischi, e viene fuori alla distanza, legittimando la vittoria con un secondo tempo impeccabile. In avvio la gara &egrave; molto equilibrata: le squadre si sfidano a centrocampo senza trovare sbocchi. Il Catania non si intimidire dalla differenza anagrafica e prova a sviluppare il suo palleggio fin dalle retrovie. L'Arezzo, privo del suo geometra Bozzi (squalificato), non fa la partita in avvio, ma contiene bene e prova a ripartire. Al 13' la prima occasione &egrave; per i rossoazzurri: Di Stefano serve un gran passaggio in profondit&agrave; per Rizzo che supera Bernardini e poi calcia col mancino ma Garbinesi messe in angolo. Al 22' Benucci riceve da sinistra, salta un avversario e dal limite conclude col sinistro trovando Biondi pronto alla presa centralmente. Al 28' Biancola guadagna palla sulla tre-quarti e, in assenza di compagni liberi, tenta l'iniziativa personale, portandosi al tiro da fuori area, ma Garbinesi non ha difficolt&agrave; a bloccare. A partire dalla mezz'ora cresce l'Arezzo che comincia a manovrare in modo sempre pi&ugrave; intraprendente contro un Catania che pressa in modo meno efficace e inevitabilmente arretra il proprio baricentro. Al 38' sugli sviluppi di un pallone servito in area dalla fascia sinistra, Iacuzio viene fermato dalla difesa siciliana, la palla poi arriva fuori area a Bernardini il quale tenta un tiro che Biondi sventa con un buon intervento. Al 40' splendido lancio di Schisciano per Graziano che parte in velocit&agrave; a sinistra e, saltato Minocci, si porta al tiro di potenza ma Garbinesi blinda la sua porta con un ottimo intervento.<br >In avvio di ripresa parte molto bene l'Arezzo, mentre calano ancora i ritmi degli etnei, che badano soprattutto a coprirsi, provando solo a ripartire in contropiede. Il fantasista Rizzo &egrave; sempre meno nel vivo del gioco e i pericoli per Garbinesi sono ridotti al minimo da un difesa sempre attenta, sia quando viene affrontata sui palloni rapidi sia quando vengono serviti lanci in profondit&agrave;. Al 62' su un corner da sinistra D'Abbrunzo colpisce di testa ma Biondi si oppone con una buona parata deviando in angolo. Sul tiro dalla bandierina battuto dallo stesso centrocampista amaranto, al centro irrompe Raimondo Bonfini che anticipa tutta la difesa e manda la sfera imprendibile alle spalle di Biondi. Il Catania sembra accusare il colpo e cos&igrave; al 68' l'Arezzo potrebbe raddoppiare: punizione battuta corta per Ngissah che conclude di potenza, Biondi si oppone ma sulla ribattuta arriva Bonfini che prova a calciare col mancino per la doppietta personale,l ma Biondi mette angolo in corner. Il Catania cerca generosamente di reagire, ma fatica ad avvicinare la porta di Garbinesi, impegnato soltanto su alcuni palloni inattivi o su tiri da fuori. Al 75' Di Stefano lascia partire dalla distanza una conclusione che Garbinesi controlla uscire sul fondo. Due minuti pi&ugrave; tardi Rampelli imbecca Iacuzio che da sinistra si porta il pallone sul destro e conclude di poco sul fondo. Passano ancora due minuti e Di Stefano (sicuramente il pi&ugrave; incisivo dei suoi) batte una punizione che Bonfini &egrave; bravo a deviare in angolo. All'81' su un corner in favore del Catania scatta la ripartenza dell'Arezzo: Kouadio sfonda sulla corsia di destra, resista caparbiamente ad una carica di un avversario e mette al centro un pallone prelibato per Dai Pra che a porta spalancata conclude al volo senza colpire bene il pallone che, impennandosi, torna allo stesso Kouadio, poi la difesa catanese libera. La legge non scritta del gol sbagliato-gol subito pu&ograve; far tremare gli amaranto: soprattutto all'83', quando per un fallo su Napolitano il Catania ottiene una punizione da posizione interessante. Il destro di Di Stefano scavalca la barriera ma termina sul fondo alla sinistra di Garbinesi. Il Catania torna a farsi vivo in avanti con un mancino di Schisciano che Garbinesi blocca centralmente senza difficolt&agrave;, poi il gol che chiude la contesa arriva al 90', quando Ngissah si auto-lancia sulla destra; il giocatore ex Chievo Verona svernicia in velocit&agrave; un avversario e da destra mette al centro un gran pallone per Francesco Galantini che arriva in corsa sul pallone e lo mette dentro per il raddoppio. Nel terzo minuto di recupero un incontenibile Ngissah parte palla al piede e da sinistra, anzich&eacute; servire Dai Pra, tenta un tiro che Biondi riesce a respingere sul primo palo. Ma non c'&egrave; tempo per rimpiangere la terza rete mancata, perch&eacute; pochi attimi pi&ugrave; tardi arriva il triplice fischio che sancisce l'accesso alla finale di un leggendario Arezzo.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Bonfini</b> &egrave; un mostro in difesa e annulla qualsiasi avversario; sua &egrave; la rete che sblocca il risultato e va anche vicino al raddoppio. Molto bene anche <b>Kouadio </b>e <b>Bernardini </b>nella retroguardia. Ngissah diventa imprendibile nella ripresa e mette ko il Catania. <b>Di Stefano</b> &egrave; un giocatore non solo generoso ma anche dalle ottime doti tecniche e non finisce mai le energie, sprintando fino all'ultimo minuto di recupero. Cosimo Di Bari




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