• Juniores Provinciali GIR.A
  • Alleanza Giovanile
  • 2 - 2
  • Centro Storico Lebowski


A.G. DICOMANO: Falcini, Della Bella, Vignoli, Paggetti, Bacciotti, Bambi, Poggiolini, Calabrese, Zepponi, Cecchini, Lippi. A disp.: Carasso, Lika, Innocenti, Pinzani, Affortunati, Scopetani, Piattoli. All.: Massimiliano Dreucci.
C.S. LEBOWSKI: Vitali, Mazza, Righeschi, Salvadori, Bianchi, Usai, Centipiani, Palli, Verrengia, Masi, Cangemi. A disp.: Bertini, Fiuntini, Galliani, Lo Conte, Misuri, Marchiani. All.: Lorenzo Vivarelli.

ARBITRO: Monti di Firenze.

RETI: 9' e 28' Usai, 43' Bacciotti, 89' Poggiolini.
NOTE: Espulso Vitali (C.S.L.) al 71'.



Gol e svarioni, pioggia e schiarite nel pomeriggio del Comunale di Dicomano, sede della prima gara stagionale per i biancazzurri locali e il Centro Storico Lebowski: al termine di una partita dalle molteplici emozioni - scaturite tanto da giocate di fino quanto da errori marchiani - il risultato finale distribuisce equamente reti e punti tra le due formazioni, protagoniste di una gara comunque molto positiva nonostante i tanti meccanismi ancora da registrare. Al suo secondo anno sulla panchina della Juniores mugellana, Massimiliano Dreucci prende il meglio dei classe '99 svezzati da Donato Cannone e resi uomini dai mister Franciolini e Giovannetti, impastando le ottime qualità fisiche e tecniche dei vari Vignoli, Calabrese e Zepponi con la pluriennale esperienza in categoria di alcuni uomini di fiducia, su tutti capitan Bambi e l'estroso Cecchini in maglia diez: il risultato è - quando concesso da avversari e lucidità - una squadra ben disposta sull'enorme scacchiera del Comunale, con corte linee tra i reparti di difesa e centrocampo e buone idee in fase di possesso, mai sterile se condotto al destro caldo dell'ispirato Poggiolini. Sul versante opposto, alla sua prima ufficiale sulla panchina grigionera Lorenzo Vivarelli si affida per larghissima parte al gruppo fautore - suo malgrado - della retrocessione dal campionato Regionale, ridisegnando il solo reparto offensivo con gli innesti dei volenterosi Masi e Verrengia. La chiara scelta operata in estate dal club grigionero - puntare ovvero su un gruppo in cerca di redenzione e su un tecnico emergente come l'ex Pro Livorno Sorgenti - trova frutti gustosi e immediati in avvio di gara, quando i due volti offensivi, coadiuvati sulle fasce dagli inserimenti continui di Cangemi e Centipiani, riescono a procurare più di un grattacapo alla difesa comandata dal giovane Falcini. Una buona iniziativa di Cangemi, allo scoccare del decimo minuto, costringe la retroguardia comandata dal giovane Falcini ad un affannoso ripiegamento in calcio d'angolo e, direttamente dalla bandierina, il Centro Storico trova premio per il suo buon approccio grazie al piede educatissimo di Andrea Usai, il cui calcio a rientrare - vuoi per il grande effetto, vuoi per il grande vento - va a insaccarsi con stupore generale proprio accanto al palo lontano della porta locale. Raggiunto il primo vantaggio della sua gestione, mister Vivarelli suda freddo a soli due minuti di distanza dallo 0-1, quando soltanto una strepitosa scivolata di Mazza toglie il pallone dalla linea di porta e salva la baracca da un preoccupante e premonitore scricchiolio generale, ma nei minuti successivi può godersi in compagnia del suo secondo Sabino Monno tutta la qualità e le certezze portate in dote dall'esperienza regionale ai suoi ragazzi, padroni del campo e del gioco per più di 20'. Alla mezz'ora il bis di Usai ripaga il pubblico di ogni centesimo pagato per l'ingresso al bell'impianto mugellano, e soprattutto pare chiudere anzitempo il match: lo scenario non cambia ed è quello della bandierina mancina; stavolta il calcio d'angolo, corto, viene respinto dal difensore appostato sul primo palo, ma sfortunatamente per il Dicomano la sfera se ne torna lemme lemme verso il piede del centrocampista ex Ponte a Greve, vero artista del gioco nel disegnare una traiettoria ancor più eccezionale della precedente che va a insaccarsi sotto l'incrocio dei pali con medesimo, mortifero risultato. Partita chiusa e goleada in arrivo sussurra qualcuno sugli spalti, e invece ecco che nell'ultimo terzo di frazione si assiste - di pari passo a quello climatico - a un rocambolesco cambio di copione, con l'undici di Dreucci a sfoderare gli artigli in poderosa reazione e il Lebowski dimesso e distratto a regalare occasioni con spirito natalizio: Lippi fa le prove con un bel tocco al volo su punizione dalla destra, Zepponi scherza Salvadori e chiama Vitali a un grande intervento in tuffo sul suo destro, infine, a due minuti dall'intervallo, Bacciotti riapre tutto con l'ennesima perla balistica del pomeriggio, punizione dal vertice sinistro dell'area grigionera splendidamente spedita sotto l'incrocio dei pali. La seconda frazione di gioco, assai più scevra di occasioni per la comprensibile stanchezza degli atleti, scorre inizialmente senza grandi sussulti da una parte e dall'altra, se si eccettuano il tentativo di Masi, ben innescato da Cangemi, ed il rapido botta e risposta tra il neo entrato Lo Conte - tiro debole dopo pregevole servizio di Palli - e il sempre attivo Poggiolini che calcia alto dopo un errore in ripiegamento di Righeschi. A metà frazione però, ecco il fulmine a ciel coperto che rovescia bruscamente rotta ed esiti degli ultimi venti minuti di gioco, quando un'errata valutazione in uscita costringe Vitali a bloccare sventuratamente il pallone fuori dalla propria area di rigore, e il direttore di gara a estrarre il cartellino rosso. Il Dicomano ringrazia e alza il proprio baricentro, rischiando la grande beffa sul contropiede solitario di Masi (fuori di molto il diagonale dopo la fuga a due con Lo Conte) prima di raggiungere il punto del definitivo 2-2 grazie alla stoccata di Poggiolini, meritevole del gol così come di lode per le tante iniziative pericolose costruite durante l'arco dei novanta minuti. Fischietto alla bocca, il giovane Monti della sezione di Firenze - discreta in alcune fasi la sua conduzione, seppur comprensibilmente timorosa - deve registrare assieme al pubblico l'ultimo lampo della giornata, con una mischia lunga e furibonda in area di rigore locale, allontanata con qualche patema da capitan Bambi, a far da morale e monito per tutti i naviganti, vecchi e nuovi, della categoria: il campionato Juniores Provinciale ha le sue ragioni che la ragione deve conoscere, perché solo un giusto mix tra intelligenza tattica, qualità e sentimento potrà portare all'ampio bottino di punti necessario per un cammino da protagonista.
Calciatoripiù
: oltre al già citato Poggiolini, in casa biancazzurra sono da menzionare le prove offerte dai giovani Calabrese e Zepponi, per nulla a disagio nel competere con più esperti dirimpettai quali Bianchi e Palli. Proprio il centrocampista classe '98 merita un encomio per la grinta sfoderata in seguito all'espulsione del proprio portiere: con una maggiore continuità le sue prove diventeranno presto decisive. Palma di migliore a O Fabuloso Usai, che sarà pure un poco indolente in mezzo al campo, ma di certo sa utilizzare come nessun altro lo strumento principe di questo gioco.

Clemente Ben A.G. DICOMANO: Falcini, Della Bella, Vignoli, Paggetti, Bacciotti, Bambi, Poggiolini, Calabrese, Zepponi, Cecchini, Lippi. A disp.: Carasso, Lika, Innocenti, Pinzani, Affortunati, Scopetani, Piattoli. All.: Massimiliano Dreucci.<br >C.S. LEBOWSKI: Vitali, Mazza, Righeschi, Salvadori, Bianchi, Usai, Centipiani, Palli, Verrengia, Masi, Cangemi. A disp.: Bertini, Fiuntini, Galliani, Lo Conte, Misuri, Marchiani. All.: Lorenzo Vivarelli.<br > ARBITRO: Monti di Firenze.<br > RETI: 9' e 28' Usai, 43' Bacciotti, 89' Poggiolini.<br >NOTE: Espulso Vitali (C.S.L.) al 71'. Gol e svarioni, pioggia e schiarite nel pomeriggio del Comunale di Dicomano, sede della prima gara stagionale per i biancazzurri locali e il Centro Storico Lebowski: al termine di una partita dalle molteplici emozioni - scaturite tanto da giocate di fino quanto da errori marchiani - il risultato finale distribuisce equamente reti e punti tra le due formazioni, protagoniste di una gara comunque molto positiva nonostante i tanti meccanismi ancora da registrare. Al suo secondo anno sulla panchina della Juniores mugellana, Massimiliano Dreucci prende il meglio dei classe '99 svezzati da Donato Cannone e resi uomini dai mister Franciolini e Giovannetti, impastando le ottime qualit&agrave; fisiche e tecniche dei vari Vignoli, Calabrese e Zepponi con la pluriennale esperienza in categoria di alcuni uomini di fiducia, su tutti capitan Bambi e l'estroso Cecchini in maglia diez: il risultato &egrave; - quando concesso da avversari e lucidit&agrave; - una squadra ben disposta sull'enorme scacchiera del Comunale, con corte linee tra i reparti di difesa e centrocampo e buone idee in fase di possesso, mai sterile se condotto al destro caldo dell'ispirato Poggiolini. Sul versante opposto, alla sua prima ufficiale sulla panchina grigionera Lorenzo Vivarelli si affida per larghissima parte al gruppo fautore - suo malgrado - della retrocessione dal campionato Regionale, ridisegnando il solo reparto offensivo con gli innesti dei volenterosi Masi e Verrengia. La chiara scelta operata in estate dal club grigionero - puntare ovvero su un gruppo in cerca di redenzione e su un tecnico emergente come l'ex Pro Livorno Sorgenti - trova frutti gustosi e immediati in avvio di gara, quando i due volti offensivi, coadiuvati sulle fasce dagli inserimenti continui di Cangemi e Centipiani, riescono a procurare pi&ugrave; di un grattacapo alla difesa comandata dal giovane Falcini. Una buona iniziativa di Cangemi, allo scoccare del decimo minuto, costringe la retroguardia comandata dal giovane Falcini ad un affannoso ripiegamento in calcio d'angolo e, direttamente dalla bandierina, il Centro Storico trova premio per il suo buon approccio grazie al piede educatissimo di Andrea Usai, il cui calcio a rientrare - vuoi per il grande effetto, vuoi per il grande vento - va a insaccarsi con stupore generale proprio accanto al palo lontano della porta locale. Raggiunto il primo vantaggio della sua gestione, mister Vivarelli suda freddo a soli due minuti di distanza dallo 0-1, quando soltanto una strepitosa scivolata di Mazza toglie il pallone dalla linea di porta e salva la baracca da un preoccupante e premonitore scricchiolio generale, ma nei minuti successivi pu&ograve; godersi in compagnia del suo secondo Sabino Monno tutta la qualit&agrave; e le certezze portate in dote dall'esperienza regionale ai suoi ragazzi, padroni del campo e del gioco per pi&ugrave; di 20'. Alla mezz'ora il bis di Usai ripaga il pubblico di ogni centesimo pagato per l'ingresso al bell'impianto mugellano, e soprattutto pare chiudere anzitempo il match: lo scenario non cambia ed &egrave; quello della bandierina mancina; stavolta il calcio d'angolo, corto, viene respinto dal difensore appostato sul primo palo, ma sfortunatamente per il Dicomano la sfera se ne torna lemme lemme verso il piede del centrocampista ex Ponte a Greve, vero artista del gioco nel disegnare una traiettoria ancor pi&ugrave; eccezionale della precedente che va a insaccarsi sotto l'incrocio dei pali con medesimo, mortifero risultato. Partita chiusa e goleada in arrivo sussurra qualcuno sugli spalti, e invece ecco che nell'ultimo terzo di frazione si assiste - di pari passo a quello climatico - a un rocambolesco cambio di copione, con l'undici di Dreucci a sfoderare gli artigli in poderosa reazione e il Lebowski dimesso e distratto a regalare occasioni con spirito natalizio: Lippi fa le prove con un bel tocco al volo su punizione dalla destra, Zepponi scherza Salvadori e chiama Vitali a un grande intervento in tuffo sul suo destro, infine, a due minuti dall'intervallo, Bacciotti riapre tutto con l'ennesima perla balistica del pomeriggio, punizione dal vertice sinistro dell'area grigionera splendidamente spedita sotto l'incrocio dei pali. La seconda frazione di gioco, assai pi&ugrave; scevra di occasioni per la comprensibile stanchezza degli atleti, scorre inizialmente senza grandi sussulti da una parte e dall'altra, se si eccettuano il tentativo di Masi, ben innescato da Cangemi, ed il rapido botta e risposta tra il neo entrato Lo Conte - tiro debole dopo pregevole servizio di Palli - e il sempre attivo Poggiolini che calcia alto dopo un errore in ripiegamento di Righeschi. A met&agrave; frazione per&ograve;, ecco il fulmine a ciel coperto che rovescia bruscamente rotta ed esiti degli ultimi venti minuti di gioco, quando un'errata valutazione in uscita costringe Vitali a bloccare sventuratamente il pallone fuori dalla propria area di rigore, e il direttore di gara a estrarre il cartellino rosso. Il Dicomano ringrazia e alza il proprio baricentro, rischiando la grande beffa sul contropiede solitario di Masi (fuori di molto il diagonale dopo la fuga a due con Lo Conte) prima di raggiungere il punto del definitivo 2-2 grazie alla stoccata di Poggiolini, meritevole del gol cos&igrave; come di lode per le tante iniziative pericolose costruite durante l'arco dei novanta minuti. Fischietto alla bocca, il giovane Monti della sezione di Firenze - discreta in alcune fasi la sua conduzione, seppur comprensibilmente timorosa - deve registrare assieme al pubblico l'ultimo lampo della giornata, con una mischia lunga e furibonda in area di rigore locale, allontanata con qualche patema da capitan Bambi, a far da morale e monito per tutti i naviganti, vecchi e nuovi, della categoria: il campionato Juniores Provinciale ha le sue ragioni che la ragione deve conoscere, perch&eacute; solo un giusto mix tra intelligenza tattica, qualit&agrave; e sentimento potr&agrave; portare all'ampio bottino di punti necessario per un cammino da protagonista. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: oltre al gi&agrave; citato <b>Poggiolini</b>, in casa biancazzurra sono da menzionare le prove offerte dai giovani <b>Calabrese </b>e <b>Zepponi</b>, per nulla a disagio nel competere con pi&ugrave; esperti dirimpettai quali Bianchi e Palli. Proprio il centrocampista classe '98 merita un encomio per la grinta sfoderata in seguito all'espulsione del proprio portiere: con una maggiore continuit&agrave; le sue prove diventeranno presto decisive. Palma di migliore a O Fabuloso <b>Usai</b>, che sar&agrave; pure un poco indolente in mezzo al campo, ma di certo sa utilizzare come nessun altro lo strumento principe di questo gioco. Clemente Ben




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