• Coppa Toscana Giovanissimi Prov.
  • Porta a Piagge
  • 1 - 0
  • Olimpia Firenze


PORTA A PIAGGE (4-3-3): Bertini; Pedrazzi, Cei, Cesaretti, Bonti; Bianco, Amanati, Biosa (59' Croce); Farnesi (70' Pancani), Montanelli (38' Sandroni), Nesti (50' Francione). A disp.: Di Puccio, Gadducci, Vernelli. All.: Maurizio Sacchelli (squalificato). In panchina: Marcello Bertini.
OLIMPIA FIRENZE (4-2-3-1): Monechi; Pampaloni (43' Braccini), Galletti (62' Gelonese), Galdi, Giovannoni; Valenti (62' Pini), Vecchi; Mariani, Fantecchi (47' Romolini), Pieri; Giamboloni. A disp.: Landi. All.: Gianni Zanobini.

ARBITRO: Tonin di Piombino.

RETE: 7' Montanelli.
NOTE: Falli subiti 5-10. Angoli 3-7. Tiri nello specchio 7-6. Tiri totali 14-13. Ammonito Nesti. Recupero 2'+4'.



LE PAGELLE
Porta a Piagge
Bertini: 7 Svelto nelle uscite e nel chiudere lo specchio agli attaccanti. Il colpo di reni con cui smanaccia in angolo il colpo di testa di Fantecchi a metà del primo tempo, vale come un gol. Provvidenziale.
Pedrazzi: 7 Un piccolo Di Livio, un soldatino sul quale poter fare affidamento nei momenti più difficili. Non sbaglia un passaggio, o un tocco, o un intervento.
Cei: 7.5 Solo un paio di sbandate non cancellano una prestazione maiuscola. Maestro dei recuperi in extremis, è elegante quando c'è da essere eleganti, e concreto quando bisogna essere concreti.
Cesaretti: 7.5 Si trova nella difficile situazione di tenere a bada a Giamboloni, il che non è facile, e allo stesso tempo controllare la zona di Bonti, sempre molto trafficata. Usa le maniere forti, ma sempre con l'accortezza e l'equilibrio di chi è consapevole dei propri mezzi.
Bonti: 6 In precarissime condizioni fisiche, la sua è una mattinata di sofferenza pura. Mariani e Pieri gli fanno passare un primo tempo da brividi, nel quale rischia pure il rigore per un contatto sospetto ai danni di Vecchi.
Bianco: 7 Si piazza li davanti alla difesa e non fa passare neanche una mosca. Non dà mai segni di cedimento, e grazie ai suoi tempi il lega perfettamente difesa e centrocampo.
Amanati: 7 Nel calcio dei giganti, dei centrocampisti tutto fisico e poca intelligenza tattica, lui è la sintesi chiara e perfetta del mediano metodista. Sopperisce alla mancanza di centimetri con una corsa sfrenata e un'energia da far invidia a molti.
Biosa: 6.5 Bene sia a centrocampo che come attaccante dopo l'uscita di Montanelli. Pericoloso quando attacca gli spazi ed ha campo libero per innescare i compagni. 59' Croce: ng.
Farnesi: 6.5 Primo tempo molto sotto tono, condito da poche giocate interessanti. Nella ripresa è decisamente meglio, e va addirittura vicino al gol nei primissimi minuti con un rasoterra dopo esser sfuggito a Giovannoni.
Montanelli: 7.5 Decide il match e apre la strada per la finale con un pallonetto volante stilisticamente perfetto (che gli vale mezzo voto in più). Ha il vizio del gol, ha la fame del rapace d'area di rigore, e la determinazione di chi sa di poter - e dover - essere determinante. Da solo allarma la difesa ospite in tutto il primo tempo, e buon per loro che viene richiamato in panchina subito all'inizio del secondo. 38' Sandroni: 6.5 Contribuisce alla causa senza mai traballare, capendo subito come dover comportarsi in un match carico di tensione.
Nesti: 6 Gioca col freno a mano tirato. Sarà per il gran caldo, o per la tensione del match, ma fatto sta che avrebbe potuto essere più al centro della manovra offensiva. 50' Francione: 6 Senza macchia e senza lode, ma tiene alta l'attenzione della difesa ospite.
Olimpia Firenze
Monechi: 6.5 Incolpevole sul gol che decide la partita, blocca e respinge ogni altro attacco dei padroni di casa. Sfortunato.
Pampaloni: 6 Ha vita facile nel primo tempo, nella ripresa mantiene salda la sua posizione, senza mai strafare. 43' Braccini: 6 Per giocare con il gesso significa che tutti hanno fiducia incondizionata nelle sue capacità. Fa quel che può, senza risparmiarsi.
Galletti: 5.5 Qualche incertezza di troppo. Non ha particolari colpe sul gol, ma se si fosse accorto un secondo prima dell'incursione di Montanelli forse adesso racconteremo un'altra storia. 62' Gelonese: ng.
Galdi: 5.5 Stesso discorso del suo compagno di reparto. Anche lui è colto di sorpresa dal lob che smarca Montanelli. E nella ripresa, nel momento di massimo torpore, ci si aspetterebbe la chiamata alle armi proprio da lui che è il capitano, ma questo non avviene.
Giovannoni: 5.5 Non riconsegna il pallone ai padroni di casa dopo un fallo laterale, ed un minuto dopo sbaglia incredibilmente il passaggio dalla trequarti per il liberissimo Giamboloni: della serie San Giovanni ‘un vole ‘nganni .
Valenti: 6 E' nel mezzo del vortice e della morsa del centrocampo rossoblù. Prova a creare qualcosa di buono, ma la squadra è slegata e alla lunga si perde pure lui. 62' Pini: ng.
Vecchi: 7 Tra i migliori all'andata, si riconferma su alti livelli. S'infila tra le righe per dar manforte, e spesso crea grattacapi non indifferenti alla difesa di casa.
Mariani: 6 Molto meglio da esterno che da punta centrale. Nel primo tempo serpeggia dalle parti di Bonti fornendo una buona prova, ma nella ripresa rimane isolato dal resto della manovra e non trova il movimento capace di tagliare la difesa.
Pieri: 6 La sua partita, e quella dell'intera squadra, si riassume nel disperato pallonetto all'ultimo minuto che blocca il respiro dei presenti per qualche secondo.
Fantechi: 5.5 Un colpo di testa che esalta Bertini e nulla più. In una partita decisiva come questa, è decisamente troppo poco. 47' Romolini: 5.5 Assalito dai fischi insieme a Giovannoni per il mancato fair-play, il suo ingresso non aumenta la carica offensiva.
Giamboloni: 7 Un'ira d'iddio. Corre per tutti, per quelli in tribuna, per i suoi compagni in panchina, e anche per quelli in campo che nella ripresa sembrano essersi addormentati. Sempre pronto all'assalto, gli è mancato solo il gol. Un grande, senza altre parole.
Arbitro
Tonin di Piombino: 6 Qualche errore, abbagli giustificati dal caldo africano, ma niente che abbia influenzato palesemente il risultato.
IL COMMENTO
Bella, bellissima partita. Solo chi ha avuto la fortuna di assistere a quest'incontro, di poterne sentire nell'aria la tensione, può veramente capire le emozioni contrastanti provate dai ragazzi al triplice fischio del signor Tonin di Piombino. Quella che è andata in scena a Porta a Piagge non è stato solo il secondo atto di uno scontro in bilico fino all'ultimo minuto, ma molto di più. E' stata la dimostrazione che, nonostante gli scandali che continuano ad ferire i nostri cuori e martoriare questo sport, esiste un calcio genuino, un calcio che unisce e che è splendido proprio per l'incertezza del risultato, che ti fa passare in un attimo dalla gioia incontenibile alla disperazione più totale per un'occasione che forse, ma speriamo per questi ragazzi di no, non capiterà mai più. Il calcio deve ripartire dallo spirito e dalle giocate di questi piccoli eroi, ai quali deve andare il nostro ringraziamento più sentito. Veniamo alla cronaca. Mister Sacchelli, squalificato, schiera in campo lo stesso undici che una settimana fa aveva sfiorato l'impresa a Campo di Marte; mister Zanobini invece inserisce Pampaloni e Valenti dal primo minuti al posto di Layog e Tacchi. Sin dal primo minuto la partita è vivace, piacevole, come se i ragazzi non avessero perso nemmeno un grammo della carica accumulata durante la sfida d'andata. Giamboloni mette subito in mostra la sua impressionante rapidità e costringe Cei agli straordinari. Al 4' Mariani sfrutta uno dei pochissimi spiragli concessi dalla coppia Cei-Cesaretti e s'invola verso Bertini, ma la conclusione va fuori di poco. Un minuto dopo si rende pericoloso Montanelli, servito di testa da Bianco che sfrutta un rinvio maldestro di Monechi, ma il suo scatto è frenato dalla tempestiva uscita dell'estremo difensore che rimedia all'erroraccio. Ma questo è solo il preludio al gol. 7': palla lunga di Bianco a scavalcare la difesa, Montanelli s'inserisce splendidamente alle spalle di Galletti e Galdi e trafigge Monechi, in uscita disperata, con un pallonetto da applausi. Il gol vale l'1-0, ed il possibile accesso alla finale. L'Olimpia però non ci sta e prova subito a riportare il risultato in parità, ma la triangolazione tra Mariani e Fantecchi, e la conclusione di quest'ultimo, non da l'effetto sperato. Il 19' è sicuramente il minuto più critico dell'intera partita per il Porta a Piagge: Pieri buca in velocità Bonti, rientra sul sinistro e conclude a botta sicura ma Cei recupera in scivolata; sulla respinta ci prova Vecchi, posizionato sulla linea di fondo, ma la palla viene nuovamente ribattuta, e dal successivo cross del numero 4 fiorentino Fantecchi salta di testa dall'area piccola prendendo Bertini in controtempo, ma l'estremo difensore rossoblù con un colpo di reni incredibile manda la palla sopra la traversa. Gli ospiti premono, cercano in tutti i modi il pareggio, ma si sbilanciano in avanti e così il Porta a Piagge può attaccare. Montanelli è sempre in agguato, sempre pronto a raccogliere e trasformare in oro un qualsiasi errore della difesa. Sul finire del primo tempo proprio Montanelli, approfittando di una mezza dormita difensiva, si trova a dribblare tutta la difesa, portiere compreso, per arrivare a concludere, ma il suo tiro è debole e facile preda di Monechi. Nella ripresa, già dalla prime battute, assistiamo ad un vertiginoso calo d'intensità da parte dell'Olimpia. Sarà il gran caldo, o forse lo scoraggiamento e la paura dell'eliminazione, ma sta di fatto che la squadra si trova lunga, slegata, priva di quella compattezza che nel primo tempo aveva dimostrato. Di tutto questo prova ad approfittarne il Porta a Piagge, ma le conclusioni non impensieriscono più di tanto il buon Monechi. I rossoblù, nonostante le folate offensive degli ospiti e l'assedio a testa bassa degli ultimi minuti, sfoggiano un'ottima fase difensiva e un equilibrio tattico, una perfetta sincronia nei movimenti dei reparti che la rendono solida e difficile da penetrare. Ma il caldo, la fatica, lo stress, inizia a farsi sentire. E negli ultimi minuti, proprio agli sgoccioli, l'Olimpi ha l'occasione di poter cambiare il corso della storia. Al 69' Vecchi innesca per vie centrali Giovannoni, il quale porta palla fino ai 25 metri e serve sulla sinistra il liberissimo Giamboloni, ma il passaggio è troppo lungo, e l'occasione sfuma tra il fragore dei presenti. E non è finita: 70', Gelonese lancia lungo per l'ultimo disperato tentativo, Bianco di testa tocca per Pieri che, infilatosi alle spalle di Bonti, vede l'uscita rapida di Bertini e prova il pallonetto, ma la conclusione passa ad un centimetro dalla traversa e finisce fuori. Dopo oltre due ore e mezzo questa incredibile doppia sfida giunge al termine. La gioia dei ragazzi di mister Sacchelli è giustamente incontenibile, come lo sono le lacrime di Monechi che, insieme ai suoi compagni, lascia il campo sconsolato tra gli applausi di tutti i presenti. L'Olimpia esce a testa alta da questo doppio confronto che li ha comunque consegnati, nel nostro piccolo, alla storia di questo sport.

Gabriele Nieri PORTA A PIAGGE (4-3-3): Bertini; Pedrazzi, Cei, Cesaretti, Bonti; Bianco, Amanati, Biosa (59' Croce); Farnesi (70' Pancani), Montanelli (38' Sandroni), Nesti (50' Francione). A disp.: Di Puccio, Gadducci, Vernelli. All.: Maurizio Sacchelli (squalificato). In panchina: Marcello Bertini.<br >OLIMPIA FIRENZE (4-2-3-1): Monechi; Pampaloni (43' Braccini), Galletti (62' Gelonese), Galdi, Giovannoni; Valenti (62' Pini), Vecchi; Mariani, Fantecchi (47' Romolini), Pieri; Giamboloni. A disp.: Landi. All.: Gianni Zanobini.<br > ARBITRO: Tonin di Piombino.<br > RETE: 7' Montanelli.<br >NOTE: Falli subiti 5-10. Angoli 3-7. Tiri nello specchio 7-6. Tiri totali 14-13. Ammonito Nesti. Recupero 2'+4'. LE PAGELLE<br >Porta a Piagge<br ><b>Bertini: 7</b> Svelto nelle uscite e nel chiudere lo specchio agli attaccanti. Il colpo di reni con cui smanaccia in angolo il colpo di testa di Fantecchi a met&agrave; del primo tempo, vale come un gol. Provvidenziale.<br ><b>Pedrazzi: 7</b> Un piccolo Di Livio, un soldatino sul quale poter fare affidamento nei momenti pi&ugrave; difficili. Non sbaglia un passaggio, o un tocco, o un intervento.<br ><b>Cei: 7.5</b> Solo un paio di sbandate non cancellano una prestazione maiuscola. Maestro dei recuperi in extremis, &egrave; elegante quando c'&egrave; da essere eleganti, e concreto quando bisogna essere concreti.<br ><b>Cesaretti: 7.5</b> Si trova nella difficile situazione di tenere a bada a Giamboloni, il che non &egrave; facile, e allo stesso tempo controllare la zona di Bonti, sempre molto trafficata. Usa le maniere forti, ma sempre con l'accortezza e l'equilibrio di chi &egrave; consapevole dei propri mezzi.<br ><b>Bonti: 6</b> In precarissime condizioni fisiche, la sua &egrave; una mattinata di sofferenza pura. Mariani e Pieri gli fanno passare un primo tempo da brividi, nel quale rischia pure il rigore per un contatto sospetto ai danni di Vecchi.<br ><b>Bianco: 7</b> Si piazza li davanti alla difesa e non fa passare neanche una mosca. Non d&agrave; mai segni di cedimento, e grazie ai suoi tempi il lega perfettamente difesa e centrocampo.<br ><b>Amanati: 7</b> Nel calcio dei giganti, dei centrocampisti tutto fisico e poca intelligenza tattica, lui &egrave; la sintesi chiara e perfetta del mediano metodista. Sopperisce alla mancanza di centimetri con una corsa sfrenata e un'energia da far invidia a molti.<br ><b>Biosa: 6.5</b> Bene sia a centrocampo che come attaccante dopo l'uscita di Montanelli. Pericoloso quando attacca gli spazi ed ha campo libero per innescare i compagni. <b>59' Croce: ng.</b><br ><b>Farnesi: 6.5</b> Primo tempo molto sotto tono, condito da poche giocate interessanti. Nella ripresa &egrave; decisamente meglio, e va addirittura vicino al gol nei primissimi minuti con un rasoterra dopo esser sfuggito a Giovannoni.<br ><b>Montanelli: 7.5</b> Decide il match e apre la strada per la finale con un pallonetto volante stilisticamente perfetto (che gli vale mezzo voto in pi&ugrave;). Ha il vizio del gol, ha la fame del rapace d'area di rigore, e la determinazione di chi sa di poter - e dover - essere determinante. Da solo allarma la difesa ospite in tutto il primo tempo, e buon per loro che viene richiamato in panchina subito all'inizio del secondo. <b>38' Sandroni: 6.5</b> Contribuisce alla causa senza mai traballare, capendo subito come dover comportarsi in un match carico di tensione.<br ><b>Nesti: 6</b> Gioca col freno a mano tirato. Sar&agrave; per il gran caldo, o per la tensione del match, ma fatto sta che avrebbe potuto essere pi&ugrave; al centro della manovra offensiva. 50' <b>Francione: 6</b> Senza macchia e senza lode, ma tiene alta l'attenzione della difesa ospite. <br >Olimpia Firenze<br ><b>Monechi: 6.5</b> Incolpevole sul gol che decide la partita, blocca e respinge ogni altro attacco dei padroni di casa. Sfortunato.<br ><b>Pampaloni: 6</b> Ha vita facile nel primo tempo, nella ripresa mantiene salda la sua posizione, senza mai strafare. <b>43' Braccini: 6</b> Per giocare con il gesso significa che tutti hanno fiducia incondizionata nelle sue capacit&agrave;. Fa quel che pu&ograve;, senza risparmiarsi.<br ><b>Galletti: 5.5</b> Qualche incertezza di troppo. Non ha particolari colpe sul gol, ma se si fosse accorto un secondo prima dell'incursione di Montanelli forse adesso racconteremo un'altra storia. <b>62' Gelonese: ng.</b><br ><b>Galdi: 5.5</b> Stesso discorso del suo compagno di reparto. Anche lui &egrave; colto di sorpresa dal lob che smarca Montanelli. E nella ripresa, nel momento di massimo torpore, ci si aspetterebbe la chiamata alle armi proprio da lui che &egrave; il capitano, ma questo non avviene.<br ><b>Giovannoni: 5.5</b> Non riconsegna il pallone ai padroni di casa dopo un fallo laterale, ed un minuto dopo sbaglia incredibilmente il passaggio dalla trequarti per il liberissimo Giamboloni: della serie San Giovanni ‘un vole ‘nganni .<br ><b>Valenti: 6</b> E' nel mezzo del vortice e della morsa del centrocampo rossobl&ugrave;. Prova a creare qualcosa di buono, ma la squadra &egrave; slegata e alla lunga si perde pure lui. <b>62' Pini: ng.</b><br ><b>Vecchi: 7</b> Tra i migliori all'andata, si riconferma su alti livelli. S'infila tra le righe per dar manforte, e spesso crea grattacapi non indifferenti alla difesa di casa. <br ><b>Mariani: 6</b> Molto meglio da esterno che da punta centrale. Nel primo tempo serpeggia dalle parti di Bonti fornendo una buona prova, ma nella ripresa rimane isolato dal resto della manovra e non trova il movimento capace di tagliare la difesa.<br ><b>Pieri: 6</b> La sua partita, e quella dell'intera squadra, si riassume nel disperato pallonetto all'ultimo minuto che blocca il respiro dei presenti per qualche secondo.<br ><b>Fantechi: 5.5</b> Un colpo di testa che esalta Bertini e nulla pi&ugrave;. In una partita decisiva come questa, &egrave; decisamente troppo poco. <b>47' Romolini: 5.5</b> Assalito dai fischi insieme a Giovannoni per il mancato fair-play, il suo ingresso non aumenta la carica offensiva.<br ><b>Giamboloni: 7</b> Un'ira d'iddio. Corre per tutti, per quelli in tribuna, per i suoi compagni in panchina, e anche per quelli in campo che nella ripresa sembrano essersi addormentati. Sempre pronto all'assalto, gli &egrave; mancato solo il gol. Un grande, senza altre parole. <br >Arbitro<br ><b>Tonin di Piombino: 6</b> Qualche errore, abbagli giustificati dal caldo africano, ma niente che abbia influenzato palesemente il risultato. <br >IL COMMENTO<br >Bella, bellissima partita. Solo chi ha avuto la fortuna di assistere a quest'incontro, di poterne sentire nell'aria la tensione, pu&ograve; veramente capire le emozioni contrastanti provate dai ragazzi al triplice fischio del signor Tonin di Piombino. Quella che &egrave; andata in scena a Porta a Piagge non &egrave; stato solo il secondo atto di uno scontro in bilico fino all'ultimo minuto, ma molto di pi&ugrave;. E' stata la dimostrazione che, nonostante gli scandali che continuano ad ferire i nostri cuori e martoriare questo sport, esiste un calcio genuino, un calcio che unisce e che &egrave; splendido proprio per l'incertezza del risultato, che ti fa passare in un attimo dalla gioia incontenibile alla disperazione pi&ugrave; totale per un'occasione che forse, ma speriamo per questi ragazzi di no, non capiter&agrave; mai pi&ugrave;. Il calcio deve ripartire dallo spirito e dalle giocate di questi piccoli eroi, ai quali deve andare il nostro ringraziamento pi&ugrave; sentito. Veniamo alla cronaca. Mister Sacchelli, squalificato, schiera in campo lo stesso undici che una settimana fa aveva sfiorato l'impresa a Campo di Marte; mister Zanobini invece inserisce Pampaloni e Valenti dal primo minuti al posto di Layog e Tacchi. Sin dal primo minuto la partita &egrave; vivace, piacevole, come se i ragazzi non avessero perso nemmeno un grammo della carica accumulata durante la sfida d'andata. Giamboloni mette subito in mostra la sua impressionante rapidit&agrave; e costringe Cei agli straordinari. Al 4' Mariani sfrutta uno dei pochissimi spiragli concessi dalla coppia Cei-Cesaretti e s'invola verso Bertini, ma la conclusione va fuori di poco. Un minuto dopo si rende pericoloso Montanelli, servito di testa da Bianco che sfrutta un rinvio maldestro di Monechi, ma il suo scatto &egrave; frenato dalla tempestiva uscita dell'estremo difensore che rimedia all'erroraccio. Ma questo &egrave; solo il preludio al gol. 7': palla lunga di Bianco a scavalcare la difesa, Montanelli s'inserisce splendidamente alle spalle di Galletti e Galdi e trafigge Monechi, in uscita disperata, con un pallonetto da applausi. Il gol vale l'1-0, ed il possibile accesso alla finale. L'Olimpia per&ograve; non ci sta e prova subito a riportare il risultato in parit&agrave;, ma la triangolazione tra Mariani e Fantecchi, e la conclusione di quest'ultimo, non da l'effetto sperato. Il 19' &egrave; sicuramente il minuto pi&ugrave; critico dell'intera partita per il Porta a Piagge: Pieri buca in velocit&agrave; Bonti, rientra sul sinistro e conclude a botta sicura ma Cei recupera in scivolata; sulla respinta ci prova Vecchi, posizionato sulla linea di fondo, ma la palla viene nuovamente ribattuta, e dal successivo cross del numero 4 fiorentino Fantecchi salta di testa dall'area piccola prendendo Bertini in controtempo, ma l'estremo difensore rossobl&ugrave; con un colpo di reni incredibile manda la palla sopra la traversa. Gli ospiti premono, cercano in tutti i modi il pareggio, ma si sbilanciano in avanti e cos&igrave; il Porta a Piagge pu&ograve; attaccare. Montanelli &egrave; sempre in agguato, sempre pronto a raccogliere e trasformare in oro un qualsiasi errore della difesa. Sul finire del primo tempo proprio Montanelli, approfittando di una mezza dormita difensiva, si trova a dribblare tutta la difesa, portiere compreso, per arrivare a concludere, ma il suo tiro &egrave; debole e facile preda di Monechi. Nella ripresa, gi&agrave; dalla prime battute, assistiamo ad un vertiginoso calo d'intensit&agrave; da parte dell'Olimpia. Sar&agrave; il gran caldo, o forse lo scoraggiamento e la paura dell'eliminazione, ma sta di fatto che la squadra si trova lunga, slegata, priva di quella compattezza che nel primo tempo aveva dimostrato. Di tutto questo prova ad approfittarne il Porta a Piagge, ma le conclusioni non impensieriscono pi&ugrave; di tanto il buon Monechi. I rossobl&ugrave;, nonostante le folate offensive degli ospiti e l'assedio a testa bassa degli ultimi minuti, sfoggiano un'ottima fase difensiva e un equilibrio tattico, una perfetta sincronia nei movimenti dei reparti che la rendono solida e difficile da penetrare. Ma il caldo, la fatica, lo stress, inizia a farsi sentire. E negli ultimi minuti, proprio agli sgoccioli, l'Olimpi ha l'occasione di poter cambiare il corso della storia. Al 69' Vecchi innesca per vie centrali Giovannoni, il quale porta palla fino ai 25 metri e serve sulla sinistra il liberissimo Giamboloni, ma il passaggio &egrave; troppo lungo, e l'occasione sfuma tra il fragore dei presenti. E non &egrave; finita: 70', Gelonese lancia lungo per l'ultimo disperato tentativo, Bianco di testa tocca per Pieri che, infilatosi alle spalle di Bonti, vede l'uscita rapida di Bertini e prova il pallonetto, ma la conclusione passa ad un centimetro dalla traversa e finisce fuori. Dopo oltre due ore e mezzo questa incredibile doppia sfida giunge al termine. La gioia dei ragazzi di mister Sacchelli &egrave; giustamente incontenibile, come lo sono le lacrime di Monechi che, insieme ai suoi compagni, lascia il campo sconsolato tra gli applausi di tutti i presenti. L'Olimpia esce a testa alta da questo doppio confronto che li ha comunque consegnati, nel nostro piccolo, alla storia di questo sport. Gabriele Nieri




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