• Allievi Regionali GIR.C
  • Affrico
  • 4 - 0
  • Olmoponte Arezzo


AFFRICO: Sacchi, Zanchi, Prisco, Giovannoni (47' Rotondi) Brogi (70' Saturni), Pecorai, Mecatti, Valoriani, Catania, Marchi (47' Nocentini), Zufanelli (70' Boni). A disp.: Fetahu. All.; Massimiliano Benfari.
OLMOPONTE: Palazzi, Bidini, Rossi, Magi (41' Marconi), Fratini, Talladira, Cialdea, Capacci, Castellani, Dauria (30' Brilli), Sorini (59' Velniciuc). A disp.: Ralli, Bartolini. All.: Vincenzo Bove.

ARBITRO: Giunta di Firenze

RETI: 40' Pecorai, 63' Valoriani, 72' rig., 75' Catania.
NOTE: ammoniti Dauria e Prisco.



L'Affrico sfrutta gli episodi e finisce col rombo di quattro cilindri una gara in cui il motore è rimasto a lungo imballato. La squadra di Benfari ha espresso infatti un calcio fluido e incisivo solo nel finale, a risultato acquisito. L'Olmoponte è collettivo ben organizzato, per un'ora è rimasto in partita ma ha commesso delle ingenuità e non ha tradotto le buone geometrie in conclusioni efficaci, finendo punito da un passivo esagerato. Sinceri auguri vanno a Dauria, uscito al 30' per un fortuito scontro di gioco. La domenica regala un mattino mite e soleggiato che riscalda anche la tribuna, Affrico in completo azzurro con Mecatti al rientro dopo un turno di squalifica, Prisco e Zufanelli a sinistra, Zanchi e Marchi sulla fascia opposta, Catania punta centrale. Nell'Olmoponte, in bianco con banda verticale bluamaranto, Valdrighi sconta il secondo turno di stop, Talladira è il perno a centrocampo, Dauria affianca Castellani che ha giocato contro l'Affrico anche il giorno prima con gli Juniores. Al 2' subito in evidenza Catania, cambio di gioco su Zufanelli che crossa, Palazzi ferma in presa. La gara stenta a decollare, l'Affrico non riesce ad aprire largo il gioco, fatica a impostare ed è impreciso nei lanci lunghi. L'Olmoponte difende alto sulla mediana, fa buon possesso, ma è timido in attacco. Al 12' si fa temerario Sorini su pallone inattivo calciata radente da Magi, il suo tiro cross dal fondo non trova compagni. Al 20' rimedia il giallo Dauria, dopo un contatto a braccia larghe con Marchi, al 21' Mecatti colpisce debole di testa su cross di Zufanelli e Palazzi blocca in tranquillità. Sul fronte opposto si vede Castellani, accelerazione a sinistra e cross teso, provvidenziale Brogi a pizzicare di testa il pallone diretto verso Daura smarcato. La prima nitida occasione arriva al 25', merito di Catania che riceve da Zufanelli, si smarca entrando in area palla al piede e cerca di piazzare il pallone sotto la traversa ma alza troppo la mira. Al 26' Mecatti calcia una punizione insidiosa ma centrale. 1' più tardi 27' Dauria scambia con Castellani e punta a rete: su di lui rinviene Brogi che tocca il pallone, ma sul contatto la caduta provoca a Dauria l'infortunio già descritto. Dopo un paio di minuti gli subentra Brilli. Al 34' si annota l'uscita di piede di Palazzi ad anticipare Zufanelli servito da Valoriani, quindi giallo per Prisco che atterra Cialdea e conclusione alta di Marchi - un po' evanescente - su invito di Catania. La gara si sblocca alle soglie dell'intervallo. Mecatti calcia un corner, Palazzi in uscita manca il pallone, sul palo opposto Catania rimette in mezzo nell'area di porta dove è ben appostato Pecorai: la deviazione di destro vale l'1-0. In avvio di ripresa Bove toglie Magi e inserisce Marconi, che va largo a sinistra con Rossi centrale e in seguito avanzerà in mediana con Cialdea in copertura. L'Olmoponte prova a spingere sulle fasce con Brilli e Sorini, Bidini si propone in appoggio; al 45' lo stesso Brilli calcia sulla barriera una punizione da fuori area. L'Affrico replica con un'avanzata di Zanchi, Panerai allontana di pugno il traversone a mezz'altezza, quindi Benfari prova a dare la scossa inserendo sia Nocentini esterno destro, esce Marchi e Zufanelli va a sinistra, sia Rotondi nella zona di avvio della manovra, gli fa posto Giovannoni. La mossa dà i suoi frutti, gli azzurri cercano di più le fasce, la difesa aretina tampona con qualche affanno e riparte; al 59' Castellani è però precipitoso nel tirare alto dai venti metri mentre Brilli, che aveva avviato l'azione, era smarcato. L'Affrico si muove più sciolto, da annotare un tiro a lato di Valoriani e un destro secco di Catania respinto in tuffo da Palazzi (61'). Poi al 63' i biancazzurri ipotecano la vittoria: l'azione manovrata viaggia da Zufanelli a Catania, il pallone è servito a destra verso Valoriani che dal lato corto dell'area indirizza diretto in porta, scavalcando Palazzi con un tiro che s'insacca sotto la traversa. Gli aretini non demordono, un bel cross teso di Marconi è deviato di testa da Velniciuc, subentrato poco prima a Sorini: fuori di poco. Al 69' Castellani conclude una pregevole manovra corale con un sinistro che impegna Sacchi in una parata a terra in due tempi. Dopo la mezz'ora il punteggio assume dimensioni eclatanti. Al 72' Nocentini recupera palla su Talladira e fa viaggiare in solitario Catania, tentativo di dribbling sul portiere in uscita che lo stende. Rigore netto e trasformazione senza patemi dello stesso Catania, che fa doppietta al 75': Zanchi avvia l'azione e riceve da Nocentini un'imbucata smarcante, c'è ancora un contatto con Palazzi in uscita, il pallone schizza su Catania per il comodo appoggio a porta sguarnita: 4-0. L'Olmoponte cerca il gol dell'orgoglio proprio in chiusura con un bel cross di Brilli su cui Talladira calcia al volo di destro ma trova Sacchi ben piazzato.
Calciatoripiù per l'Affrico Catania, che arretra in cerca di palloni, manca un paio di opportunità ma alla fine ritrova il gol (sono quindici), Zanchi più che discreto nelle due fasi e Nocentini, il cui spezzone di partita cambia ritmo alla gara. Nell'Olmoponte ottima la mezz'ora iniziale di Dauria, generosa la dedizione di Rossi a tamponare quel che può, a centrocampo sempre ordinato l'apporto di Talladira.
In un flash
A fine gara Massimiliano Benfari commenta obiettivo: «Non abbiamo fatto una gran partita, ho cercato di dare vivacità con un paio di cambi: per la nostra crescita è importante anche non aver preso gol».

Edoardo Novelli AFFRICO: Sacchi, Zanchi, Prisco, Giovannoni (47' Rotondi) Brogi (70' Saturni), Pecorai, Mecatti, Valoriani, Catania, Marchi (47' Nocentini), Zufanelli (70' Boni). A disp.: Fetahu. All.; Massimiliano Benfari.<br >OLMOPONTE: Palazzi, Bidini, Rossi, Magi (41' Marconi), Fratini, Talladira, Cialdea, Capacci, Castellani, Dauria (30' Brilli), Sorini (59' Velniciuc). A disp.: Ralli, Bartolini. All.: Vincenzo Bove.<br > ARBITRO: Giunta di Firenze<br > RETI: 40' Pecorai, 63' Valoriani, 72' rig., 75' Catania.<br >NOTE: ammoniti Dauria e Prisco. L'Affrico sfrutta gli episodi e finisce col rombo di quattro cilindri una gara in cui il motore &egrave; rimasto a lungo imballato. La squadra di Benfari ha espresso infatti un calcio fluido e incisivo solo nel finale, a risultato acquisito. L'Olmoponte &egrave; collettivo ben organizzato, per un'ora &egrave; rimasto in partita ma ha commesso delle ingenuit&agrave; e non ha tradotto le buone geometrie in conclusioni efficaci, finendo punito da un passivo esagerato. Sinceri auguri vanno a Dauria, uscito al 30' per un fortuito scontro di gioco. La domenica regala un mattino mite e soleggiato che riscalda anche la tribuna, Affrico in completo azzurro con Mecatti al rientro dopo un turno di squalifica, Prisco e Zufanelli a sinistra, Zanchi e Marchi sulla fascia opposta, Catania punta centrale. Nell'Olmoponte, in bianco con banda verticale bluamaranto, Valdrighi sconta il secondo turno di stop, Talladira &egrave; il perno a centrocampo, Dauria affianca Castellani che ha giocato contro l'Affrico anche il giorno prima con gli Juniores. Al 2' subito in evidenza Catania, cambio di gioco su Zufanelli che crossa, Palazzi ferma in presa. La gara stenta a decollare, l'Affrico non riesce ad aprire largo il gioco, fatica a impostare ed &egrave; impreciso nei lanci lunghi. L'Olmoponte difende alto sulla mediana, fa buon possesso, ma &egrave; timido in attacco. Al 12' si fa temerario Sorini su pallone inattivo calciata radente da Magi, il suo tiro cross dal fondo non trova compagni. Al 20' rimedia il giallo Dauria, dopo un contatto a braccia larghe con Marchi, al 21' Mecatti colpisce debole di testa su cross di Zufanelli e Palazzi blocca in tranquillit&agrave;. Sul fronte opposto si vede Castellani, accelerazione a sinistra e cross teso, provvidenziale Brogi a pizzicare di testa il pallone diretto verso Daura smarcato. La prima nitida occasione arriva al 25', merito di Catania che riceve da Zufanelli, si smarca entrando in area palla al piede e cerca di piazzare il pallone sotto la traversa ma alza troppo la mira. Al 26' Mecatti calcia una punizione insidiosa ma centrale. 1' pi&ugrave; tardi 27' Dauria scambia con Castellani e punta a rete: su di lui rinviene Brogi che tocca il pallone, ma sul contatto la caduta provoca a Dauria l'infortunio gi&agrave; descritto. Dopo un paio di minuti gli subentra Brilli. Al 34' si annota l'uscita di piede di Palazzi ad anticipare Zufanelli servito da Valoriani, quindi giallo per Prisco che atterra Cialdea e conclusione alta di Marchi - un po' evanescente - su invito di Catania. La gara si sblocca alle soglie dell'intervallo. Mecatti calcia un corner, Palazzi in uscita manca il pallone, sul palo opposto Catania rimette in mezzo nell'area di porta dove &egrave; ben appostato Pecorai: la deviazione di destro vale l'1-0. In avvio di ripresa Bove toglie Magi e inserisce Marconi, che va largo a sinistra con Rossi centrale e in seguito avanzer&agrave; in mediana con Cialdea in copertura. L'Olmoponte prova a spingere sulle fasce con Brilli e Sorini, Bidini si propone in appoggio; al 45' lo stesso Brilli calcia sulla barriera una punizione da fuori area. L'Affrico replica con un'avanzata di Zanchi, Panerai allontana di pugno il traversone a mezz'altezza, quindi Benfari prova a dare la scossa inserendo sia Nocentini esterno destro, esce Marchi e Zufanelli va a sinistra, sia Rotondi nella zona di avvio della manovra, gli fa posto Giovannoni. La mossa d&agrave; i suoi frutti, gli azzurri cercano di pi&ugrave; le fasce, la difesa aretina tampona con qualche affanno e riparte; al 59' Castellani &egrave; per&ograve; precipitoso nel tirare alto dai venti metri mentre Brilli, che aveva avviato l'azione, era smarcato. L'Affrico si muove pi&ugrave; sciolto, da annotare un tiro a lato di Valoriani e un destro secco di Catania respinto in tuffo da Palazzi (61'). Poi al 63' i biancazzurri ipotecano la vittoria: l'azione manovrata viaggia da Zufanelli a Catania, il pallone &egrave; servito a destra verso Valoriani che dal lato corto dell'area indirizza diretto in porta, scavalcando Palazzi con un tiro che s'insacca sotto la traversa. Gli aretini non demordono, un bel cross teso di Marconi &egrave; deviato di testa da Velniciuc, subentrato poco prima a Sorini: fuori di poco. Al 69' Castellani conclude una pregevole manovra corale con un sinistro che impegna Sacchi in una parata a terra in due tempi. Dopo la mezz'ora il punteggio assume dimensioni eclatanti. Al 72' Nocentini recupera palla su Talladira e fa viaggiare in solitario Catania, tentativo di dribbling sul portiere in uscita che lo stende. Rigore netto e trasformazione senza patemi dello stesso Catania, che fa doppietta al 75': Zanchi avvia l'azione e riceve da Nocentini un'imbucata smarcante, c'&egrave; ancora un contatto con Palazzi in uscita, il pallone schizza su Catania per il comodo appoggio a porta sguarnita: 4-0. L'Olmoponte cerca il gol dell'orgoglio proprio in chiusura con un bel cross di Brilli su cui Talladira calcia al volo di destro ma trova Sacchi ben piazzato. Calciatoripi&ugrave; per l'Affrico Catania, che arretra in cerca di palloni, manca un paio di opportunit&agrave; ma alla fine ritrova il gol (sono quindici), Zanchi pi&ugrave; che discreto nelle due fasi e Nocentini, il cui spezzone di partita cambia ritmo alla gara. Nell'Olmoponte ottima la mezz'ora iniziale di Dauria, generosa la dedizione di Rossi a tamponare quel che pu&ograve;, a centrocampo sempre ordinato l'apporto di Talladira. <br ><b>In un flash</b><br >A fine gara <b>Massimiliano Benfari</b> commenta obiettivo: «Non abbiamo fatto una gran partita, ho cercato di dare vivacit&agrave; con un paio di cambi: per la nostra crescita &egrave; importante anche non aver preso gol». Edoardo Novelli




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