• Allievi Regionali GIR.C
  • Affrico
  • 5 - 1
  • Sporting Arno


AFFRICO: Fetahu, Zanchi (50' Prisco), Zufanelli, Rotondi (77' Boni), Brogi, Pecorai, Mecatti, Valoriani, Catania (73' Saturni), Nocentini, Marchi (66' Giovannoni). A disp.: Sacchi. All.: Benfari.
SPORTING ARNO: Moccia, Parrini, Sgrulloni, Badalamenti, Carifi, D'Uva, Bandinelli, Giunta, Magliarese, Sottoscritti (55' Aloisio), Giuntini. A disp.: Casciani. All.: Cardaropoli.

ARBITRO: Dal Pra' di Firenze.

RETI: 30' Bandinelli, 37' e 52' Marchi, 70' Mecatti, 72' Catania, 80' Pecorai.
NOTE: Ammoniti: 35' Bandinelli, 38' Catania, 51' Brogi, 78' Giovannoni.



Il ruggito dell'Affrico torna a far eco al Lapenta di Viale Paoli. I ragazzi di Benfari, reduci dalla caduta in quel di San Giovanni Valdarno, ritrovano il sorriso e i tre punti rifilando ben cinque reti ai pari età dello Sporting Arno. Un risultato, il 5-1 impartito dai padroni di casa, che tuttavia mal riassume l'andamento della gara, per circa un'ora in bilico grazie alla strenua opposizione dei rosanero, capaci addirittura di portarsi in vantaggio sul campo della capolista salvo poi esser travolti dalla piena biancoblu. L'avvio del match è alquanto sonnolento: gli ospiti consegnano sin dai primi minuti terreno e possesso alla compagine gigliata, pronti però ad imbastire rapidi capovolgimenti di fronte alla prima occasione utile. L'Affrico, di contro, annaspa nel tentativo di irretire con il palleggio un avversario quanto mai spigoloso nella difesa della propria area di rigore: i passaggi scorrono lenti, così come i minuti della prima mezz'ora di gioco, non certo la frazione più esaltante di una partita nel complesso ricca di spunti. Da segnalare ad ogni modo lo stacco di testa di Pecorai, al 12', un anticipo di quel che sarà il colpo del k.o. tecnico che nella seconda metà della gara consegnerà l'incontro agli archivi. Degna di nota anche la giocata in verticale sull'asse Nocentini-Catania, vanificata sul finale dall'uscita bassa dell'agile Moccia. Giunti allo scoccare dei trenta minuti, però, la scintilla che sorprende l'Affrico e infiamma la contesa: lo Sporting calcia una punizione dalla metà campo diretta nell'area avversaria, la sfera non trova l'opposizione di alcuna maglia bianca e così Giuntini la può addomesticare preparando il terreno all'accorrente Bandinelli, che apre il piattone destro e fredda da pochi metri Fetahu. È 0-1 tra lo stupore dei presenti sulla gradinata. L'Affrico accusa il colpo, così mister Benfari prova a rivitalizzare la manovra offensiva invertendo la posizione degli esterni d'attacco: Zufanelli passa a sinistra, proprio su quella corsia dove a pochi istanti dall'intuizione tattica del coach un suo sprint sarà fatale a D'uva, costretto a intervenire fallosamente per contrastare l'avanzata in area del folletto biancoblu. Il signor Del Pra' non ha dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Marchi, che fallisce clamorosamente scagliando una sassata al centro dello specchio, neutralizzata dall'intervento stile hockey su ghiaccio del portiere rosanero. La firma sul tabellino dei marcatori da parte del numero dieci biancoblu è tuttavia una questione di minuti: al 37' infatti il fantasista dell'Affrico si fa perdonare infilando Moccia con uno scavetto per la rete del pareggio. Il primo tempo si chiude così sul parziale di 1-1. Alla ripresa delle ostilità le due squadre sembrano ora affrontarsi con maggiore agonismo: il pareggio lascia intravedere la possibilità di far punti su un campo assai difficile qual è il Lapenta per lo Sporting che, di conseguenza, aumenta il voltaggio della propria manovra spingendosi a più riprese ridosso del pacchetto arretrato avversario. Nel momento di maggior lucidità dello Sporting, specularmente a quanto accaduto nei primi 40' di gioco, arriva però la sentenza dei padroni di casa: L'Affrico esegue magistralmente uno schema su corner, che consente a Marchi di contare i passi per uno splendido terzo tempo e di arpionare così in cielo un cross appositamente calibrato sul primo palo. Per l'undici di Cardaropopoli è una doccia gelata. Lo Sporting incassa, ma non demorde: al 55', è il solito Bandinelli a impensierire Fetahu con una conclusione dalla media distanza che termina di poco al lato del palo destro; anche Parrino, qualche minuto più tardi, arma il suo piede forte per nel tentativo di sorprendere dai venticinque metri il portiere avversario, ma il bolide sibila ancora una volta accanto al legno. Sfumate queste occasioni, complice un calo fisiologico dei rosanero, privi inoltre di ricambi con sole due riserve in panchina, l'Affrico vede a poco a poco sfaldarsi il fortino eretto da Sgrulloni e compagni. Negli ultimi 20' di gioco infatti i padroni di casa matano i rivali con tre colpi davvero micidiali: al 70', dopo una bella triangolazione sulla trequarti con Catania, Mecatti s'invola verso la porta avversaria, superando quindi Moccia con un sinistro di chirurgica precisione; pochi istanti dopo, è proprio Catania ad andare in rete a seguito di una portentosa discesa sulla destra, impreziosita infine dal colpo vincente sul palo lontano. A chiudere definitivamente le sorti dell'incontro è però Pecorai, che mette ancora una volta in luce le sue eccelse doti nel gioco aereo, inchiodando per l'ennesima volta il portiere avversario sulla linea di porta. A gara ormai chiusa, e dopo quattro minuti di recupero, il fischietto di Del Pra' pone fine alle ostilità: l'Affrico può così continuare ad alimentare il sogno campionato, mentre lo Sporting è costretto a leccarsi le ferite nonostante un'ora di gioca disputata in fin dei conti a buon livello. Ottima la direzione dell'arbitro fiorentino.
Calciatoripiù
: per l'Affrico, Marchi: sì, sbaglia un rigore in maniera grossolana, ma ciò che segue è un autentico one man show. Segna su azione, prima, e di testa, poi, realizzando due marcature di livello e tremendamente importanti in ottica primo posto. Fondamentale la scossa di Zufanelli nel momento di maggiore criticità; ottima anche la gara di Pecorai, sontuoso nel gol del 5-1. Per gli ospiti, da menzionare la gara di Bandinelli, il più pericoloso dei suoi. Ben oltre la sufficienza anche Sgrulloni, nel cuore della difesa, e capitan Parrino ad orchestrare in mediana.

Marco Telluri AFFRICO: Fetahu, Zanchi (50' Prisco), Zufanelli, Rotondi (77' Boni), Brogi, Pecorai, Mecatti, Valoriani, Catania (73' Saturni), Nocentini, Marchi (66' Giovannoni). A disp.: Sacchi. All.: Benfari.<br >SPORTING ARNO: Moccia, Parrini, Sgrulloni, Badalamenti, Carifi, D'Uva, Bandinelli, Giunta, Magliarese, Sottoscritti (55' Aloisio), Giuntini. A disp.: Casciani. All.: Cardaropoli.<br > ARBITRO: Dal Pra' di Firenze.<br > RETI: 30' Bandinelli, 37' e 52' Marchi, 70' Mecatti, 72' Catania, 80' Pecorai.<br >NOTE: Ammoniti: 35' Bandinelli, 38' Catania, 51' Brogi, 78' Giovannoni. Il ruggito dell'Affrico torna a far eco al Lapenta di Viale Paoli. I ragazzi di Benfari, reduci dalla caduta in quel di San Giovanni Valdarno, ritrovano il sorriso e i tre punti rifilando ben cinque reti ai pari et&agrave; dello Sporting Arno. Un risultato, il 5-1 impartito dai padroni di casa, che tuttavia mal riassume l'andamento della gara, per circa un'ora in bilico grazie alla strenua opposizione dei rosanero, capaci addirittura di portarsi in vantaggio sul campo della capolista salvo poi esser travolti dalla piena biancoblu. L'avvio del match &egrave; alquanto sonnolento: gli ospiti consegnano sin dai primi minuti terreno e possesso alla compagine gigliata, pronti per&ograve; ad imbastire rapidi capovolgimenti di fronte alla prima occasione utile. L'Affrico, di contro, annaspa nel tentativo di irretire con il palleggio un avversario quanto mai spigoloso nella difesa della propria area di rigore: i passaggi scorrono lenti, cos&igrave; come i minuti della prima mezz'ora di gioco, non certo la frazione pi&ugrave; esaltante di una partita nel complesso ricca di spunti. Da segnalare ad ogni modo lo stacco di testa di Pecorai, al 12', un anticipo di quel che sar&agrave; il colpo del k.o. tecnico che nella seconda met&agrave; della gara consegner&agrave; l'incontro agli archivi. Degna di nota anche la giocata in verticale sull'asse Nocentini-Catania, vanificata sul finale dall'uscita bassa dell'agile Moccia. Giunti allo scoccare dei trenta minuti, per&ograve;, la scintilla che sorprende l'Affrico e infiamma la contesa: lo Sporting calcia una punizione dalla met&agrave; campo diretta nell'area avversaria, la sfera non trova l'opposizione di alcuna maglia bianca e cos&igrave; Giuntini la pu&ograve; addomesticare preparando il terreno all'accorrente Bandinelli, che apre il piattone destro e fredda da pochi metri Fetahu. &Egrave; 0-1 tra lo stupore dei presenti sulla gradinata. L'Affrico accusa il colpo, cos&igrave; mister Benfari prova a rivitalizzare la manovra offensiva invertendo la posizione degli esterni d'attacco: Zufanelli passa a sinistra, proprio su quella corsia dove a pochi istanti dall'intuizione tattica del coach un suo sprint sar&agrave; fatale a D'uva, costretto a intervenire fallosamente per contrastare l'avanzata in area del folletto biancoblu. Il signor Del Pra' non ha dubbi: &egrave; calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Marchi, che fallisce clamorosamente scagliando una sassata al centro dello specchio, neutralizzata dall'intervento stile hockey su ghiaccio del portiere rosanero. La firma sul tabellino dei marcatori da parte del numero dieci biancoblu &egrave; tuttavia una questione di minuti: al 37' infatti il fantasista dell'Affrico si fa perdonare infilando Moccia con uno scavetto per la rete del pareggio. Il primo tempo si chiude cos&igrave; sul parziale di 1-1. Alla ripresa delle ostilit&agrave; le due squadre sembrano ora affrontarsi con maggiore agonismo: il pareggio lascia intravedere la possibilit&agrave; di far punti su un campo assai difficile qual &egrave; il Lapenta per lo Sporting che, di conseguenza, aumenta il voltaggio della propria manovra spingendosi a pi&ugrave; riprese ridosso del pacchetto arretrato avversario. Nel momento di maggior lucidit&agrave; dello Sporting, specularmente a quanto accaduto nei primi 40' di gioco, arriva per&ograve; la sentenza dei padroni di casa: L'Affrico esegue magistralmente uno schema su corner, che consente a Marchi di contare i passi per uno splendido terzo tempo e di arpionare cos&igrave; in cielo un cross appositamente calibrato sul primo palo. Per l'undici di Cardaropopoli &egrave; una doccia gelata. Lo Sporting incassa, ma non demorde: al 55', &egrave; il solito Bandinelli a impensierire Fetahu con una conclusione dalla media distanza che termina di poco al lato del palo destro; anche Parrino, qualche minuto pi&ugrave; tardi, arma il suo piede forte per nel tentativo di sorprendere dai venticinque metri il portiere avversario, ma il bolide sibila ancora una volta accanto al legno. Sfumate queste occasioni, complice un calo fisiologico dei rosanero, privi inoltre di ricambi con sole due riserve in panchina, l'Affrico vede a poco a poco sfaldarsi il fortino eretto da Sgrulloni e compagni. Negli ultimi 20' di gioco infatti i padroni di casa matano i rivali con tre colpi davvero micidiali: al 70', dopo una bella triangolazione sulla trequarti con Catania, Mecatti s'invola verso la porta avversaria, superando quindi Moccia con un sinistro di chirurgica precisione; pochi istanti dopo, &egrave; proprio Catania ad andare in rete a seguito di una portentosa discesa sulla destra, impreziosita infine dal colpo vincente sul palo lontano. A chiudere definitivamente le sorti dell'incontro &egrave; per&ograve; Pecorai, che mette ancora una volta in luce le sue eccelse doti nel gioco aereo, inchiodando per l'ennesima volta il portiere avversario sulla linea di porta. A gara ormai chiusa, e dopo quattro minuti di recupero, il fischietto di Del Pra' pone fine alle ostilit&agrave;: l'Affrico pu&ograve; cos&igrave; continuare ad alimentare il sogno campionato, mentre lo Sporting &egrave; costretto a leccarsi le ferite nonostante un'ora di gioca disputata in fin dei conti a buon livello. Ottima la direzione dell'arbitro fiorentino. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: per l'Affrico, <b>Marchi</b>: s&igrave;, sbaglia un rigore in maniera grossolana, ma ci&ograve; che segue &egrave; un autentico one man show. Segna su azione, prima, e di testa, poi, realizzando due marcature di livello e tremendamente importanti in ottica primo posto. Fondamentale la scossa di <b>Zufanelli </b>nel momento di maggiore criticit&agrave;; ottima anche la gara di <b>Pecorai</b>, sontuoso nel gol del 5-1. Per gli ospiti, da menzionare la gara di <b>Bandinelli</b>, il pi&ugrave; pericoloso dei suoi. Ben oltre la sufficienza anche <b>Sgrulloni</b>, nel cuore della difesa, e capitan <b>Parrino </b>ad orchestrare in mediana. Marco Telluri




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI