• Giovanissimi Provinciali
  • San gimignanosport
  • 4 - 2
  • Torrita Serre


SANGIMIGNANO: Terrosi, Attuoni, Corsoni, Errico, Corsoni, Spinelli, Petreni, Dado, Giachi, Mariani, Sirigu. A disp.: Morelli, Chiru, Martinucci, Garosi, Simone, Cuccioli. All.: Rossi.
TORRITA: Oddi, Bizzadea, Stacchiotti, Rai, Bigozzi, Bovini, Toppi, Gialli, Battistelli, Cassioli, Gangi. A disp.: Goracci. All.: Brocchi.

RETI: Bizzadea, Battistelli, Corsoni Stefano, Sirigu, Corsoni Filippo, Attuoni.



Le partite di calcio non sono spettacoli teatrali o rappresentazioni di danza, ci sono emozioni che qualcuno riesce a dominare, altri che le vivono in modo meno composto, ma ognuno deve essere libero di fare il tifo a modo suo. Con questa premessa, doverosa per ricordare che è facile parlare di fair-play e buona educazione, più difficile è dimostrarlo quando le cose non vanno per il verso giusto, proviamo a raccontare con il solito equilibrio una gara vietata ai deboli di cuore. Non è stata una bella partita, però è stata una partita vivace dai due volti: nel primo tempo il Sangimignano non riusciva a trovare le giuste misure e stentava a rendersi pericoloso, nella ripresa è invece venuto fuori il gran cuore dei ragazzi di Rossi, bravi a ribaltare una gara ormai compromessa. Botta e risposta nel primo quarto d'ora, con Oddi bravo a inarcarsi per deviare una palla destinata all'incrocio dei pali e bravo Bizzadea a ribattere in porta la deviazione di Terrosi sul calcio d'angolo ben battuto da Gangi. I neroverdi locali reagiscono in maniera confusa e vanno vicini al pareggio soltanto alla mezzora, con Mariani che si libera bene in area, ma in diagonale non trova la porta per questione di centimetri. Nell'intervallo i richiami di mister Rossi producono l'effetto sperato e sul campo si vede una squadra diversa, più agguerrita e pericolosa, ma al 45' il Torrita ha una buona ripartenza e Gangi vola in contropiede e chiude con un diagonale che Terrosi non trattiene e Battistelli ribadisce in rete. La posizione è dubbia, ma non ci sono moviole e ognuno resta della sua idea, chi non ci sta sono invece i ragazzi di casa, che si riversano nella metà campo ospite e costruiscono azioni su azioni, anche di buona fattura, vanificate però con tiri dalla distanza. Il Torrita, che nel primo tempo ha corso tanto e speso parecchie energie, sembra in netta difficoltà, ma tutti i tentativi di forzare la difesa ospite sembrano inutili. Al 62' però scocca la scintilla, Corsoni Stefano si inserisce centralmente, scambia con Petreni e sull'assist del compagno batte Oddi con un tiro a fil di palo che riapre la partita. Due minuti dopo il pareggio è cosa fatta: traversone da destra di Sirigu per Petreni che calcia a colpo sicuro da pochi passi, Oddi compie il miracolo alzando la palla, che il solito Corsoni spedisce in rete di testa. L'arbitro concede il gol, i neroverdi festeggiano uno sopra l'altro, la loro gioia viene però spenta dall'arbitro che dopo un minuto ci ripensa e fa riprendere il gioco scodellando palla a due. Ma ormai in campo c'è una sola squadra e Morelli fa una magia e si libera in bello stile del suo marcatore, che non può far altro che sgambettarlo, Sirigu si incarica della trasformazione del rigore e lo fa con grande sicurezza. Il Sangimignano potrebbe anche accontentarsi per aver riacciuffato il risultato, ma nel recupero un Petreni scatenato va in percussione centrale e subisce fallo poco fuori dell'area, Errico scarica sotto l'incrocio dei pali e Corsoni Filippo ribadisce di testa in rete per il tripudio dei ragazzi di Rossi. La partita però non è ancora finita, il Torrita prova il serrate finale, ma concede larghi spazi e sulla ripartenza neroverde i difensori sono costretti nuovamente al fallo: questa volta è Attuoni a incaricarsi di battere il calcio di punizione e dai venticinque metri il difensore sorprende il portiere con un tiro potente sotto la traversa. Il triplice fischio finale sancisce la vittoria sofferta della squadra di casa, che rientra negli spogliatoi in un clima di festa, per l'arbitro invece il rientro è più amaro, offeso, deriso e aggredito da chi dovrebbe garantire equilibrio e buona educazione.

SANGIMIGNANO: Terrosi, Attuoni, Corsoni, Errico, Corsoni, Spinelli, Petreni, Dado, Giachi, Mariani, Sirigu. A disp.: Morelli, Chiru, Martinucci, Garosi, Simone, Cuccioli. All.: Rossi.<br >TORRITA: Oddi, Bizzadea, Stacchiotti, Rai, Bigozzi, Bovini, Toppi, Gialli, Battistelli, Cassioli, Gangi. A disp.: Goracci. All.: Brocchi.<br > RETI: Bizzadea, Battistelli, Corsoni Stefano, Sirigu, Corsoni Filippo, Attuoni. Le partite di calcio non sono spettacoli teatrali o rappresentazioni di danza, ci sono emozioni che qualcuno riesce a dominare, altri che le vivono in modo meno composto, ma ognuno deve essere libero di fare il tifo a modo suo. Con questa premessa, doverosa per ricordare che &egrave; facile parlare di fair-play e buona educazione, pi&ugrave; difficile &egrave; dimostrarlo quando le cose non vanno per il verso giusto, proviamo a raccontare con il solito equilibrio una gara vietata ai deboli di cuore. Non &egrave; stata una bella partita, per&ograve; &egrave; stata una partita vivace dai due volti: nel primo tempo il Sangimignano non riusciva a trovare le giuste misure e stentava a rendersi pericoloso, nella ripresa &egrave; invece venuto fuori il gran cuore dei ragazzi di Rossi, bravi a ribaltare una gara ormai compromessa. Botta e risposta nel primo quarto d'ora, con Oddi bravo a inarcarsi per deviare una palla destinata all'incrocio dei pali e bravo Bizzadea a ribattere in porta la deviazione di Terrosi sul calcio d'angolo ben battuto da Gangi. I neroverdi locali reagiscono in maniera confusa e vanno vicini al pareggio soltanto alla mezzora, con Mariani che si libera bene in area, ma in diagonale non trova la porta per questione di centimetri. Nell'intervallo i richiami di mister Rossi producono l'effetto sperato e sul campo si vede una squadra diversa, pi&ugrave; agguerrita e pericolosa, ma al 45' il Torrita ha una buona ripartenza e Gangi vola in contropiede e chiude con un diagonale che Terrosi non trattiene e Battistelli ribadisce in rete. La posizione &egrave; dubbia, ma non ci sono moviole e ognuno resta della sua idea, chi non ci sta sono invece i ragazzi di casa, che si riversano nella met&agrave; campo ospite e costruiscono azioni su azioni, anche di buona fattura, vanificate per&ograve; con tiri dalla distanza. Il Torrita, che nel primo tempo ha corso tanto e speso parecchie energie, sembra in netta difficolt&agrave;, ma tutti i tentativi di forzare la difesa ospite sembrano inutili. Al 62' per&ograve; scocca la scintilla, Corsoni Stefano si inserisce centralmente, scambia con Petreni e sull'assist del compagno batte Oddi con un tiro a fil di palo che riapre la partita. Due minuti dopo il pareggio &egrave; cosa fatta: traversone da destra di Sirigu per Petreni che calcia a colpo sicuro da pochi passi, Oddi compie il miracolo alzando la palla, che il solito Corsoni spedisce in rete di testa. L'arbitro concede il gol, i neroverdi festeggiano uno sopra l'altro, la loro gioia viene per&ograve; spenta dall'arbitro che dopo un minuto ci ripensa e fa riprendere il gioco scodellando palla a due. Ma ormai in campo c'&egrave; una sola squadra e Morelli fa una magia e si libera in bello stile del suo marcatore, che non pu&ograve; far altro che sgambettarlo, Sirigu si incarica della trasformazione del rigore e lo fa con grande sicurezza. Il Sangimignano potrebbe anche accontentarsi per aver riacciuffato il risultato, ma nel recupero un Petreni scatenato va in percussione centrale e subisce fallo poco fuori dell'area, Errico scarica sotto l'incrocio dei pali e Corsoni Filippo ribadisce di testa in rete per il tripudio dei ragazzi di Rossi. La partita per&ograve; non &egrave; ancora finita, il Torrita prova il serrate finale, ma concede larghi spazi e sulla ripartenza neroverde i difensori sono costretti nuovamente al fallo: questa volta &egrave; Attuoni a incaricarsi di battere il calcio di punizione e dai venticinque metri il difensore sorprende il portiere con un tiro potente sotto la traversa. Il triplice fischio finale sancisce la vittoria sofferta della squadra di casa, che rientra negli spogliatoi in un clima di festa, per l'arbitro invece il rientro &egrave; pi&ugrave; amaro, offeso, deriso e aggredito da chi dovrebbe garantire equilibrio e buona educazione.




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