- Juniores Provinciali GIR.C
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Audace Legnaia
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0 - 3
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Isolotto
AUDACE LEGNAIA: Mazzuoli, Durin (57' Regi), Brunori, Mecchella, Vettori, Lanni (65' Tozzi), Fei (46' De Vita), Selmo (76' Morelli), Corrado, Teschioni, Herrera (73' Vignoli). A disp.: Caciolli, Lisciandrello. All.: Fabio Ferrari.
ISOLOTTO: Bizzeti, Miniati, Piccioli (89' Scovacricchi), Frosinini, Manghisi, Bartolacci, Ceccarelli (59' Laudato), Chiarucci, Quarta (71' Pratesi), Campanello, Bossio. All.: Zannoni. All.: Guido Rabà.
ARBITRO: Santi di Firenze.
RETI: 22' Campanello, 74' Bossio, 81' Pratesi
Strappando i tre punti anche dalle insidie del ritrovato derby col Legnaia, l'Isolotto rimane a punteggio pieno e con la porta ancora imbattuta. Il 3-0 con cui i biancorossi escono dal Bacci è forse fin troppo vistoso nella forma e un po' penalizzante per i ragazzi di casa (molti gli ex isolottini), volenterosi e capaci di rendere la vita difficile agli avversari almeno fino a metà della ripresa. Sono stati poco spettacolari i 90 minuti vissuti sul terreno di via Dosio, con un gioco spesso frammentario e con l'arbitro chiamato a estrarre diversi cartellini (ben 8 in totale, tutti gialli) per tenere in pugno un match ruvido ma mai cattivo.
Mister Ferrari, fin dal fischio di partenza, sguinzaglia Vettori sulle tracce del temutissimo Campanello (già autore di un poker personale nella prima giornata) e gioca con un centrocampo piuttosto folto alle spalle dell'accoppiata Corrado-Herrera. In effetti la strategia gialloblù è piuttosto efficace nell'avvio di gara: l'Isolotto fatica ad aprirsi corridoi favorevoli e il Legnaia manovra con più facilità la palla sulla mediana. Al 9', infatti, il primo vero tiro in porta è per i locali, con Selmo che ci prova da fuori, mandando la sfera a sfiorare l'incrocio. I biancorossi sudano parecchio per tessere le loro trame, ma alla prima vera occasione della partita passano in vantaggio. È il 22', calcio d'angolo dalla sinistra di Bossio, Campanello sguscia via per la prima volta all'arcigna marcatura e sbuca sul secondo palo in tempo per toccare a rete e superare Mazzuoli. Il vantaggio degli ospiti non cambia il tema della gara: il Legnaia è diligente nel coprire gli spazi, l'Isolotto gestisce adesso con intelligenza l'1-0. Nel finale di tempo i ragazzi di casa sfiorano un paio di volte il pari. Al 39' la velenosa punizione di Teschioni viene respinta dall'attento Bizzeti, sulla palla arriva poi Vettori che manda sull'esterno della rete. Al 44' c'è un altro calcio piazzato di Teschioni per la testa di Corrado la cui incornata non trova però il bersaglio. Nella ripresa il Legnaia rischia qualcosa di più in avanti, con l'ingresso del veloce De Vita, ma sul piano delle occasioni (comunque piuttosto rare) costruiscono di più gli ospiti. Al 63' Campanello defilato a sinistra rientra al vertice dell'area e poi spara centrale. Al 64' è di nuovo insidioso Campanello, sulla cui conclusione ravvicinata spazza via Lanni. Al 74' però arriva il gol del raddoppio per i biancorossi: sugli sviluppi di una punizione dalla destra, è rapida e letale la conclusione tesa di Bossio che infila per la seconda volta Mazzuoli. Per quanto poco produttivi in avanti, i gialloblù rimangono in partita anche sotto di due reti. Così per rassicurare i ragazzi di Rabà serve anche la terza rete. Arriva all'83': Campanello fionda in mezzo all'area e mette Pratesi, da poco entrato, davanti al portiere, l'attaccante ospite controlla e infila dopo un primo tentativo di respinta del portiere. È il 3-0 che mette la parola fine alla contesa e tinge di biancorosso questo derby vibrante anche se poco spettacolare. Buona la direzione di gara del signor Santi, sempre vicino all'azione e sicuro in tutte le decisioni.
CALCIATORI PIU': per i gialloblù di Ferrari, buone sono state le prove di Selmo in mezzo al campo e di Teschioni a far da raccordo tra mediana e prima linea. Per gli ospiti, ha funzionato alla perfezione la coppia difensiva composta da Manghisi e Bartolacci e decisivi sono stati sulla fascia i numeri di Bossio, oltre a quelli, ormai quasi scontati, di Campanello.
Gabriele Fredianelli
AUDACE LEGNAIA: Mazzuoli, Durin (57' Regi), Brunori, Mecchella, Vettori, Lanni (65' Tozzi), Fei (46' De Vita), Selmo (76' Morelli), Corrado, Teschioni, Herrera (73' Vignoli). A disp.: Caciolli, Lisciandrello. All.: Fabio Ferrari.
<br >ISOLOTTO: Bizzeti, Miniati, Piccioli (89' Scovacricchi), Frosinini, Manghisi, Bartolacci, Ceccarelli (59' Laudato), Chiarucci, Quarta (71' Pratesi), Campanello, Bossio. All.: Zannoni. All.: Guido Rabà.
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ARBITRO: Santi di Firenze.
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RETI: 22' Campanello, 74' Bossio, 81' Pratesi
Strappando i tre punti anche dalle insidie del ritrovato derby col Legnaia, l'Isolotto rimane a punteggio pieno e con la porta ancora imbattuta. Il 3-0 con cui i biancorossi escono dal Bacci è forse fin troppo vistoso nella forma e un po' penalizzante per i ragazzi di casa (molti gli ex isolottini), volenterosi e capaci di rendere la vita difficile agli avversari almeno fino a metà della ripresa. Sono stati poco spettacolari i 90 minuti vissuti sul terreno di via Dosio, con un gioco spesso frammentario e con l'arbitro chiamato a estrarre diversi cartellini (ben 8 in totale, tutti gialli) per tenere in pugno un match ruvido ma mai cattivo.
<br >Mister Ferrari, fin dal fischio di partenza, sguinzaglia Vettori sulle tracce del temutissimo Campanello (già autore di un poker personale nella prima giornata) e gioca con un centrocampo piuttosto folto alle spalle dell'accoppiata Corrado-Herrera. In effetti la strategia gialloblù è piuttosto efficace nell'avvio di gara: l'Isolotto fatica ad aprirsi corridoi favorevoli e il Legnaia manovra con più facilità la palla sulla mediana. Al 9', infatti, il primo vero tiro in porta è per i locali, con Selmo che ci prova da fuori, mandando la sfera a sfiorare l'incrocio. I biancorossi sudano parecchio per tessere le loro trame, ma alla prima vera occasione della partita passano in vantaggio. È il 22', calcio d'angolo dalla sinistra di Bossio, Campanello sguscia via per la prima volta all'arcigna marcatura e sbuca sul secondo palo in tempo per toccare a rete e superare Mazzuoli. Il vantaggio degli ospiti non cambia il tema della gara: il Legnaia è diligente nel coprire gli spazi, l'Isolotto gestisce adesso con intelligenza l'1-0. Nel finale di tempo i ragazzi di casa sfiorano un paio di volte il pari. Al 39' la velenosa punizione di Teschioni viene respinta dall'attento Bizzeti, sulla palla arriva poi Vettori che manda sull'esterno della rete. Al 44' c'è un altro calcio piazzato di Teschioni per la testa di Corrado la cui incornata non trova però il bersaglio. Nella ripresa il Legnaia rischia qualcosa di più in avanti, con l'ingresso del veloce De Vita, ma sul piano delle occasioni (comunque piuttosto rare) costruiscono di più gli ospiti. Al 63' Campanello defilato a sinistra rientra al vertice dell'area e poi spara centrale. Al 64' è di nuovo insidioso Campanello, sulla cui conclusione ravvicinata spazza via Lanni. Al 74' però arriva il gol del raddoppio per i biancorossi: sugli sviluppi di una punizione dalla destra, è rapida e letale la conclusione tesa di Bossio che infila per la seconda volta Mazzuoli. Per quanto poco produttivi in avanti, i gialloblù rimangono in partita anche sotto di due reti. Così per rassicurare i ragazzi di Rabà serve anche la terza rete. Arriva all'83': Campanello fionda in mezzo all'area e mette Pratesi, da poco entrato, davanti al portiere, l'attaccante ospite controlla e infila dopo un primo tentativo di respinta del portiere. È il 3-0 che mette la parola fine alla contesa e tinge di biancorosso questo derby vibrante anche se poco spettacolare. Buona la direzione di gara del signor Santi, sempre vicino all'azione e sicuro in tutte le decisioni.
<br ><b>CALCIATORI PIU':</b> per i gialloblù di Ferrari, buone sono state le prove di <b>Selmo</b> in mezzo al campo e di <b>Teschioni</b> a far da raccordo tra mediana e prima linea. Per gli ospiti, ha funzionato alla perfezione la coppia difensiva composta da <b>Manghisi</b> e <b>Bartolacci</b> e decisivi sono stati sulla fascia i numeri di Bossio, oltre a quelli, ormai quasi scontati, di <b>Campanello</b>.
Gabriele Fredianelli