• Giovanissimi Nazionali GIR.A
  • Livorno
  • 1 - 1
  • Virtus Entella


LIVORNO: Simoncini, Perrotta, Quochi, Menicagli, Pacifico, Panconi, D'Ancona, Becucci D., Costanzi, Jendoubi, Salvadori. A disp.: Cusin, Tantardini, Trivelli, Mencarelli, Carcione, Ndao, Bellini, Durante. All.: Danesi.
VIRTUS ENTELLA: Sanfilippo, Petrucci, Ghio, Canu, Morchio, Dimaro, Valera, Bargiacchi, Chiappino, Matteazzi, Sgambelluri. A disp.: Mazzadi, Giampieri, Tufano, Dolce, Langella, Crudeli, PIredda, Taibi, Camara. All.: Guida.

ARBITRO: Gambardella di Lucca, coad. da Rosi e Lenzi di Lucca.

RETI: 21' Salvadori, 36' Sgambelluri.



Fosse pugilato, il Livorno - ai punti - avrebbe vinto questo confronto diretto con l'Entella; e invece la gara di Marina di Pisa termina con un pari che è frutto della tenacia degli ospiti, che raddrizzano una gara che nel primo tempo si era tinta nettamente di amaranto. Buona la prestazione nel corso dei primi 35' dei ragazzi di Danesi, che dopo averci provato in avvio con Salvadori (soprattutto) e Costanzi, al 21' passano in vantaggio proprio grazie al numero undici: l'azione dell'uno a zero si sviluppa sulla sinistra dove proprio Costanzi dialoga con Jendoubi, il cross di quest'ultimo dalla trequarti arriva al limite dove accorre Salvadori che, dopo un elegante stop al volo, evita l'intervento di Morchio e poi supera Sanfilippo in uscita. I padroni di casa cercano il raddoppio ma l'Entella limita i danni, va al riposo sotto di un gol soltanto e - subito alla ripresa delle ostilità - agguanta il pari: è il 1' di gioco del secondo tempo infatti quando un retropassaggio al portiere locale si rivela corto e diventa preda di Sgambelluri, che intercetta la sfera per primo e poi la deposita in rete per l'uno a uno. Nella parte restante di gara il match risulta bloccato, non solo per il fango che ostacola le operazioni di gioco sui due fronti ma anche per un pizzico di timore da parte delle due sfidanti di scoprire troppo il fianco. Da segnalare qualche tentativo in più di parte labronica, affidato a Costanzi, ma la parità resiste fino al triplice fischio.

LIVORNO: Simoncini, Perrotta, Quochi, Menicagli, Pacifico, Panconi, D'Ancona, Becucci D., Costanzi, Jendoubi, Salvadori. A disp.: Cusin, Tantardini, Trivelli, Mencarelli, Carcione, Ndao, Bellini, Durante. All.: Danesi. <br >VIRTUS ENTELLA: Sanfilippo, Petrucci, Ghio, Canu, Morchio, Dimaro, Valera, Bargiacchi, Chiappino, Matteazzi, Sgambelluri. A disp.: Mazzadi, Giampieri, Tufano, Dolce, Langella, Crudeli, PIredda, Taibi, Camara. All.: Guida.<br > ARBITRO: Gambardella di Lucca, coad. da Rosi e Lenzi di Lucca. <br > RETI: 21' Salvadori, 36' Sgambelluri. Fosse pugilato, il Livorno - ai punti - avrebbe vinto questo confronto diretto con l'Entella; e invece la gara di Marina di Pisa termina con un pari che &egrave; frutto della tenacia degli ospiti, che raddrizzano una gara che nel primo tempo si era tinta nettamente di amaranto. Buona la prestazione nel corso dei primi 35' dei ragazzi di Danesi, che dopo averci provato in avvio con Salvadori (soprattutto) e Costanzi, al 21' passano in vantaggio proprio grazie al numero undici: l'azione dell'uno a zero si sviluppa sulla sinistra dove proprio Costanzi dialoga con Jendoubi, il cross di quest'ultimo dalla trequarti arriva al limite dove accorre Salvadori che, dopo un elegante stop al volo, evita l'intervento di Morchio e poi supera Sanfilippo in uscita. I padroni di casa cercano il raddoppio ma l'Entella limita i danni, va al riposo sotto di un gol soltanto e - subito alla ripresa delle ostilit&agrave; - agguanta il pari: &egrave; il 1' di gioco del secondo tempo infatti quando un retropassaggio al portiere locale si rivela corto e diventa preda di Sgambelluri, che intercetta la sfera per primo e poi la deposita in rete per l'uno a uno. Nella parte restante di gara il match risulta bloccato, non solo per il fango che ostacola le operazioni di gioco sui due fronti ma anche per un pizzico di timore da parte delle due sfidanti di scoprire troppo il fianco. Da segnalare qualche tentativo in pi&ugrave; di parte labronica, affidato a Costanzi, ma la parit&agrave; resiste fino al triplice fischio.




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