- Juniores Regionali GIR.B
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Urbino Taccola
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1 - 2
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Certaldo
URBINO TACCOLA: Marconi, Bendinelli, Abbondandolo, Bracci, Berretta, Ceccanti (45' Marcheschi), Morelli (72' Fuschetto), Mazzarisi, Carnasciali (64' Nardi), Martini, Marcato (45' Del Grande). A disp: Cecchetti, Cantini. All.: Claudio Prato.
CERTALDO: Grimaudo, Volpini (75' Marinaccio), Pelacchi, Moschini, Cenni, Pieragnoli, Spalletti, Zazzeri, Bartolotti (67' Cinci), Migliorini, Simonetti. A disp: Sibilli, Di Cosmo, Fiorino, Casini, Marcantoni. All.: Giacomo Pannocchia.
ARBITRO: Nencini di Livorno.
RETI: 14' Martini, 26' Migliorini, 34' Simonetti.
NOTE: angoli 5-1. Ammoniti: Migliorini, Volpini, Pelacchi. Recupero: 1' + 4'.
In casa pisana c'è poco da stare allegri: nonostante il cambio di allenatore (in settimana Prato è subentrato a Balestri) l'Urbino Taccola non riesce proprio a vincere. In questa occasione i termali, dopo essere passati in vantaggio, si sono fatti raggiungere e sorpassare nel giro di dieci minuti, mostrando tutti i loro limiti tecnici e offrendo un'ulteriore dimostrazione del fatto che la sola grinta a volte non basta per vincere le partite. Se ne va con i tre punti quindi il Certaldo, e a onor del vero i viola non hanno sudato le proverbiali sette camicie per avere la meglio: essi infatti, inquadrando due volte lo specchio della porta, sono riusciti a far centro in entrambe le occasioni, ma i ragazzi di Pannocchia hanno saputo controllare il gioco con ordine tattico e aggressività, concedendo pochissimo agli avversari.
Entrambi gli schieramenti partono con un 4-4-2 particolarmente incisivo sulle fasce, l'Urbino sfrutta soprattutto la corsia destra, ed è da questa che arriva il vantaggio dei padroni di casa: al 14' Bendinelli scodella in mezzo un pallone, la difesa respinge sui piedi di Martini, che controlla e con un gran destro al volo piazza la palla sotto l'incrocio strappando applausi dall'intero pubblico. Una volta subito il gol il Certaldo ha una reazione rabbiosa, e dopo alcuni tentativi imprecisi dalla distanza riesce a pareggiare i conti al 26', grazie a una bella azione sviluppata in verticale da Zazzeri e Migliorini, quest'ultimo si incunea tra due avversari e trova uno spiraglio per calciare, il tiro è potente e preciso, inevitabile che la palla si infili in rete: 1-1. Adesso gli ospiti, rinvigoriti dall'immediato pareggio, prendono il controllo definitivo, pressano come forsennati e vanno vicini al vantaggio con un tocco morbido di Zazzeri, sul quale Ceccanti si immola salvando in rovesciata mentre la sfera sta per varcare la linea di porta, ma per il raddoppio è solo questione di tempo. Di fatti al 36' la caparbietà di Simonetti viene premiata: l'attaccante viola si gira tra due avversari e con un tocco preciso infila la palla all'angolino basso portando in vantaggio i suoi, anche se c'è da dire che Marconi è in colpevole ritardo sull'intervento.
Si può veramente dire che accade tutto nella prima frazione, nel secondo tempo infatti mr.Prato prova varie contromisure per dare una svolta al match: sposta Morelli al centro e piazza Marcheschi e Dal Grande sulle fasce, e successivamente inserisce Nardi in difesa e manda Bendinelli a dar man forte in attacco, e in effetti l'Urbino qualcosa di buono lo produce, ma raramente riesce ad arrivare alla conclusione, complice l'ottimo lavoro svolto dalla retroguardia avversaria, che non concede spazi agli attacchi dei pisani. L'occasione più eclatante è un destro di Dal Grande che viene salvato sulla linea da Pelacchi. Il Certaldo quindi esce dal campo con tre punti che sicuramente smuovono la classifica, per l'Urbino invece non tutto sul piano del gioco è da buttare, ma c'è la consapevolezza che per raggiungere risultati migliori c'è ancora da lavorare molto.
CALCIATORIPIU': Abbondandolo (Urbino Taccola): Tampona su tutti, sia in difesa che a centrocampo, tenendo in piedi una difesa che nei momenti critici rischia veramente di crollare. Pelacchi (Certaldo): Annulla i rispettivi dirimpettai che gli passano davanti, se la difesa viola ha retto per tutto il secondo tempo lo deve soprattutto al suo estenuante lavoro in copertura.
Lorenzo Lazzerini
URBINO TACCOLA: Marconi, Bendinelli, Abbondandolo, Bracci, Berretta, Ceccanti (45' Marcheschi), Morelli (72' Fuschetto), Mazzarisi, Carnasciali (64' Nardi), Martini, Marcato (45' Del Grande). A disp: Cecchetti, Cantini. All.: Claudio Prato.
<br >CERTALDO: Grimaudo, Volpini (75' Marinaccio), Pelacchi, Moschini, Cenni, Pieragnoli, Spalletti, Zazzeri, Bartolotti (67' Cinci), Migliorini, Simonetti. A disp: Sibilli, Di Cosmo, Fiorino, Casini, Marcantoni. All.: Giacomo Pannocchia.
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ARBITRO: Nencini di Livorno.
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RETI: 14' Martini, 26' Migliorini, 34' Simonetti.
<br >NOTE: angoli 5-1. Ammoniti: Migliorini, Volpini, Pelacchi. Recupero: 1' + 4'.
In casa pisana c'è poco da stare allegri: nonostante il cambio di allenatore (in settimana Prato è subentrato a Balestri) l'Urbino Taccola non riesce proprio a vincere. In questa occasione i termali, dopo essere passati in vantaggio, si sono fatti raggiungere e sorpassare nel giro di dieci minuti, mostrando tutti i loro limiti tecnici e offrendo un'ulteriore dimostrazione del fatto che la sola grinta a volte non basta per vincere le partite. Se ne va con i tre punti quindi il Certaldo, e a onor del vero i viola non hanno sudato le proverbiali sette camicie per avere la meglio: essi infatti, inquadrando due volte lo specchio della porta, sono riusciti a far centro in entrambe le occasioni, ma i ragazzi di Pannocchia hanno saputo controllare il gioco con ordine tattico e aggressività, concedendo pochissimo agli avversari.
<br >Entrambi gli schieramenti partono con un 4-4-2 particolarmente incisivo sulle fasce, l'Urbino sfrutta soprattutto la corsia destra, ed è da questa che arriva il vantaggio dei padroni di casa: al 14' Bendinelli scodella in mezzo un pallone, la difesa respinge sui piedi di Martini, che controlla e con un gran destro al volo piazza la palla sotto l'incrocio strappando applausi dall'intero pubblico. Una volta subito il gol il Certaldo ha una reazione rabbiosa, e dopo alcuni tentativi imprecisi dalla distanza riesce a pareggiare i conti al 26', grazie a una bella azione sviluppata in verticale da Zazzeri e Migliorini, quest'ultimo si incunea tra due avversari e trova uno spiraglio per calciare, il tiro è potente e preciso, inevitabile che la palla si infili in rete: 1-1. Adesso gli ospiti, rinvigoriti dall'immediato pareggio, prendono il controllo definitivo, pressano come forsennati e vanno vicini al vantaggio con un tocco morbido di Zazzeri, sul quale Ceccanti si immola salvando in rovesciata mentre la sfera sta per varcare la linea di porta, ma per il raddoppio è solo questione di tempo. Di fatti al 36' la caparbietà di Simonetti viene premiata: l'attaccante viola si gira tra due avversari e con un tocco preciso infila la palla all'angolino basso portando in vantaggio i suoi, anche se c'è da dire che Marconi è in colpevole ritardo sull'intervento.
<br >Si può veramente dire che accade tutto nella prima frazione, nel secondo tempo infatti mr.Prato prova varie contromisure per dare una svolta al match: sposta Morelli al centro e piazza Marcheschi e Dal Grande sulle fasce, e successivamente inserisce Nardi in difesa e manda Bendinelli a dar man forte in attacco, e in effetti l'Urbino qualcosa di buono lo produce, ma raramente riesce ad arrivare alla conclusione, complice l'ottimo lavoro svolto dalla retroguardia avversaria, che non concede spazi agli attacchi dei pisani. L'occasione più eclatante è un destro di Dal Grande che viene salvato sulla linea da Pelacchi. Il Certaldo quindi esce dal campo con tre punti che sicuramente smuovono la classifica, per l'Urbino invece non tutto sul piano del gioco è da buttare, ma c'è la consapevolezza che per raggiungere risultati migliori c'è ancora da lavorare molto.
<br ><b>CALCIATORIPIU': Abbondandolo </b>(Urbino Taccola): Tampona su tutti, sia in difesa che a centrocampo, tenendo in piedi una difesa che nei momenti critici rischia veramente di crollare. <b>Pelacchi</b> (Certaldo): Annulla i rispettivi dirimpettai che gli passano davanti, se la difesa viola ha retto per tutto il secondo tempo lo deve soprattutto al suo estenuante lavoro in copertura.
Lorenzo Lazzerini