• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Ponte a Greve
  • 0 - 1
  • Olimpia Firenze


PONTE A GREVE: Carlucci; Ivanciu, Scidurlo, Maestrini, Annunziato; Daddi, Galli, Pezzi, Sandiego, Mazza; Niang. A disp.: Talli, Gasparri, Pagliantini, Vitali, Melli, Osmani. All.: Alberto Malusci.
OLIMPIA FIRENZE: Salucci; Nardini, Zanieri, Beragnoli, Cerlino; Amoddio, Zacchi, Fedele, Andrade; Vecchi, Alivernini. A disp.: Bordoni, Lanza, Sacchi, Bianchi, Saccardi, Farulli, Cicciomessere. All.: Gianni Zanobini.

RETE: 49' autorete.



Il più classico dei testacoda (l'attacco più prolifico dei quattro gironi regionali contro la terza difesa più battuta) viene deciso da uno sfortunatissimo autogoal al 14' del secondo tempo che vanifica l'ordinata e fino a quel momento efficace resistenza della retroguardia blugranata. Nel primo tempo i ragazzi di mister Malusci destano un'ottima impressione: marcature attente sugli avanti gialloneri, centrocampo basso a copertura della difesa, il solo Niang a impensierire i centrali dell'Olimpia. La velocità di Nardini più volte crea superiorità numerica e le giocate di Amoddio e Andrade, pur meno brillanti del solito, innescano bene Vecchi e Alivernini: solo il bravo portiere Carlucci evita il vantaggio degli ospiti, sfoderando prima un elegante ed efficace intervento sul bolide di Vecchi che, controllando con un tocco a seguire un passaggio filtrante, calcia a botta sicura dal limite dell'area, e intercettando poco dopo con una tempestiva uscita in tuffo il tocco sotto di Amoddio su rapidissimo contropiede due contro uno. Anche un bel tiro al volo di Alivernini, indirizzato alla base del secondo palo, non si trasforma in rete per una casuale deviazione in mischia. Lo zero a zero dell'intervallo sta stretto all'Olimpia per quanto prodotto, ma premia la buona determinazione e la giusta concentrazione della squadra di casa. Il secondo tempo inizia con gli stessi effettivi per il Ponte, mentre per l'Olimpia Zanieri rientra non più come centrale ma basso a sinistra con Sacchi che va ad affiancare Beragnoli nel compito, riuscito, di annullare definitivamente il volitivo Niang: il solo Mazza riuscirà nella ripresa a giocare qualche pallone, aiutato da Pezzi almeno fino a quando sorretto dal fiato. Anche Saccardi entra al posto di un volenteroso Alivernini. Col passare dei minuti la pressione esercitata dalla squadra ospite cresce, la bramosia di sbloccare il risultato rende però imprecisi gli avanti di mister Zanobini e ad alcuni sostenitori gialloneri, quando prima Amoddio e poi Vecchi si divorano la rete fatta a un metro dalla porta, sembra di rivivere una partita già vista poche settimane fa in quel di Doccia. Questa volta però la dea bendata viene in aiuto dell'Olimpia: un corner battuto da Saccardi diventa molto pericoloso per la deviazione a rete di Beragnoli ma il pallone, deviato, diventa la pallina di un flipper con un altro tentativo a rete degli ospiti: Niang nel tentativo di rinviare colpiva però un proprio compagno e il pallone finisce in rete a fil di palo senza che il portiere, coperto, possa intervenire. Comprensibile la rabbia del giovane Malusci che vede vanificarsi tutta la fatica fatta sino a quel momento dai propri ragazzi. La delusione dello svantaggio si manifesta anche in qualche contrasto più deciso. La partita si mantiene sempre sui binari della correttezza, anche se vengono ammoniti prima Vecchi dell'Olimpia per un entrata troppo decisa e poi Maestrini del Ponte per proteste dopo aver commesso fallo. Una girandola di cambi vede entrare in campo quasi tutti i ragazzi della panchina granata, mentre per gli ospiti il solo Cicciomessere prende il posto di Vecchi. Il risultato avrebbe potuto essere ancor più largo se l'imprecisione non avesse accompagnato gli attacchi delle vespe di Campo di Marte: il portiere Carlucci, infatti,. non ha più dovuto intervenire se non per rinviare dal fondo i palloni calciati malamente fuori. D'altro canto il Ponte non è più riuscito ad affacciarsi dalle parti di Salucci, assolutamente inoperoso per tutti i settanta minuti. Tre punti pesanti per l'Olimpia che mantiene il primo posto in classifica, conquistati con una partita giocata sottotono a causa della qualità di una squadra, qualla del Ponte, ben messa in campo e dotata di una determinazione che non rispecchia assolutamente l'infelice posizione in classifica.
Calciatorepiù: Carlucci, il numero 1 del Ponte a Greve: è anche grazie a lui che la partita vive nell'incertezza del risultato per quasi 50 minuti, anche resistendo ai contrasti che in due azioni d'angolo subisce da compagni ed avversari.

F.B. PONTE A GREVE: Carlucci; Ivanciu, Scidurlo, Maestrini, Annunziato; Daddi, Galli, Pezzi, Sandiego, Mazza; Niang. A disp.: Talli, Gasparri, Pagliantini, Vitali, Melli, Osmani. All.: Alberto Malusci.<br >OLIMPIA FIRENZE: Salucci; Nardini, Zanieri, Beragnoli, Cerlino; Amoddio, Zacchi, Fedele, Andrade; Vecchi, Alivernini. A disp.: Bordoni, Lanza, Sacchi, Bianchi, Saccardi, Farulli, Cicciomessere. All.: Gianni Zanobini.<br > RETE: 49' autorete. Il pi&ugrave; classico dei testacoda (l'attacco pi&ugrave; prolifico dei quattro gironi regionali contro la terza difesa pi&ugrave; battuta) viene deciso da uno sfortunatissimo autogoal al 14' del secondo tempo che vanifica l'ordinata e fino a quel momento efficace resistenza della retroguardia blugranata. Nel primo tempo i ragazzi di mister Malusci destano un'ottima impressione: marcature attente sugli avanti gialloneri, centrocampo basso a copertura della difesa, il solo Niang a impensierire i centrali dell'Olimpia. La velocit&agrave; di Nardini pi&ugrave; volte crea superiorit&agrave; numerica e le giocate di Amoddio e Andrade, pur meno brillanti del solito, innescano bene Vecchi e Alivernini: solo il bravo portiere Carlucci evita il vantaggio degli ospiti, sfoderando prima un elegante ed efficace intervento sul bolide di Vecchi che, controllando con un tocco a seguire un passaggio filtrante, calcia a botta sicura dal limite dell'area, e intercettando poco dopo con una tempestiva uscita in tuffo il tocco sotto di Amoddio su rapidissimo contropiede due contro uno. Anche un bel tiro al volo di Alivernini, indirizzato alla base del secondo palo, non si trasforma in rete per una casuale deviazione in mischia. Lo zero a zero dell'intervallo sta stretto all'Olimpia per quanto prodotto, ma premia la buona determinazione e la giusta concentrazione della squadra di casa. Il secondo tempo inizia con gli stessi effettivi per il Ponte, mentre per l'Olimpia Zanieri rientra non pi&ugrave; come centrale ma basso a sinistra con Sacchi che va ad affiancare Beragnoli nel compito, riuscito, di annullare definitivamente il volitivo Niang: il solo Mazza riuscir&agrave; nella ripresa a giocare qualche pallone, aiutato da Pezzi almeno fino a quando sorretto dal fiato. Anche Saccardi entra al posto di un volenteroso Alivernini. Col passare dei minuti la pressione esercitata dalla squadra ospite cresce, la bramosia di sbloccare il risultato rende per&ograve; imprecisi gli avanti di mister Zanobini e ad alcuni sostenitori gialloneri, quando prima Amoddio e poi Vecchi si divorano la rete fatta a un metro dalla porta, sembra di rivivere una partita gi&agrave; vista poche settimane fa in quel di Doccia. Questa volta per&ograve; la dea bendata viene in aiuto dell'Olimpia: un corner battuto da Saccardi diventa molto pericoloso per la deviazione a rete di Beragnoli ma il pallone, deviato, diventa la pallina di un flipper con un altro tentativo a rete degli ospiti: Niang nel tentativo di rinviare colpiva per&ograve; un proprio compagno e il pallone finisce in rete a fil di palo senza che il portiere, coperto, possa intervenire. Comprensibile la rabbia del giovane Malusci che vede vanificarsi tutta la fatica fatta sino a quel momento dai propri ragazzi. La delusione dello svantaggio si manifesta anche in qualche contrasto pi&ugrave; deciso. La partita si mantiene sempre sui binari della correttezza, anche se vengono ammoniti prima Vecchi dell'Olimpia per un entrata troppo decisa e poi Maestrini del Ponte per proteste dopo aver commesso fallo. Una girandola di cambi vede entrare in campo quasi tutti i ragazzi della panchina granata, mentre per gli ospiti il solo Cicciomessere prende il posto di Vecchi. Il risultato avrebbe potuto essere ancor pi&ugrave; largo se l'imprecisione non avesse accompagnato gli attacchi delle vespe di Campo di Marte: il portiere Carlucci, infatti,. non ha pi&ugrave; dovuto intervenire se non per rinviare dal fondo i palloni calciati malamente fuori. D'altro canto il Ponte non &egrave; pi&ugrave; riuscito ad affacciarsi dalle parti di Salucci, assolutamente inoperoso per tutti i settanta minuti. Tre punti pesanti per l'Olimpia che mantiene il primo posto in classifica, conquistati con una partita giocata sottotono a causa della qualit&agrave; di una squadra, qualla del Ponte, ben messa in campo e dotata di una determinazione che non rispecchia assolutamente l'infelice posizione in classifica.<br ><b>Calciatorepi&ugrave;: Carlucci</b>, il numero 1 del Ponte a Greve: &egrave; anche grazie a lui che la partita vive nell'incertezza del risultato per quasi 50 minuti, anche resistendo ai contrasti che in due azioni d'angolo subisce da compagni ed avversari. F.B.




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