• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Affrico
  • 2 - 2
  • Isolotto


AFFRICO: Gualandi, Marescotti, Lippi, Chiari, Becagli, Baronti, Bini (52' Montagni), Conti, Malenotti, Montaguti, Menarini. A disp.: Bargagli, Cellai, Ratti, Bongini. All. Gregorio Crocchini.
ISOLOTTO: Arezzo, Bartolini, Rigacci, Fiorillo (52' Campigli), Moccia, Ghiribelli, Cecchi, Cafaggi (23' Mangino), Aimonetti (60' Masetti), Iacob (65' Mannini), Trouchè. A disp.: Bistacchi, Chelini, Errico. All.: Francesco Sacconi.

ARBITRO: Borusso di Firenze.

RETI: 11' Cecchi, 31' Aimonetti, 33' e 67' Montaguti.



Lo scontro al vertice tra Affrico e Isolotto termina in un pareggio che sta un po' stretto ad entrambe le squadre: si trovavano in seconda e terza posizione a tre punti di distacco tra loro, la vittoria quindi poteva valere veramente tanto per le due compagini. Il primo tempo è un assedio degli ospiti verso la porta dei locali, il secondo viceversa: pareggio giusto tra due squadre che hanno grandi numeri nelle loro corde e che si sono annullate a vicenda. Crocchini schiera inizialmente il suo Affrico con un 4-3-1-2 nel quale i tre di centrocampo sono disposti a piramide rovesciata che ha il suo vertice in Chiari: il suo compito è quello di cercare le mezzali Bini e Conti, Montaguti invece agisce come trequartista dietro l'affiatato tandem d'attacco composto da Menarini e Malenotti, chiamati spesso a far salire i compagni. Mister Sacconi studia un 3-5-2 molto offensivo, infatti, quando la squadra sale, rimangono a coprire l'estremo difensore Arezzo soltanto Bartolini e Rigacci, il trio a centrocampo è composto invece da Iacob in posizione più offensiva mentre Fiorillo e Moccia arretrati e impegnati in fase di interdizione, i ruoli più delicati nel modulo sono invece affidati a Trouchè e Cafaggi, i due esterni infatti devono passare continuamente dalla fase offensiva a quella difensiva; infine la coppia d'attacco è formata dal colosso Cecchi e dal bomber Aimonetti. Primi quindici minuti tutti di marca isolottiana, dopo le buone parate di Gualandi sui tentativi di Cecchi da fuori al 1' e Iacob dal limite al 5' ecco che il numero uno biancoceleste compie un vero e proprio miracolo al 9' sul bolide di collo da venti metri di Aimonetti diretto proprio sotto la traversa. E' un vero e proprio arrembaggio quello dell'Isolotto che schiaccia gli avversari storditi forse dalla partenza bruciante degli ospiti, l'Affrico infatti si riprenderà dallo shock solamente a cinque minuti dal duplice fischio. All'11' ennesima cavalcata del febbricitante Cafaggi (uscirà infatti barcollando al 23'), assist rasoterra per Cecchi che dalla zona destra dell'area tocca prima con l'interno destro poi, con lo stesso piede, calcia una cannonata e segna la rete che sblocca le marcature. Timida reazione dell'Affrico: al 15' infatti la triangolazione Bini-Marescotti permette a quest'ultimo di servire Menarini sul secondo palo, il capocannoniere del girone cerca il diagonale di testa, ma Arezzo si distende e para senza troppe difficoltà. Dopo un tentativo dalla distanza del trequartista di casa Montaguti, l'Isolotto trova il raddoppio al 31': bel lancio dalle retrovie, sponda aerea di Cecchi che trova un corridoio in verticale per Aimonetti, la punta biancorossa resiste al pressing del suo marcatore, entra in area e spietato segna con un diagonale preciso la sua sesta rete stagionale. A questo punto la partita sembra chiusa, l'Affrico infatti non riesce a creare un'azione degna di questo nome, non è la solita squadra che ogni settimana scende in campo col coltello tra i denti. I ragazzi di Crocchini invece reagiscono, trovano il loro equilibrio e cominciano a giocare. Dopo soli due minuti dal 2-0 dell'Isolotto, Malenotti si allarga sulla destra, arriva quasi fino alla bandierina portandosi dietro ben due difensori, poi crossa sul secondo palo dove Montaguti, solo, ha il tempo di stoppare il pallone e insaccare alla sinistra del portiere da due metri, accorciando le distanze.
Squadra che vince non si cambia celebre detto di Vujadin Boškov, rispettato nel secondo tempo da Sacconi; Crocchini invece adotta un modulo più offensivo e schiera la sua squadra con un 3-4-3 zaccheroniano dove Menarini fa la prima punta mentre Malenotti e Montaguti diventano ali, i difensori sono tre, tutti centrali e disposti a zona e sono: Lippi, Baronti e Becagli. L'Affrico assalta per trentacinque minuti l'Isolotto che prova a chiudersi in difesa cercando di fronteggiare il palleggio e le rapide verticalizzazioni dei locali. Al 9' Menarini dal vertice sinistro dell'area mette un pallone delizioso sul secondo palo dove Montaguti manca clamorosamente il tap-in a due passi dalla porta. Mister Crocchini al 17' decide di arretrare proprio l'autore dell'errore e sostituire Bini con Montagni che dopo dieci minuti decide di fare tutto da solo: l'attaccante classe '99 dribbla Campigli sulla sinistra, corre fino alla linea di fondo, poi improvvisamente si accentra eludendo la marcatura di Ghiribelli e calcia molto potente: è superbo l'intervento di Arezzo che riesce a deviare in angolo. Al 32', dopo l'ennesima percussione dell'Affrico, il direttore di gara Borusso concede una punizione da circa venticinque metri e lo specialista, il cecchino Montaguti con un pregevole tiro ad effetto insacca la sfera proprio all'incrocio dei pali: è il pareggio dei bianco-celesti. Nel finale un'altra palla inattiva rischia di far conquistare i tre punti all'Isolotto: Cecchi trova Trouchè al centro dell'area, il suo colpo di testa sembra destinato ad insaccarsi alla destra di Gualandi, ma un difensore sulla linea respinge, il pallone arriva al terzino Campigli dal limite dell'area che non riesce però ad inquadrare lo specchio della porta.
Tommaso Fragassi

AFFRICO: Gualandi, Marescotti, Lippi, Chiari, Becagli, Baronti, Bini (52' Montagni), Conti, Malenotti, Montaguti, Menarini. A disp.: Bargagli, Cellai, Ratti, Bongini. All. Gregorio Crocchini.<br >ISOLOTTO: Arezzo, Bartolini, Rigacci, Fiorillo (52' Campigli), Moccia, Ghiribelli, Cecchi, Cafaggi (23' Mangino), Aimonetti (60' Masetti), Iacob (65' Mannini), Trouch&egrave;. A disp.: Bistacchi, Chelini, Errico. All.: Francesco Sacconi.<br > ARBITRO: Borusso di Firenze.<br > RETI: 11' Cecchi, 31' Aimonetti, 33' e 67' Montaguti. Lo scontro al vertice tra Affrico e Isolotto termina in un pareggio che sta un po' stretto ad entrambe le squadre: si trovavano in seconda e terza posizione a tre punti di distacco tra loro, la vittoria quindi poteva valere veramente tanto per le due compagini. Il primo tempo &egrave; un assedio degli ospiti verso la porta dei locali, il secondo viceversa: pareggio giusto tra due squadre che hanno grandi numeri nelle loro corde e che si sono annullate a vicenda. Crocchini schiera inizialmente il suo Affrico con un 4-3-1-2 nel quale i tre di centrocampo sono disposti a piramide rovesciata che ha il suo vertice in Chiari: il suo compito &egrave; quello di cercare le mezzali Bini e Conti, Montaguti invece agisce come trequartista dietro l'affiatato tandem d'attacco composto da Menarini e Malenotti, chiamati spesso a far salire i compagni. Mister Sacconi studia un 3-5-2 molto offensivo, infatti, quando la squadra sale, rimangono a coprire l'estremo difensore Arezzo soltanto Bartolini e Rigacci, il trio a centrocampo &egrave; composto invece da Iacob in posizione pi&ugrave; offensiva mentre Fiorillo e Moccia arretrati e impegnati in fase di interdizione, i ruoli pi&ugrave; delicati nel modulo sono invece affidati a Trouch&egrave; e Cafaggi, i due esterni infatti devono passare continuamente dalla fase offensiva a quella difensiva; infine la coppia d'attacco &egrave; formata dal colosso Cecchi e dal bomber Aimonetti. Primi quindici minuti tutti di marca isolottiana, dopo le buone parate di Gualandi sui tentativi di Cecchi da fuori al 1' e Iacob dal limite al 5' ecco che il numero uno biancoceleste compie un vero e proprio miracolo al 9' sul bolide di collo da venti metri di Aimonetti diretto proprio sotto la traversa. E' un vero e proprio arrembaggio quello dell'Isolotto che schiaccia gli avversari storditi forse dalla partenza bruciante degli ospiti, l'Affrico infatti si riprender&agrave; dallo shock solamente a cinque minuti dal duplice fischio. All'11' ennesima cavalcata del febbricitante Cafaggi (uscir&agrave; infatti barcollando al 23'), assist rasoterra per Cecchi che dalla zona destra dell'area tocca prima con l'interno destro poi, con lo stesso piede, calcia una cannonata e segna la rete che sblocca le marcature. Timida reazione dell'Affrico: al 15' infatti la triangolazione Bini-Marescotti permette a quest'ultimo di servire Menarini sul secondo palo, il capocannoniere del girone cerca il diagonale di testa, ma Arezzo si distende e para senza troppe difficolt&agrave;. Dopo un tentativo dalla distanza del trequartista di casa Montaguti, l'Isolotto trova il raddoppio al 31': bel lancio dalle retrovie, sponda aerea di Cecchi che trova un corridoio in verticale per Aimonetti, la punta biancorossa resiste al pressing del suo marcatore, entra in area e spietato segna con un diagonale preciso la sua sesta rete stagionale. A questo punto la partita sembra chiusa, l'Affrico infatti non riesce a creare un'azione degna di questo nome, non &egrave; la solita squadra che ogni settimana scende in campo col coltello tra i denti. I ragazzi di Crocchini invece reagiscono, trovano il loro equilibrio e cominciano a giocare. Dopo soli due minuti dal 2-0 dell'Isolotto, Malenotti si allarga sulla destra, arriva quasi fino alla bandierina portandosi dietro ben due difensori, poi crossa sul secondo palo dove Montaguti, solo, ha il tempo di stoppare il pallone e insaccare alla sinistra del portiere da due metri, accorciando le distanze.<br > Squadra che vince non si cambia celebre detto di Vujadin Boškov, rispettato nel secondo tempo da Sacconi; Crocchini invece adotta un modulo pi&ugrave; offensivo e schiera la sua squadra con un 3-4-3 zaccheroniano dove Menarini fa la prima punta mentre Malenotti e Montaguti diventano ali, i difensori sono tre, tutti centrali e disposti a zona e sono: Lippi, Baronti e Becagli. L'Affrico assalta per trentacinque minuti l'Isolotto che prova a chiudersi in difesa cercando di fronteggiare il palleggio e le rapide verticalizzazioni dei locali. Al 9' Menarini dal vertice sinistro dell'area mette un pallone delizioso sul secondo palo dove Montaguti manca clamorosamente il tap-in a due passi dalla porta. Mister Crocchini al 17' decide di arretrare proprio l'autore dell'errore e sostituire Bini con Montagni che dopo dieci minuti decide di fare tutto da solo: l'attaccante classe '99 dribbla Campigli sulla sinistra, corre fino alla linea di fondo, poi improvvisamente si accentra eludendo la marcatura di Ghiribelli e calcia molto potente: &egrave; superbo l'intervento di Arezzo che riesce a deviare in angolo. Al 32', dopo l'ennesima percussione dell'Affrico, il direttore di gara Borusso concede una punizione da circa venticinque metri e lo specialista, il cecchino Montaguti con un pregevole tiro ad effetto insacca la sfera proprio all'incrocio dei pali: &egrave; il pareggio dei bianco-celesti. Nel finale un'altra palla inattiva rischia di far conquistare i tre punti all'Isolotto: Cecchi trova Trouch&egrave; al centro dell'area, il suo colpo di testa sembra destinato ad insaccarsi alla destra di Gualandi, ma un difensore sulla linea respinge, il pallone arriva al terzino Campigli dal limite dell'area che non riesce per&ograve; ad inquadrare lo specchio della porta.<br >Tommaso Fragassi




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