• Terza Categoria GIR.A
  • Sancat
  • 1 - 2
  • San Clemente


SANCAT: Tarchiani, Carmosini, Innocenti, Mecacci, Cecconi, Barontini, Cordovani, Lombardi, Canciglia, Bencivenni, Brazzini. A disp.: Barison, Piccioli, Belli, Vezzi, Noferini, Bicchielli, Megale. All.: Alessio Onorari.
SAN CLEMENTE: Renzi G., Degl'Innocenti, Bartolozzi, Renzi E., Babini, Falai, Errunghi, Olmi, Nuti, Collini, D'Alterio L. A disp.: Martini, Ghini, Vangelisti, Salvadori, D'Alterio D., Cenarosi, Caldini. All.: Fabio Montecchi.

ARBITRO: Stiattesi di Firenze.

RETI: 3' Lombardi, 45' D'Alterio L., 76' Collini.



Gode lo spicchio di Valdarno confluito, per una sfida dai sapori mistici (ricordiamoci, cari lettori, che Sancat sta per Santa Caterina), in quel di Via della Torre: il San Clemente, pur andando sotto a freddo , riesce a ribaltare a proprio favore le sorti del match, tornando a casa con un piacevole fardello, ricolmo di tre punti. Onorari punta su un classico tridente per i tentativi di scardinamento del lucchetto ospite, e la vivace partenza dei suoi viene ben presto (forse sin troppo presto, potremmo dire a posteriori) ricompensata con il vantaggio. Canciglia sventaglia da destra a sinistra, trovando il superbo lavoro di Bencivenni in zona clou : controllo e dribbling secco da manuale, conclusione così così, ribattuta da Renzi. Per buena suerte dei gialloblu a rimorchio dell'azione si trovava Lombardi, a cui la situazione gli permette di dover pensare solamente a come esultare. Gli ospiti, innegabile dirlo, ci mettono un poco per riprendersi dallo scotto; con l'aumentare dell'organizzazione, però, l'inerzia della gestione del gioco passa nelle loro mani (o meglio, nei loro piedi), lasciando intravedere buone individualità che ben si collegano tra di loro. La catena destra, coinvolgente Degl'Innocenti, Falai e culminante in D'Alterio, è la più battuta dal San Clemente, apparendo anche la sola capace di creare seri grattacapi ai padroni di casa, come effettivamente accade, pur senza mai arrivare a correre seriamente il rischio del pareggio.
Se tanto manovrare si accompagna a una certa sterilità, è allora il turno dei calci piazzati a scompaginare le carte in tavola. Praticamente allo scadere D'Alterio, dai venti metri, trova col mancino la prelibata chicca valevole per l'uno a uno. Dopo il riposo due le facce nuove per la squadra di Onorari: Piccioli e Megale prendono il posto di Brazzini (che aveva rischiato grosso per un colpo proibito su Collini) e Barontini. Il secondo parziale è, se possibile, ancor più combattuto, di certo più equilibrato e, ancor più certamente, più noioso, tanto che l'unica conclusione all'indirizzo di una delle due porte si fa risalire all'ora di gioco, autore Falai. Esito: pallone alto. Le due squadre faticano a girare palla e a generare pericoli l'una contro l'altra, nemmeno con intuizioni individuali. Fino a che, a un quarto d'ora dal termine, D'Alterio non viene atterrato al limite dell'area, sul centrosinistra. Tarchiani sistema la barriera con cura, si posiziona sul lato opposto. Sulla sfera vi sono D'Alterio, la cui abilità col sinistro è già stata amaramente saggiata dall'estremo locale, e Collini, destro. I due giocatori ospiti partono in contemporanea, Tarchiani compie due piccoli passi sulla propria sinistra, sicuro della nuova conclusione di D'Alterio: passi fatali. Collini beffa tutti e manda sul palo ormai scoperto, firmando il sorpasso. Una volta sotto l'organizzazione dei gialloblu si fa più confusionaria, con gli ultimi minuti dedicati a un caparbio ma poco convincente assalto. Nell'ultimo dei tre minuti di recupero concessi, ecco LA chance. Calcio d'angolo, uscita di Renzi che, a contatto con mille altri corpi, fa impennare il pallone: Canciglia si esibisce in una non ben definita acrobazia, la palla è indirizzata verso la porta, oramai sguarnita, ma ha del prodigioso il recupero dello stesso Renzi, che toglie la sfera dalla linea di porta, facendo calare il sipario sulla partita, giunta, proprio in quei momenti, al suo zenit emozionale.
Calciatoripiù: D'Alterio e Falai
sugli scudi per il San Clemente (a cui, tra l'altro vanno i complimenti - tutti personali - per la scelta cromatica delle divise)

Fulvio Scozzafava SANCAT: Tarchiani, Carmosini, Innocenti, Mecacci, Cecconi, Barontini, Cordovani, Lombardi, Canciglia, Bencivenni, Brazzini. A disp.: Barison, Piccioli, Belli, Vezzi, Noferini, Bicchielli, Megale. All.: Alessio Onorari.<br >SAN CLEMENTE: Renzi G., Degl'Innocenti, Bartolozzi, Renzi E., Babini, Falai, Errunghi, Olmi, Nuti, Collini, D'Alterio L. A disp.: Martini, Ghini, Vangelisti, Salvadori, D'Alterio D., Cenarosi, Caldini. All.: Fabio Montecchi.<br > ARBITRO: Stiattesi di Firenze.<br > RETI: 3' Lombardi, 45' D'Alterio L., 76' Collini. Gode lo spicchio di Valdarno confluito, per una sfida dai sapori mistici (ricordiamoci, cari lettori, che Sancat sta per Santa Caterina), in quel di Via della Torre: il San Clemente, pur andando sotto a freddo , riesce a ribaltare a proprio favore le sorti del match, tornando a casa con un piacevole fardello, ricolmo di tre punti. Onorari punta su un classico tridente per i tentativi di scardinamento del lucchetto ospite, e la vivace partenza dei suoi viene ben presto (forse sin troppo presto, potremmo dire a posteriori) ricompensata con il vantaggio. Canciglia sventaglia da destra a sinistra, trovando il superbo lavoro di Bencivenni in zona clou : controllo e dribbling secco da manuale, conclusione cos&igrave; cos&igrave;, ribattuta da Renzi. Per buena suerte dei gialloblu a rimorchio dell'azione si trovava Lombardi, a cui la situazione gli permette di dover pensare solamente a come esultare. Gli ospiti, innegabile dirlo, ci mettono un poco per riprendersi dallo scotto; con l'aumentare dell'organizzazione, per&ograve;, l'inerzia della gestione del gioco passa nelle loro mani (o meglio, nei loro piedi), lasciando intravedere buone individualit&agrave; che ben si collegano tra di loro. La catena destra, coinvolgente Degl'Innocenti, Falai e culminante in D'Alterio, &egrave; la pi&ugrave; battuta dal San Clemente, apparendo anche la sola capace di creare seri grattacapi ai padroni di casa, come effettivamente accade, pur senza mai arrivare a correre seriamente il rischio del pareggio.<br >Se tanto manovrare si accompagna a una certa sterilit&agrave;, &egrave; allora il turno dei calci piazzati a scompaginare le carte in tavola. Praticamente allo scadere D'Alterio, dai venti metri, trova col mancino la prelibata chicca valevole per l'uno a uno. Dopo il riposo due le facce nuove per la squadra di Onorari: Piccioli e Megale prendono il posto di Brazzini (che aveva rischiato grosso per un colpo proibito su Collini) e Barontini. Il secondo parziale &egrave;, se possibile, ancor pi&ugrave; combattuto, di certo pi&ugrave; equilibrato e, ancor pi&ugrave; certamente, pi&ugrave; noioso, tanto che l'unica conclusione all'indirizzo di una delle due porte si fa risalire all'ora di gioco, autore Falai. Esito: pallone alto. Le due squadre faticano a girare palla e a generare pericoli l'una contro l'altra, nemmeno con intuizioni individuali. Fino a che, a un quarto d'ora dal termine, D'Alterio non viene atterrato al limite dell'area, sul centrosinistra. Tarchiani sistema la barriera con cura, si posiziona sul lato opposto. Sulla sfera vi sono D'Alterio, la cui abilit&agrave; col sinistro &egrave; gi&agrave; stata amaramente saggiata dall'estremo locale, e Collini, destro. I due giocatori ospiti partono in contemporanea, Tarchiani compie due piccoli passi sulla propria sinistra, sicuro della nuova conclusione di D'Alterio: passi fatali. Collini beffa tutti e manda sul palo ormai scoperto, firmando il sorpasso. Una volta sotto l'organizzazione dei gialloblu si fa pi&ugrave; confusionaria, con gli ultimi minuti dedicati a un caparbio ma poco convincente assalto. Nell'ultimo dei tre minuti di recupero concessi, ecco LA chance. Calcio d'angolo, uscita di Renzi che, a contatto con mille altri corpi, fa impennare il pallone: Canciglia si esibisce in una non ben definita acrobazia, la palla &egrave; indirizzata verso la porta, oramai sguarnita, ma ha del prodigioso il recupero dello stesso Renzi, che toglie la sfera dalla linea di porta, facendo calare il sipario sulla partita, giunta, proprio in quei momenti, al suo zenit emozionale. <b> Calciatoripi&ugrave;: D'Alterio e Falai </b>sugli scudi per il San Clemente (a cui, tra l'altro vanno i complimenti - tutti personali - per la scelta cromatica delle divise) Fulvio Scozzafava




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