• Allievi B GIR.di Merito
  • Calenzano
  • 1 - 1
  • Lanciotto C.B.


CALENZANO: Daddi, Tacconi, Stefani, Michelacci, Privitera, Colzani, Prece, Berretti, Pini (Baccini), Di Ferdinando, Franco (Morina). A disp.: La Barca, Santagata. All.: Alssio Mamma.
LANCIOTTO CAMPI: Boni, Giovannini (Rugi), Benassai, Biolatti, Talozzi, Conticelli, Paladini, Bruni (Nistri), Tascini, Muho, Quercia (Scatizzi). A disp.: Pugi, Carmagnini, Lenzini. All.: Renato Montagnolo.

ARBITRO: Matteo Bini di Firenze.

RETI: 10' Quercia, 56' Prece.
NOTE: Ammoniti Di Ferdinando, Berretti, Paladini, Talozzi. Espulso Berretti.



GRANDE CAMPI NEL PRIMO TEMPO - A vedere e a giudicare l'andamento della prima frazione di gioco, sembra che al Silvano Facchini il derby rossoblu possa tramutarsi in un trionfale pomeriggio per i ragazzi di Montagnolo. Nel primo tempo, contro gli incerottati e incompleti ragazzi di Alessio Manna, il Lanciotto Campi passa in vantaggio con un gol messo a segno da Quercia dopo dieci minuti dall'inizio della contesa, domina il confronto contro un avversario in questa fase poco reattivo, va diverse volte vicino al raddoppio (15' punizione di Paladini con grande deviazione di Daddi e palla che colpisce il palo, 20' punizione di Muho dal limite deviata in angolo da Daddi, 25' grande intervento del portiere calenzanese su una conclusione a colpo sicuro degli avversari) ma il risultato rimane sempre in bilico e alla fine della prima frazione con gli ospiti vanno al riposo con un solo gol di vantaggio.
BEL CALENZANO NELLA RIPRESA - E infatti nella ripresa sembrano calare e accontentarsi del gol di vantaggio i ragazzi di Montagnolo e così i locali prendono coraggio, guadagnano metri e prima sfiorano il pareggio con una conclusione di Pini deviata in angolo dall'estremo avversario e poi per un fallo di mano commesso da un giocatore ospite, hanno la grande occasione per pareggiare su calcio di rigore ma Pini dagli undici metri si fa parare la conclusione da Boni. Passano pochissimi minuti e questa volta il pari dei locali è cosa fatta su azione di calcio d'angolo con l'intervento di testa di Prece che in mischia sorprende la retroguardia avversaria e mette la palla in rete alle spalle dell'estremo campigiano.
CONFUSO IL FINALE E POCO ATTENTO L'
ARBITRO -
Con una decisione francamente discutibile a venticinque minuti dalla fine il direttore di gara espelle il centrocampista e capitano calenzanese Giacomo Berretti sventolando il giallo per la seconda volta nei suoi confronti e così nell'ultima parte dell'incontro si gioca prevalentemente nella metà campo difesa dai padroni di casa. Convulso il finale con Colzani e compagni bravi a difendersi dagli attacchi di Muho, Paladini e soci e con gli ospiti che in alcune occasioni (in particolare su un cross di Muho su cui non c'è l'intervento risolutore di un compagno sotto porta) vanno vicini al gol. Ci mette del suo anche del direttore di gara che dopo l'espulsione di Berretti si ripete prima assegnando un calcio di punizione indiretto ai campigiani per un indecifrabile e non visto passaggio all'indietro di un giocatore di casa bloccato dal portiere Daddi tirato con palla che batte sulla barriera e poi viene respinta e successivamente graziando (al sesto minuto di recupero) la difesa locale per un possibile fallo da rigore con fallo commesso su un giocatore ospite trasformato in punizione a favore del Calenzano.
I PROTAGONISTI - Ottimamente guidati da Alessio Mamma (dopo un primo tempo timidamente interpretato e non del tutto convincente) i padroni di casa hanno giocato una ripresa valida. Su tutti per la prestazione fatta il portiere Daddi, autore di due parate decisive ma le citazioni di merito devono andare anche al convincente e grintoso centrale Filippo Colzani, all'esterno Bernardo Stefani, al goleador Christian Prece e al talentuoso e bravo centrocampista Niccolò Di Ferdinando. Nel Lanciotto dei record (basta vedere cosa ha fatto questa squadra nelle ultime due stagioni) i migliori in campo ci sono sembrati Biolatti, Paladini e Muho, ma in generale per l'ottimo primo tempo fatto, anche gli altri giocatori ospiti meritano una buona valutazione. Non aveva demeritato il giovane direttore di gara Matteo Bini di Firenze, poi nel finale è parso prendere decisioni apparse non del tutto corrette.

Alessio Facchini CALENZANO: Daddi, Tacconi, Stefani, Michelacci, Privitera, Colzani, Prece, Berretti, Pini (Baccini), Di Ferdinando, Franco (Morina). A disp.: La Barca, Santagata. All.: Alssio Mamma.<br >LANCIOTTO CAMPI: Boni, Giovannini (Rugi), Benassai, Biolatti, Talozzi, Conticelli, Paladini, Bruni (Nistri), Tascini, Muho, Quercia (Scatizzi). A disp.: Pugi, Carmagnini, Lenzini. All.: Renato Montagnolo.<br > ARBITRO: Matteo Bini di Firenze.<br > RETI: 10' Quercia, 56' Prece.<br >NOTE: Ammoniti Di Ferdinando, Berretti, Paladini, Talozzi. Espulso Berretti. <b>GRANDE CAMPI NEL PRIMO TEMPO - </b>A vedere e a giudicare l'andamento della prima frazione di gioco, sembra che al Silvano Facchini il derby rossoblu possa tramutarsi in un trionfale pomeriggio per i ragazzi di Montagnolo. Nel primo tempo, contro gli incerottati e incompleti ragazzi di Alessio Manna, il Lanciotto Campi passa in vantaggio con un gol messo a segno da Quercia dopo dieci minuti dall'inizio della contesa, domina il confronto contro un avversario in questa fase poco reattivo, va diverse volte vicino al raddoppio (15' punizione di Paladini con grande deviazione di Daddi e palla che colpisce il palo, 20' punizione di Muho dal limite deviata in angolo da Daddi, 25' grande intervento del portiere calenzanese su una conclusione a colpo sicuro degli avversari) ma il risultato rimane sempre in bilico e alla fine della prima frazione con gli ospiti vanno al riposo con un solo gol di vantaggio.<br ><b>BEL CALENZANO NELLA RIPRESA - </b>E infatti nella ripresa sembrano calare e accontentarsi del gol di vantaggio i ragazzi di Montagnolo e cos&igrave; i locali prendono coraggio, guadagnano metri e prima sfiorano il pareggio con una conclusione di Pini deviata in angolo dall'estremo avversario e poi per un fallo di mano commesso da un giocatore ospite, hanno la grande occasione per pareggiare su calcio di rigore ma Pini dagli undici metri si fa parare la conclusione da Boni. Passano pochissimi minuti e questa volta il pari dei locali &egrave; cosa fatta su azione di calcio d'angolo con l'intervento di testa di Prece che in mischia sorprende la retroguardia avversaria e mette la palla in rete alle spalle dell'estremo campigiano.<br ><b>CONFUSO IL FINALE E POCO ATTENTO L' ARBITRO - </b>Con una decisione francamente discutibile a venticinque minuti dalla fine il direttore di gara espelle il centrocampista e capitano calenzanese Giacomo Berretti sventolando il giallo per la seconda volta nei suoi confronti e cos&igrave; nell'ultima parte dell'incontro si gioca prevalentemente nella met&agrave; campo difesa dai padroni di casa. Convulso il finale con Colzani e compagni bravi a difendersi dagli attacchi di Muho, Paladini e soci e con gli ospiti che in alcune occasioni (in particolare su un cross di Muho su cui non c'&egrave; l'intervento risolutore di un compagno sotto porta) vanno vicini al gol. Ci mette del suo anche del direttore di gara che dopo l'espulsione di Berretti si ripete prima assegnando un calcio di punizione indiretto ai campigiani per un indecifrabile e non visto passaggio all'indietro di un giocatore di casa bloccato dal portiere Daddi tirato con palla che batte sulla barriera e poi viene respinta e successivamente graziando (al sesto minuto di recupero) la difesa locale per un possibile fallo da rigore con fallo commesso su un giocatore ospite trasformato in punizione a favore del Calenzano.<br ><b>I PROTAGONISTI - </b>Ottimamente guidati da Alessio Mamma (dopo un primo tempo timidamente interpretato e non del tutto convincente) i padroni di casa hanno giocato una ripresa valida. Su tutti per la prestazione fatta il portiere Daddi, autore di due parate decisive ma le citazioni di merito devono andare anche al convincente e grintoso centrale Filippo Colzani, all'esterno Bernardo Stefani, al goleador Christian Prece e al talentuoso e bravo centrocampista Niccol&ograve; Di Ferdinando. Nel Lanciotto dei record (basta vedere cosa ha fatto questa squadra nelle ultime due stagioni) i migliori in campo ci sono sembrati Biolatti, Paladini e Muho, ma in generale per l'ottimo primo tempo fatto, anche gli altri giocatori ospiti meritano una buona valutazione. Non aveva demeritato il giovane direttore di gara Matteo Bini di Firenze, poi nel finale &egrave; parso prendere decisioni apparse non del tutto corrette. Alessio Facchini




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