• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Sporting Arno
  • 0 - 0
  • Cascina Valdera


SPORTING ARNO: Cattocci 6, Di Dio 6.5, Narcisi 6, Caramelli 6, Gelli 6, Bulgarelli 6, Marzoli 6+, Batisti 6.5, Stoppini 5.5, Vargas 5.5, Jakaj 6 (55' Mattia 6). A disp.: Compagnoni, Mattia, Giachi, Ferraro, Bragantini, Lo Moro. All.: Gabriele Sarti.
CASCINA VALDERA: Mangini 7, Benedetti 6 (74' Taglioli s.v), Benvenuti 6.5 (60' Stagi 6), Benedetti 6.5, Cialdini 6, Di Cocco 6, Cerboneschi 6, Barsacchi 5.5, Petova 5.5 (57' Di Sarli 6), Pacifico 6+ (80' Dolaiti s.v), Casini 6 (70' Santino 6). All.: Marco Malventi.

ARBITRO: Loia di Livorno.
NOTE: ammoniti Benedetti, Cialdini e Barsacchio.



Pareggio a reti bianche tra Sporting Arno e Cascina, con le due squadre che disputano una partita non bella e a tratti noiosa, e che si accende solo nell'ultima mezz'ora di gioco. Quindi sono davvero poche le occasioni, in virtù del fatto che le due squadre esercitano un grande pressing. Gli spazi infatti sono pochi e stretti e gli attaccanti non riescono a trovare il guizzo vincente in avanti. Il primo tiro della partita arriva al 3' con Jakaj, ma il pallone finisce tranquillamente tra le braccia del portiere ospite Mangini. Al 6' ci prova ancora lo Sporting con Vargas che sulla sinistra va via in mezzo a due, ma viene poi fermato mentre stava per tirare. All'8' si affaccia in area di rigore il Cascina con Pacifico che liscia il pallone sul passaggio in area di Barsacchio, sprecando quella che poteva essere una buona opportunità. Al 28' Petova prova il tiro a giro di prima intenzione, ma spedisce il pallone alle stelle. Al 32' rischia grosso il Cascina con Mangini che su corner esce completamente a vuoto, ma per sua fortuna nessuno della squadra avversaria approfitta del suo errore. La prima frazione di gioco si chiude con il Cascina in attacco, prima con Casini che al limite stoppa il pallone e prova il tiro, che deviato dal difensore avversario, finisce di poco al lato, poi sul corner, Pacifico prova prova l'acrobazia in rovesciata, ma di nuovo il pallone viene respinto dal muro rosanero.
Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo, e cioè con spazi stretti e con le due squadre che faticano a giocare il pallone. La prima azione pericolosa arriva dopo tredici minuti dalla ripresa, ed è dello Sporting su calcio di punizione, con Bulgarelli che scodella un bel pallone in mezzo sul quale è bravo Mangini con i pugni a respingere. Due minuti più tardi risponde il Cascina con Barsacchi che su una sponda di testa dalla sinistra, può andare a colpire di testa a porta sguarnita, ma sbaglia clamorosamente, mandando il pallone sopra la traversa. finalmente la partita decolla e al 56' anche lo Sporting spreca una grande palla-gol con Vargas che, servito da un passaggio a mezza altezza dalla sinistra di Stoppioni all'altezza del dischetto, sbaglia praticamente un rigore in movimento, calciando malissimo la palla. Al 61' ancora lo Sporting prova a rendersi pericoloso all'interno dell'area di rigore con una girata ancora di Vargas, ma il pallone finisce alto. La partita si chiude con una clamorosa occasione per lo Sporting, che se concretizzata avrebbe probabilmente permesso ai ragazzi di mister Sarti di portare a casa i tre punti. Infatti al 73', su una punizione dalla trequarti, Batisti mette un pallone velenoso in area, che passa incredibilmente in mezzo alla mischia, e sbuca improvvisamente davanti a Mangini, ma è miracoloso l'intervento del portiere nerazzurro, che prima respinge con la mano e poi mentre si trova a terra, la butta via col piede. Si conclude quindi con un risultato tutto sommato giusto, una partita che è stata in perfetto equilibrio per tutti gli ottanta minuti di gioco.

Calciatoripiù
: Per lo Sporting buona la prestazione di Di Dio, che difende e attacca con costanza. Nel Cascina bene Benvenuti, ma soprattutto Mangini che dopo l'errore iniziale dell'uscita a vuoto nel primo tempo, si fa perdonare durante la partita con interventi sempre sicuri e quella parata straordinaria a fine partita; questo punto è merito suo.

Andrea Guida SPORTING ARNO: Cattocci 6, Di Dio 6.5, Narcisi 6, Caramelli 6, Gelli 6, Bulgarelli 6, Marzoli 6+, Batisti 6.5, Stoppini 5.5, Vargas 5.5, Jakaj 6 (55' Mattia 6). A disp.: Compagnoni, Mattia, Giachi, Ferraro, Bragantini, Lo Moro. All.: Gabriele Sarti.<br >CASCINA VALDERA: Mangini 7, Benedetti 6 (74' Taglioli s.v), Benvenuti 6.5 (60' Stagi 6), Benedetti 6.5, Cialdini 6, Di Cocco 6, Cerboneschi 6, Barsacchi 5.5, Petova 5.5 (57' Di Sarli 6), Pacifico 6+ (80' Dolaiti s.v), Casini 6 (70' Santino 6). All.: Marco Malventi. <br > ARBITRO: Loia di Livorno. <br >NOTE: ammoniti Benedetti, Cialdini e Barsacchio. Pareggio a reti bianche tra Sporting Arno e Cascina, con le due squadre che disputano una partita non bella e a tratti noiosa, e che si accende solo nell'ultima mezz'ora di gioco. Quindi sono davvero poche le occasioni, in virt&ugrave; del fatto che le due squadre esercitano un grande pressing. Gli spazi infatti sono pochi e stretti e gli attaccanti non riescono a trovare il guizzo vincente in avanti. Il primo tiro della partita arriva al 3' con Jakaj, ma il pallone finisce tranquillamente tra le braccia del portiere ospite Mangini. Al 6' ci prova ancora lo Sporting con Vargas che sulla sinistra va via in mezzo a due, ma viene poi fermato mentre stava per tirare. All'8' si affaccia in area di rigore il Cascina con Pacifico che liscia il pallone sul passaggio in area di Barsacchio, sprecando quella che poteva essere una buona opportunit&agrave;. Al 28' Petova prova il tiro a giro di prima intenzione, ma spedisce il pallone alle stelle. Al 32' rischia grosso il Cascina con Mangini che su corner esce completamente a vuoto, ma per sua fortuna nessuno della squadra avversaria approfitta del suo errore. La prima frazione di gioco si chiude con il Cascina in attacco, prima con Casini che al limite stoppa il pallone e prova il tiro, che deviato dal difensore avversario, finisce di poco al lato, poi sul corner, Pacifico prova prova l'acrobazia in rovesciata, ma di nuovo il pallone viene respinto dal muro rosanero. <br >Il secondo tempo comincia sulla falsariga del primo, e cio&egrave; con spazi stretti e con le due squadre che faticano a giocare il pallone. La prima azione pericolosa arriva dopo tredici minuti dalla ripresa, ed &egrave; dello Sporting su calcio di punizione, con Bulgarelli che scodella un bel pallone in mezzo sul quale &egrave; bravo Mangini con i pugni a respingere. Due minuti pi&ugrave; tardi risponde il Cascina con Barsacchi che su una sponda di testa dalla sinistra, pu&ograve; andare a colpire di testa a porta sguarnita, ma sbaglia clamorosamente, mandando il pallone sopra la traversa. finalmente la partita decolla e al 56' anche lo Sporting spreca una grande palla-gol con Vargas che, servito da un passaggio a mezza altezza dalla sinistra di Stoppioni all'altezza del dischetto, sbaglia praticamente un rigore in movimento, calciando malissimo la palla. Al 61' ancora lo Sporting prova a rendersi pericoloso all'interno dell'area di rigore con una girata ancora di Vargas, ma il pallone finisce alto. La partita si chiude con una clamorosa occasione per lo Sporting, che se concretizzata avrebbe probabilmente permesso ai ragazzi di mister Sarti di portare a casa i tre punti. Infatti al 73', su una punizione dalla trequarti, Batisti mette un pallone velenoso in area, che passa incredibilmente in mezzo alla mischia, e sbuca improvvisamente davanti a Mangini, ma &egrave; miracoloso l'intervento del portiere nerazzurro, che prima respinge con la mano e poi mentre si trova a terra, la butta via col piede. Si conclude quindi con un risultato tutto sommato giusto, una partita che &egrave; stata in perfetto equilibrio per tutti gli ottanta minuti di gioco.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: Per lo Sporting buona la prestazione di <b>Di Dio</b>, che difende e attacca con costanza. Nel Cascina bene <b>Benvenuti</b>, ma soprattutto <b>Mangini </b>che dopo l'errore iniziale dell'uscita a vuoto nel primo tempo, si fa perdonare durante la partita con interventi sempre sicuri e quella parata straordinaria a fine partita; questo punto &egrave; merito suo. Andrea Guida




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